A cena con la strega di Rumiko Takahashi – Recensione

Recensione del volume unico A cena con la strega di Rumiko Takahashi, autrice di Inuyasha, Lamù e Ranma, edito in Italia da Star Comics

A cena con la strega di Rumiko Takahashi

La regina dei manga Rumiko Takahashi ha da poco compiuto 63 anni: nonostante l’età che inevitabilmente avanza, riesce a distinguersi per la sua produzione di opere sempre nuove e mai scontate. Esce in Italia per Star Comics il volume A cena con la strega, raccolta di storie scritte dalla Takahashi nel 2019 che si pone come intento quello di trasmettere un messaggio peculiare: cosa abbiamo di veramente importante intorno a noi a cui siamo disposti a rinunciare per una vita apparentemente più felice?

A cena con la strega è un volume raccoglitore di storie che descrive in chiave fantastica o misteriosa l’amore, la famiglia, l’amicizia e la malinconia. Sentimenti contrastanti che permeano ogni pagina di questa raccolta, presentandosi come un contenitore di esperienze ai limiti del possibile, ma che coinvolgono lo sguardo e il cuore. La regina dei manga Rumiko Takahashi sa ricreare immaginari diversi, fantastici e talvolta onirici, che si intrecciano con la vita quotidiana e la realtà fattuale. Le storie si presentano così altamente convincenti, in grado di coinvolgere il lettore attraverso la loro carica emozionale semplice ed efficace.

  • Titolo originale: Majo to dinnerA cena con la strega Recensione
  • Titolo italiano: A cena con la strega
  • Uscita giapponese: 2019
  • Uscita italiana: 14 ottobre 2020
  • Numero di volumi: 1 (volume unico)
  • Casa editrice: Star Comics
  • Genere: Slice of Life, Fantasy
  • Disegni: Rumiko Takahashi
  • Storia: Rumiko Takahashi
  • Formato: 14.5×21
  • Numero di pagine: 208

Abbiamo recensito A cena con la strega tramite un volume fornitoci da Edizioni Star Comics.

La magia di un momento di felicità

A cena con la strega si presenta come un filo conduttore di storie parallele, tutte accumunate dalla presenza di protagonisti stereotipati e molto simili: uomini di mezza età soli, lasciati dalle proprie mogli, vedovi o con problemi familiari, che in una giovane figura femminile ritrovano la voglia di vivere, la forza per andare avanti nella loro misera vita. La magia si confonde con la realtà quotidiana, la fantasia si mescola ai problemi della società nipponica, sempre di corsa e noncurante delle esigenze dei più deboli. È così che una giovane donna aitante si trasforma nell’oggetto di perdizione, anche se inizialmente sembrava fosse un’ancora di salvezza. A cena con la strega Recensione

Fresche storie di amori disillusi, semplici scorci di vita quotidiana, che permettono di entrare però in una dimensione soprannaturale che fa riflettere su problematiche di quotidianità. Attraverso la delineazione di un mondo surreale, caratterizzato da eventi impossibili o peculiari, possiamo comprendere sopra le righe le metafore che l’autrice intende trasmettere con la leggerezza del tratto e del contenuto diegetico.

Il semplice scorrere della quotidianità

Certamente queste storie non possono paragonarsi alle grandi opere della Takahashi, caratterizzate non solo da uno sviluppo molto strutturato, ma anche dalla presentazione di un universo grafico e narrativo molto peculiare, ma nella loro semplicità permettono di comprendere il panorama fantastico che caratterizza l’autrice. A cena con la strega non vuole essere una raccolta di storie di ampio respiro, ma una finestra aperta su differenti temi della vita di tutti i giorni. Il volume fa parte, infatti, dei diversi Rumic Theater, ovvero i volumi autoconclusivi che offrono vedute differenti dalle magna opera di Rumiko Takahashi.

A cena con la strega Recensione

Questo volume si presenta come un raccoglitore di sensazioni, di piccoli spezzoni di vita quotidiana in cui un evento straordinario può stravolgere oppure, al contrario, può far riflettere sulla propria condizione, facendo apprezzare di più quello che si aveva e che ora si è perso. La psicologia che permea questi racconti è un’esaltazione delle piccole cose, quell’animismo che caratterizza tutta la società nipponica e che permette di godere dell’attimo fuggente. In un mondo in continuo cambiamento e in una repentina e frenetica corsa, un piccolo sconvolgimento sovrannaturale potrebbe far riflettere su quello che conta veramente. È quasi un inno a godere di quello che si ha, senza desiderare di più, quello della Takahashi: al giorno d’oggi sono i sentimenti a contare davvero in un mondo pieno di distruzione e tristezza.

Storie diverse per un’unica morale

La speranza che permea questi racconti si presenta come il motore che spinge l’uomo ad andare avanti, a mettersi in gioco e scoprire quei particolari della vita che passano inosservati nella quotidianità. Storie di uomini e famiglie, affetti non contrapposti ma che celano in realtà l’essenzialità della vita: è questo il messaggio che il volume della Takahashi intende trasmettere.

Un uomo solo trova l’attenzione della bella presidente di un’azienda di cosmetici, che lo invita a mangiare con lei nei migliori ristoranti di Tokyo: molto presto si scopre che un misterioso incantesimo le permette di non ingrassare e rimanere giovane scambiando le calorie acquisite con il suo ospite.

Un anziano scrittore è ossessionato dalle angherie e dall’indifferenza della moglie: immagina di scrivere un romanzo in cui la donna viene uccisa dal consorte, meditando al contempo un modo per ucciderla nella vita reale senza destare sospetti.

A cena con la strega Recensione

Dopo la morte dell’anziano cane, un uomo di mezza età comincia a vedere lo spirito in forma umana del suo amico a quattro zampe, che lo aiuta a risolvere le problematiche di una giovane donna maltrattata dal compagno.

Tutte le storie hanno una risoluzione finale legata alla scoperta e alla consapevolezza della semplicità familiare e quotidiana: basta fermarsi a guardare le piccole cose per comprendere come l’amore e l’affetto siano a portata di mano. La metafora intrinseca che la raccolta vuole proporre è quella della perdita di un bene superiore: siamo disposti a disfarci di qualcosa di piccolo ma prezioso per raggiungere obiettivi impossibili che nascondono solo la perdizione? Rumiko Takahashi ci dà una sua risposta manifesta nel finale di ogni storia autoconclusiva: i beni più grandi sono l’armonia familiare, la pace interiore e l’amore.

L’edizione si presenta con una sovraccoperta lucida, che impreziosisce il volume di grande formato. Le pagine, però, presentano una grammatura alquanto bassa, il che le rende molto leggere al tatto e decisamente fragili. L’edizione è abbastanza in linea con gli altri volumi autoconclusivi dell’autrice, sempre editi in Italia da Star Comics.

A cena con la strega Recensione

Il tratto dell’autrice è ormai peculiare, sicuramente caratterizzato da uno stile più semplice per adattarlo alla descrizione delle vicende della vita quotidiana. Nonostante la naturalezza del comparto grafico, il messaggio che deve essere trasmesso dalla Takahashi è sempre potente, vibrante e chiaro: sembra quasi che il tratto stilistico essenziale sia il veicolo perfetto per la morale che deve essere colta dal lettore. La freschezza della vita quotidiana, troppo pervasa dagli affanni lavorativi e familiari, deve ritrovare una sua pacifica dimensione di essenzialità, pena la perdizione e la malinconia.

Con queste storie Rumiko Takahashi vuole concedersi un momento di pausa dalle lunghe pubblicazioni seriali: un libero confronto con gli affanni quotidiani, concentrandosi su narrazioni semplici, essenziali potremmo dire, ma che fanno riflettere sul vero significato delle piccole cose. Ed è proprio questa morale che fa della raccolta un volume imprescindibile, soprattutto ai giorni nostri.

A chi consigliamo A cena con la strega?

Per chi ama il tratto e le storie di Rumiko Takahashi, A cena con la strega è un volume imprescindibile. Sebbene non sia caratterizzato da quello spirito fantastico e magico che permea gli altri manga dell’autrice, riesce a mescolare lievi toni di surreale con ambientazioni di vita quotidiana. Forse troppo semplice, abituati ai virtuosismi delle opere maggiori, ma A cena con la strega non rinuncia ad insegnare con delicatezza contenutistica una morale valida soprattutto in questo periodo di precarietà. Un ottimo volume per divagare dalle lunghe serializzazioni della regina dei manga, senza rinunciare al peculiare stile della Takahashi.

Cosa si è disposti a fare per rimanere giovani? Qual è il prezzo della felicità? Come si può lenire la malinconica sensazione di essere soli? Rumiko Takahashi risponde in modo estroso e fantasioso nelle storie raccolte nel volume A cena con la strega, uscito il 14 ottobre per Star Comics. Una raccolta di storie autoconclusive che mescolano la quotidianità alienante con incontri surreali, attraverso i quali l’autrice cerca di trasmettere una morale comune e che ha come intento quello di far riflettere: cosa succederebbe se perdessimo le piccole cose che ci circondano? Ne sentiremmo la mancanza?

Rumiko Takahashi stupisce ancora una volta con frammenti di scorci di pura semplicità, ma che nascondono un’anima sublime come solo la regina dei manga riesce a trasporre visivamente.

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  • Maturità delle storie trattate e della morale intrinseca di ognuna
  • Nota umoristica sempre presente e che caratterizza ogni opera della Takahashi
  • Alcune storie sono di una sensibilità tale da strappare inevitabilmente una lacrima

  • Figure femminili stereotipate e non approfondite psicologicamente
  • Leggerezza delle pagine che rendono il volume alquanto fragile
A cena con la strega
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Un volume che racconta la magia della quotidianità

Con semplice chiarezza, A cena con la strega si presenta come un volume raccoglitore di storie di vita quotidiana: l’intento di Rumiko Takahashi è quello di presentare in modo chiaro ma al contempo surreale un mondo realistico in cui le piccole cose sembrano essere meno importanti di una finta felicità. Attraverso incontri particolari, i protagonisti delle storie di questo volume scoprono l’importanza degli affetti che caratterizzano la loro vita, capendo che la perdita non è altro che la magia attraverso la quale si scopre quanto le piccole cose siano fondamentali nella vita di ognuno di noi. Lo stile peculiare della regina dei manga accompagna questo volume dai classici toni pacati che caratterizzano anche gli altri volumi unici dell’autrice.

Una mahō shōjo che vive sommersa tra libri e fumetti, Pokémon e dadi di D&D. Divoratrice compulsiva di film e serie TV, nel tempo libero complotta con il suo gatto per conquistare il mondo. Sogna un giorno remoto di disegnare una storia a fumetti incentrata su una campagna di Dungeons & Dragons.

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