DURANKI – Recensione dell’ultimo capolavoro di Kentaro Miura

La nostra recensione di Duranki, volume unico sceneggiato da Kentaro Miura e illustrato dallo Studio Gaga

Duranki – Recensione dell'ultimo capolavoro di Kentaro Miura

L’ultimo capolavoro ideato da Kentaro Miura è ora disponibile grazie a una comodissima edizione in brossurato di Planet Manga. Duranki è un’opera incompleta, l’introduzione a una storia meravigliosa che non vedrà mai la luce. Ideato dal maestro Kentaro Miura e realizzato dallo Studio Gaga composto dai suoi allievi, essa è un’opera che dimostra l’amore di Miura per l’occidente e per la mitologia greca.

Esattamente come Berserk l’estetica occidentale e la simbologia del mito sono le matrici dell’opera. Un opera che mischia abilmente varie componenti occidentali per creare qualcosa di nuovo, originale, non sovrapponibile totalmente al mito, quanto più una sua alternativa. Dimostrazione dell’estrema capacità di ricerca e composizione del maestro e della sua continua voglia di sperimentare cose nuove.

Nata con intenzioni e un titolo diverso, nasce nella testa dell’autore come Amazones e cambia radicalmente quando la realizzazione passa allo Studio Gaga. Un confronto con l’idea originale però (che viene esposta a fine volume) dimostrano la capacità di Gaga di avere compreso a pieno le indicazioni del maestro e mantenendone il nucleo narrativo, la struttura del personaggio principale con un’atmosfera e una apparato grafico estremamente simile a quella di Miura.

Duranki – Recensione dell'ultimo capolavoro di Kentaro Miura

  • Titolo originale:ドゥルアンキ (Dōruanki)
  • Titolo italiano: Duranki
  • Uscita giapponese: 24 dicembre 2021
  • Uscita italiana: 23 marzo 2023
  • Numero di volumi: 1
  • Casa editrice: Panini Comics
  • Genere: Fantasy
  • Disegni: Studio Gaga
  • Storia: Kentaro Miura
  • Formato: 13×18, rossurato
  • Numero di pagine: 256

Abbiamo recensito Duranki tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da Panini Comics.

Amazones e Duranki

La storia nasce da un’idea molto semplice. Quella di un personaggio maschile dall’aspetto femmineo, mandato da un altro luogo o tempo, dovrà scontrarsi coi pregiudizi degli uomini, dovrà vivere nascondendo un segreto. La storia originale ideata da Miura (esposta nel redazionale a fine volume) era infatti un isekai molto semplice quanto potente e interessante nello sviluppo. Avrebbe dovuto narrare la storia di un personaggio giapponese che veniva catapultato nella guerra di Troia e preso in custodia dalle Amazzoni a causa del suo aspetto estremamente femminile. Mantenendo nascosto a tutti il suo sesso biologico, si sarebbe fatto strada tra le guerriere Amazzoni e, forte delle sue conoscenze tecnologiche del 21esimo secolo, li avrebbe aiutati a costruire armamenti e marchingegni per vincere la guerra.

La storia adattata da Studio Gaga ha però un diverso sviluppo. Il protagonista è infatti Usum, sempre un ragazzo dall’aspetto femminile che viene mandato sulla terra assieme al fauno Pan. I due verranno accolti da una coppia di anziani che fanno la guardia a una miracolosa arca in una zona della terra sacra agli dei. Durante le sue peregrinazioni però, Usum farà la conoscenza di un gruppo di giovani bambini con cui intraprenderà una serie di avventure pericolosissime. Usum dovrà farsi accettare, non tanto dai ragazzi, quanto dai loro genitori e dagli adulti del villaggio, dovrà farsi spazio tra i pregiudizi e le apparenze e farsi accettare di buon grado dagli uomini. Riuscirà anche grazie alla sua straordinaria conoscenza tecnica nell’uso del legno per la costruzione di armi e utensili per la caccia.

Due personaggi praticamente identici che portano il tema dell’ambiguità, all’interno di un sistema di simboli e rimandi tipicamente occidentali, rimandi alla mitologia greca e ai temi classici della tragedia. Il tutto condito da uno stile dinamico e narrativo altamente orientaleggiante.

Temi e ambientazioni

Veniamo invece all’ambientazione dell’opera. Penso sia inutile ribadire l’amore che Miura aveva per il nostro occidente, per la nostra cultura e la nostra arte. Già con Berserk aveva dato prova di avere affinità estetiche con il nostro passato medievale ad esempio. Qui però Miura emerge in tutto il suo splendore portando un grande omaggio alla Grecia classica e alla Bibbia. Un ibrido davvero molto interessante che riporta in auge estetiche, personaggi e vicende della nostra mitologia in una salsa completamente nuova.

L’ambientazione possiede infatti elementi del passato greco, nell’opera originale si pensi che era totalmente ambientato durante la guerra di Troia, con l’inclusione dell’elemento biblico dell’arca dell’alleanza e di alcuni mostri tipicamente orientali nell’estetica. Le tematiche toccate invece sono molto distanti da quelle della sua opera magna, se in Berserk infatti la tragedia greca si sviluppa tramite una violenza e una narrazione molto cruda, qui il focus è posto sull’innocenza infantile, e su come essa venga sporcata nel tempo dal passaggio all’età adulta. Il protagonista infatti, maschio dall’aspetto femminile, non dovrà combattere tanto contro i pregiudizi dei coetanei quanto più contro adulti e anziani. Gli scontri saranno per lui motivo di crescita, di presa di coscienza, abituato a vivere a stretto contatto con la natura Usum ancora non conosce la meschinità degli uomini.

Usum finisce per diventare un simbolo di purezza, non sporcato dalle categorie sociali di genere, al di sopra del giudizio e della società, in totale armonia con la natura. Il portatore di un’ideale luminoso, chiaro, difficile da attribuire al Miura pessimista e caotico di Berserk.

Le penne di Studio Gaga

Finalmente arriviamo alla caratteristica che più di tutte spicca in una qualsiasi tavola del maestro: i disegni. L’eccellenza di Studio Gaga si riconferma un’ultima volta. Lo stile del maestro emerge, in maniera molto matura definisce un mondo e un immaginario davvero complesso e studiato nei minimi dettagli. La pulizia dei design, le scene dinamiche, i ritratti espressivi e le ambientazioni prendono vita attraverso un comparto grafico pulitissimo, chiaro e senza spazio all’ambiguità.

Il paneling stesso permette alle immagini di susseguirsi in maniera totalmente fluida, creando una piacevolissima esperienza di lettura. Una menzione speciale al fantastico uso dei chiaroscuri attraverso i retini digitali. Il risultato da alle figure una rotondità e una tridimensionalità molto naturale, che sposa benissimo il movimento, evitando quel design molto plasticoso tipico di questi stili di disegno digitali. Un inchiostro netto, dettagliato e immediato. Omaggio più che riuscito al genio del maestro Miura.

L’ultima grande opera sceneggiata da Kentaro Miura e realizzata dallo Studio Gaga.

Né uomo, né dio; né maschio, né femmina. Ušumgal è solo, nello spazio tra il Cielo e la Terra. Armato solo del suo nome e del suo talento, è destinato a cambiare il mondo…

Un volume unico con i sette capitoli della storia e una raccolta di materiali extra inediti.

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L’edizione Planet Manga

L’edizione italiana di Duranki è un piccolo gioiellino. Lo possiamo dire. Il volume è un brossurato senza sovraccoperta al prezzo dei tankobon di Planet Manga. Al di là della bellissima copertina, che possiede una palette di colori estremamente brillanti e accattivanti, il volume è dotato di materiale aggiuntivo davvero apprezzabile.

Oltre a un mini-poster raffigurante Usum, il volume è infatti dotato di un’ampia sezione redazionale al termine del volume con il soggetto dell’opera originale come era stata pensata da Miura. L’opera prendeva il nome di Amazones e, come già abbiamo discusso nel primo paragrafo, era molto diversa dall’opera che avrete fra le mani una volta comprato. Un edizione per gli appassionati e non, che permette al lettore di poter apprezzare anche un’opera non conclusa, appena introdotta oserei dire.

A chi consigliamo Duranki?

Consigliamo Duranki di Kentaro Miura e Studio Gaga chi vuole piangere un’ultima volta con le atmosfere del creatore di Berserk. A chi desidera scovare nell’autore il lato innocente e puro che teneva ben nascosto nella sua opera più celebre. A chi ama l’innocenza e la purezza in tutte le sue forme.

  • Segno grafico eccellente
  • Atmosfere evocative

  • Purtroppo resterà inconcluso
Duranki
4.8

L'ultimo grande lascito di Miura

Il mondo di Duranki è un mondo dall’aspetto sognante, un mondo che prende vita grazie alle penne e agli inchiostri perfetti di Studio Gaga. Fatevi immergere in una lettura che omaggia la fantasia del maestro Kentaro Miura, la sua potenza narrativa e il suo immaginario fervido e unico. L’unico grande difetto di quest’opera è che purtroppo rimarrà incompiuta.

Scrittore incallito, impugna la penna come fosse una katana e si allena prendendo a colpi di spada un povero taccuino che si porta sempre appresso. Appassionato di fumetti americani e nipponici, il suo più grande sogno è quello di imparare a lanciare sfere di energia dal palmo della mano. Ogni notte sogna l’uscita del nuovo capitolo di Hunter x Hunter, per poi svegliarsi in lacrime e scontrarsi con la dura realtà.

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