Nihon Falcom spiega il suo scarso supporto a Nintendo Switch

Lacrimosa of DANA / Nintendo Switch

Dall’uscita di Nintendo Switch, tantissime compagnie hanno iniziato ad abbracciare l’idea di sviluppare i propri titoli anche per questa piattaforma, una fiducia che la console ibrida della casa di Kyoto ha dovuto sudare un po’ per conquistarsi, a causa del buco nell’acqua ottenuto con Wii U, console interessante ma mandata in panchina prima del previsto.

Tra queste però c’è una grande assente, Nihon Falcom, che ad oggi è stata presente su Switch solo con un porting ma senza mai dedicarle fin troppo tempo. Durante un’intervista tenuta da USgamer a Toshihiro Kondo, il presidente di Falcom ha rivelato la motivazione dietro questo approccio:

Nintendo Switch è una piattaforma incredibile che apprezziamo molto, ma la verità è che non abbiamo le competenze per poter sviluppare su questa console. In più, siamo fermamente convinti che la nostra fanbase principale sia su PlayStation. Grazie alla collaborazione con Nippon Ichi Software in Giappone e NIS America in Occidente siamo però riusciti a portare uno dei nostri titoli su Switch, e proprio per questo motivo, se in futuro ci sarà la possibilità che altre compagnie possano realizzare porting dei nostri giochi su questa piattaforma, non ce la lasceremo sfuggire.

Dato che sono anche un gamer, ammetto di amare Switch. Quando la questione viene fuori in Giappone, di solito escono fuori frasi tipo ‘Falcom non vuole lavorare su Switch’ o ‘a Falcom non piace Switch’, e non è affatto vero. La pura e semplice verità è che al momento non abbiamo le competenze per lavorare a titoli destinati a Switch.”

Possiamo solo augurarci che, almeno in un futuro non troppo remoto, la compagnia possa riuscire a dare il giusto supporto a Nintendo Switch, tutto sommato una console che anche loro in primis apprezzano molto e che merita il giusto supporto.

Fonte: USgamer via Nintendo Everything

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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