TOP 10 – I migliori videogiochi giapponesi del 2019

I dieci migliori videogiochi giapponesi del 2019 secondo la redazione di Akiba Gamers!

TOP 10 – I migliori videogiochi giapponesi del 2019

Giunti (quasi) al termine del 2019, che coincide anche con la fine del decennio corrente, è arrivato il momento di fare un bilancio dell’anno appena trascorso attraverso la nostra classica top 10 dei migliori videogiochi giapponesi usciti nel corso del 2019.

Molti hanno definito questo come un “anno di transizione” verso la next gen, che arriverà ufficialmente l’anno prossimo, ma questo non significa che sia stato privo di uscite di rilievo. Tutt’altro: per i videogiochi giapponesi il 2019 è stato ottimo, se non eccezionale. È stato l’anno della consacrazione di Nintendo Switch, l’ultima arrivata della celebre casa di Kyoto, che ha piazzato sul mercato, una dietro l’altra, numerose esclusive di altissimo livello che valgono da sole l’acquisto della console ibrida, ora proposta anche in versione solo portatile. È stato l’anno del ritorno di due dei più grandi game director della storia di questo medium, Hideo Kojima e Yu Suzuki, senza dimenticare Hidetaka Miyazaki, con la sua FromSoftware, e Koji Igarashi. È stato anche l’anno della definitiva rinascita di CAPCOM, storica software house in evidente difficoltà creativa a inizio decennio, tornata a sfornare giochi dagli elevati valori produttivi e qualitativi. Ma soprattutto è stato l’anno in cui ben 4 videogiochi giapponesi (su 6 totali) hanno ricevuto una nomination al GOTY ai The Game Awards, ed è stato proprio uno di questi, SEKIRO: SHADOWS DIE TWICE, a portarsi a casa l’ambito premio.

Ma bando alle ciance, ecco la nostra classifica, cominciando dalla decima posizione. Per ogni gioco troverete il link alla nostra recensione completa, e vi ricordiamo che, come accade sempre in questi casi, non è stato possibile includere tutti i titoli meritevoli per questioni di spazio e preferenze personali, ma soprattutto per tenere conto di quanti più generi e piattaforme possibili. Confidando nella vostra comprensione, vi auguriamo buona lettura!

10) Atelier Ryza: Ever Darkness & The Secret Hideout

Atelier Ryza: Ever Darkness & The Secret Hideout

L’ultimo capitolo della longeva serie JRPG sviluppata da GUST e pubblicata da KOEI TECMO GAMES è un piccolo gioiellino che si rivela un perfetto incontro fra passato e futuro, capace di accontentare sia i veterani sia i novizi, che grazie a questo gioco non potrebbero avere occasione migliore per approcciarsi a una saga che ha sempre fatto del divertimento e della spensieratezza i suoi punti di forza. Anzi, secondo la redazione di Akiba Gamers, si tratta del miglior capitolo della serie Atelier, come testimonia questo breve estratto della nostra recensione.

Il giudizio di Akiba Gamers: Sono principalmente due i sentimenti che mi hanno accompagnato durante le mie ore insieme ad Atelier Ryza: Ever Darkness and the Secret Hideout. Tranquillità, perché il mondo, anche nei suoi ambienti più ostili, è comunque permeato da una certa aura di spensieratezza e allegria; e curiosità, perché ogni volta che andavo a colpire un albero, a picconare una roccia o a creare una nuova ricetta alchemica non sapevo mai cosa aspettarmi da un sistema immenso di nodi ed elementi collegati fra loro.

9) Devil May Cry 5

Devil May Cry 5

Dopo undici anni dal quarto episodio e dopo un reboot che non ha convinto pubblico e critica, la celebre saga videoludica di CAPCOM avente come protagonista il carismatico Dante, che ha ridefinito i canoni dei giochi d’azione due generazioni fa, ritorna in grande stile con un nuovo capitolo pronto a regalare una sana dose di divertimento a tutti gli appassionati. E ci riesce grazie a un gameplay profondo ed appagante e un comparto tecnico semplicemente superlativo. Non sarà particolarmente longevo e avrà qualche difetto, ma Devil May Cry 5 è proprio il “rientro in carreggiata” di cui la serie aveva bisogno. Qui trovate la nostra recensione completa.

Il giudizio di Akiba Gamers: CAPCOM è riuscita a riprendersi dagli scivoloni del passato creando un vero e proprio capolavoro non solo da vedere, ma anche da giocare. L’introduzione di tre sistemi di combattimento differenti fa sì che il passaggio da un personaggio all’altro renda l’esperienza di gioco variegata e mai ripetitiva, dando un senso di profondità in più rispetto ai precedenti capitoli della saga. Ed è impossibile non parlare della caratterizzazione dei protagonisti della saga, tra cui spicca V, che è davvero un’incognita e risulta sorprendente e affascinante.

8) SEKIRO: SHADOWS DIE TWICE

SEKIRO: SHADOWS DIE TWICE

Dopo aver inventato e portato alle luci della ribalta i cosiddetti soulslike, Hidetaka Miyazaki e FromSoftware sorprendono tutti, persino i fan di vecchia data, e stravolgono le regole del genere videoludico che loro stessi hanno contribuito a creare grazie a SEKIRO: SHADOWS DIE TWICE. Un prodotto hardcore e all’apparenza difficilissimo ma che, una volta compreso a fondo il suo gameplay, si rivela uno dei giochi d’azione più appaganti e spettacolari degli ultimi anni, che siamo certi farà scuola proprio come accaduto per DARK SOULS e compagnia. Il tutto inserito nel contesto di un Giappone feudale mai così brutale, violento e affascinante. Se desiderate saperne di più, leggete la nostra recensione.

Il giudizio di Akiba Gamers: Chiunque si avvicini a SEKIRO rimarrà irrimediabilmente affascinato dalle sue atmosfere e dal suo gameplay che mette continuamente alla prova le abilità del giocatore. Il senso di appagamento e soddisfazione che ci pervade ogni qual volta sconfiggiamo un generale o portiamo a termine una boss battle è davvero impagabile. Se non vi piace definirvi casual gamer, pur con pochissimo tempo alla settimana a vostra disposizione da dedicare al vostro hobby preferito, date una possibilità a SHADOWS DIE TWICE e non lasciatevi scoraggiare dalle prime fasi di gioco: il gameplay che inizialmente vi sembrerà brutale si rivelerà presto una naturale estensione del vostro cervello e delle vostre mani. Non sarà il Lupo a diventare un invincibile shinobi, lo sarete voi giocatori.

7) JUDGMENT

JUDGMENT

JUDGMENT è l’ultimo prodotto del Ryū Ga Gotoku Studio ad arrivare nel nostro paese, per la prima volta localizzato in italiano. Spin-off della celebre saga Yakuza, ambientato come sempre nel quartiere di Kamurocho, caratterizzato da una trama appassionante, personaggi carismatici e da un gameplay solido e pieno di novità, JUDGMENT è un’altra ottima new entry nell’universo di Ryū Ga Gotoku che speriamo non rimanga un episodio isolato. I fan della saga principale si troveranno quindi a casa, mentre per i neofiti si tratterà di un’ottima occasione (anche solo grazie alla presenza della lingua italiana) per scoprire uno dei franchise più divertenti e caratteristici del moderno panorama dei videogiochi giapponesi. Trovate la nostra recensione completa a questo link.

Il giudizio di Akiba Gamers:Con i suoi tredici capitoli di storia principale, cinquanta casi secondari e altrettanti “eventi amico”, JUDGMENT è un altro immancabile prodotto del Ryū Ga Gotoku Studio per la nostra collezione. Sia che abbiate giocato Yakuza sino allo sfinimento come il sottoscritto, sia che non abbiate mai avuto il piacere di farlo, l’ultimo prodotto di SEGA saprà intrattenervi e divertirvi quasi per un centinaio di ore. Forse un po’ meno appassionante e sopra le righe rispetto alle avventure di Kiryu, è in grado di compensare con nuove e divertenti meccaniche di gioco (non del tutto prive di difetti), nonché con una cura tecnica sempre maggiore.

6) DRAGON QUEST BUILDERS 2

DRAGON QUEST BUILDERS 2

Il secondo capitolo di questa serie spin-off del celebre franchise di DRAGON QUEST è un gioco inaspettatamente sorprendente, che riesce a correggere tutti i difetti del primo episodio e a introdurre tante novità e migliorie che rendono l’esperienza di gioco ancora più divertente, longeva e creativa, sia per quelli che hanno amato il predecessore sia per i neofiti che possono tranquillamente cominciare da questo gioco, visto che non è strettamente collegato a livello di storia. Peccato per l’assenza del cross-save fra PlayStation 4 e Nintendo Switch e per gli evidenti limiti tecnici di quest’ultima versione. Se ancora non vi abbiamo convinto, ecco un piccolo estratto dalla nostra recensione, ricordando che da questo mese il titolo è disponibile anche su PC.

Il giudizio di Akiba Gamers:Questo secondo capitolo riesce a perfezionare praticamente ogni aspetto del concept originale, rendendo l’avventura ancora più variegata e appassionante con, ad esempio, un tema differente per ogni continente principale e un’isola da personalizzare e condividere con i propri amici. Sia la versione PlayStation 4 che quella Nintendo Switch sono ottimi esemplari di come un sandbox RPG debba essere realizzato al giorno d’oggi: il perfetto bilanciamento fra libertà creativa e una storia appassionante, con la cura di ogni dettaglio alla quale SQUARE ENIX ci ha abituati.

5) ASTRAL CHAIN

RESIDENT EVIL 2

La parte più alta della nostra classifica inizia con ASTRAL CHAIN, l’ultima fatica del team di sviluppo PlatinumGames rilasciata come esclusiva per Nintendo Switch. Senza mezzi termini, questa nuova IP del team di sviluppo, diretta da Takahisa Taura (NieR: Automata) e contraddistinta dal character design del celebre mangaka Masakazu Katsura, è un capolavoro di stile e giocabilità che dimostra ancora una volta l’esperienza di PlatinumGames nella creazione di action games, e non basta qualche piccolo difetto a scalfire la solidità di un prodotto che qualsiasi possessore dell’ultima ammiraglia Nintendo dovrebbe avere nella propria collezione. Con la speranza che venga annunciato presto un seguito, potete trovare qui la nostra recensione.

Il giudizio di Akiba Gamers:In un mondo in fatto di fin troppe remastered, ASTRAL CHAIN è una ventata d’aria fresca. La nuova IP di PlatinumGames è un titolo che ha come caratteristica principale la sua unicità. Certo, chi conosce i titoli della software house riuscirà a notare fin da subito i suoi marchi di fabbrica, ma questi saranno accompagnati da una serie di novità capaci di enfatizzarli ulteriormente. Da fan della compagnia avevo altissime aspettative per ASTRAL CHAIN, e queste sono state ampiamente superate non appena ho preso in mano il controller.




4) RESIDENT EVIL 2

RESIDENT EVIL 2

RESIDENT EVIL 2 è uno dei migliori remake di un videogioco degli ultimi anni, probabilmente il migliore di sempre (finora). Una perfetta operazione di restauro che non si limita a svecchiare il comparto grafico del titolo originale e a riproporre le medesime atmosfere che hanno reso questo uno dei franchise più famosi della storia dei videogiochi giapponesi, ma che aggiorna anche il gameplay, adattandolo ai tempi moderni ma senza snaturarne l’essenza, in un perfetto mix fra ritorno alle origini e innovazione. Complimenti davvero a CAPCOM per il risultato ben al di sopra di qualsiasi aspettativa. Nell’attesa del remake, già annunciato, del terzo capitolo, leggetevi la nostra recensione completa.

Il giudizio di Akiba Gamers:Che siate appassionati della saga sin dall’alba dei tempi, oppure tra i pochi e sfortunati giocatori che si avvicinano solo adesso a questo brand, RESIDENT EVIL 2 non dovrà assolutamente mancare nella vostra collezione di videogiochi. Un perfetto esempio di remake realizzato a regola d’arte, che mescola fedeltà e innovazione, confezionando un prodotto al passo coi tempi che porta con assoluta leggerezza un’eredità di più di vent’anni. Un esempio di come i grandi classici dell’epoca d’oro possano rinascere a nuova vita e trasformarsi in prodotti al cento per cento nuovi, in grado di far impallidire una qualunque delle produzioni più recenti.

3) KINGDOM HEARTS III

KINGDOM HEARTS III

Siamo giunti al podio. Sul gradino più basso, troviamo un altro gradito ritorno, nonché uno dei videogiochi giapponesi più attesi dell’anno appena trascorso: KINGDOM HEARTS III. Il nuovo capitolo della famosissima saga creata dal director Tetsuya Nomura, che fonde la magia dei mondi Disney con quella dei personaggi creati dalla casa di FINAL FANTASY, giunge sugli scaffali dopo ben 6 anni dal suo primo annuncio, e regala ai fan la tanto agognata conclusione dell’arco narrativo di Xehanort iniziato nel lontano 2001 con il primo capitolo, e sviluppatosi nel corso di innumerevoli episodi pubblicati sulle più disparate piattaforme. Nonostante qualche problema nella gestione della trama, che culmina in un finale spettacolare ma forse troppo frettoloso, KINGDOM HEARTS III è un gioco di pregevolissima fattura, che ripaga ampiamente i fan della lunga attesa grazie al miglior gameplay della saga e un comparto grafico spettacolare. Trovate la nostra recensione completa a questo link .

Il giudizio di Akiba Gamers: Considerando che li ho recensiti tutti qui su Akiba Gamers, forse i nostri lettori più fidati avranno già capito che KINGDOM HEARTS è una delle mie saghe preferite di sempre. Nella vita però bisogna essere obiettivi, e mi sono gettato a capofitto sul terzo capitolo giocandolo con occhio critico. Devo ammettere che stavolta è stato davvero difficile criticare qualcosa, visto che, sia per quanto riguarda il gameplay che per l’aspetto tecnico, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro. Tetsuya Nomura è riuscito a scombussolare il mio cuore grazie a una narrazione piena di emozioni, il cui unico problema è un finale gestito in maniera forse troppo sbrigativa.

2) Fire Emblem: Three Houses

Fire Emblem: Three Houses

Dopo un ultimo episodio su Nintendo 3DS (Fire Emblem Fates) che non ha convinto fino in fondo, la longeva serie strategica di Intelligent Systems approda per la prima volta su Nintendo Switch con un capitolo eccellente, capace di mettere d’accordo critica e pubblico, e che si inserisce di diritto fra i migliori del brand. Sviluppato in collaborazione con KOEI TECMO GAMES, caratterizzato da un gameplay che fonde abilmente strategia, RPG e meccaniche gestionali e che dà al giocatore la possibilità di insegnare ad una classe di allievi e di vederla crescere nel corso di una storia coinvolgente e piena di personaggi memorabili, Fire Emblem: Three Houses è un piccolo capolavoro che supera abilmente i suoi evidenti limiti tecnici e che vi terrà incollati allo schermo della vostra console per decine se non centinaia di ore. Un must have per i possessori di Nintendo Switch, come testimoniato nella nostra recensione completa.

Il giudizio di Akiba Gamers: L’esordio della saga su Nintendo Switch è un vero e proprio successo, grazie anche ad uno dei migliori cast di personaggi visti negli ultimi capitoli e una storia intrigante e ricca di colpi di scena, qualsiasi sia il cammino che sceglieremo. Certo non mancheranno alcuni buchi di trama o delle situazioni risolte in modo troppo sbrigativo, soprattutto per quanto riguarda alcuni nemici, ma resta comunque uno dei migliori capitoli realizzati negli ultimi anni. Siete avvertiti, Fire Emblem: Three Houses causa dipendenza, e una volta che inizierete a giocare non riuscirete più a smettere.

1) DEATH STRANDING

DEATH STRANDING

Dopo aver lasciato KONAMI e aver abbandonato la serie che lo ha portato alle luci della ribalta, quel METAL GEAR SOLID che ha rivoluzionato anni or sono l’industria stessa dei videogiochi, erano in molti ad attendere al varco Hideo Kojima in occasione della sua nuova IP sviluppata presso la rinnovata software house KOJIMA PRODUCTIONS, da lui stesso fondata. Sin dal suo annuncio, DEATH STRANDING ha catalizzato l’attenzione del pubblico e degli esperti del settore grazie alla solita strategia di hype del director nipponico, e man mano che veniva rilasciato del nuovo materiale appariva in maniera sempre più evidente che si sarebbe trattato di un gioco che avrebbe polarizzato il mondo videoludico, entrando di diritto nella categoria “o si ama o si odia”. Noi di Akiba Gamers, se non l’avete capito, l’abbiamo amato, e abbiamo deciso di nominarlo miglior videogioco giapponese del 2019 per premiare il coraggio, l’innovazione e l’originalità di un prodotto non privo di difetti, ma capace di regalare ai giocatori più pazienti una delle migliori esperienze videoludiche di questa generazione. Trovate qui la nostra recensione completa, ma mai come in questo caso bisogna provare di persona il gioco per poterlo comprendere fino in fondo.

Il giudizio di Akiba Gamers:Ogni volta che Hideo Kojima annuncia un nuovo progetto, il mondo dei videogiocatori entra in una sorta di reverenziale crisi mistica in cui attende con ansia ogni stralcio di informazione che il maestro rilascerà sulla sua prossima opera. Questo è successo anche con DEATH STRANDING, e devo ammettere di essere stato tra i tanti affascinati da un titolo che, finché non ho avuto modo di giocare, avevo quasi difficoltà a comprendere. Questo perché la direzione intrapresa da Kojima stavolta non è lineare né banale, DEATH STRANDING è un progetto ambizioso che vuole rivoluzionare l’industria non solo videoludica, ma quella dell’intrattenimento in generale.

Menzioni d’onore

ONINAKI, DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta - Edizione definitiva, Bloodstained: Ritual of the Night

Non è finita qui! Concludiamo questo articolo menzionando tre giochi che ci sono piaciuti tantissimo ma che non sono riusciti a entrare nella top 10 finale: ONINAKI di Tokyo RPG Factory, DRAGON QUEST XI S: Echi di un’era perduta – Edizione definitiva (i più attenti di voi si ricorderanno che la versione originale di questo capitolo era stata il nostro gioco dell’anno nel 2018) e Bloodstained: Ritual of the Night, il nuovo e appagante titolo del creatore di Castlevania.

Figura mitologica, ossessionata da tutto ciò che proviene dal Giappone, che ama districarsi abilmente fra mille impegni e buoni propositi che non realizzerà mai. Quando non impugna un controller, si diletta a guardare anime e leggere manga di dubbio gusto. Tendenzialmente ti vuole bene, soprattutto se gli parli delle serie Trails, Ys e Utawarerumono.

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