Run with the Wind – Recensione

Run with the Wind è un'opera di grandissimo spessore. Volete scoprire il perché? Allora non dovete fare altro che leggere la nostra recensione!

Run with the Wind – Recensione

Saper raccontare una bella storia non è mai un’impresa facile. Se a questo poi si aggiunge la difficoltà di parlare al cuore del pubblico usando lo sport, un tema delicato e non sempre ben visto da una grossa fetta d’utenza, il discorso diventa ancor più complesso. Proprio per questo motivo ogni qualvolta che il miracolo accade, il mio cuore, da grande appassionato di anime, fumetti e soprattutto di sport (nonché da ex giocatore di basket) si ferma per un po’. Sarò sincero: Run with the Wind, l’opera di Shion Miura (storia) e Sorata Unno (disegni) mi ha emozionato e appassionato, facendomi compiere un vero e proprio balzo nel passato, riportando la mia mente a uno dei periodi più felici della mia vita. Da amante, convinto, dello sport, della solenne “legge” della dedizione e dell’attitudine sportiva, il viaggio di Kakeru, Haiji, dei ragazzi dell’università di Kansei e di tutti i protagonisti dell’opera, mi ha colpito, anche per lo stile e la veridicità con cui i temi e le situazioni vengono affrontate. Sia chiaro, l’opera mantiene intatta la sua natura giovanile che vuole catturare un determinato tipo di pubblico, ma lo fa con un piglio autoriale decisamente interessante e mai banale, racchiusi in una veste spettacolare e visivamente imponente, che non lascia spazio a incertezze di sorta.

Grazie a Panini ho potuto (ri)vivere l’avventura nella sua nuova veste, con la nuova edizione in 6 volumi con tanto di box annesso che fa la sua bella figura anche sul piano meramente estetico. Se siete curiosi di scoprire di più, ovviamente, non vi resta che proseguire con la mia recensione.

Run with the Wind – Recensione

  • Titolo originale: 風が強く吹いている (Kaze ga Tsuyoku Fuiteiru)
  • Titolo italiano: Run with the Wind
  • Uscita italiana: 29 giugno 2023
  • Numero di volumi: 6 (completa)
  • Casa editrice: Planet Manga
  • Genere: Spokon, Commedia, Slice of life
  • Disegni: Sorata Unno
  • Storia: Shion Miura
  • Formato: 12,4 x 18 cm, b/n
  • Numero di pagine: 224

Abbiamo recensito Run with the Wind tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da Panini Comics.

Veloci come il vento verso la redenzione e la salvezza

Run with the Wind va ben oltre il semplice concetto di spokon. L’opera di Shion Miura non ha picchi qualitativi di grosso spessore, sia chiaro, e anzi vive di una curva narrativa complessivamente lineare e prevedibile, ma nonostante tutto riesce a far scattare quella scintilla nel cuore degli appassionati. La vicenda ruota principalmente intorno alla figura di Kakeru Kurahara, un giovane sgangherato che vive le proprie giornate allo sbaraglio. Kakeru è un personaggio molto tradizionale: burbero, scontroso ma, in fin dei conti, con un cuore gigantesco. Il giovane è anche un ex atleta che, però, ha creduto poco in se stesso, sprecando così un grandissimo talento per la corsa. Proprio la sua abilità nello sfrecciare come il vento rappresenta l’incipit narrativo della storia, che parte proprio nello stesso modo in cui si conclude (anche se con toni decisamente diversi).

La corsa unisce Kakeru a Haiji, quello che possiamo definire il co-protagonista della storia. Durante una fuga, complici alcune azioni tutt’altro che lodevoli da parte di Kakeru, il giovane si imbatte in Haiji, che nota subito la sua incredibile velocità e quello sguardo “omicida” tipico di chi ha vissuto lo sport a livello agonistico almeno una volta nella sua vita. Anche Haiji è un ex corridore, ma i motivi che hanno spinto al suo “ritiro” dall’attività agonistica sono ben diversi, ma non voglio entrare nello specifico. Il succo del loro incontro è un altro: Haiji vede in Kakeru una speranza, un nuovo modo per puntare a un sogno che, allo stato attuale delle cose, sembra impossibile da realizzare.

Una lunga corsa verso il traguardo più ambito

Il giovane ha infatti fondato un club di atletica, con cui però ambire a qualcosa di importante sembra soltanto una chimera. Il sogno di Haiji qual’è? Quello di partecipare all’Hakone Eikiden, una delle gare, una staffetta, più importanti a livello universitario di tutto il Giappone. Da qui in avanti, gli eventi prendono una piega fondamentalmente scontata ma non per questo la storia non sia piacevole e appassionante da seguire, anzi. Il grande merito di Run with the Wind è quello di saper far vivere al lettore l’importanza della crescita, la voglia di dare uno scossone alla propria esistenza, quell’istinto naturale che ognuno di noi possiede nel cercare di superare i propri limiti, per il proprio bene e, soprattutto, per quello altrui.

Quello raccontato è infatti un grande viaggio di crescita, di redenzione, un viaggio alla ricerca di se stessi, vissuto direttamente dallo sguardo di chi, a quell’età, non ha ancora ben chiaro cosa significhi vivere appieno la propria vita e di quanto siano importanti le scelte fatte in quegli anni per poter ambire a un futuro migliore. Run with the Wind ha il merito di essere molto intimo e molto delicato in tal senso, soprattutto per chi, come me, ha vissuto sulla propria pelle le vibrazioni, il dolore e soprattutto il piacere di vivere lo sport come una delle ragioni di vita principali. E, in tutto questo, non voglio trascurare anche il buon lavoro compiuto dall’autore nel mettere in piedi un cast degno di nota, capace di rendere più il semplice il lavoro dell’opera nel penetrare nel cuore e nella mente dei lettori.

Stile grafico e qualità dei disegni

Sul piano strettamente tecnico, Run with the Wind ha tutte le carte in regola per piazzarsi, con diritto, nella schiera di quei prodotti che già soltanto sfogliando qualche pagina rendono subito chiara la loro voglia di sorprendere, catturare e stupire. Il sensei Unno, con quest’opera, ha dimostrato di avere un talento incredibile nel dare vita e forma ai protagonisti della storia, ma non soltanto. Quello che colpisce di Run with the Wind, infatti, non è soltanto la grande cura con cui vengono caratterizzati i volti principali dell’opera, ma anche tutta la struttura su cui essi muovono i loro passi. Il tratto deciso, quei chiaroscuri così “violenti” e armoniosi si notano e si lasciano apprezzare tanto sui volti e sulle silhouette dei personaggi umani ma anche sugli elementi di contorno, che non vengono quasi mai lasciati al caso. Che siano i verdeggianti boschi in cui i giovani atleti si allenano, le strade o le semplici mura del rifugio del club di atletica dell’università del Kansei, il segno distintivo autoriale del mangaka è evidente. Il risultato di questa scelta è decisamente vincente.

Ogni pagina è infatti accompagnata da una cura stilistica maniacale, tanto nella resa delle proporzioni tanto nel dare al quadro complessivo un’impronta sempre ben precisa e pulita. A questo si aggiunge la bravura dell’autore di saper dare anche una forte caratterizzazione ai personaggi principali, e non solo. In Run with the Wind è difficile trovare due personaggi che si assomigliano veramente tanto tra loro, grazie proprio alla ricercata voglia dell’autore di porre basi importanti e mai scontate, specialmente in una produzione del genere. Trattandosi di un’opera che fa dello sport il tema principale, è la resa del moto uno degli aspetti che mi ha maggiormente colpito. Le tavole che ritraggono gli atleti durante gli scatti, gli allunghi e in generale in tutte quelle pose tipiche di chi pratica sport, comprese le smorfie di dolore e fatiche, sono di una bellezza encomiabile, oltre a essere di una pulizia e di una precisione di grande spessore. Non sempre, e lo sappiamo bene, nel settore il fattore estetico è tutto, ma è chiaro che l’occhio vuole sempre la sua parte e, sotto questo aspetto, Run with the Wind si mostra in splendida forma, dalla prima all’ultima pagina.

Run with the Wind segue la storia di Kakeru, Haiji e di tutti i giovani studenti dell’università del Kansei, alle prese con un sogno apparentemente impossibile da realizzare: partecipare all’Ekiden di Hakone. Riusciranno i nostri giovani a centrare il proprio obiettivo? Disponibile in sei volumi singolarmente oppure in un box che racchiude la serie completa.

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A chi consigliamo Run with the Wind?

Run with the Wind è un’opera immortale, capace di mantenere intatto il proprio fascino anche a distanza di quasi vent’anni dall’originale pubblicazione. L’opera dei sensei Miura e Unno sa parlare al cuore degli appassionati e sa raccontare al meglio una storia tanto semplice quanto profonda, che va ben oltre i “semplici” dettami del tema sportivo, toccando argomenti diversi e delicati. Pur rimanendo, nel complesso, sempre molto romanzato e con un taglio narrativo pensato per non risultare mai esagerato, il racconto penetra nel cuore del lettore, lascia un segno profondo, nell’arco di una storia spalmata in sei volumi tutti ugualmente gestiti in termini di ritmi e di nozioni fondamentali per comprendere i dettami del “mondo” in cui si svolgono le vicende. Se siete appassionati di spokon, slice of life e seinen, insomma, non avete scuse: Run with the Wind potrebbe essere, anche per voi come lo è stata per me, una grandissima sorpresa.

  • Ottima costruzione dei personaggi
  • Graficamente superbo e curatissimo
  • La storia segue perfettamente la cultura dello sport e la passione che ne deriva

  • Il finale potrebbe essere un po’ troppo scontato e “tirato”
Run with the Wind
4.5

Semplicemente emozionante

Run with the Wind è un manga che colpisce dritto al cuore, specialmente se siete appassionati di sport. L’opera di Miura e Senno ci permette di vivere un’avventura autentica, fatta di vittorie e tante sconfitte, contornata da quella tipica vena da slice of life che non fa mai male. Se siete appassionati del genere o, semplicemente, siete alla ricerca di un prodotto maturo e dai temi importanti, beh, siete nel posto giusto.

Scrive di manga e videogiochi per comprare manga e videogiochi. Scrive, cucina, fa la pizza e nel tempo libero impasta. Necessita di più soldi, di più mani e di uno stomaco extra.

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