Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno – Gli artisti dietro la magia

Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno – Gli artisti dietro la magia

Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno è disponibile da circa una settimana su PlayStation 4 e PC (qui la nostra recensione) e, mentre molti giocatori saranno ancora immersi nel suo mondo magico, noi di Akiba Gamers abbiamo pensato di fare un piccolo approfondimento su chi questa magia l’ha creata.

Il titolo è nato da una collaborazione tra BANDAI NAMCO Entertainment e LEVEL-5, ma questo ormai lo sappiamo, tra tutti coloro che hanno contribuito alla creazione di Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno spiccano senza ombra di dubbio tre membri dello staff: lo sceneggiatore Akihiro Hino, il character designer Yoshiyuki Momose e il compositore Joe Hisaishi. Il connubio tra un impatto grafico accattivante capace di riportare alla mente dei giocatori i classici dell’animazione giapponese, una colonna sonora maestosa degna di un’opera cinematografica e una trama ricca di emozioni e tematiche profonde sono stati i punti cardini che lo hanno portato al meritatissimo successo che sta ricevendo.

Ma partiamo dalle fondamenta, la trama. La carriera di sceneggiatore di Akihiro Hino è esplosa grazie a titoli del calibro di Dark Cloud e Rogue Galaxy, senza dimenticare che è stato colui che ha dato vita alle avventure del celebre professor Hershel Layton. Se osserviamo attentamente la carriera di Hino possiamo notare come negli anni le tematiche da lui affrontate si siano leggermente alleggerite favorendo forse i giocatori di una fascia d’età inferiore, basti pensare ai buffi spiritelli di YO-KAI WATCH.

Il lavoro svolto da Hino per Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno sembra quasi riportarlo alle sue origini. Fin dalle prime battute ci troviamo di fronte a tematiche più mature e per l’intero corso del gioco vedremo una crescita graduale nel suo protagonista. Evan infatti toccherà il fondo all’inizio dell’avventura, con la perdita non solo del suo regno ma anche delle persone a lui più care, e nonostante la sua tenera età dovrà reagire e affrontare la durezza della vita. Akihiro Hino è riuscito a confezionare una trama che, nonostante sia ambientata in un universo irrealistico, è capace di far riflettere e farci rispecchiare in alcuni suoi personaggi. Il passaggio da principe ereditario a ragazzo che deve versare lacrime e sangue per la realizzazione dei propri obiettivi fa si che i giocatori riescano ad empatizzare con Evan, perché tutti prima o poi abbiamo dovuto affrontare degli ostacoli nella nostra vita.

Uno dei fattori determinanti che ha fatto si che Ni no Kuni II, e ancor prima il suo predecessore, abbia catturato fin dalle prime immagini l’attenzione dei giocatori è il chiaro rimando a quello che forse è lo studio di animazione giapponese più famoso al mondo, lo Studio Ghibli. Nonostante per questo seguito non ci sia più una collaborazione diretta con lo studio, uno degli animatori di punta e collaboratore di Hayao Miyazaki ha prestato il suo talento per la creazione dei personaggi che abitano le magiche terre di Ni no Kuni.

Stiamo parlando di Yoshiyuki Momose, che ha lavorato ad alcuni dei lungometraggi animati giapponesi più famosi nel mondo come “Principessa Mononoke”, “Porco Rosso” e “La città incantata”. È grazie a lui se all’interno del gioco possiamo ammirare una così vasta popolazione, composta da tantissime razze diverse caratterizzate alla perfezione. L’aspetto che il designer ha realizzato per ogni personaggio è unico e curato nei minimi dettagli, inoltre le loro caratteristiche fisiche rispecchiano sia il loro carattere che la backstory ad essi collegata. Basti pensare alla nostra compagna di squadra Suzie nel cui aspetto fisico è nascosto quello che sarà la chiave di volta per la trama dedicata alla città di Sequonia, anche se eviteremo di svelare come per i possibili spoiler.

Per chiudere il cerchio non potevamo che parlare di Joe Hisaishi e della maestosa colonna sonora che è stato in grado di realizzare per Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno. Il compositore è uno dei più stretti collaboratori di Miyazaki fin dal 1984, e per lui ha realizzato brani per capolavori animati come “Laputa – Castello nel Cielo” e “Il Castello Errante di Howl”. I suoi lavori non sono stati solamente apprezzati dalla critica, ma persino dal governo del Giappone che lo ha insignito di una medaglia al valore per i suoi risultati in ambito artistico.

Con un nome del genere all’interno del team di sviluppo non ci si poteva che aspettare una colonna sonora di tutto rispetto, e le aspettative sono state di gran lunga superate. Hisaishi è riuscito a comporre dei brani capaci di farci immergere maggiormente all’interno del mondo magico di Ni no Kuni, creando delle melodie che trasmettono al giocatore le stesse sensazioni che in quel momento vivono i personaggi. Entrando per la prima volta a Talasside, ad esempio, saremmo subito ammaliati dalla malinconia delle note che compongono il brano principale dedicato a questa città. Malinconia che verrà presto spiegata quando scopriremo che una delle leggi cardine di Talasside proibisce ai suoi abitanti di provare dei sentimenti d’amore, rendendo quindi maggiormente credibile l’ambientazione e la sua storia.

In definitiva possiamo vedere come il lavoro svolto per la realizzazione di Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno non sarebbe stato lo stesso senza la presenza dei tre sviluppatori. Akihiro Hino, Yoshiyuki Momose e Joe Hisaishi sono stati fondamentali per la creazione del titolo, ma non presi singolarmente. Il vero punto di forza è il lavoro sinergico svolto dai tre grazie al quale ogni aspetto del gioco riesce ad essere più stabile e a rafforzarsi proprio grazie agli altri. La cura nella realizzazione dei personaggi di Momose è stata amplificata grazie all’eccellente scrittura di Hino, che a sua volta ha ricevuto una notevole spinta grazie alla magnificenza delle musiche composte da Hisaishi.

Ed è proprio grazie a loro tre che il titolo di BANDAI NAMCO Entertainment e LEVEL-5 ha un taglio quasi cinematografico, riuscendo ad essere immersivo come solamente un film d’animazione di altissimo livello riesce. Ovviamente stiamo parlando di un videogioco, questo non va dimenticato, e se alla base non ci fosse stato anche un gameplay valido e ben strutturato forse Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno non avrebbe avuto un così grande successo, ma di questo ne abbiamo già parlato nella nostra recensione.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.