Hyrule Warriors: Definitive Edition – Recensione

Era solo questione di tempo prima che anche il musou dedicato al mondo di Zelda si unisse alla libreria di Nintendo Switch. Ecco a voi Hyrule Warriors: Definitive Edition!

Hyrule Warriors: Definitive Edition – Recensione

Hyrule Warriors: Definitive Edition – Recensione“È ormai la terza volta che faccio lo stesso sogno, un male inimmaginabile si risveglia e minaccia Hyrule, inghiottendomi nell’oscurità. Dopo mi sveglio di colpo e Impa mi chiede cosa è successo. Tre volte di nuovo dall’inizio. Esco sui bastioni del castello, vedo un giovane soldato allenarsi. Questa volta so il suo nome. Gli eventi si ripetono, combattiamo il male, troviamo nuovi alleati, vinciamo unendo i mondi paralleli, mi riaddormento e tutto ricomincia, come un loop da cui non è possibile uscire…”

Il 2018 di Nintendo Switch si è aperto in sordina, ancora  forte dell’impatto del primo anno di vita, la casa di Kyoto ha preferito riproporre  alcuni dei titoli più apprezzati su Wii U. Dopo Bayonetta 2 e Donkey Kong Country: Tropical Freeze, è dunque giunto il tempo di Hyrule Warriors, che arriva nei negozi con una terza versione, dopo il Legends su Nintendo 3DS. Hyrule Warriors: Definitive Edition contiene ogni singolo dlc rilasciato per le due versioni precedenti, tutte le modalità e tutti i contenuti esclusi da una o dall’altra, offrendo, a coloro che non l’hanno mai giocato, centinaia di ore di contenuti. Gli altri invece, dovranno ricominciare il gioco per unaterza volta (o se si è fortunati una seconda).

  • Titolo: Hyrule Warriors: Definitive Edition
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Genere: Azione, Hack and Slash
  • Giocatori: 1-2
  • Software house: Nintendo
  • Sviluppatore: Omega Force
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 18 maggio 2018
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: include qualsiasi contenuto presente nelle precedenti versioni, più due costumi esclusivi per Link e Zelda da Breath of the Wild

Questa non è nemmeno la mia forma finale

Dalla prima uscita in quel lontano settembre 2014,  Hyrule Warriors e lo stesso team Omega Force sono andati via via migliorandosi. Forti di ben due Season Pass, uno per la versione Wii U e uno per quella 3DS, il primo Musou ambientato in un mondo Nintendo ha colmato uno dei principali difetti iniziali: il cast ristretto. A quattro anni di distanza infatti, i personaggi utilizzabili raggiungono quota 29 (più due speciali), la cui maggioranza è disponibile da subito una volta avviato il titolo su Switch. Gli altri diverranno disponibili proseguendo nella storia e nella modalità avventura, così come accadde per la versione Legends su 3DS. Stessa sorte per armi aggiuntive e costumi, distribuiti equamente tra le diverse modalità e accompagnati da due nuovi abiti esclusivi per Link e Zelda, dedicati alla loro versione di Breath of the Wild.

Questa Definitive Edition unisce in maniera intelligente tutti i pregi dei predecessori, forte anche dell’esperienza di Fire Emblem Warriors, traducendo il tutto come la versione migliore del Musou ambientato a Hyrule. Ci troviamo di fronte quindi alla modalità storia completa vista in Legends, con le route aggiuntive dedicate a Linkle e a The Wind Waker, le mappe avventura ambientate nei capitoli della saga rilasciate come DLC nella versione portatile, l’aspetto gestionale con fatine e costumi, e soprattutto al ritorno della modalità sfida, esclusa dalla versione 3DS per il comparto tecnico della portatile.

La potenza di calcolo della console casalinga e la comodità delle migliorie di gameplay di quella portatile si fondono permettendo l’utilizzo di più personaggi negli stage, oltre all’introdotta possibilità di impartire ordini all’IA e mandarla alla conquista dei presidi. IA che purtroppo è ancora poco sveglia e fin troppo sacco da boxe, ma che grazie al cambio instantaneo non è più d’impiccio come nella prima edizione.

In modalità portatile Hyrule Warriors: Definitive Edition ci ha stupiti per l’immediatezza e la quantità di nemici su schermo supportati senza un minimo calo,  in maniera similare a quanto visto lo scorso ottobre con Fire Emblem Warriors. Il musou di Omega Force si unisce poi alla lista di titoli compatibili con il multiplayer locale a doppio Joy-Con anche se, nelle situazioni più caotiche, lo split screen in portatile non è probabilmente la scelta migliore. Nulla di nuovo sul fronte sonoro, dove logicamente il titolo  sfrutta le stesse medesime tracce delle precedenti iterazioni.

Ricomincio da capo, di nuovo

Ormai è chiaro che questa Definitive Edition è la migliore versione di Hyrule Warriors, o almeno lo è per coloro che al titolo non si sono mai avvicinati negli scorsi anni. Per chi invece ha spolpato volente o nolente le altre due edizioni, questa terza iterazione dello stesso capitolo inizia ad accusare un peso specifico: il dover ricominciare nuovamente da zero tutti i contenuti potrebbe essere un ostacolo non da poco al divertimento. Se poi ragioniamo sul fatto che questo handicap ci costa un prezzo pieno, a differenza della maggior parte delle remastered, non saranno pochi i giocatori che potrebbero lasciare Link e compari sullo scaffale.

Eppure sarebbe bastato poco: la possibilità di importare i salvataggi da Wii U o 3DS, poter proseguire da dove si era abbandonato e dedicarsi solamente ai contenuti extra, così come è successo qualche settimana fa con Dragon’s Crown Pro. Invece, questa Definitive Edition decide di negare l’esistenza delle precedenti edizioni, prendendone di prepotenza il posto ma obbligando tutti a partire dal medesimo punto.

A chi consigliamo Hyrule Warriors: Definitive Edition?

Il titolo è consigliato soprattutto a chi non si è mai avvicinato negli scorsi quattro anni a una delle due edizioni precedenti, e in quel caso spendere 59,90 € sarà onesto di fronte al centinaio di ore necessarie per assaporare a pieno il lavoro di KOEI TECMO GAMS. Se invece avete giocato almeno una delle altre due edizioni, vi consigliamo di aspettare un eventuale calo di prezzo, a meno che non vogliate gettarvi  nuovamente da zero contro le frotte di nemici.

  • Comodo in modalità portatile e ottimo su TV
  • Presenta tutti i contenuti delle due edizioni precedenti
  • Oltre cento ore per completare tutto…

  • …Sempre che sia la vostra prima volta
  • Mancanza del cross-save con le precedenti edizioni
  • Prezzo pieno esagerato per una terza versione
Hyrule Warriors: Definitive Edition
4.2

La migliore edizione di Hyrule Warriors, per chi non lo ha mai giocato

È innegabile che Hyrule Warriors: Definitive Edition sia la migliore versione del primo Musou ambientato nei mondi Nintendo. Nella sua versione per Nintendo Switch è la summa di tutti i pregi delle edizioni precedenti, tra modalità, personaggi ed extra di qualunque sorta, e vi regalerà un centinaio di ore di gioco per essere completato in ogni suo aspetto. Purtroppo il prezzo potrebbe scoraggiare chi a Zelda Musou ha già giocato e, soprattutto, chi non ha alcuna voglia di ricominciare da zero la propria esperienza. Per tutti gli altri, Hyrule Warriors: Definitive Edition è l’ennesimo titolo che non ha avuto il giusto riconoscimento durante la sfortunata era Wii U. L’unico modo per utilizzare gli abitanti storici di Hyrule per sconfiggere il male e riportare la pace nei regni, in perfetto stile Omega Force.

Videogiocatore da ormai 25 anni, combatte la vecchiaia tra un remake e una remastered, orgoglioso possessore di ogni console ha un amore spesso non corrisposto per le IP Nintendo. La sua pila della vergogna continua a crescere ma questo non lo fermerà dal buttare i suoi soldi in nuovi titoli.

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