The Caligula Effect 2 – Recensione

Satomi Tadashi è tornato con The Caligula Effect 2, nuovo e introspettivo capitolo del franchise. Siete pronti a risvegliare il vostro Catharsis Effect?

The Caligula Effect 2 - Recensione

A quattro anni di distanza dall’uscita dell’originale The Caligula Effect, JRPG uscito originariamente su PlayStation Vita che aveva delle ottime idee narrative ma uno lato tecnico e grafico al meglio mediocre, e che ha ottenuto una decisamente migliore remaster su console e PC e apparentemente ha un fortissimo seguito in Giappone, ecco che sbarca su PlayStation 4 e Nintendo Switch il nuovo The Caligula Effect 2, sequel diretto dell’originale e con al timone sempre il famigerato Satomi Tadashi, sceneggiatore dei primi Persona, pronto più che mai a ributtarci in un nuovo, introspettivo universo incentrato sui più sfaccettati aspetti della psicologia umana, in primis il rimpianto, il senso di colpa e la voglia di ripartire da zero.

The Caligula Effect 2 ci fa partire in una misteriosa stanza simile a un tempio, o a una sagrestia. Ad accoglierci troveremo una misteriosa fanciulla dall’aspetto angelico ma dallo sguardo triste. La ragazza, il cui nome è Regret, è una nuova Virtuadoll (l’equivalente delle VOCALOID in questo universo) che controlla un universo virtuale chiamato Redo, dove chiunque ci entri può scegliere di ricominciare da zero la propria vita trasformato nel proprio io ideale, senza più tristezza o alcun rimorso dovuti a errori e sofferenze passate, del tutto ignaro dell’esistenza di un mondo reale a cui appartenere. Così, una volta scelto il nome e il genere del vostro avatar, vi incamminerete verso la luce, pronti a ricominciare la vostra vita di comune e spensierato studente di liceo, in una pace idilliaca tuttavia destinata a non durare.

The Caligula Effect 2 - Recensione

  • Titolo: The Caligula Effect 2
  • Piattaforma: PlayStation 4, Nintendo Switch, PC
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: NIS America
  • Sviluppatore: FuRyu
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 22 ottobre 2021
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: per il titolo sono disponibili dei pacchetti di accessori con i quali potremo migliorare le nostre prestazioni in battaglia e dei brani aggiuntivi
  • Note: si tratta di un seguito diretto di The Caligula Effect e della sua remaster The Caligula Effect: Overdose

Abbiamo recensito The Caligula Effect 2 con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da NIS America tramite Koch Media.

Un bel giorno, il Redo viene colpito da uno strano fenomeno: il cielo si frantuma e da esso piomba un essere di luce che manomette la programmazione del mondo virtuale rendendolo instabile sotto forma di glitch, e cadendo sotto gli occhi attenti di Regret e dei suoi sottoposti, i Musicisti Obbligato, capitanati dal misterioso uomo mascherato Bluffman. Dopo questo avvenimento, cominciate ad avere strani sogni di un mondo mai sperimentato prima e, tornando a casa da scuola, vi ritrovate a prendere uno strano e colorato treno. Il treno in questione è la base operativa di χ (Pronunciato “ki”), un’energica e impertinente Virtuadoll autoproclamatasi “figlia” di μ, della stessa Virtuadoll che causò l’incidente della Sindrome Astrale imprigionando diverse persone nel mondo virtuale Mobius. Scopo della chiassosa ragazzina virtuale è scagionare la madre, incolpata dell’esistenza di un Redo decisamente troppo simile a un Mobius e sradicare questa nuova realtà fittizia sconfiggendo quella che lei reputa un’impostora e i suoi galoppini. Tuttavia, essendo i suoi poteri limitati, sceglierà voi come ospite, facendo in modo che condividiate la stessa anima e legandosi quindi a voi in maniera indissolubile per poter operare tranquillamente all’interno del Redo.

The Caligula Effect 2 - Recensione

Ovviamente, la vostra prima reazione è di incredulità mista a una sensazione di essere diventati completamente pazzi. Insomma, come potreste? Una tizia eterea vi parla nella testa dicendovi che il mondo da voi vissuto è finto! Chi non lo penserebbe? Vi ritroverete tuttavia a ricredervi quando vedrete i volti di certe persone (definite da χ dei PNG all’interno della realtà virtuale di Redo) glitchare e vi ritroverete attaccati da dei mostri al servizio degli Obbligato chiamati Puppetheads. Per vostra fortuna, sarà proprio χ a salvarvi, permettendovi di attivate il Catharsis Effect, una trasformazione che si attiva quando si prende consapevolezza del mondo reale e nella propria mente riaffiorano appieno i ricordi della propria vita passata. Da qui partirà la nostra avventura, che ci porterà a creare un nuovo Go-Home Club simile a quello che fu instaurato all’interno di Mobius, con altri compagni consapevoli del mondo esterno da reclutare, e a dichiarare guerra a Regret e ai suoi musicisti.

C’è sincronia fra di noi

Chi di voi ha letto la mia recensione dell’originale Caligula su PS Vita, ricorderà le mie aspre critiche nei confronti del sistema di battaglia del gioco, definendolo inutilmente lento e macchinoso, con una gestione della telecamera risibile e troppi momenti morti, cose che fortunatamente furono smussate a dovere nel remaster Overdose. Ora, il sistema di gioco di The Caligula Effect 2 fa un ulteriore passo in avanti, tagliando ancora di più il grasso e semplificando di molto parecchie delle meccaniche che erano troppo ingombranti nel predecessore. Ancora una volta abbiamo un battle system che sfrutta un sistema sulla falsariga del celebre ATB, e ancora una volta, quando andremo a selezionare un’abilità di uno dei personaggi (sia questa di attacco, recupero, supporto o l’uso degli oggetti), verremo portati alla schermata della Imaginary Chain, dove potremo vedere se l’abilità in questione funzionerà e/o se andrà a braccetto con gli attacchi dei compagni per generare combo, o se magari è meglio puntare sulla difensiva o schivare a causa di un qualche micidiale attacco del nemico.

The Caligula Effect 2 - Recensione

Questa volta, tuttavia, la cosa è stata decisamente semplificata e resa più sbrigativa, visto che è stata completamente tolta l’opzione di scegliere più abilità per lo stesso personaggio, limitandolo a solo una per turno, e dandoci unicamente l’opzione di decidere dove piazzarla sull’asse temporale per renderla più efficace. È possibile, tuttavia, soddisfare dei requisiti per determinate abilità, in modo che utilizzandole si possa poi far sì che il personaggio concateni automaticamente un’abilità aggiuntiva legata a quella appena utilizzata. Potremo, ad esempio, compiere una spettacolare combo aerea aggiuntiva quando andremo ad utilizzare un determinato colpo su un nemico sbalzato in aria da un contrattacco, oppure infierire su di un nemico steso a terra se riusciremo a colpirlo con una determinata tecnica. Capire che tecniche utilizzare in quale contesto e saper reagire prontamente alle azioni dei nemici è una delle cose che rende il battle system di Caligula così divertente da giocare, sebbene anche a difficoltà normale, giocando bene le proprie carte, talvolta riesce addirittura troppo facile sopraffare i nemici svariati livelli più forti, coadiuvati anche dal fatto che dopo ogni battaglia, HP e MP vengano completamente ripristinati.

Listen to my song!

Anche il sistema di apprendimento delle abilità è stato drasticamente semplificato e migliorato rispetto all’originale. Non più, infatti, ci troveremo davanti triliardi di abilità da dover sbloccare spendendo punti, e i personaggi impareranno di volta in volta abilità nuove aumentando di livello, come in un qualunque più classico JRPG. Ciò non vuol dire, tuttavia, che non ci sia anche una componente “abilità da sbloccare tramite punti” in Caligula 2. Infatti, completando le missioni secondarie e sconfiggendo determinati nemici (leggi: i boss sia facoltativi che dettati dalla trama), otterremo dei preziosissimi χ Point, che potremo usare per potenziare gli attributi della Virtuadoll, oltre che per comprare da lei preziosi equipaggiamenti. Infatti, χ non si limiterà a fare da voce al nostro protagonista muto, ma sarà un vero e proprio personaggio di supporto, che saremo in grado di evocare in battaglia quando l’indicatore della Tensione sarà al massimo; quando questo avverrà, la cantante apparirà sul campo, intonando una canzone da noi scelta e dandoci determinati bonus che dureranno fino allo svuotarsi della barra della Tensione. Ogni canzone avrà i suoi diversi effetti, dall’aumento dell’attacco a quello della schivata, e così via.

The Caligula Effect 2 - Recensione

Siamo tutti collegati

Un ulteriore cambiamento è quello dato alla componente “social”. Come ricorderete, in Caligula vi erano tantissimi personaggi di contorno, ognuno con i propri traumi da gestire, e con svariate missioni secondarie da farci eseguire, e con cui potevamo accrescere l’affinità attraverso il social network Wire (Gossiper nell’originale), e che potevamo reclutare nel nostro gruppo per farli combattere al nostro fianco, sebbene fossero poco più di copie carbone più deboli di altri personaggi principali. Bene: Caligula 2 elimina completamente la componente del reclutamento, anche perché tranne i membri del Go-Home Club, che hanno riottenuto la loro consapevolezza del mondo reale, gli altri abitanti del Redo sono ancora completamente immersi in quella loro realtà fittizia, continuando la propria vita di tutti i giorni come se nulla fosse, con le piccole gioie e i dolori della loro realtà desiderata.

Tralasciando gli ottimi episodi secondari di ogni membro del party, che ci aiuteranno a capire appieno il loro carattere e le motivazioni che li hanno spinti a entrare nel Redo con quell’aspetto (ricordate: l’aspetto che ognuno ha nel mondo virtuale NON rispecchia quello del mondo reale! Quello che vedete come liceale nel Redo potrebbe benissimo essere un ottuagenario nella realtà!), avremo perlopiù due tipologie di missioni secondarie: individuali e di gruppo. Le missioni individuali sono quelle che troveremo andandocene in giro per le varie zone del Redo e parlando con le persone che passeggiano nei paraggi, e ci richiederanno determinati traguardi per essere completate — come uccidere diverse centinaia di nemici, utilizzare a decine gli oggetti — e sono in tutta onestà le più tignose da completare, sia per la mole richiesta solitamente per ognuna che per il fatto che i suddetti interessati non stiano mai fermi in un determinato posto, anche quando andiamo a controllare dal menu dove potresti trovarli.

The Caligula Effect 2 - Recensione

Le missioni di gruppo sono suddivise in diversi capitoli e si attiveranno andando a parlare con un determinato personaggio segnato da un punto esclamativo sulla mappa. Verremo resi partecipi delle varie vicende dell’interessato e di tutte le persone che fanno parte della sua sfera emotiva e/o lavorativa, andando spesso di persona a persona per cercare di districare il bandolo creato dai loro problemi grazie alle abilità che potremo ottenere equipaggiando sul protagonista determinati Stigmi (leggi: equipaggiamenti), permettendoci così di ottenere alcuni degli accessori migliori oltre che preziosissimi potenziamenti alle statistiche del protagonista e i già citati punti per potenziare le canzoni di χ.

Are you ready? GO LIVE!!

Caligula, come serie, non è mai stata una che puntasse sullo stupore grafico, e anche The Caligula Effect 2 non è certo un gioco che brilla per la componente visiva. Certo, è comunque più gradevole da guardare del primo, con personaggi un po’ più dettagliati ed espressivi, oltre che degli ottimi ritratti durante i dialoghi, ma restiamo ancora ad un comparto grafico decisamente al di sotto della media imposta dagli standard odierni. Se poi lo si gioca su Switch si dovrà pure fare i conti con alcuni cali di frame rate durante le sequenze di battaglia più frenetiche e di una risoluzione in portatile decisamente sfocata, problemi che fortunatamente non contaminano la versione PS4, che gira costantemente a fluidissimi 60 FPS.

Parliamo adesso del comparto sonoro: come per l’originale Caligula, abbiamo un doppiaggio giapponese di pregiabilissima fattura, con un comparto musicale che fa delle canzoni il suo punto focale. Ancora una volta, avremo dungeon con due versioni dello stesso tema, una strumentale per l’esplorazione e una cantata per i combattimenti. Fortunatamente, i temi utilizzati in Caligula 2 (tralasciando qualche eccezione stilisticamente più irritanti) sono molto più orecchiabili di quelli del suo predecessore, aiutati anche dal fatto che il loop musicale non sia formato solo da una strofa e dal ritornello ma dalla canzone di turno in tutta la sua interezza, rendendosi molto meno irritante da ascoltare di continuo. È anche d’aiuto il fatto che la voce cantante sia decisamente meno acuta di quella del primo, e che la versione strumentale faccia pesante uso di un miscuglio fra pianoforte e rock. Vi ritroverete a voler ascoltare e riascoltare le canzoni sul jukebox oltre che a ricantarle fra voi e voi!

The Caligula Effect 2 - Recensione

Una virtuadoll di nome Regret ha creato il mondo di Redo per salvare le persone dai loro rimpianti passati imprigionandole inconsapevolmente in una simulazione. Tuttavia, questo “paradiso” viene scosso fino in fondo quando un idolo virtuale di nome χ irrompe nella realtà virtuale di Regret e ripristina i ricordi del mondo reale in uno studente delle superiori. Per sfuggire a Redo, viene ristabilito il Go-Home Club, un gruppo di resistenza che cerca di combattere contro Regret e le sue forze dell’ordine, gli Obbligato Musicians. Incontra i volti del Go-Home Club, i cui ricordi sono risvegliati dalla virtuadoll, χ. Recluta altri studenti per aiutarti, sfida la virtuadoll, Regret e i suoi musicisti Obbligato e fuggi dal falso mondo di Redo!

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The Caligula Effect 2 - Recensione

A chi consigliamo The Caligula Effect 2?

Prima di dire a chi consigliare il gioco, vorrei ricordare che sarebbe sempre e comunque meglio cimentarsi con questo titolo dopo aver giocato l’originale Caligula, essendo questo un sequel diretto. Certo, il gioco si sforza di spiegare in maniera chiara gli avvenimenti della precedente Sindrome Astrale, e può tranquillamente essere giocato a sé stante, ma per avere un quadro più chiaro non fa mai male giocare anche al primo nella sua versione Overdose. A parte questo, lo consiglio a chi ama i JRPG con un certo grado di strategia, a chi ha amato i primi capitoli di Persona e, perché no, ai fan di quest’ultima serie possessori di Switch che ancora ne lamentano l’assenza sulla console ibrida Nintendo (tralasciando Persona 5 Strikers). Sarebbe comunque meglio avere una buona conoscenza dell’inglese, vista l’ingente mole di testo tradotto unicamente in questa lingua, senza la quale non riuscireste a godervi la trama in tutto il suo splendore.

  • Una nuova introspettiva trama di Satomi Tadashi
  • Ottima caratterizzazione dei personaggi
  • Tante missioni secondarie
  • Gameplay migliorato in molti aspetti rispetto al predecessore…

  • …Ma forse è fin troppo facile a difficoltà normale
  • Graficamente non ci siamo
  • Cercare certi NPC per le missioni secondarie individuali può essere tedioso
  • Assenza della localizzazione in italiano
The Caligula Effect 2
4

Un sogno semplice ma che ti resta impresso

The Caligula Effect 2 è un netto miglioramento rispetto al suo predecessore, sia nel gameplay che nella caratterizzazione dei personaggi. Il sistema di battaglia è molto più semplice e tattico senza per questo rendersi troppo lento o tedioso, le missioni secondarie si lasciano completare in maniera scorrevole e rilassante, e i personaggi, sia eroi che antagonisti, sono tutti incredibilmente sfaccettati e interessanti, sia nel carattere che nella psicologia. Forse come trama può sembrare un po’ troppo derivativo dall’originale Caligula, e graficamente è davvero sottotono, ma è uno di quei giochi di cui non ci si può pentire di aver giocato. E poi la musica è davvero troppo orecchiabile. Fateci su un pensierino!

Una normalissima bimba ultraventenne che ha trafficato con computer e videogiochi per tutta la vita. Nel tempo libero le piace scarabocchiare sul suo sketchbook.

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