SAO Gamerverse: l’universo videoludico di Sword Art Online

Prima del conflitto finale, ripercorriamo le tappe che hanno costruito l'universo videoludico di Sword Art Online

SAO Gamerverse: l’universo videoludico di Sword Art Online

Sword Art Online non ha bisogno di un’introduzione, nel bene o nel male che questa affermazione ha come connotazione implicita. A prescindere dall’amore, o dall’odio, che si porta nel cuore della creazione di Reki Kawahara, è indubbio come la light novel divenuta fenomeno mondiale abbia plasmato per sempre il panorama dell’intrattenimento giapponese rimanendo saldamente ancora ai ricordi e agli affetti di tanti.

Al momento la light novel sta continuando il suo corso nell’arco Unital Ring, l’anime sta invece adattando Progressive in dei film animati e tanti progetti visivi, cartacei e dal vivo hanno contornato i festeggiamenti recenti per il 10° anniversario. Tra questi canali in cui vivere le avventure di Kirito e soci ce ne è uno in particolare che fa da capitolo a sé: quello dei videogiochi.

Noto agli appassionati come “Gameverse”, il retaggio di Sword Art Online sulle piattaforme che tutti conosciamo è lungo e complesso, ma soprattutto interconnesso con forza, tanto da avere una propria storia diversa dal prodotto animato (ma simile), personaggi originali e una marea incredibile di contenuti che esplorano le eroine e gli eroi di SAO molto più che in qualsiasi altra maniera. L’ultimo in dirittura d’arrivo a ottobre 2023 è Sword Art Online: Last Recollection, un gioco che a differenza dei precedenti al molto più collegato al suo predecessore (Alicization Lycoris) e rappresenta la conclusione della trama della saga di Alicization, se volessimo ovviamente fare il paragone con il prodotto animato. Essendo un momento epocale nella narrativa del SAO Gameverse, il roster comprende praticamente ogni personaggio finora presentato nei vari media e quindi è una sorta di Avengers: Endgame di Aincrad. Data l’importanza di questa conclusione, abbiamo pensato di fare un piccolo excursus su quello che serve sapere per arrivare preparati a Last Recollection e quali trame è bene ricordare, così che magari in futuro questo possa essere un articolo “guida” per recuperare i giochi nell’ordine corretto.

Tutto ha inizio da Aincrad

Sword Art Online nasce, anche come fama, grazie alla prima saga di Aincrad e non è un caso se bene o male questo mondo digitale finisca per essere sempre ripreso andando avanti nei progetti, sia videoludici che non. Del resto rappresenta l’essenza classica dell’MMORPG di stampo fantasy che in Giappone è andato sempre forte, basti pensare a Tower of Druaga, .hack// e altri ancora. Quindi ha senso che la storia dei videogiochi di Sword Art Online parta anch’essa da qui, ma con due distinte linee temporali che ancora oggi vanno avanti.

La prima, quella parallela a quella principale del Gameverse, può essere interamente esplorata su Sword Art Online: Integral Factor, il gacha free-to-play disponibile su dispositivi mobile e su Steam. In questa linea temporale, il giocatore, insieme alla compagna Koharu (anch’essa personaggio originale), partecipa al Gioco Mortale fin da subito e ne altera incredibilmente gli eventi, facendo sì che la storia prenda una piega completamente diversa rispetto a tutte le altre trame canoniche, salvo per il fatto cruciale di arrivare al 100° piano per battere il gioco. Di questa linea al momento non è presente alcuna incursione in quella del Gameverse principale, anche se Koharu è l’unica a comparire nel video celebrativo dedicato proprio all’anniversario di questo movimento e ciò lascia intuire che potrebbe arrivare presto come “cameo” al pari di Mito (Sword Art Online: Progressive), Eydis (dal gioco mobile ormai chiuso Alicization: Rising Steel) ed Eiji con Yuna (Sword Art Online: Ordinal Scale) su Last Recollection.

La seconda linea temporale, quella quindi che andremo a seguire, parte da Sword Art Online: Hollow Fragment nel 2014 e ha come base le vicende dell’anime fino allo scontro con Heathcliff, da lì la storia cambia e i nostri eroi, invece di tornare alla realtà, rimangono dentro al gioco e quindi devono continuare la loro corsa fino al 100° piano. La storia di Hollow Fragment è quindi quella degli ultimi piani di Aincrad con l’introduzione dei primi due personaggi originali: Philia, una cacciatrice di tesori molto connessa con l’essenza stessa di Aincrad, e Strea, un’intelligenza artificiale dello stesso tipo di Yui (la figlia adottiva di Kirito e Asuna) ma più grande e in grado di combattere. Essendo Sword Art Online: Hollow Fragment uscito mentre l’anime aveva già preso il via da un po’ di stagioni, in esso sono state introdotte Leafa, Yuuki e Sinon invece di relegarle ai loro mondi successivi. Chiaramente questo cambia di molto le loro storie, le quali si sviluppano in modo diverso pur mantenendo i “temi” che caratterizzano la loro crescita.

Hollow Realization è in realtà parte remake, poiché i piani dal 76° al 100° provengono dal primo gioco pubblicato in sordina, Sword Art Online Infinity Moment, mentre la parte nuova che coinvolge Philia è chiamata Hollow Area: una sorta di “stanza degli sviluppatori” dove venivano testati nemici e oggetti prima di introdurli nel gioco principale. Qui viene approfondita la presenza della gilda di assassini di giocatori (o Player Killer in gergo) che risponde al nome di Laughing Coffin, i cui membri avranno un ruolo centrale nel corso di tutti i giochi. In Hollow Realization viene introdotto PoH, un assassino particolarmente ossessionato da Kirito che avrà la sua evoluzione completa in Last Recollection. Ad ogni modo, una volta battuto il 100° piano il Gioco Mortale finisce e tutti sono liberi di tornare alla realtà, lasciandosi alle spalle Aincrad.

Il paese delle fate

Dopo diverso tempo, Kirito e soci tornano ad appassionarsi a un gioco VRMMO di nome ALfheim Online, esplorato dal Gameverse con Sword Art Online: Lost Song. La trama della serie viene completamente ignorata per far posto invece a un’espansione chiamata Svart ALfheim e la gara che si tiene per completarla tra Kirito e, in verità, qualsiasi altro giocatore del titolo. Il nostro gruppo rodato farà la conoscenza della gilda Shamrock che introduce la scienziata e giocatrice Seven: un’idol russa interessata a studiare le possibilità dell’intelligenza artificiale dopo quanto successo con Aincrad, esattamente come Kirito. Aiuta il fatto che sua sorella fosse anch’essa una sopravvissuta di Sword Art Online, introducendo al giocatore il secondo personaggio originale di Lost Song: Rain, l’unica spadaccina che adotta lo stesso stile di Kirito.

La trama del gioco si evolve principalmente esplorando la storia di Seven e Rain, mostrando l’influenza che il loro percorso personale ha nella corsa a completare l’espansione di ALFheim Online. In questo caso non c’è più un cattivo particolarmente presente, piuttosto è una gara che prende una brutta piega dovuta all’ossessione di Seven nel voler arrivare per prima alla fine dei contenuti aggiuntivi, tutto questo mentre sviluppa una tecnologia per mettere in comunicazione le emozioni dei giocatori all’interno di queste realtà virtuali. Questo è un filo rosso che inizia a dipanarsi solo in un secondo momento della serie, ma è bene tenerlo a mente nel corso dei giochi successivi. La particolarità ludica di Lost Song è che, nonostante mantenga l’anima da RPG simil MMO, è possibile volare sia per esplorare che combattere. Purtroppo il successo di questa funzione non è stato così acclamato e non comparirà mai più andando avanti nella serie.

Sempre in ALfheim Online è ambientato anche Sword Art Online vs Accel World, altro gioco appartenente alla famiglia delle console casalinghe. Entrambi i marchi sono figli dello stesso autore e se siete più o meno in pari con entrambi potreste aver intuito che Accel World è una sorta di “seguito” di Sword Art Online e in questo gioco c’è più di un riferimento volto a confermarlo tra le righe. Nella trama, Yui viene rapita e per una serie di particolari eventi il cast di Accel World e quello di SAO si unisce in un unico grande gioco basato tra il mondo accelerato e ALfheim Online. La struttura infatti è la stessa di Lost Song, letteralmente incollata per così dire, ed è forse uno dei titoli meno apprezzati dell’intero catalogo. Alla fine della fiera è un’iniziativa promozionale che non è neanche canonica negli eventi del Gameverse, prendetelo quindi come uno spin-off da giocare dopo Sword Art Online: Last Recollection, solo così avrà davvero senso l’intera storia di Accel World e le premesse su cui si basano le sue più importanti rivelazioni, al cui cuore c’è il concetto di Fluctlight che vedremo più avanti.

Il ritorno ad Aincrad: Ainground

Continuando invece sulla nostra linea temporale in osservazione, dopo ALfheim Online il gruppo viene a sapere che Aincrad sta tornando in un nuovo MMORPG che posa le sue basi sullo stesso Seed (ovvero il codice madre che garantisce la vita autonoma ai mondi virtuali) del Gioco Mortale che Kirito, Asuna e compagni hanno vissuto in passato. Per noi, questo titolo ha il nome di Sword Art Online: Hollow Realization. Interessati a scoprire questa nuova frontiera, e allo stesso tempo preoccupati che possa risuccedere qualcosa di brutto (di nuovo), tornano a vivere tra le lande soleggiate della nuova Aincrad, ora conosciute come Ainground perché non più appartenenti al famosissimo castello fluttuante che simboleggia il marchio di Sword Art Online.

Qui fanno la conoscenza di Premiere: un Personaggio Non Giocante che sembra avere emozioni reali e interazioni umane, oltre che a essere in qualche modo legata all’essenza stessa di Ainground e a introdurre un po’ la nozione che le intelligenze artificiali create dal Seed siano così avanzate da essere ormai sul procinto di diventare umane, sebbene Premiere abbia ancora dei limiti cognitivi pesantemente marcati dalla sua caratterizzazione. Purtroppo però tornano anche delle minacce di vario genere, come i Player Killer e chi è ossessionato da voler battere il famoso Spadaccino Nero di Aincrad, ora ritornato al suo legittimo trono. Hollow Realization, tra tutti quelli presenti nel Gameverse, è il titolo che più simula alla perfezione un vero MMORPG, tanto da avere perfino le hotbar per le abilità e tutta una serie di funzioni che mimicano l’esperienza online. Il pregio che guadagna dalla nomenclatura “Massivo” è però quello di avere una marea di contenuti in più rispetto ai suoi predecessori, esplorando le relazioni con tutti i compagni di Kirito in centinaia di ore di gioco, oltre che a poter giocare anche online con i propri amici in sezioni separate dalla storia.

In virtù di ciò si gettano le basi per alcuni passi importanti andando avanti nella trama, come la storia personale di Sinon e del suo legame con un ex membro dei Laughing Coffin, qui introdotto proprio in un contesto lontano da Gun Gale Online (ma ci arriviamo). Così come fa capolino la malattia di Yuuki, che a differenza della serie ha conseguenze estremamente diverse rispetto al corso principale, o le difficoltà di Leafa ad accettare di non poter aiutare di più Kirito. Naturalmente Premiere, e una sua sorella misteriosa, diventano i nuovi personaggi del gruppo e verranno portati avanti fino a Last Recollection, oltre che a essere ancora di più caratterizzate nei DLC presenti in Sword Art Online: Hollow Realization. In quest’ultimi vengono introdotti per la prima volta in assoluto, ancora prima dell’anime in realtà, i personaggi di Alice ed Eugeo: protagonisti indiscussi di Alicization.

Nella città dei proiettili

Le cose si fanno decisamente più complicate con il passaggio a Gun Gale Online in Sword Art Online: Fatal Bullet, l’unico gioco sparatutto in terza persona della serie. Il ruolo di Fatal Bullet è molto particolare perché rappresenta un elemento di forte distacco in quello che ora è conosciuto come dominio di Aquria, il principale sviluppatore degli ultimi giochi di Sword Art Online, compreso Last Recollection in arrivo. Fatal Bullet è made in BANDAI NAMCO con Dimps ed è la prima istanza di titolo che si distacca dal connotato JRPG finora associato al marchio, viene via anche l’impianto da visual novel che lascia spazio a cutscene interamente fatte in 3D e che sembra tornare a essere il nuovo standard per il prossimo Last Recollection.

Oltre ai tecnicismi però, il più grande onore di Fatal Bullet è l’aver introdotto ufficialmente il personaggio originale del giocatore attraverso un’inedita storia del tutto scollegata dal filone ispirato dall’opera principale, qui presente in una modalità separata chiamata Kirito Mode. Se quindi la storia del Gameverse avanza seguendo lo scontro tra Sinon e Death Gun, già impostato in Hollow Realization, dall’altra c’è il racconto di un giocatore qualunque che viene a contatto con un’intelligenza artificiale di alto livello e il cui destino è intrecciato a quello di un cast intero di personaggi inediti. Sword Art Online: Fatal Bullet è, nel canone attuale, l’unica storia rilevante appartenente a un altro giocatore che non sia Kirito e che nel corso del tempo viene portata avanti senza far finta che non sia mai successa.

Al cento della verve narrativa di Fatal Bullet c’è la forza dei legami che si vengono a creare tra noi e i personaggi originali, in particolare Kureha, una nostra amica d’infanzia, Itsuki, un giocatore di alto livello, e Zeliska, una donna appartenente a un’azienda che sviluppa tecnologie basate sul Seed da cui parte tutto SAO. I tre saranno il perno su cui si evolveranno le scelte del giocatore ed eventuali decisioni future, oltretutto nel corso di Fatal Bullet vengono svelati diversi retroscena legati alla tecnologia del Full Dive e alle organizzazioni che girano intorno ai sopravvissuti dell’incidente di Aincrad. Proprio per questo, Itsuki, Kureha e Zeliska torneranno su Last Recollection per aiutare Kirito, anche se il nostro avatar sembri essere solo il “mandante” di questi aiuti. Al centro di tutto c’è comunque l’esplorazione della forza dell’intelligenza virtuale trovata in Gun Gale Online, le cui conseguenze e relazione finiscono per dare ulteriori dettagli sulle capacità di generazione del Seed che vedremo poi con gli esperimenti della Rath. Infine, Fatal Bullet introduce i personaggi dello spin-off Gun Gale Alternative, ma non sembrano essere stati portati avanti nel corso delle iniziative future.

La resa dei conti: Alicization

Infine, proprio come nel progetto animato, veniamo alla storia appartenente a Sword Art Online: Alicization Lycoris e il suo sequel diretto Last Recollection. Questa è la prima coppia ad avere in comune il mondo di gioco e a condividerne anche la trama principale, poiché anche nella timeline dello show animato e della light novel questo arco narrativo coinvolge più volumi con istanze diverse d’ambientazione. Ma andiamo con ordine: in Sword Art Online Alicization Lycoris vestiamo nuovamente i panni di Kirito, sebbene non sia più in un gioco dove ha la libertà di uscire ed entrare quando vuole. Infatti sta partecipando a un esperimento della Rath, un’azienda centrale nel mondo di SAO, basato sulla tecnologia del Soul Translator che – in breve – è una versione molto più profonda del Full Dive e coinvolge il concetto di Fluctlight o Anima. Sarebbe lunga da spiegare qui e onestamente vi consigliamo di giocare ad Alicization Lycoris o passare ai media classici per saperne di più, quello che però è importante sottolineare è la capacità di questi scienziati di riuscire a creare NPC avanzati, così tanto da essere intelligenze artificiali paragonabili alle facoltà umane.

Calato nel mondo di Underworld, Kirito cresce letteralmente con il nuovo amico Eugeo, almeno fino a quando non finisce a scontrarsi con la Chiesa di Axiom e le leggi feudali che regolano quel mondo, i cui limiti sono imposti virtualmente da figure che trasformano i privilegi amministrativi degli sviluppatori in divinità contestualizzate nel background fittizio di Underworld. La trama di Alicization Lycoris è infatti duplice: la prima parte segue per filo e per segno gli eventi della serie fino alla sconfitta del capo della chiesa, l’Amministratrice Quinella, e può anche essere completamente saltata. La seconda parte è invece una storia originale che differisce dal corso animato nel fatto che Kirito non finisce in coma subito dopo la battaglia finale, bensì viene raggiunto da Asuna e compagne che si inseriscono normalmente all’interno del gioco. Qui scopriranno che c’è qualcuno intento a proseguire l’opera di controllo di Quinella e che è legato alla famiglia nobiliare del nuovo personaggio originale del Gameverse, Medina Orthinanos. Quindi Kirito, insieme alle sue amiche e ai Cavalieri dell’Integrità ora liberi dal controllo dell’Amministratrice, è costretto a lottare contro un male che minaccia di corrompere l’intero Underworld.

Purtroppo però, ogni evento di questa vicenda è destinato a condurre verso il Test Finale dell’Underworld: una sorta di grande guerra che metterà il mondo degli umani contro quello del Territorio Oscuro, in questo caso definibile come una forza d’invasione che è stata cresciuta e programmata proprio per mettere alla prova le Fluctlight umane e testare i limiti dell’Underworld al fine di far nascere la definitiva intelligenza artificiale da usare come arma bellica. Così facendo però ci sarebbe un massacro di vite innocenti che, almeno secondo Kirito, meritano di essere considerate umane anche se virtuali.

SWORD ART ONLINE Last Recollection: storia e gameplay nel nuovo trailer di BANDAI NAMCO

Proprio da questo punto partirà il prossimo Sword Art Online: Last Recollection, dove il test avrà purtroppo inizio e Kirito avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile per evitare che l’invasione di un’intera nazione possa mietere centinaia di vite innocenti, comprese quelli dei suoi amici nati e cresciuti nell’Underworld. Non poteva però mancare un nuovo personaggio principale: Dorothy, una Cavaliera Oscura che fa da ambasciatrice ai pochi abitanti del Territorio Oscuro interessati unicamente alla pace e non al conflitto imminente. Purtroppo però i negoziati non saranno così facili: ci saranno nuove minacce ad attendere gli eroi che conosciamo, partendo proprio dai grandi nemici che abbiamo visto nell’ultimo arco animato di Sword Art Online: Alicization – War of the Underworld. Se però non potete attendere l’uscita e saperne di più, nella demo disponibile su tutte le piattaforme avrete modo di saggiare Last Recollection e avere anche qualche nozione in più sulla storia di Underworld e dei personaggi coinvolti, oltre che a capire che tipo di esperienza ormai caratterizza le particolari produzioni di Aquria. Tutti i progressi saranno poi trasferiti al gioco principale!


Sword Art Online: Last Recollection sarà disponibile dal 6 ottobre su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, PC. Potete acquistarlo su Amazon seguendo questo link.

Nato a Roma, felicemente sposato e archivista nella vita reale, online scrivo di videogiochi da tanti anni. Con il Giappone è stato amore fin da quando nella mia vita è entrato Lucky Star e un qualsiasi FINAL FANTASY dell’epoca PlayStation 2. La sua serie preferita in assoluto, per valore affettivo, è Persona e specialmente Persona 4 con la sua cittadina rurale e l’enfasi nei legami d’amicizia più sinceri della serie. Per il resto, è vittima della spirale dei gacha, mangia Isekai a colazione e Shin Godzilla è il suo film comfort.

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