Lies of P – Recensione

Lies of P è pronto a conquistarvi da questo 19 settembre su PlayStation, Xbox e PC. Eccovi la nostra recensione!

Lies of P – Recensione

Sono passati più di due anni da quando Lies of P venne annunciato per la prima volta dall’editore sudcoreano NEOWIZ, ottenendo persino alla gamescom 2022 i premi “Best Role Playing Game”, “Best Action Adventure Game” e “Most Wanted Sony PlayStation”. Ha infatti, fin dalle prime voci, attirato l’attenzione del pubblico attraverso la sua ardua sfida: interpretare in chiave horror-steampunk la celebre fiaba di Collodi: Pinocchio, puntando inoltre su un sottogenere action oggi abusato quanto amato, quello dei soulslike.

Il titolo sarà ufficialmente disponibile dal vicino 19 settembre su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One (disponibile su Game Pass dal day one) e PC. Abbiamo potuto provarlo in anteprima e dopo più di cinquanta ore in compagnia del nostro amato burattino, siamo pronti per scoprire con voi quanto Lies of P abbia mantenuto fede alle alte aspettative, diventando a tutti gli effetti un indie premium capace di tener testa a produzioni tripla A. Seguiteci per la strade di Krat in questa nostra ultima recensione!

Lies of P – Recensione

  • Titolo: Lies of P
  • Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, PC (Steam)
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: Azione
  • Giocatori: 1
  • Publisher: NEOWIZ Games
  • Sviluppatore: Round8 Studio
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 19 settembre 2023
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: disponibile gratuitamente al lancio per tutti gli abbonati a Xbox Game Pass

Abbiamo recensito Lies of P con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da NEOWIZ tramite ICO Partners

Risvegliati dal potere di Sophia, nientemeno che la fata dai capelli turchini, veniamo subito a scoprire che la città di Krat versa in uno stato d’agonia a causa della frenesia che ha preso piede i burattini, ormai senza controllo lungo tutte le strade. Prenderemo così il controllo del protagonista Pinocchio, incaricato di indagare non solo su ciò che sta accadendo agli altri burattini, ma anche agli abitanti della città, colpiti da una pericolosa malattia…

Lies of P – Recensione

In onore di Carlo Collodi

Lies of P offre una trama che possiamo dire essere divisa in tre grandi atti, tutti svelati poco a poco mentre avanzeremo nella trama principale. Evitando qualsivoglia spoiler, il titolo è fruibile completamente in circa 30 ore, che possono però raggiungere le 50 nel caso si decida si scoprire ogni segreto che la città ha da offrire, ma non basterà una singola run per poterli scoprire tutti. Il gioco infatti è pieno di scelte morali che dovrà compiere il nostro protagonista e questo lo porterà a diverse biforcazioni di trama che consentiranno di poter vivere tre diversi finali, oltre che numerose storie secondarie legate ai nostri comprimari. Finito una prima volta il titolo potremo da subito iniziare un secondo viaggio in NG+, dove verrà mantenuto tutto il nostro inventario, ad esclusione dei collezionabili. La trama, che di per sé potrà apparire molto frettolosa e lasciata a se stessa nelle prime fasi di gioco, viene pian piano svelata non solo dai numerosi dialoghi con i nostri compagni di viaggio, ma anche tramite importanti copi di scena che vi faranno continuamente dubitare di essere in procinto di una reale conclusione.

Il titolo non offre un open world o delle macro aree, ma bensì dei lunghi dungeon lineari (in tipico stile Dark Souls) interconnessi da dei checkpoint chiamati Stargazer, ai quali potremo ricaricare i nostri parametri, teletrasportarci verso un altro punto di interesse, tornare all’hub principale e depositare i nostri oggetti dall’inventario. Pinocchio potrà aumentare i suoi parametri in Vitalità (punti vita), Vigore, Capacità (ovvero il peso), Forza Motrice (la forza su cui scalano le armi), Tecnica (la destrezza) e Sviluppo (che aumenterà i danni elementali inflitti). Oltre a poter salire di livello come accade comunemente nei soulslike, Lies of P introduce anche un nuovo sistema di avanzamento basato sull’Organo-P. In questo menu, presente solo nell’hub di gioco, ci verrà aperto un albero delle abilità costellato da tantissime nuove possibilità di approccio all’avventura.

Lies of P – Recensione

Raccogliendo i quarzi presenti nel gioco (non basterà una singola run per potenziarlo pienamente) potremo inserirli all’interno dell’organo per sbloccare abilità come una seconda schivata in rapida successione, oppure per portare più celle di ricarica vita con noi. A loro volta i quarzi, quando inseriti (ne serviranno da due a quattro per sbloccare un’abilità), ci permetteranno di scegliere nuovi perk da aggiungere a Pinocchio, come un maggior numero di “anime” ottenuto da ogni nemico o maggiori danni di attacco e così via. Ci viene così offerta un’ampia varietà d’approccio che permette massima libertà sull’avanzamento dello stile di gioco. In tutto sono presenti cinque fasi dell’Organo P (sei se andiamo a considerare quella aggiuntiva presente in NG+) e ognuna delle quali sarà sbloccabile solo se avremo almeno due abilità della fase precedente. Ogni fase presenta quattro diverse abilità, per un totale di 20 in prima run e 24 in NG+ (dove quelle precedentemente sbloccate verranno comunque mantenute). Attraverso l’Organo P potremo anche modificare l’aspetto di Pinocchio stesso (aspetto, non abbigliamento), ma solo dopo determinati punti di svolta della trama stessa.

Lies of P – Recensione

Durante scontri boss più impegnativi potremo anche sacrificare una particolare pietra che ci permetterà di evocare uno spettro in nostro aiuto, ma ciò sarà possibile solo per i boss che disporranno dell’apposita “vasca” fuori le loro arene. Gli spettri però non saranno molto utili (dimenticate i bei vecchi tempi di Elden Ring dove le invocazioni svoltavano uno scontro), risultando più una leggera distrazione per il boss che una vera e propria minaccia. Avanzando nel gioco potremo anche sbloccare la Pietra dei Desideri, utile per bonus temporanei aggiuntivi anche applicabili allo Spettro.

Alla ricerca del “bambino vero”

Veniamo ora assieme al cuore dell’opera, ovvero la sua natura soulslike. Già dopo pochi istanti dall’inizio dell’avventura potremo scegliere tra tre differenti build con cui caratterizzare il nostro amato Pinocchio. Troveremo una prima build equilibrata, una basata sulla destrezza e un’altra basata sulla forza. Il protagonista dispone di tre differenti barre, una per la salute, una per il vigore e una per le Arti della Favola. Ogni arma di Pinocchio disporrà infatti di due diverse abilità, una per quanto riguarda la lama dell’arma e una per quanto riguarda l’impugnatura, selezionabili (su PlayStation 5, versione da noi testata) con triangolo oppure L1 + triangolo. Ognuna di queste mosse potrà andare a consumare da una a tre tacche della barra Arti della Favola, compiendo attacchi speciali o donando particolari bonus come un danno aumentato per uno specifico lasso di tempo.

Lies of P – Recensione

Per ricaricare la barra basterà attaccare i nemici o usare specifici consumabili, riottenendola anche in punto di morte dopo aver recuperato il nostro Ergo (ovvero le classiche Anime a cui siamo abituati). Ogni arma avrà il suo slot dedicato e potremo portarne solo due con noi, ma questa andrà equipaggiata sempre sul braccio destro del protagonista, in quanto il secondo braccio è dedicato alla funzione “Legione”, ovvero i colpi speciali eseguibili con il suo braccio “robotico” e intercambiabile in base alla situazione. Ne saranno presenti ben otto, ognuno con le sue peculiarità. Il primo che otterremo sarà quello di default e caratterizzato dal classico attacco fisico, un secondo dotato di rampino e che attira i nemici verso il giocatore, un terzo che permette di lanciare colpi elettrificati, un quarto che funge da lanciafiamme, un quinto che funge da scudo, un sesto che funge da arma a distanza attraverso i suoi proiettili, un settimo che rilascia pozze acide e un ottavo che posiziona mine di prossimità sul terreno. Ogni uso del braccio Legione consuma la sua barra specifica, ricaricabile solo attraverso particolari oggetti facilmente recuperabili in gran quantità all’interno del mondo di gioco. I bracci saranno anche potenziabili, sbloccando così nuove funzioni, oltre a sbloccare la possibilità, avanzando nel gioco, di poterne portare ben due contemporaneamente.

Il combattimento viene eseguito attraverso la pressione dei dorsali destri superiori e inferiori, con possibilità di parata attraverso il dorsale superiore sinistro. Pinocchio, inaspettatamente, non è agile come si immagina, risultando controller alla mano piuttosto lento sia nei movimenti che nelle schivate, lasciandoci anche spiacevolmente sorpresi. Oltrepassare un nemico attraverso una capriola non è un’impresa facile data la sua grande lentezza, nonché a causa di diverse penetrazioni poligonali tra il protagonista e il nemico, incastrandoci letteralmente molto spesso tra le sue gambe. L’unica soluzione spesso risiede nella parata che, seppur ci farà perdere una piccola dose di vita, ci permetterà di ricaricarla se abbastanza veloci da colpire il nemico. Questa funzione di ricarica vita è essenziale quanto strategica, soprattutto essendo una caratteristica potenziabile attraverso il sistema di progressione e attuabile solo dopo aver parato. La vita sarà anche ricaricabile attraverso particolari celle d’energia che, se esaurite del tutto, potranno essere riacquisite attaccando i nemici. Come in altri esponenti del genere troviamo anche qui l’attacco critico se colpiamo il nemico alle spalle o se lo stordiamo dopo una serie di attacchi ripetuti. Quando moriremo perderemo il nostro Ergo e morendo una seconda volta nel tentativo di raggiungere il punto in cui siamo morti, allora questo si dimezzerà. Inoltre, se nel tentativo di raggiungerlo subissimo danno nemico, allora l’Ergo al punto di morte si ridurrà in proporzione ai danni subiti, ma riottenibile se sconfitto il nemico.

Lies of P – Recensione

Novità interessante presente nel titolo è la possibilità di smontare le armi in lame e impugnature, permettendovi di creare la combinazione che più preferite. Nel gioco sono presenti in totale 23 armi, con la possibilità di creare più di 100 diverse combinazioni unendo tra loro impugnature e lame. In Lies of P troviamo anche delle armi speciali e ottenibili scambiando con l’apposito mercante dell’Ergo raro ottenuto dagli scontri più ardui, ma a differenza delle armi comuni, queste non saranno smontabili. Le armi saranno caratterizzate anche da un fattore di usura, portandoci a doverle riparare spesso (così da non perdere bonus di attacco) durante gli scontri, previa rottura definitiva dell’arma che ci costringerà ad usare particolari kit per poterla utilizzare nuovamente. Ogni arma sarà anche potenziabile, arrivando ad un massimo di +10 per le armi comuni e un massimo di +5 per le armi speciali. Non temete inoltre di dedicarvi al potenziamento dell’arma sbagliata, visto che il gioco offre la possibilità di acquistare in via illimitata i materiali necessari al potenziamento delle armi, ad esclusione di quelli necessari per raggiungere il livello finale. Alcune armi saranno anche caratterizzate da particolari bonus elementali, come il danno elettrico (particolarmente utile contro i burattini), il danno da fuoco e il danno acido/corrosivo.

Pinocchio non utilizzerà invece nessun tipo di armatura, ma solo abbigliamenti e accessori a scopo estetico che non ne influenzano i parametri. Saranno invece gli amuleti ad occuparsi dei vari bonus del nostro alter ego che, come gli anelli dei vari Souls, offriranno ad esempio maggiori punti vita, possibilità di schivare anche in assenza di vigore, oppure una difesa aumentata verso i danni fisici. Il protagonista sarà anche caratterizzato da un peso specifico da tenere d’occhio, dove sotto il 60% sarà in assetto leggero, tra il 60% e 80% sarà in assetto abbastanza pesante con unica penalità la velocità di ricarica del vigore, e dall’80% in poi sarà in assetto pesante, risultando “goffo” e lento in qualsivoglia movimento. Se si dovesse superare il 100% del peso allora il protagonista non potrà più schiavare correre o rotolare. La gestione del peso risulta però molto difficile, scoraggiando quasi il giocatore a portare con se due armi (tre in NG+), ma sempre e solo una su cui fare affidamento per la maggior parte del tempo.

Lies of P – Recensione

Tra le abbaglianti luci Krat

Tecnicamente Lies of P riesce a rivaleggiare, almeno sul fronte grafico, contro altri titoli dello stesso stampo ma tripla A. Il mondo di gioco è bellissimo da vedere (complice anche l’assenza di ampie aree ma solo dungeon lineari) e la fluidità viene molto raramente a mancare, soprattutto in modalità prestazioni. L’unico difetto riscontrato riguarda la renderizzazione degli ambienti e dei personaggi durante l’arrivo in nuove zone oppure in alcune cutscene. La cura riservata però al protagonista, ai boss e ai comprimari è degna di nota, immergendo il giocatore pienamente in quello che vuole essere il mondo di gioco. Non ci sarebbe dispiaciuta una maggiore varietà nei nemici e nelle ambientazioni, che soprattutto nella zona finale di gioco è simile in ogni frangente.

Plauso alla componente sonora, con tracce uniche soprattutto durante gli scontri boss (dove apparirà lateralmente la traccia eseguita al momento) e nei dischi selezionabili per l’ascolto all’hub principale di gioco, dove per ogni brano ascoltato il nostro Pinocchio otterrà una piccola quantità di umanità, ma anche a voi non farà male per rilassarvi dopo lunghe sessioni di stress.

Lies of P è un coinvolgente soulslike che prende la storia di Pinocchio, la stravolge e l’ambienta nell’oscuro ed elegante scenario dell’era della Belle Époque.

Sarai un burattino creato da Geppetto che rimane intrappolato in una rete di bugie, con mostri inimmaginabili e personaggi inaffidabili che si frappongono tra te e gli eventi che si sono abbattuti sul mondo di Lies of P. Sei stato risvegliato da una voce misteriosa che ti guida attraverso la tormentata città di Krat, un luogo un tempo vivace che è stato avvelenato dalla follia e dalla sete di sangue. In questo soulslike, dovrai adattare te e le tue armi per affrontare orrori indicibili, districare gli insondabili segreti delle élite della città e scegliere se affrontare i problemi con la verità o con le menzogne, per superarli nel viaggio per ritrovare te stesso.

Acquista Lies of P per PlayStation 5, PlayStation 4 o Xbox Series X su Amazon seguendo questo link per supportare Akiba Gamers. Edizione fisica disponibile dal 19 settembre al prezzo di 60,98 €.

A chi consigliamo Lies of P?

Lies of P è consigliato a tutti coloro che sono alla ricerca di un’avventura capace di riscrivere in chiave ancora più dark una celebre fiaba, e perché no, anche un intero universo letterario stando alle promesse dei creatori. Il gioco è consigliato anche a coloro che sono alla ricerca di una sfida dal facile approccio, presentandosi come un soulslike perfetto per chi si vuole avvicinare per la prima volta a questo sottogenere. Consigliato anche a tutti coloro che hanno amato il celebre Bloodborne, trovando in Lies of P molti (se non troppi) riferimenti.

Lies of P – Recensione

  • Interessante rivisitazione della celebre fiaba
  • Gameplay semplice e ottimo come primo approccio al sottogenere soulslike
  • Personalizzazione delle armi varia, capace di lasciar pienamente libero il giocatore…

  • …Ma la “legnosità” del personaggio rende spesso qualsivoglia build fine a se stessa
  • Alcune descrizioni degli amuleti risultano fin troppo abbozzate anche riguardo i loro effetti portando disorientamento
  • Si nota una grande presa in prestito da tripla A del medesimo genere, peccando in alcuni aspetti di originalità
Lies of P
3.8

La fiaba che non ti aspetti

Lies of P riesce a conquistarci a pieno con il suo nuovo universo di rivisitazione letteraria, colpendoci più per l’aspetto narrativo che per la componente ludica in sé. Il titolo offre ottime occasioni di approccio per tutti coloro che non si sono mai avvicinati al sottogenere, pur peccando in diversi ambiti tecnici e d’originalità. La possibilità di smontare le armi e unirle tra loro permette di cambiare a proprio piacimento la build in base alle necessità, ma non sempre i limiti tecnici del protagonista restituiranno il feedback sperato. Il mondo è ricco di dettagli ed elementi che ne espandono la lore quanto le vicende in corso, ma avremmo preferito ritrovare la stessa cura anche nella descrizione degli effetti di alcuni oggetti come ad esempio gli amuleti speciali. Krat è bellissima da veder quanto da esplorare (rimanendo pur sempre nei suoi limiti di linearità), ma soprattutto verso la fine del gioco questa bellezza viene a mancare con ambientazioni fin troppo simili tra loro. I riferimenti ad altre opere simili non mancano, ma in diversi frangenti si sente la mancanza di un po’ di originalità propria. Consigliato decisamente a chi è anche solo affascinato dalla premessa di gioco, soprattutto grazie alla possibilità di poterlo giocare gratuitamente su Xbox Game Pass sin dal giorno di uscita.

Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ama perdersi nella scrittura ascoltando le OST di FINAL FANTASY e KINGDOM HEARTS. Convinto fieramente che la bellezza di un equip sia più importante delle sue statistiche, è sempre alla ricerca di nuovi oggetti da aggiungere alla sua collezione videoludica.

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