Pierre Taki è fuori su cauzione, ma la polizia non è contenta

Pierre Taki, Denki Groove

Ormai il nome Pierre Taki fa sicuramente suonare un campanello a molti dei nostri lettori, visto e considerato tutto il problema sorto qualche mese fa legato a uno dei titoli più attesi in Occidente: JUDGMENT, l’ultima fatica del Ryu Ga Gotoku Studio. Nonostante tutta la vicenda con il gioco sia ormai bella che conclusa, si continua a parlare dell’attore giapponese per via delle sue ultime vicende.

Dopo essere stato arrestato per uso di cocaina, cosa che a quanto pare portava avanti sin da quando aveva vent’anni, Taki è uscito di prigione su cauzione lo scorso 4 aprile, pagando ben 4 milioni di Yen per il suo rilascio. Da allora ha fatto varie apparizioni sui media, dove si è prontamente scusato per le sue azioni con il pubblico.

Un recente tweet dell’amico Takkyu Ishino, l’altro membro dei Denki Groove, ha però fatto davvero irritare la polizia giapponese, la quale è rimasta davvero impressionata nel vedere quanti retweet e like abbia ottenuto tale post nonostante il crimine commesso.

Tutto questo apprezzamento, infatti, ha portato le forze dell’ordine nipponiche a pensare che in tanti stiano tollerando la grave infrazione quasi come se nulla fosse, cosa che potrebbe portare altre persone (e soprattutto giovani) a rimanere invischiati in crimini identici senza rendersi effettivamente conto della situazione.

Fonte: The Japan Times via Anime News Network

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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