Arslan: The Warriors of Legend, trailer e immagini dal Tokyo Game Show 2015

Arslan: The Warriors of Legend, trailer e immagini dal Tokyo Game Show 2015

In occasione del Tokyo Game Show 2015, KOEI TECMO Europe diffonde un nuovo trailer per l’Europa e una nuova serie di immagini per Arslan: The Warriors of Legend. Gli artwork e gli screenshot che trovate di seguito ci mostrano in azione i personaggi di Alfreed, Farangis, Gieve e Kishward.

Farangis: una sacerdotessa di Mithra squisitamente bella inviata a proteggere Arslan durante la battaglia di Atropatene. Le sue misteriose abilità includono un’inspiegabile destrezza con l’arco e l’abilità di comunicare con i djinn.

Gieve: menestrello vagabondo nonché abile guerriero che inizialmente seguirà Arslan per via di un’attrazione nei confronti di Farangis, ma che gradualmente finirà per prendere a cuore la causa del principe. Sebbene sia esperto nell’utilizzo di molte armi, preferisce occuparsi dei nemici utilizzando un’Oud (strumento a corda della famiglia dei liuti, ndR).

Alfreed: la figlia del capo della tribù ‘Zot’. Alfreed è un’esperta fantina ed è piuttosto brava con arco e spada; svilupperà un’infatuazione nei confronti di Narsus, lo stratega di Arslan, dopo che lui le salverà la vita.

Kishward: generale della cavalleria di Pars, il cui stile di combattimento gli ha garantito il soprannome di ‘Generale dalla Doppia Lama’. È un amico di vecchia data di Arslan grazie alla passione condivisa per la falconeria.

Questo nuovo Musou che vede la collaborazione fra il team Omega Force e la serie animata di The Heroic Legend of Arslan vedrà la luce sulle PlayStation 4 e PlayStation 3 giapponesi il prossimo 1 ottobre, mentre in Europa, dove verrà rilasciato anche su Xbox One, arriverà nei primi mesi del 2016. Durante il Tokyo Game Show è possibile provare una demo della durata di circa tre minuti.

Fonte: KOEI TECMO Europe

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.