Yakuza: Like A Dragon per PlayStation 5 – Recensione

Dopo un notevole lancio su PlayStation 4, Xbox e PC, l’incredibile Yakuza: Like A Dragon sbarca finalmente anche su PlayStation 5. Analizziamo insieme questa nuova edizione del titolo SEGA

Yakuza: Like A Dragon per PlayStation 5 – Recensione

Dal prossimo 2 marzo anche PlayStation 5 accoglierà uno dei migliori titoli usciti lo scorso anno, che ha saputo guadagnarsi uno dei pochissimi perfect score sulle nostre pagine. Parliamo di Yakuza: Like A Dragon, settimo episodio della saga di Ryū Ga Gotoku uscito lo scorso 10 novembre in Occidente su PlayStation 4 (qui la nostra recensione originale) e, per la prima volta al day one, Xbox One, Xbox Series X | S (qui il nostro approfondimento) e PC. In questa recensione analizzeremo la tardiva edizione che giunge sulla console Sony di nuova generazione anche in Giappone: un nuovo inizio per la saga di Yakuza, con un nuovo protagonista e un nuovo stile di gioco, che ha conquistato il cuore di vecchi e nuovi appassionati in tutto il mondo. Siete pronti a rivivere l’ascesa di Ichiban Kasuga in Yakuza: Like A Dragon?

Quella di Arakawa è una delle famiglie più piccole e meno influenti del Clan Tōjō. Per questo motivo Ichiban Kasuga, eroe della nostra storia, non può essere semplicemente espulso dal gruppo quando deciderà, per ripagare il proprio debito morale con il boss, di addossarsi la colpa dell’omicidio perpetrato da uno dei suoi superiori ai danni di una famiglia rivale. Per Ichi, salvato in gioventù dal famoso assassino Arakawa, passare diciotto anni in carcere è motivo d’orgoglio. Tuttavia, il giorno in cui la sua pena sarà finalmente scontata, non troverà nessuno ad attenderlo come promesso. Nessuno tranne Adachi, ex poliziotto di Kanagawa che gli rivelerà che ormai Arakawa e la sua famiglia hanno abbandonato il Tōjō per entrare tra le fila più importanti dell’Alleanza Omi. Incredulo, Ichi si farà strada fino ad arrivare al suo caro boss, che lo ripagherà con una pallottola che gli sfiorerà il cuore. Risvegliatosi all’indomani tra la spazzatura di Yokohama, Ichiban verrà salvato da Nanba, il senzatetto che lo accompagnerà nella sua scalata verso il riscatto.

Yakuza: Like A Dragon per PlayStation 5 – Recensione

  • Titolo: Yakuza: Like A Dragon
  • Piattaforma: PlayStation 5
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1 (2 nei mini-game)
  • Publisher: SEGA
  • Sviluppatore: Ryū Ga Gotoku Studio
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 2 marzo 2021
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: Costumi, oggetti di gioco, lavori, canzoni per il Survive Bar
  • Note: porting migliorato della versione PS4 uscita a novembre

Abbiamo recensito Yakuza: Like A Dragon con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da SEGA tramite Koch Media.

Yakuza: Like A Dragon per PlayStation 5 – Recensione

Come già spiegato in passato nei nostri articoli e come è possibile evincere dal titolo stesso scelto per l’Occidente, Yakuza: Like A Dragon rappresenta un nuovo inizio per la serie. Il principio delle vicende di un protagonista inedito, Kasuga Ichiban, che raccoglie l’eredità di un pezzo da novanta come Kazuma Kiryū, protagonista di ben otto giochi se consideriamo Yakuza 0 e lo spin-off Dead Souls. Prima di vivere la sua avventura di esordio ero molto scettico sulla scelta di SEGA di affidare le redini a un personaggio così differente dal Drago di Dōjima. Ma già dal prologo all’inizio del gioco vero e proprio assistiamo a una crescita parecchio evidente del personaggio, che mantiene però saldi i suoi punti cardine: bontà, altruismo, affetto verso chi gli ha salvato la vita e il sogno di diventare un eroe. E proprio nella notte che passerà assieme a Nanba per la prima volta sotto un vero tetto dopo tanto tempo, Ichi deciderà di far fede a ciò che desiderava da bambino: diventare un Eroe come quello del suo adorato Dragon Quest.

It’s dangerous to go alone

Proprio perché fan dei JRPG, i combattimenti di Ichiban si svolgeranno a turni, diversamente dallo stile beat ‘em up che caratterizzava quelli dei precedenti protagonisti della saga. Ad accompagnarlo nel suo party troveremo i già citati amici Kōichi Adachi e Yū Nanba, assieme a Saeko Mukōda, barista in un cabaret club, e altri personaggi di cui non rivelerò l’identità per evitare spoiler. L’immaginazione di Kasuga gli permetterà di vedere i nemici trasformarsi all’inizio di ogni combattimento in creature grottesche, ma pur sempre umane, e allo stesso modo anche lui e i suoi compagni assumeranno il look che rispecchia la classe (o meglio, il Lavoro) che avranno scelto di intraprendere, ciascuno con le proprie abilità speciali. Sarà proprio il job system uno dei punti chiave del gioco, che regolerà la valenza in combattimento di ciascuno dei personaggi: tra le classi a nostra disposizione troveremo Bodyguard, Musicista, Agente, Cuoco, Idol e altro ancora, ma ciascuno dei protagonisti avrà una classe esclusiva di partenza come Eroe, Detective e Senzatetto. A ogni turno potremo decidere di attaccare, difenderci, utilizzare oggetti, una delle abilità a disposizione della classe oppure lo smartphone per le invocazioni.

Yakuza: Like A Dragon per PlayStation 5 – Recensione

Sono queste ultime, ispirate alle summon di FINAL FANTASY, tra le parti più esilaranti dell’intero gioco. I Pestamici, che otterremo di storia o che sbloccheremo grazie alle missioni secondarie, sono degli NPC che, attraverso una divertente cutscene, offriranno il loro aiuto in battaglia in cambio di denaro, danneggiando tutti i nemici in campo oppure offrendo supporto al party. Il primo di essi sarà l’intramontabile straniero Gary Buster Holmes, seguito a ruota da Susumu Gondawara (l’aspirante neonato di Yakuza Kiwami 2), l’aragosta Nancy, la mascotte Onomichio da Yakuza 6, nonché personaggi di spicco della serie — e vi lascio solo immaginare quali. Nonostante il repentino cambio nello stile, Yakuza: Like A Dragon ne guadagna molto in termini di profondità e qualità generale, risultando a conti fatti l’episodio nel quale il team di sviluppo ha riposto la cura maggiore.

Yokohama Quest

Dopo il prologo ambientato nella consueta Kamurocho, le vicende di Like A Dragon si sposteranno in un nuovo scenario, quello di Isezaki Ijincho, immenso quartiere di Yokohama. Partiremo dai bassifondi dei senzatetto dove vive Nanba e ci guadagneremo da vivere con lo spassoso mini-game della PedaLatta. Le innumerevoli storie secondarie ci offriranno un articolato diversivo alla trama principale, coì come le altre immancabili attività secondarie. Dai consueti arcade già visti nei giochi precedenti (Virtua Fighter, OutRun, Space Harrier e così via) all’assuefacente Ichiban Confections che vi porterà via decine di ore, anche la personalità di Ichiban crescerà attraverso apposite statistiche come ardore, bontà, acume, carisma, stile e autostima. Come non menzionare poi Dragon Kart e il karaoke del Survive Bar? In quest’ultimo, rifugio del nostro party, potremo anche approfondire il legame con gli altri membri del party tramite apposite conversazioni, che ci consentiranno di ottenere benefici in battaglia.

Punto forte dell’intera produzione è la storia di Ichiban. Dall’emozionante prologo ambientato quasi venti anni prima all’evoluzione degli eventi capitolo dopo capitolo, fino ad arrivare alle sconvolgenti rivelazioni delle ultime battute capaci di tenerci incollati davanti allo schermo fino ai titoli di coda. Porgendo i giusti omaggi ai fan di vecchia data, ma allo stesso tempo risultando accessibile a tutti i nuovi giocatori, la storia di Like A Dragon attinge alle radici dei precedenti episodi e ne sconvolge per sempre il futuro. Con un nuovo eroe in copertina e nei nostri cuori, la saga di Yakuza è destinata a cambiare per sempre.

Yakuza: Like A Dragon per PlayStation 5 – Recensione

La canzone di Ichiban

Giungendo su PlayStation 5, anche come aggiornamento gratuito per chi è già in possesso della versione PlayStation 4, Yakuza: Like A Dragon viene potenziato allo stesso modo della versione Xbox Series X|S. Con la possibilità di scegliere se giocare in modalità Prestazioni o Risoluzione, le vicende di Ichiban rinascono a nuova vita rispetto a quanto visto sulla console di generazione precedente. Risoluzione 4K e 30 fotogrammi al secondo per la modalità Risoluzione, mentre 60 fps e risoluzione inferiore, ma altrettanto valida, per l’altra, ci consentono di giocare allo Yakuza più bello di sempre dal punto di vista tecnico. La differenza la noterete soprattutto se avete giocato su PS4, mentre se avete già avuto modo di vivere l’avventura sulla next-gen di Microsoft non noterete grossi cambiamenti. Anzi, oserei dire che ci troviamo davanti allo stesso, medesimo prodotto visto al lancio di Series X. Purtroppo anche dal punto di vista degli errori, anche se si tratta davvero di minuzie: in alcuni frangenti, i sottotitoli in italiano presenteranno dei testi in lingua inglese, rimasugli di descrizioni di scene e rumori di sottofondo.

Nulla che con un po’ di attenzione si sarebbe potuto correggere con una patch. I tempi di caricamento, infine, risultano decisamente più veloci su PlayStation 5 rispetto alla 4, ma apparentemente più lenti in alcuni frangenti rispetto a quelli della concorrenza. Purtroppo tra le più grosse mancanze di questo porting figura l’incompatibilità dei salvataggi della versione PS4, che non sarà possibile importare in questa nuova versione del gioco, nonché l’assoluta trascuratezza nell’implementare le nuove caratteristiche del DualSense. Nessun supporto ai grilletti adattivi e al feedback aptico, il controller si comporterà esattamente allo stesso modo di un DualShock.

Yakuza: Like A Dragon per PlayStation 5 – Recensione

A chi consigliamo Yakuza: Like A Dragon per PlayStation 5?

Se avete avuto modo di giocare questo titolo a novembre su PS4, ricominciarlo da zero su PlayStation 5, per la prima volta su next-gen, potrebbe risultare un’esperienza piacevole, specie perché vi ritroverete a poterlo scaricare gratuitamente se possedete il gioco originale. Certo, ricominciare tutto potrebbe risultare frustrante. Se lo possedete già su Xbox Series X, non noterete alcuna differenza, per questo motivo consigliamo l’acquisto solo se per motivi collezionistici. Parlando del titolo in sé, gli appassionati della saga potrebbero adorarlo ma allo stesso tempo odiarlo per la profonda svolta in termini di trama e gameplay, mentre si tratta di un nuovo punto di partenza ideale per tutti i nuovi giocatori, nonostante i numerosi richiami al passato che verranno apprezzati solo dai veterani. La lingua italiana, infine, rende il titolo più accessibile anche a tutti coloro che, sfortunatamente, non conoscono la lingua inglese e per questo motivo hanno dovuto evitare i precedenti episodi.

Ichiban Kasuga, uno scagnozzo di una famiglia di basso rango della yakuza di Tokyo, viene condannato a 18 anni di prigione per un crimine che non ha commesso. Senza mai perdere la speranza, Ichiban sconta la sua pena e torna in libertà, solo per scoprire che nessuno aspetta il suo ritorno e che il suo clan è stato distrutto dall’uomo che rispettava di più. Ichiban decide di scoprire la verità sul tradimento della sua famiglia e di riprendersi la propria vita, riunendo uno sgangherato gruppo di reietti della società: il poliziotto allo sbando Adachi, l’ex infermiere Nanba e la determinata hostess Saeko. Insieme, i quattro restano invischiati in un conflitto che si agita sotto la superficie di Yokohama e si ritrovano a dover diventare gli eroi che non avrebbero mai pensato di essere.

Yakuza: Like a Dragon arriva su Xbox Series X | S, Xbox One, PlayStation 4, Windows 10 e Steam il 10 novembre 2020. Le versioni Xbox Series X | S supporteranno il programma Smart Delivery per i possessori del gioco su Xbox One, mentre i possessori di PlayStation 4 riceveranno un aggiornamento gratuito per la versione PlayStation 5, sia fisica che digitale, il 2 marzo 2021. Un’esperienza come nessun altra, Yakuza: Like a Dragon offre un gameplay RPG dinamico, con un’avventura epica che combina intense risse, un dramma schiacciante e l’ilarità esagerata per cui è nota la serie Yakuza. Il gioco include anche il voice over di un cast di attori eccezionali tra cui George Takei, Kaiji Tang, Andrew Morgado, Greg Chun ed Elizabeth Maxwell.

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Yakuza: Like A Dragon per PlayStation 5 – Recensione

  • Qualità grafica estrema
  • Trama e protagonista davvero entusiasmanti
  • Il mini-game della Ichiban Confections

  • Nessuna aggiunta rispetto alle versioni precedenti
  • Salvataggi PS4 non compatibili con questa versione
Yakuza: Like A Dragon
5

Un’esperienza irrinunciabile finalmente su PlayStation 5

Paragonandolo a uno dei leitmotiv presenti all’interno del gioco, Yakuza: Like A Dragon è l’anatra alla pechinese dei JRPG, uno dei migliori titoli dello scorso anno che finalmente approda sulla console più desiderata del momento. I miglioramenti grafici giustificano appieno una seconda partita per chi lo ha giocato in precedenza, tuttavia avrei gradito qualche extra che giustificasse l’acquisto anche per chi lo possiede su Xbox Series X. Magari tutti i DLC inclusi, oppure nuovi lavori, personaggi aggiuntivi o una meritatissima Collector’s Edition come quella di Yakuza 6 sulla quale possiamo solo fantasticare. Come gioco in sé, questo settimo Yakuza risulta essere uno dei migliori di sempre, sul podio assieme all’intramontabile Yakuza 0 e al già citato sesto capitolo. Dopo essere stato apprezzato tra i titoli action grazie a un’atmosfera unica, trame appassionanti e un gameplay assuefacente, con questa nuova evoluzione Ryū Ga Gotoku ascende a pieni voti nell’Olimpo dei migliori giochi di ruolo degli ultimi anni. Anche in questa nuova veste per PlayStation 5, Yakuza: Like A Dragon è un’opera irrinunciabile per tutti gli appassionati di videogiochi nipponici.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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