Secret Reverse – Recensione

Il compianto autore di Yu-Gi-Oh! alle prese con gli eroi Marvel: la nostra recensione di Secret Reverse, pubblicato in Italia da Panini Comics

Secret Reverse – Recensione

A circa un anno dalla morte di Kazuki Takahashi, Panini Comics ha deciso di pubblicare una sua opera molto particolare, un’opera che in qualche modo rappresenta un ponte tra la cultura fumettistica americana e quella del manga giapponese. Kazuki Takahashi, per chi non lo conoscesse, è il leggendario autore del manga di Yu-Gi-Oh! , divenuto estremamente famoso in tutto il mondo grazie all’omonimo gioco di carte collezionabili che ci ha accompagnato durante l’infanzia (o almeno, ha accompagnato la mia generazione).

L’opera che Panini ha deciso di pubblicare è frutto di una collaborazione tra la casa editrice più famosa degli Stati Uniti, ovvero Marvel, e il suddetto autore giapponese, famoso per i suoi design estremamente complessi che attingono elementi da stili grafici molto differenti: dal cyberpunk al fantasy, elementi molto lontani tra loro ma che Takahashi ha sempre saputo integrare in maniera unica. La storia vede coinvolti Tony Stark e Peter Parker in visita in Giappone, la narrazione tipicamente orientale, in particolare riguardo la gestione del ritmo, si commistiona ad una storia supereroistica molto classica e lineare, senza pretese ma piacevole e leggera in lettura.

Secret Reverse – Recensione

  • Titolo originale: Secret Reverse
  • Titolo italiano: Secret Reverse
  • Uscita giapponese: 9 ottobre 2021
  • Uscita italiana: 21 luglio 2022
  • Numero di volumi: 1
  • Casa editrice: Panini Comics
  • Genere: Supereroi, Sci-Fi
  • Disegni: Kazuki Takahashi
  • Storia: Kazuki Takahashi
  • Formato: 18×26, brossurato
  • Numero di pagine: 105

Abbiamo recensito Secret Reverse tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da Panini Comics.

Takahashi ha iniziato la sua carriera come fumettista nei primi anni ’80 con brevi opere per varie riviste come Weekly Shōnen Sunday e Weekly Shōnen Magazine. Tuttavia, Takahashi considerava molti delle sue prime storie un “flop totale”. Nel 1996, creò il manga Yu-Gi-Oh! che fu serializzato su Weekly Shōnen Jump fino alla sua conclusione nel 2004. La serie ha avuto un enorme successo e ha venduto oltre 40 milioni di copie. Inoltre ha anche ricevuto diversi adattamenti mediatici, in particolare due serie televisive anime, la prima del 1998 e la seconda del 2000, e un gioco di carte collezionabili, ovvero Yu-Gi-Oh! TCG. In seguito Takahashi ha continuato a supervisionare il franchise di Yu-Gi-Oh! anche dopo la conclusione del manga originale.

La freschezza del suo tratto, l’originalità dei design, sono due elementi che hanno contribuito a rendere i personaggi dei suoi manga e le sue carte da gioco letteralmente inconfondibili. La sua capacità di attingere a stili grafici molto differenti per integrarli all’interno dei propri personaggi o dei mostri raffigurati sulle carte ha permesso di creare uno stile di raffigurazione inconfondibile. Non ci sorprendiamo infatti se la popolarità del gioco di carte ha condiviso per molto tempo la popolarità con Magic e Pokémon.

Avengers, duelliamo!

Un nuovo sistema di carte da gioco creato dalla Kaioh Company viene presentato alla Japan Game Show, un gioco di carte che permette al giocatore di materializzare i mostri presenti nelle carte per farli combattere sottoforma di ologrammi. Il proprietario dell’azienda però nasconde un segreto inconfessabile sulla realizzazione di questi macchinari, un segreto che potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza dell’intero pianeta. Sarà dunque compito di Spider-Man e Iron Man, membri dei famosissimi Avengers, cercare di fare luce su questi segreti e arginare la minaccia rappresentata da questo uomo e dalle sue invenzioni assurde.

Tony Stark e Peter Parker sono i protagonisti della storia. Essi, entrambi geni e scienziati, verranno messi di fronte alla minaccia della tecnologia. L’hybris e il superamento dei limiti umani sono infatti al centro dell’intera vicenda. Entrambi si troveranno di fronte a Kaioh, un uomo che si è spinto molto oltre con la tecnologia ed è rimasto totalmente ingabbiato dalle sue ossessioni. Un uomo intrappolato dalle sue stesse invenzioni e incapace ormai di provare empatia per gli altri, per l’umanità e per una figlia che soffre per la condizione del padre.

I due eroi sono quindi di fronte non a un villain classico, ma a un uomo che è divenuto vittima, un uomo consumato dalle sue ossessioni e ha reciso qualsiasi legame per realizzare il suo delirio. La moralità liquida della storia è sicuramente componente molto interessante dell’intera vicenda. Kaioh infatti non è solo un villain da sconfiggere ma anche da riportare alla ragione. L’importanza degli affetti, del dialogo con gli altri, del non chiudersi nel proprio mondo e quindi di aprirsi all’esterno danno sicuramente spessore a una storia piena di azione e combattimenti assurdi tra i grattacieli di Tokyo. Una storia che mette al centro la sofferenza di una figlia che non riconosce più il proprio padre e si affida ai due eroi per riportarlo sulla retta via.

L’inconfondibile design

Il fumetto è strutturato in modo da avere la lettura occidentale, quindi da sinistra verso destra. Lo stile della gabbia e la gestione del ritmo è però molto orientaleggiante. Ci sono parecchie sperimentazioni di gabbia che rendono molto la dinamicità delle scene. Il risultato è quello di un ibrido che ha le caratteristiche di entrambe le culture fumettistiche.

I design di Takahashi a metà tra il fantasy e il cyberpunk sono letteralmente inconfondibili, anche il concept legato alle carte da gioco dimostra quanto l’autore sia affezionato al mondo da cui proviene. Lo stile di disegno è semplice, efficace, con una regia di azione non particolarmente complessa ma funzionale. Infine, un ultima nota di merito, è incredibile come Takahashi sia riuscito a integrare perfettamente i design e gli elementi provenienti dalle sue opere con quelle dei supereroi occidentali, creando un ibrido molto interessante da analizzare.

L’edizione è un brossurato senza sovraccoperta, con dimensioni a metà tra lo spillato Marvel e un tankobon. Il volume è maneggevole e leggero, la carta satinata fa emergere molto bene i disegni e i colori accesi che compongono la storia. Il prezzo stesso è abbastanza contenuto e conforme al prodotto proposto, soprattutto considerando che si tratta di una storia autoconclusiva e quindi non c’è bisogno di recuperare altro per capirne il contesto o scoprirne la continuazione.

Il creatore di Yu-Gi-Oh! fonde la sua passione, i giochi con le carte, con i supereroi Marvel. Iron Man e Spider-Man dovranno vedersela con un nemico che combatte usando uno speciale deck e una macchina da incubo!

Un volume unico, totalmente a colori e assolutamente da non perdere!

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A chi consigliamo Secret Reverse?

Ovviamente ai fan del maestro Takahashi. È molto curioso vedere come un autore così lontano dai supereroi abbia trovato l’anello di congiunzione con il comic americano. Una storia che integra diversi elementi, contenutistici e narrativi, in unico prodotto. Insomma, un titolo ideale per chi ha voglia di leggere qualcosa di curioso e leggero senza troppe aspettative.

  • Design accattivante
  • Ibrido interessante da analizzare

  • Storia molto semplice e senza pretese
Secret Reverse
3.5

Quando gli Avengers incontrano Yu-Gi-Oh!

Kazuki Takahashi, grande appassionato dei fumetti Marvel, ci delizia con una storia semplice in cui l’elemento portante del suo manga più famoso ( le carte da gioco) entrano nel mondo supereroistico. Il risultato è un ibrido molto semplice, una storia lineare, dotata di un’identità grafica inconfondibile e decisamente interessante per chi è appassionato all’autore.

Scrittore incallito, impugna la penna come fosse una katana e si allena prendendo a colpi di spada un povero taccuino che si porta sempre appresso. Appassionato di fumetti americani e nipponici, il suo più grande sogno è quello di imparare a lanciare sfere di energia dal palmo della mano. Ogni notte sogna l’uscita del nuovo capitolo di Hunter x Hunter, per poi svegliarsi in lacrime e scontrarsi con la dura realtà.

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