Hey! PIKMIN – Le prime impressioni

Hey! PIKMIN - Le prime impressioni

In attesa dell’uscita prevista per fine luglio, parliamo un po’ di quanto abbiamo provato nella demo di Hey! PIKMIN disponibile su eShop di Nintendo 3DS

Dallo scorso giovedì è disponibile, tramite l’eShop di Nintendo 3DS, una piccola demo di Hey! PIKMIN, primo capitolo platform dedicato allo strategico in tempo reale di Nintendo, creato da Miyamoto nel 2002,  arrivata al terzo capitolo e con un quarto in sviluppo per Nintendo Switch. Il prossimo 28 luglio torneremo ad impersonare  il Capitano Olimar su un nuovo pianeta popolato dai piccoli Pikmin, in un’inedita versione platform che ricorda molto Chibi Robo! Zip Lash (2015).

Tre livelli (di cui due veramente definibili tali) ci mostrano alcune delle meccaniche base di questo capitolo, con un Olimar impegnato a recuperare Luminum per riparare la Dolphin II. La fida astronave si è infatti imbattuta in un campo di asteroidi e ha effettuato un atterraggio d’emergenza su un pianeta sconosciuto, su cui il coraggioso capitano incontrerà i piccoli Pikmin, esserini colorati dotati di diverse abilità. Scopo del gioco raccogliere trentamila unità di Luminum per poter tornare a casa.

Caccia al Luminum

Sul pianeta misterioso, il Luminum è estraibile da degli speciali grani, sparpagliati nelle diverse aree di gioco che formano a tutti gli effetti i livelli esplorabili da Olimar e dalla sua compagnia di Pikmin. Nei tre livelli della demo sarà possibile arruolare i Pikmin rossi, e quelli di Roccia, in grado di distruggere le pareti cristalline e le armature degli abitanti ostili. In ogni zona  inoltre, sono presenti tre oggetti speciali, che una volta raccolti garantiranno grandi quantità di Luminum (tra questi abbiamo perfino trovato una cartuccia per GameBoy di Zelda). Gli oggetti realistici nascosti mi hanno ricordato ulteriormente l’ultima avventura di Chibi Robo, sensazione presente per tutta la durata della demo.

Le aree di gioco che si possono esplorare in questa versione di prova contengono  luoghi segreti raggiungibili solo facendo attenzione a non distruggere tutto in preda ad un raptus di lancio del Pikmin. La prima buona speranza per il titolo completo è che i livelli vadano esplorati più volte per essere completati, dopo aver imparato dai propri errori o aver ottenuto Pikmin diversi.

Cambio di genere

Hey! PIKMIN è il primo titolo della serie ad affrontare un cambio di meccaniche. Da strategico in tempo reale a  platform a due dimensioni: saremo sempre al comando di Olimar, ma il grosso del lavoro lo faranno ancora una volta i Pikmin (aiutati dal pennino di 3DS) che potranno essere lanciati con un solo tocco. Il gameplay del titolo mi è parso semplice e facilmente comprensibile, soprattutto per quanto riguarda il reclutamento dei piccoli soldati. Nella demo infatti, i Pikmin si ritrovano in determinate aree, riconoscibili ad un primo sguardo (i Pikmin Roccia si trovano dietro un sasso) e basterà suonare il fischietto di Olimar per fargli fare capolino sullo schermo.Il capitano avrà inoltre la possibilità di usare un Jetpack a tempo, sempre tramite touchscreen, che facilità il superamento di burroni o ostacoli, ma che non gli permette di essere seguito dai Pikmin.

Con solo due livelli (più un tutorial) è difficile potre dire quanto sarà complicato Hey! PIKMIN, o quanto sarà difficile raccogliere le trentamila unità di Luminum richieste per tornare sul pianeta natale di Olimar. Quello che invece è oggettivamente  comprensibile, è la maggior fascia d’utenza a cui questo cambio di genere può portare, considerandolo come un capitolo prettamente adatto a tutti e che  potrebbe facilmente invogliare  chi non conosce la serie a recuperare gli episodi principali.

Per tutti gli altri dubbi non resta che aspettare il 28 luglio, giorno d’uscita di HEY! PIKMIN, che accompagnerà nei negozi New Nintendo 2DS XL insieme a Miitopia e Brain Training Infernale.

Videogiocatore da ormai 25 anni, combatte la vecchiaia tra un remake e una remastered, orgoglioso possessore di ogni console ha un amore spesso non corrisposto per le IP Nintendo. La sua pila della vergogna continua a crescere ma questo non lo fermerà dal buttare i suoi soldi in nuovi titoli.