Guida per sopravvivere al vostro primo viaggio in Giappone

Dal deodorante al cambio valuta, dall'immigrazione alla Suica, una guida pratica alla sopravvivenza per il vostro primo viaggio in Giappone

Guida per sopravvivere al vostro primo viaggio in Giappone

Come sicuramente ben avrete appreso dall’articolo del nostro Zechs, il prossimo 25 gennaio partiremo verso il Paese del Sol Levante. Avrò, quindi, modo di rispolverare il mio cappello da Montana Jones per partire in una gloriosa caccia ai videogames in quello che sarà il più impegnativo Retro Hunting della mia vita, ma questo mi porta anche a dovermi preparare per ciò che accadrà quando arriverò, per come mi dovrò comportare e soprattutto per quello che mi servirà per sopravvivere per nove giorni a Tokyo, quindi eccovi una guida pratica alla sopravvivenza che ho scritto per me ma soprattutto per i miei compagni di viaggio, soprattutto per quelli senza assicurazione sanitaria. Vorrei che prendeste tutto questo come consigli e non come cose da fare assolutamente, certo per scrivere questa guida ho perso diverse giornate, quindi non mi spiacerebbe far risparmiare ad altri prezioso tempo.

Ma le protezioni le usi?

Beh, non sto parlando di quel tipo di protezioni ma il concetto è praticamente lo stesso. Le mascherine giapponesi sono piccole, essendo parte della consuetudine, si portano per una questione di rispetto e per prevenire contagi di virus influenzali. In Giappone soffiarsi il naso in pubblico è considerata maleducazione quindi portatevi delle mascherine abbastanza grandi e comode da usare, io ad esempio ho comprato delle FFP3 ma anche quelle classiche possono essere utili. Ovviamente se avete il problema di avere un faccione come il mio. In caso contrario le “normali” giapponesi sono perfette per voi, coi faccini dolci, piccoli e carini… beati voi.

Assicurazione Sanitaria, Medicine e Presidi Medici Speciali

Se come me siete intolleranti agli alimenti come il lattosio o il pesce (voi direte giustamente “ma Sciasci cosa mangerai in Giappone?!” la risposta è: pesce) allora una bella Assicurazione Sanitaria vi servirà.

Se per uno dei miei compagni di disavventure è stato opzionale avere l’assicurazione sanitaria è per me una cosa indispensabile. A partire da 30 € (a settimana, nel momento della stesura di questo articolo) potete dormire sonni tranquilli in caso doveste stare male… o un gruppo di bellissime culturiste presso il Muscle Bar di Ikebukuro dovesse decidere di schiaffeggiarvi o chopparvi violentemente — cosa che personalmente non vedo l’ora di far provare a chi non ha fatto l’assicurazione.

Non vi scordate che potete portare una scatola di farmaci da banco, ma per evitare storie per antibiotici e altri medicinali è consigliato farvi fare una ricetta dal vostro medico di base. Se utilizzate presidi medici particolari come i respiratori notturni, Omnipod o siringhe per l’insulina recatevi presso il vostro presidio medico (esempio Policlinico-Ospedale, etc.) e richiedete il certificato per il trasporto in duplice lingua firmato dal medico, per alcuni di voi sono sicuro che questa informazione sarà utile, per gli altri… sono lieto che non siate dei disagiati come me.

Ma sì, profumi e deodoranti li comprerò sul posto

Mai idea fu più sbagliata, come per i preservativi le mascherine è necessario acquistarli in Italia, poiché quelli giapponesi sono più blandi rispetto ai nostri, durando veramente poco nell’arco della giornata
Fate attenzione a rispettare queste norme:

  1. Non introducete spray e quantitativi di profumo superiori i 100 ml nel bagaglio a mano.
  2. Se proprio dovete, usate il bagaglio in stiva, non quello a mano!
  3. Se vi siete dimenticati qualcosa, potete fare acquisti nei dutyfree shop appena passato il controllo in aeroporto. Da quel momento in poi potete acquistare tranquillamente profumi, alcool, etc. che superano il limite imposto (alla condizione che non occupino più spazio del proprio bagaglio a mano).

Ok, sto arrivando in Giappone ma in aereo mi hanno dato un foglietto da compilare per l’immigrazione, cosa faccio?

E qua le cose si fanno “divertenti” innanzitutto perché, da ricerche effettuate, vi converrebbe avere una penna, e poi perché in realtà potreste risolvere il tutto in maniera molto più semplice ben prima di atterrare.

La procedura di “immigration” è obbligatoria vanno compilati dei documenti in cui si dichiara cosa si porta e le ragioni del viaggio, innanzitutto a partire dal 11 ottobre 2022 gli italiani potranno entrare in Giappone senza la necessità di ottenere preventivamente un visto e soggiornare per un massimo di 90 giorni (incluse le visite per turismo individuale, a familiari, per affari, tirocini, conferenze e così via).

Per la compilazione del form di immigrazione invece potete utilizzare il sito ufficiale da cui ho preso queste informazioni ovvero:

  • Visit Japan Web | Digital Agency – Anche se solo in lingua inglese è molto facile l’utilizzo e c’è un semplice video in caso aveste problemi a capire cosa fare, da poter seguire:
  • Visit Japan Web | Setup Instruction – Se potete cercate di farlo prima di partire, risparmierete tempo in aereo e a terra rendendo più semplice il lavoro dei funzionari aereoportuali.

Aoh! Summimmasenne! Come se va alle pischelle de Kabukicho?

Andare in Giappone non vuol dire certo saper parlare in giapponese. E purtroppo, anche se la situazione sta cambiando nel tempo, la capacità di parlare in inglese del giapponese medio è la stessa che abbiamo noi italiani di rispettare la fila alle poste: poca.

In nostro soccorso ci sono delle applicazioni, quella che mi va di consigliare, oltre alla più blasonata Google Translate è DeepL, un’ottima app che permette di effettuare delle traduzioni non perfette, ma migliori di altri traduttori. Per muoversi invece Google Maps è perfettamente integrato col sistema della Japan Rail (una delle metro, la più usata a Tokyo, azienda in possesso della Yamanote Line, la circolare che passa per tutti i punti di interesse della città) vi dirà orari precisi e percorsi perfetti, ma ricordatevi di controllare bene le puntine quando cercate un posto perché il modo in cui i giapponesi segnano gli indirizzi è diverso dal nostro.

Ok, bene ma a ste pischelle ci dobbiamo andare con qualche mezzo? Beh il metodo più facile è usare la metro. La metro funziona. Non c’è molto da aggiungere. Precisa, perfetta per muoversi dalle 5 del mattino alle 23:30 di sera, le macchinette per pagare il biglietto ci sono ma c’è una soluzione migliore e che userete di più.

Ma ce l’hai ‘a Suica?

La Suica e la PASMO sono le due carte ricaricabili nonché le amiche più fidate che avrete in Giappone visto che vi permetteranno di pagare gli ingressi ai mezzi pubblici.

Normalmente vi direi di fare l’una o l’altra ma a seguito della crisi dei semi-conduttori queste sono state “ritirate temporaneamente” per i turisti e solo dal primo gennaio 2024 sembra possibile poter fare la Suica nei centri della JR e la “Welcome Suica” (per turisti che si disattiva in 29 giorni e non rimborsabile) presso il terminal 3 dell’aeroporto di Haneda.

La PASMO è la controparte della prima carta ma di un altro “gestore” ha anche essa una versione turistica con le stesse modalità della Welcome Suica: la “PASMO Passport” e può essere acquistata dai distributori sparsi in giro per le stazioni metro. Vi consiglio di controllare i rispettivi siti per sapere la disponibilità poiché a volte le carte vengono terminate.

In alternativa a queste potete anche fare la TOICA, la controparte di Nagoya, unico problema è che ottenibile solamente in due aree di Tokyo: Stazione di Tokyo, alla ticket area a Nord-Est, e l’altra è all’uscita nord dell’uscita dello Shinkansen alla stazione di Shinagawa.

Queste card sono indispensabili poiché diversi distributori automatici, diversi negozi e persino alcuni ristoranti stanno dando la possibilità di pagare con questa card.

Pronto? Mamma? Mi sa che sono a Tokyo!

Siete appena arrivati a Tokyo, nemmeno siete usciti dal gate e già volete chiamare casa. Sicuramente chiamare normalmente non è una buona idea. Le opzioni sono due:

Aspettate di uscire dai controlli, acquistare una sim-card o un pocket Wi-Fi oppure se siete i fortunati possessori di un telefono che supporta una e-sim comprarne una che si attivi appena atterrati, cosi da poter videochiamare subito. La vostra mamma ne sarà felice.

È importante ricordarvi che ITA Airways, che avrà l’onore di portare il nostro team di macachi altamente addestrati, fornisce un pacchetto gratuito e uno a pagamento in volo per permettervi di utilizzare le app di messaggistica.

Mi fanno male le tasche…

Ma in realtà non cosi tanto… la cosa più importante è monitorare il tasso euro-yen. Lo potete fare semplicemente cercando su google oppure su xe.com. Cambiare il denaro in aeroporto presso la Mizuo Bank è una scelta saggia ma non scordatevi che potete prelevare agli ATM nei conbini, l’importante è che il logo del vostro circuito sia riportato su di esso.

Fami Fami Fami, MaFami FamiMa!

I conbini (Convenience Store) sono tanti, aperti giorno e notte ma soprattutto abbastanza economici. Mangiare in un conbini se vi trovate senza la possibilità di spendere troppo è la scelta migliore, dai noodle istantanei a prodotti caldi venduti al bancone a quei tramezzini che sembrano usciti dai migliori spot televisivi, potrete trovare ottimo cibo a prezzi molto accessibili, da mangiare al banchetto vicino all’ingresso, fuori o nel vostro hotel/appartamento.

Non mangiate per strada, non è educato.

In conclusione questi sono i miei tips and tricks più salienti che ritengo voi dobbiate sapere prima di un viaggio in Giappone. Sicuramente quelli che vi renderanno la vostra permanenza più gradevole… ma mai gradevole quanto una ragazza muscolosa che prende a schiaffi un tuo compagno di viaggio.

Figlio di un gamer, fan di Hideo Kojima. Temuto da tutti gli all you can eat, sempre alla ricerca di pettegolezzi su reddit e 4chan. Da più di dieci anni rompe le scatole a Bass e Zechs.

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