Welcome to the Ballroom – Recensione del primo volume

Abbiamo recensito il primo volume di Welcome to the Ballroom, opera della mangaka Tomo Takeuchi.

Welcome to the Ballroom – Recensione del primo volume

Dopo il buon successo dell’anime Ballroom e Youkoso (amatissimo perlomeno dai non troppi che lo hanno guardato) arriva finalmente in Italia il manga dal quale è stato tratto, ovvero Welcome to the Ballroom di Tomo Takeuchi. Star Comics punta a rilanciare l’opera, catturando sul cartaceo un titolo che al tempo (primo tankobon nel 2012) riscosse molti apprezzamenti in Giappone, sia dal pubblico maschile che da quello femminile.

Riuscirà questo primo volume a sostenere le aspettative sia dei nuovi lettori che di chi ha già visto l’opera animata? Scopriamolo insieme!

Welcome to the Ballroom – Recensione del primo volume

  • Titolo originale: ボールルームへようこそ (Ballroom e Youkoso)
  • Titolo italiano: Welcome to the Ballroom
  • Uscita italiana: 15 febbraio 2023
  • Uscita giapponese: 17 maggio 2012
  • Numero di volumi: 12 (in corso)
  • Casa editrice: Star Comics
  • Genere: Spokon, Ballo da sala, Slice of life, Scolastico
  • Disegni: Tomo Takeuchi
  • Storia: Tomo Takeuchi
  • Formato: 11,5 x 17,5 cm – B/N
  • Numero di facciate: 192

Abbiamo recensito Welcome to the Ballroom tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da Star Comics.

L’opera dell’autrice Tomo Takeuchi è stata serializzata in Giappone già a partire dal 2011 sul Monthly Shōnen Magazine di Kōdansha, ma, vuoi per la pubblicazione piuttosto lenta, o perché l’industria Italiana dei manga non era così fiorente come negli ultimi anni, è stato snobbato dalle nostre case editrici. Sulle nostre coste è tuttavia sbarcata la versione animata, che nonostante le limitate visualizzazioni ha ricevuto apprezzamenti ed elogi (da me compreso) per la qualità del lavoro svolto. È quindi probabile che, voi che siete qua indecisi se iniziare questa serie, abbiate già un metro di comparazione non trascurabile con l’opera animata.

Non avrei mai immaginato che… mi sarei trovato sulla pista da ballo

La storia si sviluppa a partire da una delle fasi più difficili per gli studenti (sicuramente in Giappone), ovvero la scelta del proprio futuro una volta terminato un percorso scolastico, in questo caso quello delle medie. Tatara Fujita non sa cosa fare della sua vita, non ha particolari ambizioni ne obiettivi, e questo di certo non lo aiuta a “ribellarsi” al flusso degli eventi. Non solo si trova disorientato in questa sua fase, ma viene anche bullizzato. Un giorno però, rientrando a casa, viene salvato da uno dei soliti accerchiamenti da un motociclista misterioso, che lo porta all’interno di un locale dove si insegna il ballo da sala, la scuola Ogasawara. Qui si lascia affascinare, non senza fatica, dalle movenze dei ballerini, che comprendono anche una sua compagna di classe che lo ha quasi ammaliato: Shizuku Hanaoka. Da qui inizia la storia di Tatara e del suo viaggio non solo per diventare un ballerino, ma anche un professionista! Se ci riuscirà lo saprete solamente proseguendo la serie.

Non si tratta di un gioco

L’obiettivo è quindi quello di diventare un professionista, ma tutto ciò viene descritto non dal punto di vista del classico bambino nato a pane, superpoteri e sogni sportivi, ma da un ragazzo (dotato di talento, certo) che non aveva mai pensato al ballo sino a quel salvataggio dai bulli. Una rivelazione che pone ottime basi per lo stile narrativo, fatto di continue scoperte, curiosità, desideri e infine ambizioni, con una componente fondamentale di serietà e allenamento tra le note scherzose di un manga shonen. Non pensiate infatti di approcciarvi a questo titolo con la superficialità che comunemente si attribuirebbe al tema: certamente è una lettura che mostra della leggerezza, di trama e di contenuti, ma ogni elemento è imbottito di problematiche tipiche dei liceali (incertezza sul futuro, bullismo, amori, spensieratezza) e soprattutto di contenuti tecnici e sportivi: i pregiudizi, gli allenamenti in segreto, il doversi pagare le lezioni, la competizione, sino al desiderio di essere al centro delle attenzioni di tutti.

Nessuno di voi avrà dimenticato quegli intensi sguardi che urlano letteralmente “ammirami” riproposte nel manga con quasi la stessa intensità. Contenuti, soprattutto psicologici, che sappiamo diventeranno preponderanti nei prossimi volumi, e che si miscelano ottimamente nelle difficoltà di emergere in un mondo poco noto, dominato dalle sue regole e dai suoi “rituali”.

Ammirami!

Così come la storia cerca di illustrare senza mezzi termini un mondo da molti ritenuto un hobby utile per approcciare le ragazze sotto una luce sportiva, anche i disegni e lo stile di Tomo Takeuchi si adattano a questo scopo, focalizzando l’attenzione su movenze e determinazione.  Come già detto, pur essendo l’opera precedente all’anime il confronto con quest’ultimo verrà naturale a chi attendeva l’opera: d’altronde si parla dello studio Production I.G. (Haikyu e Aoashi) che ha la capacità di rendere spaventosamente attivi e in tensione gli sforzi fisici (ne abbiamo già parlato in vari articoli).

Un lettore potrebbe quindi aspettarsi da questo manga uno stile “animato”, senza trovarlo. In realtà il tratto è più che buono: i disegni passano dallo sfumato/delicato dei sogni ad occhi aperti agli scenari più spigolosi e tesi delle competizioni, le movenze sono curate, si sprecano i dettagli utili alla scena, tra capelli, occhi, abbigliamento e oggetti vari (come la moto), mentre lo sfondo diventa bianco, quasi assente, quando si vuole dirigere lo sguardo del lettore sulla danza, senza inutili abbellimenti. Insomma, un’opera molto vicina ai tratti degli ultimi spokon che hanno spopolato e che potrebbero renderla oggetto di ammirazione.

Tatara Fujita è un normalissimo studente delle medie che conduce un’esistenza priva di stimoli, senza sogni nel cassetto né obiettivi da raggiungere. Un giorno viene coinvolto in una rissa da un gruppo di delinquenti, ma viene prontamente salvato da un motociclista che passava da quelle parti. Sengoku, il misterioso uomo che ha preso le sue difese, si rivela essere un talentuoso ballerino e trascina il giovane in una scuola… di ballo da sala! Una volta fatto un passo nel mondo della danza, la vita di Tatara inizia a cambiare rapidamente… L’entusiasmo e la dedizione dei ballerini sconvolgono il suo cuore, accendendo in lui una fiamma pronta a illuminare il suo cammino!

Uno dei manga sportivi più amati degli ultimi anni, plurinominato ai più importanti premi fumettistici giapponesi, che ha ispirato anche la celebre serie anime disponibile su Amazon Prime!

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A chi consigliamo Welcome to the Ballroom?

Innanzitutto dovete sapere che, a dispetto del tema, non si tratta né di uno shojo né di un manga da leggere tanto per passare il tempo. Welcome to the Ballroom infatti si è classificato nono in un sondaggio del 2013 sui migliori venti manga per lettori maschi e questo la dice lunga sul livello di fervore che è in grado di creare illustrando le gare di ballo. Si tratta infatti di un titolo adatto a chi si vuole avvicinare a un argomento “schifato” da molti, già rilanciato dal recente Dance Dance Danseur, ma anche agli appassionati degli spokon, alla ricerca di tensioni tipiche da titoli come BLUE LOCK e HAIKYUU!!. Insomma, quasi tutti potrebbero dagli una chance, tranne forse i lettori di soli seinen, rimanendo questo titolo (e lo considero un pregio) sì su livelli seri, ma senza sfociare in scene segnanti o troppo “adulte”.

  • Storia diretta e schietta, ma ricca di dettagli
  • Appassionante come un qualsiasi spokon di livello
  • Stile piacevole e ottimale per la storia trattata

  • Ha tutte le caratteristiche fanciullesche di uno shonen
  • Personaggi inizialmente difficili da inquadrare per carattere e background
Welcome to the Ballroom
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Quando la danza è competizione

Star Comics porta in Italia un nuovo titolo dedicato alla danza, che sa affascinare e insegnare. Welcome to the Ballroom è un manga diretto e dettagliato, privo di elementi inutili, una di quelle opere che in un solo volume ti porta la storia al primo torneo di ballo da sala, dopo aver inquadrato ambientazione e protagonisti. Questo sport viene trattato dettagliatamente, mostrandone tecnicismi, performance, dedizione, atmosfere e sogni, assieme al protagonista Tatara e ai suoi allenamenti per diventare un professionista. Una storia che vi saprà accompagnare in un mondo a molti ignoto, ma mai così interessante.

Scrittore per passione, dopo aver scoperto la pozione che preserva i capelli e l’anima, la usa su di sé per terminare il dottorato in ingegneria ambientale. Utilizzando la magia infusa nelle parole tenta da anni di convertire gli eretici alla cultura giapponese. Adora il metal, i videogiochi, manga e fumetti, l leggende celtiche, e tutto ciò che si può fare mangiando cioccolata all’ombra di una montagna.

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