JUDGMENT per PlayStation 5 e Xbox Series X|S – Recensione

A due anni dal debutto su PS4, JUDGMENT approda su PlayStation 5, Xbox Series X|S e Stadia in una splendida edizione rimasterizzata venduta a prezzo budget. Ecco la nostra recensione!

JUDGMENT per PlayStation 5 e Xbox Series X|S - Recensione

Con l’uscita di JUDGE EYES: Shinigami no Yuigon, avvenuta in Giappone nel 2018, Kamurocho è divenuta teatro di nuove vicende oltre a quelle della serie Yakuza. Il Ryū Ga Gotoku Studio ha sfruttato l’universo narrativo costellato da locali a luci rosse, mascalzoni che ti inseguono per strada e biciclette usate come armi improprie, per raccontare le vicende di un nuovo protagonista (quasi) del tutto estraneo alle vicissitudini della malavita giapponese. Takayuki Yagami, interpretato dall’attore e cantante Takuya Kimura, è un ex avvocato di successo che oggi lavora come investigatore privato nel celebre distretto di Shinjuku, la cui vita e carriera hanno toccato l’apice e il fondo grazie a un singolo, tragico caso. Il gioco che da noi giunge col nome di JUDGMENT inizia così, mostrandoci un “Tabou” (o Tak, così come lo chiamano gli amici) che ancora era la punta di diamante dello studio legale Genda. Ottenere un verdetto positivo dalla giuria ha segnato anche la fine della sua professione di avvocato, perché il suo ex cliente ha commesso un nuovo omicidio subito dopo essere stato scagionato.

Le rocambolesche giornate di Yagami trascorrono fra un caso e l’altro fino a che, un giorno, verrà assunto dal suo vecchio capo per indagare su una serie di misteriosi omicidi commessi da un sanguinoso killer che priva le proprie vittime dei bulbi oculari. A soli due anni dall’arrivo su PlayStation 4 in Europa, SEGA lancia sulle piattaforme next-gen PlayStation 5 e Xbox Series X|S, nonché, per la prima volta per un titolo del team di Nagoshi, su Google Stadia. Per questa recensione prenderemo in esame la versione per la nuova fuoriclasse di casa Sony. Indossate la vostra giacca di pelle e allacciate le vostre scarpe da ginnastica: è ora di tornare a correre fra le strade di Tokyo.

JUDGMENT per PlayStation 5 e Xbox Series X|S - Recensione

  • Titolo: JUDGMENT
  • Piattaforma: PlayStation 5, Xbox Series X|S, Google Stadia
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: Azione, Avventura, Thriller investigativo
  • Giocatori: 1 (2 nei mini-game)
  • Publisher: SEGA
  • Sviluppatore: Ryū Ga Gotoku Studio
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 23 aprile 2021
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: include tutti i DLC usciti per la versione PlayStation 4
  • Note: uscito in Giappone con il nome di JUDGE EYES: Shinigami no Yuigon Remastered

Abbiamo recensito JUDGMENT con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da SEGA tramite Koch Media.

JUDGMENT per PlayStation 5 e Xbox Series X|S - Recensione

Déjà-vu

Nonostante sia una delle mie serie preferite, mi tocca ammettere che da qualche mese a questa parte di giocare a Yakuza ne ho abbastanza, dato che ho avuto l’onore e l’onere di parlare, per la seconda volta, di ciascuno degli otto capitoli della serie usciti prima su PS4 e poi su Game Pass. Inizialmente ho temuto che anche per Judgment avrei dovuto giocare svogliatamente e con poco coinvolgimento, visto che nessuno degli Yakuza su Series X ha mostrato miglioramenti di alcun tipo. Fortunatamente le avventure di Yagami, che in Giappone si sono meritate il suffisso di “Remastered”, non soffrono del medesimo trattamento. Oserei dire che Judgment sembra un titolo sviluppato ex novo per la generazione ormai corrente, estremamente fluido e bello da vedere quanto da giocare.

Non mi è pesato minimamente ricominciare lo stesso, lungo titolo a così pochi anni di distanza, trovandolo quasi più divertente della prima volta — complice anche il fatto che ho una memoria davvero corta e che non mi ricordassi poco o nulla della trama principale. Nonostante Kamurocho sia la stessa vista in tutti i precedenti titoli dello studio, dagli occhi di Yagami la città appare completamente diversa, complice la differente scelta cromatica effettuata dal team creativo. La città si colora delle stesse tinte noir della sceneggiatura che mette pedinamenti, investigazioni e colpi di scena davanti alle atmosfere da yakuza movie a cui siamo abituati, pur intrecciandosi, irrimediabilmente, con le vicende del Clan Tojo (seppur non citando o mostrando mai personaggi che già conosciamo).

JUDGMENT per PlayStation 5 e Xbox Series X|S - Recensione

Better Call Tabou

In Judgment il lavoro da investigatore privato del protagonista ci consente di sperimentare alcune nuove meccaniche di gioco che si discostano un po’ dal flusso del classico gioco d’azione con elementi RPG come i capitoli di Yakuza fino al sesto. Tra una sequenza di dialogo e un combattimento ci capiterà di dover inseguire un sospettato o un malintenzionato in maniera simile a quanto accadeva in Yakuza 3 e 4, una sorta di endless runner durante la quale dovremo schivare gli ostacoli azionando i comandi che compaiono sullo schermo. Una novità invece è la meccanica dei pedinamenti, che occorrerà nel corso della storia principale e negli incarichi secondari, sfruttando a volte anche la possibilità di indossare travestimenti per non farci riconoscere.

Dovremo procedere con cautela inseguendo il sospettato senza farci scoprire, nascondendoci dietro ogni possibile copertura o dissimulando le nostre intenzioni facendo finta di stare al cellulare. Infine, come accade in alcune classiche visual novel, nelle fasi di investigazione l’inquadratura passerà in prima persona per consentirci di trovare indizi nascosti nell’ambiente circostante, nonché gli immancabili gattini randagi che infesteranno letteralmente tutta Kamurochosfruttando persino il nostro fidato drone, il Piccione, tramite il quale potremo scovare dettagli altrimenti inarrivabili. Oltre a questo sono presenti anche fasi in cui saremo chiamati a scassinare le serrature di porte sfruttando vari strumenti, nonché utilizzare le chiavi trovate in giro di cui dovremo ricordare l’appartenenza a ciascuna porta.

In termini di attività secondarie, Judgment risulta un po’ meno sopra le righe in confronto al fratello maggiore, specialmente Like A Dragon, offrendo missioni secondarie, in questo caso veri e propri lavoretti che Yagami deciderà di accettare per sbarcare il lunario, che spazieranno dall’arrestare un trio di maniaci al pedinare un marito infedele. Per chi ama distrarsi fra un capitolo e l’altro, sono molte le attività di svago a nostra disposizione: dalle adrenaliniche corse di droni al sugoroku in VR (una sorta di gioco dell’oca), dagli immancabili classici arcade al gioco d’azzardo, dalle freccette al batting center. Si sente un po’ la mancanza della componente gestionale che caratterizzava alcuni mini-game come quello del Cabaret Club o dell’Ichiban Confections, ma soprattutto quella del Karaoke (ed è strano pensare al fatto che chi presta volto e voce al protagonista sia anche un cantante).

Il piccione!

Law & Order & calci in faccia

Se Judgment dovesse ricevere un sequel, ed è la possibilità più accreditata al momento visto l’arrivo di questo remaster e la registrazione di alcuni nuovi trademark, si concretizzerebbe l’idea secondo la quale il team di Nagoshi intenda proseguire la serie di Yakuza con un approccio da JRPG con combattimenti a turni, lasciando il campo libero dei combattimenti action che caratterizzavano la saga in passato al neonato Judgment. Sinceramente spero che le cose siano davvero così, differenziarle e dare a ciascuna serie una propria identità sarebbe la scelta migliore. In Judgment, nell’originale come in questa versione PS5 presa in esame, Takayuki può contare su due diversi stili di lotta, la Gru e la Tigre, un po’ come accadeva in Yakuza 0 e Kiwami. Il primo è maggiormente indicato per i combattimenti uno-contro-tanti, mentre il secondo è più utile nei duelli, ma nulla vi vieta di utilizzare il vostro preferito in qualsiasi occasione. Per potenziare il nostro alter-ego sfrutteremo i Punti Tecnica, che otterremo attraverso i combattimenti, gli incarichi secondari, l’avanzamento nella storia e molto altro ancora, in maniera davvero simile alla saga parente. Diversamente da Yakuza però, dovremo stare molto attenti a non prolungare troppo i combattimenti, altrimenti saremo costretti a fuggire a gambe levate dalla polizia di quartiere.

Yagami

Ma Yagami non sarà di certo solo a fronteggiare il terribile Hamura, la famiglia Matsunaga e ulteriori minacce come il clan Kyorei del Kansai e la gang Keihin. Al suo fianco troveremo l’inseparabile Kaito, ex yakuza dal cuore d’oro e dal pugno d’acciaio, gli ex colleghi dello studio legale Genda e altre figure che preferisco non rivelarvi per evitare spoiler. Tuttavia, predominante è anche la meccanica dei legami che stringeremo con i cittadini di Kamurocho, attraverso le missioni secondare che ci affideranno. Ad esempio, la padrona dell’edificio in cui Yagami ha casa e bottega preparerà dei deliziosi piatti da farci assaggiare e “recensire”, mentre i commessi dei Poppo e degli innumerevoli ristoranti ci accoglieranno a braccia aperte dopo che diventeremo clienti fissi. Non ho capito però, perché la padrona di casa ci perseguita così insistentemente per le strade della città: la troveremo ovunque, quasi a ogni angolo, e puntualmente si limiterà a salutarci con educazione se le ci si avvicineremo gentilmente.

La volontà dello Shinigami

Passiamo al pezzo forte di questa recensione. Se fino a questo momento ci siamo ritrovati di fronte allo stesso identico titolo giocato due anni fa in termini di contenuti (ad esclusione del fatto che qui vi troveremo inclusi tutti i DLC), lo stesso non possiamo di certo dire del comparto tecnico. A mia disposizione ho una copia digitale del titolo PlayStation 5 che, per chi non lo sapesse, non sarà ottenibile come aggiornamento gratuito tramite l’edizione PS4, come invece avviene per Like A Dragon. Piatto forte di questo remaster è la risoluzione 4K nativa, in combinazione con i 60 fotogrammi al secondo che ci accompagneranno per tutto il corso della nostra avventura. La città apparirà più viva che mai grazie al supporto all’HDR, che accentuerà la palette cromatica in stile noir, rendendo le strade più belle che mai. Non ci sono opzioni per scegliere se privilegiare una o l’altra come nel già citato Yakuza 7, e miracolosamente il gioco riesce ad essere fluido e senza cali di frame rate anche nelle istanze più concitate.

Yagami contro il trio di pervertiti

Punto di forza della versione next-gen di JUDGE EYES è dato anche dai caricamenti rapidissimi, che ci consentiranno di passare da un filmato al gioco effettivo, o dall’esplorazione al combattimento in pochissimi istanti. Purtroppo una punta di delusione è data dal blando utilizzo delle capacità del controller DualSense, che si limitano unicamente alla canonica vibrazione e all’utilizzo degli speaker integrati per la suoneria e le voci provenienti dal cellulare di Yagami. Probabilmente, dato che il titolo uscirà per la prima volta anche su Xbox e Stadia, il team si è concentrato sull’offrire un’esperienza identica su tutte le piattaforme, ma in questo caso la scelta fra PS5 e Series X|S diventa irrilevante. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di provare con mano l’edizione Stadia e non sappiamo dirvi in che modo giri il titolo sulla piattaforma di Google.

A chi consigliamo JUDGMENT per PlayStation 5 e Xbox Series X|S?

Che siate o meno appassionati di Yakuza, questa edizione rimasterizzata di JUDGMENT per console next-gen è un acquisto praticamente obbligato, principalmente per due motivi. Tolto il fatto che si tratta di un gioco di tutto rispetto, usufruibile allo stesso modo sia dai principianti che dai veterani del più celebre brand SEGA del momento, è importante sottolineare che sia il primo dei giochi dello studio della generazione PS4 ad essere localizzato in lingua italiana e presentare una doppia traccia audio inglese e giapponese. Prima d’ora, solo l’originale Yakuza per PS2 poteva contare su queste caratteristiche. Inoltre, da non sottovalutare c’è il prezzo di lancio a cui questo Judgment per PlayStation 5, Xbox Series X|S e Stadia vedrà la luce questo 23 aprile: circa quaranta euro per una versione restaurata e comprensiva di tutti i DLC che si traducono automaticamente in un acquisto obbligato.

Judgment è un action thriller che mette i giocatori nei panni di Takayuki Yagami, avvocato caduto in disgrazia diventato un robusto detective privato, che indaga il mistero che si cela dietro una serie macabra di omicidi. Insieme al suo partner, l’ex yazuka Masaharu Kaito, Yagami deve farsi strada attraverso la criminalità sotterranea di Kamurocho per svelare la verità, per quanto dolorosa possa essere.

Judgment assume i tratti distintivi classici della serie Yakuza attraverso gli occhi di Yagami. I fan riconosceranno i combattimenti di strada ruvidi, le avvincenti missioni secondarie con la gente del posto e le pause comiche con i minigiochi. Judgment alza la posta ponendo l’accento sul gameplay investigativo mentre Yagami percorre la sottile linea della giustizia in un mondo di corruzione. Ricco, con una storia elettrizzante, combattimenti da film e un cast di personaggi profondi, Judgment terrà tutti gli aspiranti detective privati sulle spine.

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JUDGMENT per PlayStation 5 e Xbox Series X|S - Recensione

  • Rapporto qualità-prezzo eccellente
  • Più bello che mai grazie alle prestazioni delle console next-gen
  • Include tutti i DLC rilasciati in precedenza

  • Nessun contenuto esclusivo rispetto all’edizione PS4
  • Non c’è stato impegno nel supportare il DualSense
  • Si poteva trattare per il ritorno di Pierre Taki
JUDGMENT
4.8

Kamurocho non è mai stata così magnetica

Avevo quasi dimenticato quanto questo esperimento del Ryū Ga Gotoku Studio che risponde in Occidente al nome di JUDGMENT fosse così ben riuscito. Così simile, ma allo stesso tempo così diverso da Yakuza, come il recente Like A Dragon è un punto di partenza ideale per ciascuna tipologia di giocatore. Una storia appassionante e ricca di imprevedibili colpi di scena, un gameplay fluido e variegato che mette a nostra disposizione ore e ore di puro divertimento, fra combattimenti spettacolari e personaggi a cui non potremo non affezionarci. Dopo averci stregato la scorsa generazione, Judgment diventa a tutti gli effetti un titolo next-gen, che mette in mostra la bravura del team di sviluppo e i muscoli delle nuove console, offrendoci uno scorcio della più bella Kamurocho mai vista finora.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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