Captain Tsubasa: Rise of New Champions – Data, storia e giocatori: facciamo un po’ di chiarezza

Data di uscita di Captain Tsubasa: Rise of New Champions

L’hype attorno a Captain Tsubasa: Rise of New Champions si fa sempre più vivo a ogni nuova informazione, immagine o trailer che BANDAI NAMCO Entertainment ci regala, ma assieme a questi, spesso e volentieri, circola anche tanta confusione. Oggi vogliamo provare a fare un po’ di chiarezza su quello che sappiamo al momento di questo nuovo gioco dedicato alla popolare serie sportiva del maestro Yōichi Takahashi.

La data di uscita

Nell’ultimo periodo c’è davvero TROPPA disinformazione su questo lato. Proviamo a far chiarezza una volta per tutte: no, attualmente non si conosce la sua data di uscita, e per quanto anche io la vorrei, e vorrei che fosse il più presto possibile, dall’altro lato spero che le compagnie si prendano tutto il tempo necessario per creare un prodotto davvero ricco e ben curato, senza pressioni o fretta. Sono infatti due colossi come Amazon e GameStop a creare gran parte di questa confusione attorno agli utenti: su Amazon, infatti, viene riportato in uscita il 31 dicembre, ovvero A FINE ANNO, mentre GameStop, sebbene nel sito non venga riportato nulla, in negozio qualche commesso si è sbilanciato a rivelare come data il 12 dicembre, magari leggendola nel sistema e scambiandola per vera. Tutt’altro.

Il gioco, come ormai rivelato ufficialmente, debutterà in tutto il mondo il 28 agosto 2020 sia in versione standard che in tante interessanti edizioni.

Story Mode: ma dove finirà?

Sappiamo dove inizia, ma c’è molta incertezza su dove finirà. Dopo il grande reveal delle informazioni iniziali sulla storia, accompagnate anche da un nuovo ed emozionante trailer, sappiamo che il focus principale di questo titolo sarà il torneo delle scuole medie, ovvero il momento chiave in cui i personaggi ormai cresciutelli iniziano a sperimentare le proprie tecniche speciali.

Sebbene in molti frangenti si sia detto che lo Tsubasa Episode, chiamata così questa storia, coprirà l’intero torneo nazionale delle medie, non è stato detto che si limiterà SOLO a questo, anche perché troverei sinceramente stupido l’aver voluto annunciare in pompa magna un gioco proprio mostrando come prima cosa la nazionale giapponese, se poi questa non è presente o viene offerta in modo diverso. Chi conosce la serie sicuramente saprà che le squadre scolastiche non sono tantissime, specialmente se tiriamo in ballo solo ed esclusivamente quelle che si vedono effettivamente giocare, per cui sinceramente aiuterebbe la longevità del prodotto farla arrivare ai mondiali Jr… che poi alla fin fine sono solo quattro partite in più, se ci soffermiamo anche in questo caso sui match principali! Il tutto resterebbe perfettamente in tema, dato che proprio i mondiali U-16 servono come palcoscenico non solo per la presa di coscienza generale che il Giappone è una nazionale da temere, ma anche per affermare lo stesso protagonista Tsubasa Ozora come uno dei geni del calcio attualmente in circolazione. Insomma, un elemento che rientrerebbe senza problemi nel tema “episodio dedicato a Tsubasa”. Però purtroppo io non sono né BANDAI NAMCO Entertainment e né tantomeno Tamsoft, per cui si tratta solo di supposizioni che, volente o no, solo le due suddette compagnie potranno smentire o confermare. Per il momento però è ancora troppo presto per poter tirare le conclusioni, ma si può solo ipotizzare e sperare per il meglio.

Misugi e la maglia numero 14

I fan più attenti della serie hanno notato una particolarità durante il trailer di annuncio, ovvero la presenza di Jun Misugi con indosso la maglia numero 14. Questo ha dato il via a tantissime speculazioni sulla presenza dei team visti in Captain Tsubasa: Rising Sun all’interno del gioco, e per quanto sarebbe davvero stupendo che il gioco andasse a pescare contenuti così avanzati dell’opera, qualcosa continua a non tornarmi. Nello stesso video, ovvero il trailer di annuncio, i tantissimi dettagli che è possibile ammirare sparsi qui e là urlano a gran voce JYWC (Junior Youth World Challenge), e non ce lo stiamo inventando… c’è proprio scritto chiaramente!

data uscita Captain Tsubasa: Rise of New Champions

Questo lascia intendere che quanto sta prendendo luogo in quella determinata partita si stia attualmente svolgendo durante i mondiali U-16 (ovvero moooooolto molto prima di Rising Sun), fase della serie in cui proprio Misugi entra in campo con la maglia numero 24. Sebbene anche stavolta non si possa parlare di certezze assolute, abbiamo un trailer incentrato sui mondiali Jr con Misugi con la maglia 14, e ciò potrebbe semplicemente indicare che una delle due caratteristiche viste nel trailer possa esser stata inserita erroneamente. Tenendo però in considerazione la porzione di storia su cui si concentra lo Tsubasa Episode, molto vicina ai mondiali Jr, credo che ad essere fuori luogo sia proprio il numero 14 della maglia.

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Al momento però non ci è dato sapere se si tratti di un errore non voluto, perché cercando materiale su Misugi sono incappati in informazioni recenti e hanno fatto fede a quelle, o se si tratta di uno dei tanti cambiamenti “originali” anticipati dalle compagnie assieme alla nuova tenuta vista proprio nel trailer di debutto che, fino a quel momento, non avevamo mai visto nella serie.

Lo strano caso di Wakabayashi e Misaki

La situazione di Genzo Wakabayashi (o Benji per chi se lo ricorda come tale) in Captain Tsubasa è abbastanza delicata: il fortissimo portiere si infortuna quasi subito nella serie, saltando gran parte del torneo nazionale delle elementari e rientrando solamente per la finale contro la Meiwa di Kojiro Hyuga, per poi partirsene per la Germania con l’obiettivo di giocare a livelli molto più professionali e diventare più forte e abile. Un po’ meglio è andata a Taro Misaki (ovvero il compagno Tom Becker), introdotto proprio come giramondo per via del lavoro di suo padre e che, proprio alla fine del torneo delle elementari, anche lui sarà costretto a lasciare il Giappone per partire verso nuove avventure. Vien da sé che i due personaggi chiave della serie non sono presenti nella porzione di storia dei campionati delle medie che il gioco vuole narrare nella sua story mode, ma entrambi fanno il loro gran ritorno nei mondiali Jr, e infatti sia Wakabayashi che Misaki vengono mostrati belli fieri nel trailer di annuncio.

A maggior ragione, sinceramente non credo che BANDAI NAMCO Entertainment e Tamsoft abbiano creato un trailer di annuncio con dei particolari che non saranno presenti nel gioco base e che, come molti ipotizzano, potrebbero venir rilasciati come DLC. Che sia di storia o che siano sbloccabili e giocabili in una delle modalità secondarie, credo sinceramente che le squadre nazionali siano in qualche modo presenti. Ripeto, sono un semplice redattore e non faccio parte di nessuna delle due compagnie dietro allo sviluppo del titolo, quindi non posso sapere per certo come saranno le cose, ma dal momento che li hanno chiaramente anticipati proprio nel trailer di annuncio, credo che si raggiungerebbe un nuovo livello di bassezza se questi poi non venissero inseriti nel gioco base ma solo in seguito via DLC. E sinceramente non voglio credere a questa ipotesi e penso che, se dei DLC ci saranno, si tratterà di altre parti mancanti e non di roba che ci dovrebbe essere di default.

Il Giocatore Misterioso

È un uccello! No, è un aereo! No, è Cristiano Ronaldo o Nagatomo! E perché no, volendo potrebbe essere anche Mimmo, il tabaccaio vicino casa mia. Quella misteriosa silhouette apparsa sul sito ufficiale del gioco è riuscita a mandare fuori di testa gli utenti sin dall’annuncio, e ancora la sua identità è avvolta dal mistero. Le leggende metropolitane dicono che quella silhouette sia di Cristiano Ronaldo, sia perché gli somiglia che per il fatto che è l’immagine numero 7 della galleria, altre invece dicono che possa essere Yūto Nagatomo, reduce proprio da un corto animato speciale di Captain Tsubasa in cui ha fatto da protagonista.

data uscita Captain Tsubasa: Rise of New Champions

Io credo invece si possa trattare della soluzione più facile, ovvero una sorta di avatar che possa fungere da personaggio principale in una delle modalità secondarie, un po’ come offerto dal titolo Captain Tsubasa per PlayStation 2, dove avevamo la possibilità di affrontare una modalità in cui creare un nostro giocatore originale, e ricominciare praticamente la stessa porzione di storia e partite ma controllando stavolta il nostro personaggio. Che le compagnie abbiano in mente di offrire una modalità pressappoco identica? O magari hanno in mente qualcosa di diverso? Chissà… sinceramente credo sia più verosimile una di queste ipotesi piuttosto che la presenza di CR7 o Nagatomo, ma tutto può essere.

Come avrete sicuramente capito, ad oggi sono tantissimi i punti interrogativi su molti dei lati di questo Captain Tsubasa: Rise of New Champions. È bene fare ipotesi, tener vivo l’interesse verso il gioco con i propri sogni e speranze, con quello che si vorrebbe vedere e quello che, al contrario, no. L’importante è non scoraggiarsi e non dare niente per scontato fino a comunicazioni ufficiali, perché è davvero facile incappare in molte “notizie” fuorvianti.

Nell’attesa di scoprire tutti questi lati del gioco ancora avvolti dal mistero, potreste essere interessati anche ad altre letture come:

Captain Tsubasa: Rise of New Champions avrà una Modalità Storia, chiamata Tsubasa Episode, che permetterà ai giocatori di rivivere la celebre storia di Tsubasa Ozora.

Questa modalità coprirà l’intero torneo nazionale delle scuole medie e includerà alcune delle più epiche partite della serie originale. I gemelli Tachibana, Hikaru Matsuyama, Kojiro Hyuga e molti dei più grandi rivali torneranno in campo con le loro migliori mosse.

A seconda del punteggio e dell’andamento del match potranno sbloccarsi determinati video, alcuni riproponendo precisamente la storia, altri con sorprese completamente nuove.

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Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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