NARUTO TO BORUTO: SHINOBI STRIKER – Anche io voglio diventare Hokage!

NARUTO TO BORUTO: SHINOBI STRIKER

Dopo aver girato i più disparati generi, i celebri ninja di Masashi Kishimoto provano a buttarla sul competitivo con il titolo multiplayer online NARUTO TO BORUTO: SHINOBI STRIKER. Che questo salto di genere sia la scelta migliore per svecchiare la serie?

La closed beta di NARUTO TO BORUTO: SHINOBI STRIKER si è svolta dal 15 al 17 dicembre, e per chi si fosse perso tutte le informazioni rivelate in precedenza, stavolta l’avventura narrata sarà completamente inedita e ambientata durante gli eventi di BORUTO: Naruto Next Generations. BANDAI NAMCO Entertainment ha cercato di rinnovarsi, creando una specie di ibrido tra quello che ha imparato con Dragon Ball XENOVERSE e il sistema di combattimento maturato negli anni con i vari Ultimate Ninja Storm, e devo ammettere che il risultato non è affatto male! Qualcuno che non ha finito la serie originale potrebbe subire qualche spoiler, ma è anche vero che la compagnia non poteva restare perennemente fossilizzata sul passato del brand.

Combatti di persona come un vero ninja!

Per questa beta è stata resa disponibile la funzione di creazione del personaggio, in cui gli utenti potranno scegliere il villaggio di appartenenza, il sesso, pettinatura, e tantissime altre opzioni di personalizzazione. Purtroppo, in quanto mera versione di prova, le possibilità offerte erano limitate e il numero di caratteristiche selezionabili scarseggiavano parecchio, basti pensare che non si poteva per esempio cambiare la stazza, l’abbigliamento, la voce del personaggio e addirittura il nome. Insomma, era gameplay nella sua più pura incarnazione.

Non appena creato il nostro avatar, il gioco ci ha immediatamente trasferito nella lobby multiplayer, rappresentata come una versione molto abbozzata del Villaggio della Foglia visto in BORUTO, con tanto di monumento per gli Hokage in bella vista, dove troveremo una chat per inviare messaggi preimpostati a tutti i giocatori e fare gesti di vario tipo, dal semplice saluto alle espressioni di sdegno più totale. Dopo aver raggiunto Kakashi nell’Arena delle Arti Ninja, finalmente abbiamo potuto sperimentare un semplicissimo tutorial atto a guidarci nei comandi di combattimento.

In battaglia avremo a disposizione i soliti attacchi leggeri e pesanti, a cui si aggiungeranno gli appositi tasti per la difesa, la tecnica di sostituzione, gli oggetti da lanciare ai nemici, due tecniche speciali e una suprema, uno speciale scatto in avanti, e un rampino per arrampicarci alle pareti più distanti. Le tecniche cambieranno in base allo stile di combattimento, ovvero “Attacco“, “Difesa“, “A distanza” e “Cura“, o al maestro che verrà scelto prima di una sfida. Di questi erano presenti solamente Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Sakura Haruno e Kakashi Hatake, ciascuno con le proprie mosse peculiari.

Oltre che per le mosse speciali, gli stili si differenziano tra loro per combo e armi utilizzate:

  • Il tipo Attacco predilige i ll combattimento a mani nude e semplici kunai per sbaragliare i nemici e infliggere molti danni.
  • Il tipo A distanza si basa più sugli assalti a sorpresa, i suoi attacchi sono più deboli, ma dispone di un gran numero di oggetti ninja per ostacolare gli avversari.
  • Il tipo Difesa utilizza uno spadone per colpire e vere e proprie bombe come oggetti da aggiungere alle proprie tecniche, basate soprattuto sul difendere i propri alleati.
  • Il tipo Cura sfrutta una spada leggera per tenere impegnati gli avversari e dei sigilli per indebolirli, per poi dedicarsi a guarire gli alleati a una distanza di almeno una decina di metri.

Tra sbilanciamenti e work in progress

Purtroppo questa beta non ci ha permesso di sfruttare al meglio tutte queste tipologie di combattimento, dal momento che potevamo scegliere semplicemente di fare partite veloci in stile “rubabandiera”. Queste sfide consistevano semplicemente nell’ottenere tre bandiere entro dieci minuti di tempo, il tutto in battaglie 4 vs 4 con compagni a scelta casuale all’interno dello stage “Foresta della Foglia”. Inutile dire che, a lungo andare, diventava tutto sempre più ripetitivo, ed era palese come i tipi Difesa fossero avvantaggiati date le loro tecniche per bloccare gli avversari e la loro mole di punti vita.

Una volta sconfitti si può ritornare nel campo dopo un massimo di dieci secondi, peccato che qualche volta sia capitato che il gioco non volesse farti tornare da nessuna parte, o che si morisse in caduta perchè il rampino decideva di sua spontanea volontà che una determinata parete non fosse inspiegabilmente una parete. In questa breve prova del gioco era possibile anche passare di livello in livello, dove però l’esperienza richiesta per raggiungere quello successivo era sempre la stessa, e non cambiava nulla se non il numero vicino al nome del proprio avatar che, come unica funzione, aveva quella di incutere timore ai novellini che si trovavano nella squadra avversaria durante il sorteggio.

L’avatar creato poteva addirittura essere cambiato esteticamente, fatta eccezione per il villaggio di appartenenza, il sesso e la voce, presso la taverna di Sakura Uchiha, che a quanto pare, ha preso il cognome del marito. Gli oggetti ninja possono essere acquistati dall’esperta armaiola Ten Ten nel suo negozio di attrezzi, mentre le potenti arti erano reperibili da Sasuke Uchiha. Sfortunatamente, gli appena citati edifici non potevano essere usati in questa versione.

Ti colpisce… pur offrendo poco!

Sebbene fosse possibile provare tutto in massimo due ore di gioco, questa scelta di mostrare semplicemente il gameplay senza neanche un minimo di trama la trovo molto azzeccata. Dai filmati rivelati fino a oggi da BANDAI NAMCO Entertainment il tutto sembrava molto confusionario, ma invece, gioco alla mano, non lo è affatto! NARUTO TO BORUTO: SHINOBI STRIKER è un titolo che ha moltissime potenzialità, ed è in grado di divertire anche semplicemente nel PvP. Spero vivamente che questo potenziale venga sfruttato appieno e nel migliore dei modi, con la speranza di non ritrovarsi alla fin fine con l’ennesimo titolo strapieno di contenuti aggiuntivi venduti a caro prezzo.