SHAMAN KING: guida alla lettura del manga e alle sue edizioni

Il manga di Shaman King è stato "vittima" di molte interruzioni, rifacimenti e spin off canonici. Scopriamo insieme in che ordine leggerli.

SHAMAN KING: guida alla lettura del manga e alle sue edizioni

Da poco ristampato in Italia da Star Comics nella sua Final Edition, Shaman King è un manga dalla gestazione complessa, ricco di alti e bassi e di stesure differenti che hanno portato l’autore Hiroyuki Takei a riscrivere e aggiungere pezzi di trama. Non è semplicissimo destreggiarsi tra le differenti edizioni del manga, ma soprattutto tra le varie opere che sono derivate da questo universo narrativo, dunque cercheremo di riassumere e mostrare un ordine di lettura abbastanza schematico, sia per chi voglia approcciarsi a quest’opera grazie alla nuova edizione, sia per chi ancora deve recuperare tutte le opere correlate all’originale.

Shaman King… prima dello Shaman Fight

Shaman King è un’opera narrativamente complessa, assorbendo tra le sue tavole influenze e riferimenti a tematiche religiose, culturali e ideologiche di differenti Paesi. Sebbene la sua struttura iniziale sia abbastanza semplice e lineare, pur presentando delle tematiche e dei personaggi atipici per un battle shonen, fin dai primi capitoli si percepisce che l’intento dell’autore è quello di restituire una visione differente rispetto ai classici fumetti per ragazzi. Il tema dello spiritismo applicato allo shonen non è diffusissimo, a parte alcuni esempi come Yu degli spettri, ma Hiroyuki Takei sembra volerlo coniugare in una dimensione particolarmente “culturale”. Il pretesto dello Shaman Fight, in cui i contendenti lottano tra loro grazie all’aiuto di spiriti guida e che quindi si ricollega allo sciamanesimo indù, si affianca ad una serie di nozioni educative sul mondo degli spiriti in Giappone e nel mondo, tematica assolutamente pregnante nel Paese del Sol Levante.

Non tutti sanno forse che Shaman King si pone come seguito ideologico di un altro manga di Takei, Butsu Zone, uscito in patria nel 1997 e da noi nel 2006, dopo la pubblicazione della primissima edizione di Shaman King.  Butsu Zone condivide con l’opera principale di Takei l’ambientazione e il sentore “spiritista” giapponese, raccontando infatti le vicende di Sachi, ragazzina il cui destino è essere il prossimo Miroku Bosatsu, ovvero l’entità che dovrà salvare l’umanità dalla corruzione dovuta agli smodati desideri terreni. Ad accompagnarla Senju Kannon, una divinità della mitologia giapponese che prende forma umana grazie ad un Butsu – Zo, statue votive che si trovano al di fuori dei templi.

Le vicende narrate in questo manga, per quanto molto abbozzate e non di relativo spessore, probabilmente anche per dissidi interni tra autore e editore visto la repentina chiusura della serie, sono alquanto di ispirazione per l’opera successiva di Takei, condividendo non solo tematiche, estetica e base ideologica, ma introducendo anche personaggi che verranno utilizzati anche in Shaman King, come Anna Kyoyama.

Da qui tutto ebbe inizio

La gestazione di Shaman King è stata caratterizzata da degli alti e bassi che hanno portato a dei netti cambiamenti di stile visivo e narrativo nel corso dei suoi sei anni di serializzazione. Vari dissidi tra l’editore e Takei e la mancanza di completo favore da parte del pubblico lo hanno portato ad interrompere la pubblicazione sulla rivista Weekly Shonen Jump svariate volte e a troncare in un certo senso quello che sarebbe dovuto essere il finale. Sono usciti, dunque, tra il 1998 e il 2004 i 289 capitoli originali in 32 tankobon, che presentano il frettoloso finale che però non permette di avere una visione completa dell’epilogo della storia. In Italia Star Comics pubblicò questa prima versione dal 2003 al 2006, mantenendo fede alla versione originale nipponica. Al termine dei capitoli della serie originale Takei ha inserito il breve racconto “Le terme di Funbari”, con cui, attraverso una visione futura dei protagonisti e dei loro discendenti, l’autore ha cercato di spiegare in maniera sommaria cosa è successo in seguito alle vicende narrate nella prima stesura, ma risultando sicuramente troppo dispersivo e non esaustivo.

Cambi di rotta

Nel 2008 la Shueisha (proprietaria dei diritti di pubblicazione) ha deciso di ristampare l’intera serie originale di Shaman King in versione kanzenban, questa volta contenente il vero finale disegnato dall’autore in aggiunta alla precedente edizione. Le lamentele dei fan e l’interesse di far finire decentemente un manga che effettivamente inizialmente non aveva portato grandissimi interessi nei sondaggi di Jump, ma che era meritevole di attenzione, ha portato l’editore a chiedere a Takei la realizzazione di capitoli aggiuntivi. Questi sono stati aggiunti nella storyline principale, intersecandosi a volte tra un capitolo e l’altro (è il caso dei 265 e 266) portando a rinominare anche i successivi, il resto delle volte aggiungendosi ai capitoli già pubblicati e presentandosi come il vero finale del manga. Questi capitoli sono stati pubblicati solamente nella versione kanzenban (in Italia Perfect Edition), e dunque snaturando e annullando l’edizione precedente. I 27 volumi usciti sempre per Star Comics presentano queste aggiunte e si pongono come un’edizione di pregio sia per il grande formato che per la versione definitiva del manga di Hiroyuki Takei. 

Mantenendo anche nella nuova edizione il breve racconto “Le terme di Funbari”, è stato aggiunto nella versione definitiva il capitolo finale “The Lost words”, che intervalla momenti del presente e momenti del futuro raccontati in “Le terme di Funbari”. Dunque è opportuno leggere prima del capitolo finale le avventure del giovane discendente di Yoh Asakura per avere un quadro completo di quello che verrà accennato nel capitolo 300.

Nuovi protagonisti

Successivo ai citati capitoli ambientati nel futuro si colloca Shaman King Flowers, sequel della serie originale che propone le vicissitudini dei successori dei protagonisti principali. La serie è effettivamente il seguito di Shaman King ambientato anni dopo, e ha il compito non solo di spiegare cosa sia successo tra la fine del manga e il capitolo “Le Terme di Funbari”, ma anche di mostrare un upgrade delle dinamiche narrative, dal momento che i protagonisti di Flowers non solo si devono preparare ad un nuovo torneo tra sciamani, ma devono anche scontrarsi per determinare chi sia veramente degno di essere il rappresentante del casato Asakura e del prossimo Shaman Fight. La serie è stata raccolta in 6 volumi usciti a partire dal 2012, ma effettivamente ancora non ha un vero e proprio finale. 

In Giappone è uscita un’ulteriore serie sequel, Shaman King Super Star, anche questa andata molto presto in pausa e mai arrivata qui in Italia, e che dovrebbe fungere da prosieguo a Flowers, aggiungendo degli elementi in più anche del passato dei personaggi di questo sequel.

Shaman King: tutti gli spin off

Dopo la Perfect Edition sono stati pubblicati anche qui in Italia i due volumi Shaman King: Zero che racchiudono storie collegate ai personaggi principali della serie e che fungono da ulteriore approfondimento sulle sue dinamiche. Queste storie, così come “Mappadoji” che nell’edizione originale fu pubblicata qui in Italia nella guida Shaman King Official Fan Book, sono utili per comprendere degli aspetti che, per via dei numerosi rifacimenti, Takei non è riuscito a spiegare adeguatamente.

Ulteriori spin-off sono stati rilasciati in patria nel corso degli anni, ma non hanno mai goduto una pubblicazione qui da noi. Questi capitoli aggiuntivi sono stati disegnati da altri autori, che hanno seguito le indicazioni di Takei per la stesura della storia. Questi spin off sono Shaman King Red Crimson con i disegni di Jet Kasamura del 2018, incentrato sulla famiglia Tao, Shaman King Marcos del 2020 sempre con i disegni di Kasamura, dedicato alla ricerca di Marco e collegato a Shaman King Flowers, e Shaman King & a garden con i disegni di Kyo Nuesawa del 2021, incentrato sulle sorelle Hana Gumi.

Questi spin-off sono fondamentalmente collegati alle serie principali (compreso Flowers) e si pongono ideologicamente come dei modi dell’autore di continuare la storyline nonostante i continui stop di pubblicazione, ma effettivamente non fanno altro che frammentare ancora di più la storia e rendere decisamente difficoltosa la lettura lineare.

Da poco è iniziata la pubblicazione in Italia della Final Edition da parte di Star Comics, basata sulla Kanzenban Edition, ma in versione tankobon, pubblicata dalla nuova casa editrice nipponica detentrice dei diritti dal 2017, la Kodansha, a partire da giugno 2020. Questa nuova edizione, oltre a presentare le copertine ispirate a quelle della serie originale ma ridisegnate secondo il nuovo tratto di Takei, sembra presentare la storia così come è stata aggiornata con i capitoli e la revisione pubblicata nella Kanzenban.

Una mahō shōjo che vive sommersa tra libri e fumetti, Pokémon e dadi di D&D. Divoratrice compulsiva di film e serie TV, nel tempo libero complotta con il suo gatto per conquistare il mondo. Sogna un giorno remoto di disegnare una storia a fumetti incentrata su una campagna di Dungeons & Dragons.

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