UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi – Recensione

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi porta la guerra contro il regno di Vega in casa vostra. Eccovi la nostra recensione!

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi – Recensione

Correva l’anno 1975 quando Gō Nagai, mangaka giapponese, collaborò alla realizzazione di UFO Robot Gattaiger – La grande battaglia dei dischi volanti, un mediometraggio di circa trenta minuti distribuito nei cinema in Giappone e film pilota di ciò che divenne successivamente la base per lo sviluppo dell’omonima serie televisiva. Dopo circa cinquant’anni Grendizer torna ancora a far parlare di sé attraverso UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi, titolo che promette di restituire le medesime sensazioni dell’opera originale, attraverso una forte operazione nostalgia, complice anche un doppiaggio italiano che cerca di omaggiare quello dell’anime. Unitevi quindi a noi, Actarus e Alcor in questa nostra ultima recensione!

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi – Recensione

  • Titolo: UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi
  • Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X|S, PC (Steam)
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: Azione
  • Giocatori: 1
  • Publisher: Microids
  • Sviluppatore: Endroad
  • Lingua: Italiano (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 14 novembre 2023 (edizione digitale), 30 novembre 2023 (edizione fisica), generico 2024 per versione Nintendo Switch
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: non annunciati
  • Note: la Deluxe Edition contiene un costume aggiuntivo e una missione extra (entrambi ottenibili anche per chiunque abbia prenotato il gioco)

Abbiamo recensito UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da Microids tramite PLAION.

Poiché il regno di Vega ha distrutto il pianeta Fleed, il principe Actarus si trova costretto a trovare rifugio sul pianeta Terra. Accolto e adottato da Dottor Procton, ora vive alla fattoria Betulla Bianca assieme a tanti amici che però non conoscono ancora la sua vera identità. Con l’invasione della Terra da parte di Vega ormai imminente, Actarus si prepara però a difendere il pianeta con l’aiuto di Goldrake, un gigantesco robot custodito nelle profondità dell’osservatorio di ricerca. Con l’aiuto di Alcor, il principe del pianeta Fleed dovrà respingere così i continui attacchi di Vega e combattere contro i suoi mostruosi dischi volanti, temibili robot inviati per distruggerlo e conquistare il pianeta.

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi – Recensione

La leggenda inizia qui

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi ripercorre, abbastanza fedelmente, i primi sette episodi dell’anime originale, in circa cinque ore di gioco che narrano la storia però in modo alquanto frettoloso. Il gioco infatti sembra essere destinato soprattutto ai fan di lunga data dell’omonimo protagonista, che non necessitano una spiegazione dettagliata dei vari eventi narrati nel gioco. Chi invece non ha grande conoscenza del titolo si ritroverà un’adeguata infarinatura dell’universo di Gō Nagai, ma il gioco non può sostituire assolutamente il media originale, se non per una più alta sensazione di immedesimazione.

Il titolo mette a disposizione del giocatore sei macro-aree e circa quaranta (brevissime) missioni da completare in totale. Le ambientazioni si presentano sempre varie a un primo impatto, come un arcipelago devastato dal vulcano o le strette vie di Tokyo, anche se nel dettaglio appariranno spesso vuote e desolate, con un forte “copia e incolla” sia nelle zone abitate che nelle enormi foreste, rendendo tediosa anche l’esplorazione. Ogni area, oltre le sue missioni principali, presenterà anche diverse attività secondarie. Dovremo dare la caccia a capsule aliene, scrigni ricchi di risorse per il potenziamento, forge di Vega, punti in cui meditare e collezionabili minori che non arricchiranno in nessun modo l’esperienza complessiva. Stessa sensazione di “inutilità” l’avvertiremo anche per quanto riguarda i punti di meditazione, sentendo per più di venti volte (anche oltre in realtà) “quanto è bella la Terra”, “devo proteggere questi laghi”, “che vista meravigliosa”, lasciando al giocatore pochissima voglia di ricercare i punti restanti.

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi – Recensione

Lo scopo di ogni sezione sarà sempre lo stesso, completare le missioni proposte per poi raggiungere il boss finale dell’area. La varietà non sarà tanta, ogni situazione verrà risolta sempre allo stesso modo, che sia scorta, salvataggi, eliminazione o raggiungere punto B da punto A. Non mancheranno anche sezioni dove poter impersonare direttamente Actarus all’interno della fattoria Betulla Bianca o nel centro di ricerca, per scambiare due chiacchiere con i personaggi secondari e scoprire di più sugli eventi della storia, o anche cambiare la skin di Goldrake tra le cinque proposte.

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi – Recensione

Alabarda Spaziale!

Per quanto riguarda il combattimento, UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi mette a disposizione due differenti scenari. Il primo vede come protagonista Goldrake e il suo combattimento contro i mostri di Vega, presentando comandi classici di un videogioco d’azione in terza persona. Potremo attaccare con pugni e alabarda, creando in alcuni casi anche potenti combo, potremo schivare e saltare, nonché usare il raggio antigravitazionale per bloccare temporaneamente i nemici. Ogni azione speciale che andremo a compire consumerà parzialmente la barra speciale in possesso del protagonista, e potrà essere ricaricata solo attaccando i nemici. La barra si consumerà anche ricaricando la vita di Goldrake tramite la luce solare, anche se si presenta come azione molto lenta e rischiosa nel caso fossimo circondati da più nemici.

Il secondo scenario vede invece protagonista Alcor con il suo TFO e Actarus con il suo Goldrake versione “UFO Robot”, presentando fasi di sparatutto a scorrimento, dove potremo attaccare, schivare, e sperimentare anche l’ebrezza di volare tra i devastati palazzi di Tokyo in preda a una guerra aliena. All’interno del gioco troveremo anche un sommario Skill Tree dove potremo sbloccare potenti abilità tramite l’uso dei materiali raccolti durante i combattimenti, sbloccando anche attacchi speciali come la famosa Alabarda Spaziale.

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi – Recensione

Quando Vega non è l’unico ostacolo…

Uno dei punti forti di UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi è il mostrarvi come spesso il vero nemico si celi proprio dentro di voi, ironicamente parlando, visto che non sarà solo Vega il nemico contro cui dovrete porre resistenza, ma anche tutti i problemi tecnici che vi accompagneranno durante la breve, per fortuna, avventura.

Per abituarvi alle varie difficoltà che incontrerete durante il gioco, il titolo decide di venirvi incontro fin da subito strappandovi il cerotto il più velocemente possibile, presentando uno schema dei comandi sbagliato sia nelle opzioni che nel tutorial, lasciandovi domandare come mai, dopo anni ed anni di partite, non sappiate nemmeno più riconoscere i tasti del vostro controller. Ma non disperate, il titolo vi offre anche una visita oculistica inclusa nel prezzo del gioco, presentando una traduzione italiana dei testi con diversi errori, così che possiate allenarvi a trovare tutti gli errori di battitura, come Actarus che diventa Actsrus (decisamente più esotico), lavoro che diventa lavorro (giusto per marcare la pesantezza del compito affidato), e tante altre che lascerò a voi il divertimento di scovare.

Rimanendo su problemi che si possono considerare “minori” sottolineiamo anche un contatore di missioni completate/da completare al quanto falsato, con un numero di missioni da completare raramente in linea con la realtà. Ora un recensore cattivo direbbe che questa è pura disattenzione da parte degli sviluppatori, ma io no, io voglio gettare il cuore (e pure Goldrake) oltre l’ostacolo, cercando di convincere me e tutti voi che loro non volevano altro che creare un efficace effetto sorpresa:

“Il contatore porta sette missioni da completare in tutto, sono a sei, penso di essere quasi alla fine… ma perché ci sono ancora quattro punti esclamativi?”

“SORPRESA, non hai ancora finito! Contento? Pensa che abbiamo incluso questa sorpresa in quasi tutte le mappe!”.

Tra gli effetti sorpresa possiamo anche aggiungere che ogni volta che avvieremo nuovamente il gioco questo cambierà la lingua del menù iniziale e del gioco, spronandovi a imparare nuove lingue. E poi ci lamentiamo che le software house di oggi non pensano più a noi giocatori… ingrati che non siete altro!

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi – Recensione

Tecnicamente parlando il titolo non presenterà mai un’elevata fluidità, se non durante gli scontri contro i boss e la prima zona di gioco che funge da tutorial, in quanto sono maggiormente lineari e meno pesanti da caricare. Il doppiaggio italiano supera d’altro canto ogni aspetto del gioco, rendendolo, assieme alle iconiche tracce musicali, una delle poche motivazioni per cui recuperare il titolo. Di grande peso invece l’assenza di un doppiaggio giapponese. Visivamente troviamo una grafica in cel shading, anche se spesso ci troveremo a storcere il naso per nemici che scompaiono misteriosamente all’interno di rocce ed elementi dello scenario, o nel vedere Goldrake camminare su macchine, alberi o prossimità di case senza alcun danno visibile all’ambientazione.

A chi consigliamo UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi?

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi è consigliato principalmente ai fan di lunga data dell’omonimo protagonista, che fin da bambini desiderano pilotare Goldrake come il buon vecchio Duke Fleed, anche se questa non sarà un’esperienza così degna di nota. Un titolo che consigliamo di recuperare in forte sconto e magari come accompagnamento della serie originale.

Preparati a vivere un’avventura indimenticabile con Grendizer, il famoso robot gigante. Immergiti nel cuore dell’universo creato da Go Nagai con questo gioco d’azione/avventura tratto dalla celebre serie animata. Avrai la possibilità di pilotare il più potente dei robot e combattere le forze del male.

Poiché il Vega ha distrutto il pianeta Fleed, il principe Actarus ha trovato rifugio sul nostro pianeta. Accolto e adottato da Dottor Procton, ora vive presso il Ranch Betulla Bianca. Con l’invasione della Terra da parte di Vega ormai imminente, Actarus si prepara a difendere il pianeta con l’aiuto di Goldrake, un gigantesco robot custodito nelle profondità dell’osservatorio di Dottor Procton. Con l’aiuto di Koji Kabuto, il principe del pianeta Fleed dovrà respingere i continui attacchi di Vega e combattere contro i Monstronefs, temibili robot inviati per distruggerlo.

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UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi – Recensione

  • Pilotare Goldrake rende realtà un sogno d’infanzia e si nota la fedeltà all’opera originale
  • Il doppiaggio e le tracce musicali colpiscono al cuore con un gran effetto nostalgia
  • Gameplay in fin dei conti semplice e appagante…

  • …Ma l’assenza di varietà tra le missioni porta una gran sensazione di monotonia
  • Tecnicamente trascurato su diversi fronti
  • Longevità davvero bassa e poca rigiocabilità
UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi
2.8

La caduta dell'eroe

UFO Robot Goldrake: Il Banchetto dei Lupi è un progetto partito decisamente con le migliori intenzioni, ma rivelatosi in buona parte fallimentare. L’idea di ripercorrere le prime avventure sulla Terra di Duke Fleed sono un ottimo inizio, ma portare solo un adattamento dei primi sette episodi lo rendono fin troppo breve e fine a sé stesso, nonché poco rigiocabile. Tecnicamente parlando, soffre di tantissime pecche che lasciano trasparire fin troppa leggerezza su dinamiche che dovrebbero essere oggigiorno basilari e non una semplice aggiunta. Anche ludicamente la situazione non è rosea, con collezionabili del tutto decontestualizzati ed eventi della trama che finiscono per essere ripercorsi in modo troppo frettoloso. Appagante il sistema di combattimento, il doppiaggio e le tracce musicali, ma nulla di tutto questo potrebbe giustificare un acquisto al day one. Un titolo consigliato ai fan di lunga data, ma da recuperare solo a un prezzo irrisorio per sentirsi un po’ nostalgici.

Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ama perdersi nella scrittura ascoltando le OST di FINAL FANTASY e KINGDOM HEARTS. Convinto fieramente che la bellezza di un equip sia più importante delle sue statistiche, è sempre alla ricerca di nuovi oggetti da aggiungere alla sua collezione videoludica.

2 commenti

  1. Tutto giusto ma il doppiaggio Giapponese di cui parlate non esiste, il che é una mancanza clamorosa

    Rispondi
    • Deve essere stata una mia svista in fase di recensione, grazie mille per la segnalazione, abbiamo già provveduto a rimediare!

      Rispondi

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