Dopo aver ripercorso l’interezza dell’universo videoludico di Sword Art Online con il nostro articolo relativo al SAO Gameverse, siamo infine arrivati a parlare dell’ultima iterazione e capitolo “conclusivo” di un arco narrativo specifico: SWORD ART ONLINE Last Recollection. Seguito canonico di Alicization Lycoris, Last Recollection racconta il conflitto tra il mondo degli umani e il Territorio Oscuro, seguendo per metà le vicende “ufficiali” della serie animata con delle leggere alterazioni, per poi spostare la seconda parte del gioco in un terreno completamente nuovo.
Essendo figlio di un predecessore, a differenza dei suoi fratelli passati SWORD ART ONLINE Last Recollection condivide molto con il precedente capitolo e questo è sia un vantaggio che uno svantaggio. Innanzitutto i veterani di lunga data si aspettano di trovare sistemati i vecchi problemi, oltre a novità significative, mentre i nuovi arrivati vogliono godersi il tutto senza avere a che fare con gli stessi problemi che li hanno fatti andar via da Alicization Lycoris. Come si comporta quindi la nuova fatica di AQURIA? Riesce a soddisfare le aspettative di nuovi e vecchi giocatori?
- Titolo: SWORD ART ONLINE Last Recollection
- Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, PC (Steam)
- Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
- Genere: Action RPG
- Giocatori: 1-4 (multiplayer online)
- Publisher: BANDAI NAMCO Entertainment
- Sviluppatore: AQURIA
- Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 6 ottobre 2023
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: storie, dungeon, costumi e oggetti aggiuntivi
- Note: disponibile nella Digital Deluxe Edition con tutti i DLC pianificati per il titolo
Abbiamo recensito SWORD ART ONLINE Last Recollection con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da BANDAI NAMCO Entertainment Europe.
Guerra nell’Underworld
La prima parte del gioco è quindi la trasposizione quasi fedele della sinossi della seconda stagione di Alicization, se si guarda la parte animata del franchise. Riprendendo perciò da dove abbiamo finito con Alicization Lycoris, che in questo caso significava anche completare gli ultimi due DLC che inseriscono alcuni elementi in più, Kirito e compagni viaggiano verso il territorio oscuro dopo aver saputo che l’intero mondo di Underworld è stato creato per sviluppare l’intelligenza artificiale suprema per scopi militari (Alice in questo caso) e che il programma si sta avviando alla sua fase di stress test finale: una sanguinosa battaglia campale dove una delle due fazioni annienterà l’altra. Tutto questo però può essere evitato se Kirito riuscirà a convincere i popoli del Territorio Oscuro ad accettare la pace.
Prima di partire, alla soglia dell’area nemica, il destino lo fa incontrare con Dorothy: una Cavaliera Oscura intenta a facilitare i colloqui di pace insieme ad altri suoi pari e determinata a portare il gruppo del Regno degli Umani alla Città di Obsidia per condurre l’evento diplomatico. Qui SWORD ART ONLINE Last Recollection diverge dalla storia canonica, poiché il Territorio Oscuro ha originariamente attaccato senza alcun tipo di mediazione o tentativo diplomatico, più per colpa dell’arrivo anticipato di Gabriel che per altro. Il viaggio di Last Recollection in questa fase serve a conoscere tutte le aree di gioco e introdurre in un modo o nell’altro i personaggi che formano le schiere dall’altra parte dei cancelli proibiti, mettendo ovviamente in risalto il lato “buono” di questi popoli che potranno certamente apparire anche come mostri, ma sempre dalle anime umane (o Fluctlight) derivano.
La narrazione di tali eventi è tuttavia sconclusionata e neanche poco, sebbene ci siano effettivamente bei momenti di costruzione degli eroi ed eroine che abbiamo imparato a conoscere. Via l’interfaccia da visual novel nelle storie principali e dentro tutte scene in 3D, che sulla carta può essere un miglioramento (e in alcuni punti lo è) ma nella resa generale fallisce l’intento di approfondire e donare dinamismo e anzi è un rimpiazzo decisamente inferiore al Live 2D dei DLC di Alicization Lycoris. Il più delle volte i dialoghi sono spezzati da caricamenti strani, sfocatura su nero senza apparente senso e silenzi imbarazzanti in cui i personaggi si guardano fissi per più di qualche secondo. Quando invece finiscono per parlare fuori dalle battute chiave della trama, i loro discorsi sono superficiali e privi di profondità caratteriale, utili solo a indicare la direzione da prendere. Peccato che questa gestione mini però dei modelli sicuramente migliori rispetto a prima, così come nasconde i passi in avanti fatti con la mimica facciale. Per fortuna ci sono anche tante vere e proprie cinematiche e scene animate in 2D che riescono a farci dimenticare, almeno per qualche secondo, le storture dei dialoghi di tutti i giorni.
Nelle prime ore, insieme a quanto sopra, è subito evidente quanto SWORD ART ONLINE Last Recollection non sia più un open world enorme come i precedenti titoli di AQURIA, bensì abbia optato per una linearità che, personalmente, accolgo con gioia visto che comunque c’è abbastanza spazio per dare identità alle tante micro-aree in cui è suddiviso tutto il Territorio Oscuro. Se c’è una cosa che si è sempre potuta apprezzare di questo sviluppatore è la capacità di caratterizzare i terreni di gioco e in questo Alicization Lycoris è stato uno stendardo evidente, tant’è vero che la storia stessa della parte originale era legata ai miti delle quattro aree cardinali dell’Underworld umano. Qui si ripete in piccolo quella struttura, focalizzandosi molto sul paesaggio da sfondo piuttosto che rendere tutto esplorabile a difficoltà. Sono lieto che ogni forziere sia raggiungibile, che ogni angolo alto sia stato graziato da una funzione di rampino senza dovermi far buggare con le arti sacre del vento e che i Boss delle Cacce siano segnalati e seguibili senza mettersi lì a cercare chissà quale percorso nascosto. Certo, questo rende le aree meno espanse e facilmente percorribili, ma AQURIA non è mai stata una maestra nel creare zone open world dal design accessibile, forse solo Hollow Realization fa eccezione.
Arti della Spada
Ad aver cambiato dimensione è anche il gameplay però, decisamente più magro nella parte cruda della sua esecuzione. Come in precedenza, SWORD ART ONLINE Last Recollection è un RPG più action che RPG e infatti adesso è possibile premere unicamente il tasto d’attacco base per concatenare colpi normali e fino a ben tre Abilità di Spada, dove finora la tradizione AQURIA ha voluto solo un’Abilità come “iniziatore” di combo. Qui invece le tre abilità concatenabili nell’attacco base sono una loro versione più ridotta negli effetti, considerando che non si utilizza la risorsa per le Abilità per eseguirle, ma nel caso invece le si utilizzasse alla vecchia maniera, cioè aprendo la Ruota delle Abilità e consumando PA, si otterrebbero degli effetti aggiuntivi listati nell’Albero delle Abilità.
La cosa che mi ha lasciato interdetto e non poco è che tutte le Abilità di Spada sono sbloccate fin dall’inizio del gioco e per lo più sono tutte quelle prese da Alicization Lycoris, ovviamente riviste negli effetti visivi e meccanici. Ciò che si acquista nell’Albero Abilità sono dei potenziamenti che garantiscono proprietà aggiuntive, come la possibilità di avere mosse specifiche per Contrattaccare le strategie nemiche. Ad esempio, alcune Abilità di Spada hanno Spezzaguardia e se utilizzate nel momento in cui un nemico utilizza un’Abilità con Guardia si potrà annullare il cast dell’abilità e stordirlo per un periodo di tempo necessario a lanciarlo in aria e dar via alla classica situazione da guardia spezzata. In tanti piccoli tocchi Last Recollection ha facilitato e linearizzato il flusso di combattimento, purtroppo mantenendo il vizio di creare boss che sono spugne incalcolabili di danni a ripetizione, come da tradizione. Prendere o lasciare però, per certi versi è stimolante e per altri è una tortura fino a quando non si raggiunge l’endgame e si iniziano a ottenere pezzi d’equipaggiamento veramente forti.
Grande novità che fa fatica a carburare con solo le spiegazioni di gioco è invece il sistema delle Arti Tattiche, ottenibili senza alcun motivo logico dalle Statue dei Guardiani che in Alicization Lycoris fornivano inutili missioni secondarie. Riprende un po’ gli Ordini dell’avventura nel Regno degli Umani e li semplicizza garantendo al giocatore tutta una sottoserie di menù che, in soldoni, vi permette di incasellare abilità, comandi e funzioni in maniera conseguenziale o tramite attivazione automatica o manuale con l’indicatore Abilità Alleato. In un esempio pratico, è possibile impostare il comportamento dell’IA alleata per far sì che a una certa soglia di vita si possa curare, attivare poi un potenziamento e anche partire all’attacco con 1, 2 o più Abilità di Spada. Le possibilità sono infinite e il sistema, come in passato, può essere un apporto importante al gioco se solo si ha la pazienza di mettersi lì e capire le sue oscure meccaniche, così come AQURIA ha sempre fatto quando si tratta di spiegare i sistemi più importanti della sua parte da RPG. Una volta però capito il suo funzionamento e messo in pratica dopo diversi tentativi, utilizzarlo al suo massimo rende l’avventura molto più godibile e intensa nelle battaglie. Per fortuna, almeno stavolta, l’equipaggiamento ha tutta una struttura molto più chiara e leggibile.
Spezza maledizioni
Dopo aver finito la Guerra con Vecta e quindi aver concluso la porzione animata, parte il vero SWORD ART ONLINE Last Recollection con la trama originale del gioco, basata sull’eliminare una maledizione derivata dalla sconfitta del Dio del Territorio Oscuro e purificare alcuni Santuari presenti nei territori che abbiamo esplorato in precedenza, ora leggermente espansi di alcune aree particolari. Qui il flusso di gioco è molto più godibile, le avventure nei Santuari sono di una giusta difficoltà e le scene cinematiche si fanno ben più interessanti rispetto al viaggio di pace con Kainan a seguito. Ad esempio, il roster di tutti i personaggi alleati del gioco che possiamo portare nel party viene esplorato un po’ di più e c’è spazio per ognuno di loro sia nella trama principale che negli episodi stile visual novel in città, sebbene molto, molto ridotti rispetto alla qualità passata. Last Recollection ha la collezione più espansa di compagni di tutti gli altri giochi prodotti anche se le parti belle dell’affinità vengono messe molto tardi nel contesto del gioco, così come tante altre cose che il team di sviluppo nasconde senza motivo, ad esempio il multiplayer che ha sempre una funzione marginalissima ma è sicuramente presente, tanto è vero che potrete affrontare missioni online e condividere i vostri avatar attraverso dei codici specifici.
Una volta completato il compito assegnato e conclusa la storia originale, vi ritroverete nel classico loop di gioco dove sostanzialmente avrete sbloccato le versioni più difficili dei contenuti già affrontati e con ricompense sempre maggiori in preparazione dei DLC che aggiungeranno sfide crescenti. Insomma un elogio alla statistica che ha sempre contraddistinto questo team di sviluppo e la cui ripetizione è adatta solo a chi è veramente attratto dal genere. La storia originale però è ben piazzata, anzi è forse quella più coinvolgente dopo Fatal Bullet soprattutto perché il percorso che prende riflette molto sul ruolo di Kirito nell’Underworld e su quanto la vita all’interno di esso sia da “preservare” nonostante la sua artificialità, differenziandosi molto dal racconto “Kirito-centrico” delle altre istanze. In particolare credo che Dorothy, tra tutte le protagoniste introdotte nel tempo, sia quella con la storia più sentita, evidente e meno scontata delle altre, eccezione fatta per Fatal Bullet che comunque rappresenta un picco narrativo mai più esplorato in quelle modalità.
Altro punto di lode è il netto miglioramento tecnico che finalmente arriva su nuova generazione con i 60fps stabili e una generale qualità dell’ambiente superiore allo standard del passato. Non siamo ancora minimamente ai livelli dei JRPG proposti dalla stessa BANDAI NAMCO, ma ci siamo avvicinati parecchio e magari Last Recollection potrà essere una fondamenta su cui costruire il futuro e, eventualmente, continuare la qualità delle altre aree come la colonna sonora e il doppiaggio, stavolta veramente mastodontico considerata l’ampiezza del cast e i quattrocentomiliardi di dialoghi che Matsuoka ha dovuto sostenere nei panni di Kirito. Inoltre è da apprezzare anche la localizzazione in italiano per tutti i testi, il più delle volte ben fatta e sicuramente utile considerando quanto AQURIA complica le cose a livello di sistemi di gioco. Però, diciamocelo, non si può tradurre “Stay Cool” con “Stai manzo”.
Vivete una nuova storia, basata sull’arco narrativo War of Underworld dell’anime di SWORD ART ONLINE, in cui il nostro Kirito e i suoi nuovi amici dovranno affrontare sfide sempre più ardue. Dopo aver smascherato il Cavaliere Oscuro, i giocatori dovranno sopravvivere alla spietata battaglia contro le forze del Territorio Oscuro! È il gioco perfetto per festeggiare il decimo anniversario di SAO e rievocare i più bei ricordi della saga incontrando di nuovo i vostri personaggi preferiti.
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A chi consigliamo Sword Art Online: Last Recollection?
Ci sono alcuni requisiti che a mio modesto parere bisogna considerare prima di acquistare questo titolo. Il primo è essere fa di Sword Art Online come franchise e, in particolar modo, aver apprezzato la saga di Underworld. Il secondo è l’aver giocato almeno la storia base di Alicization Lycoris, essendo questo un seguito diretto che non lo nasconde per niente, anzi ci sono dei flashback solo circostanziali e che quindi fanno riferimento agli eventi passati ma non ne spiegano mai la provenienza. Il terzo e ultimo requisito essenziale è l’aver accettato la qualità media e la filosofia dei giochi del Gameverse di Sword Art Online, poiché anche Last Recollection, come evidente dai paragrafi sopra, mantiene tutte le caratteristiche tradizionali della serie. Infine ci sono i requisiti opzionali: il conoscere più o meno gli altri giochi usciti e aver visto la maggior parte delle opere animate per godersi tutti i personaggi presenti, accettare che la storia originale parte dopo un lungo tutorial e volersi dedicare a un po’ di “studio” per godersi le modalità di fine gioco.
- Il cast più ampio di tutti i giochi
- Lineare è meglio di vacuo
- La storia originale ha decisamente più mordente di quella ispirata all’anime
- Finalmente con prestazioni di nuova generazione
- La gestione dei dialoghi non è riuscita al massimo
- Alcuni elementi di gioco fin troppo semplificati o poco chiari
- Come al solito, i punti di forza arrivano dopo tantissime ore di gioco e dopo la conclusione della prima metà
- Stai manzo
SWORD ART ONLINE Last Recollection
Guerra e pace nel Territorio Oscuro
Nonostante i suoi limiti, SWORD ART ONLINE Last Recollection è un gioco che soddisfa le esigenze dei più appassionati (nonché abituati) e che si rivolge quasi unicamente a loro. Chiunque non fosse già a conoscenza delle “particolarità” che costellano l’esperienza di SAO by AQURIA potrebbero trovare in questo titolo sia gioie che dolori, vista la linearità ben accetta accostata a meccaniche di gioco tutt’altro che chiare. Però il Territorio Oscuro è strutturato a dovere, il gameplay procede soprattutto quando si arriva alla parte originale (con le ricompense migliori che ribilanciano i rapporti di potere) e l’esplorazione dei personaggi fornisce il giusto rapporto con tutti quelli che sono stati chiamati alla guerra per l’Underworld. Il cambio di motore grafico e i miglioramenti tecnici sono stati un’ancora di salvezza per rendere il tutto più godibile di quanto lo sarebbe stato se fossimo rimasti ai vecchi metodi. Alla fin fine è il contenuto originale a contare in questi casi, decisamente presente e con una qualità più attenta a raccontare una storia significativa che a dare un parco giochi libero in endgame. Insomma, a parte qualche compromesso e passo falso evitabile, SWORD ART ONLINE Last Recollection è uno dei migliori capitoli nel Gameverse e la giusta conclusione di un ciclo che si avvia verso un nuovo orizzonte.