Hyrule Warriors: Legends – Recensione

Hyrule Warriors: Definitive Edition

hyrule-warriors-legends-recensione-boxartIn un tempo lontano un essere malvagio venne sconfitto dall’eroe leggendario, che venne ricordato negli anni a seguire per la sua bizzarra tunica verde e per il suo enorme coraggio. L’essenza di quell’antico mostro venne divisa in quattro frammenti: tre di questi furono confinati in tre ere temporali completamente diverse, ognuna con la sua storia e le sue leggende, mentre l’ultima parte venne bandita dall’umanità grazie all’energia della leggendaria Spada Suprema, la cui potenza e magnificenza erano state tramandate solo attraverso le storie popolari. Oggigiorno, tuttavia, l’anima malvagia non si dà pace e cerca in tutti i modi di riuscire a ricomporsi per ritornare ad assumere le antiche sembianze di quell’essere maligno.

Cia, la maga protettrice dell’equilibrio della Triforza, venne affascinata dalle gesta e dalle imprese dell’Eroe della Leggenda, tanto da innamorarsene e cadere in una profonda infatuazione per quell’ormai dimenticato paladino. Purtroppo, il suo sentimento diede via libera all’individuo malvagio per intrufolarsi nel suo cuore, corrompendola e strappandole la luce che così tanto brillava dentro di lei. Cia venne quindi consumata dai suoi desideri e, sotto il controllo di quell’antico essere demoniaco, aprì la Porta delle Anime, che le avrebbe permesso di viaggiare tra i confini del tempo e dello spazio. Tramite i suoi poteri creò squilibrio in tutte le ere che contenevano parte dell’anima dell’entità malevola e tra queste troviamo quella in cui un giovane ragazzo si addestra per diventare cavaliere del regno di Hyrule. Il suo nome? Beh, è ovvio… Link!

Hyrule Warriors: Legends, il porting del già noto Zelda Musou, arriverà a breve sui nostri piccoli Nintendo 3DS. Il gioco venne pubblicato inizialmente su Wii U nel settembre del 2014 per poi tornare, a distanza di quasi due anni, in una sua versione completamente rielaborata sulla console portatile di mamma Nintendo. Su come, però, sia stato fatto questo lavoro c’è un bel po’ da discutere. Sarò franco con voi, sono un grande amante di The Legend of Zelda e lo dimostrano la gran quantità di titoli che possiedo appartenenti a questo brand. Quindi, in cuor mio, penso che già sappiate che cosa salterà fuori da questa recensione: il giudizio di un ragazzo nato e cresciuto con il suo fedele compagno di viaggi, Link. Dopo questa lunghissima introduzione, non ho intenzione di dilungarmi oltre: cominciamo ad analizzare ciò che potremo aspettarci una volta avviato il titolo sui nostri Nintendo 3DS.

  • Titolo: Hyrule Warriors: Legends
  • Piattaforma: Nintendo 3DS
  • Genere: azione, hack ‘n’ slash
  • Giocatori: 1
  • Software house: Nintendo, KOEI TECMO Games
  • Sviluppatore: Omega Force, Team NINJA
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 24 marzo 2016
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: Season Pass con nuovi personaggi, armi, mappe e costumi per le fatine
  • Note: disponibile nell’edizione limitata che include l’orologio bussola di Linkle

This is no Zelda boy, no Zelda!

Ebbene sì, ragazzi: il titolo di questo paragrafo è tra i più scontati che io abbia mai scritto. Il motivo? È molto semplice: parliamo di un gioco che di The Legend of Zelda non ha nulla se non ambientazioni e personaggi. Fortunatamente Nintendo ha deciso di porre dei paletti, evitando di identificare il gioco con il titolo completo del noto brand, ma la sostanza rimane comunque la stessa: se pensate di star acquistando un gioco appartenente alla serie storica di The Legend of Zelda, sappiate che non è così. Ma partiamo con ordine, cominciando con l’analisi della storia (se di storia si può parlare) che potremo vivere una volta avviata la Modalità Leggenda.

Come anticipato poc’anzi, durante il gioco dovremo fronteggiare l’antica maga protettrice della Triforza, Cia, la quale, corrotta dall’essere antico che un tempo infestava le terre di Hyrule, ha aperto la Porta delle Anime portando scompiglio in diverse ere tra quelle che hanno caratterizzato i titoli della serie. Toccherà a noi risanare il pasticcio creato dalla seducente maga, sfruttando al meglio le singole qualità dei nostri eroi. Mentre le forze della strega attaccheranno il Castello di Hyrule, il nostro caro Link, soldato hyliano in addestramento su cui Zelda aveva già rivolto la propria attenzione, correrà ad aiutare le truppe e ben presto verrà a conoscenza del fatto di essere il possessore di una delle tre virtù che compongono la Triforza: il Coraggio. Tuttavia il castello verrà sottomesso e nella confusione generale verranno perse le tracce di Zelda, e Impa, preoccupata, si metterà alla ricerca della principessa scomparsa, con l’aiuto di Link. Nel loro viaggio incontreranno Sheik, un guerriero Sheikah che sembrerebbe possedere notizie riguardo alla dolce donzella, nonché Lana, una strega bianca appartenente allo stesso clan di Cia. Fondamentalmente per quanto concerne la storia non abbiamo notato modifiche troppo eclatanti rispetto a quella dell’originale Hyrule Warriors su Wii U se non per ciò che riguarda gli scenari: nel titolo originale erano scaricabili come DLC, qui si sbloccheranno mano a mano che proseguiremo nella storia. Ho anche avuto modo di provare Linkle, una delle eroine su cui si è più discusso in questi mesi, e vi posso assicurare che, a mio parere, è il miglior personaggio giocabile tra tutti quelli disponibili. Eleganza, grazia, forza e combo incredibili… Cosa desiderare di più? Ho inoltre trovato molto simpatico il suo modo di approcciarsi e la sua (forse eccessiva) sbadataggine, anche perché il tutto viene condito da elementi di contorno che renderanno molto divertenti tutte quelle scene in cui possiamo godere della bella donzella. In questo nuovo Hyrule Warriors: Legends, oltre alla già citata Linkle (che spero sinceramente divenga protagonista di uno spin-off tutto suo), potremo utilizzare anche Link Cartone, Dazel, Re Dafnes Nohansen Hyrule e Skull Kid. Questa nuova versione porta quindi con sé una buona fetta di elementi aggiunti rispetto all’originale, ma… Se vi dicessi che questi passeranno completamente in secondo piano nel caso in cui abbiate un normalissimo Nintendo 3DS di vecchia generazione?

Oh my… That calo di Frame

Sarò schietto: se avete intenzione di acquistare Hyrule Warriors: Legends per giocarci su un normale Nintendo 3DS vi sconsiglio di cuore di farlo. Spendereste quaranta euro in un gioco la cui stabilità è davvero discutibile e che, a detta di tutti coloro che l’hanno provato sulla vecchia console, rasenta il limite della giocabilità. Cosa intendo dire? Oh, ma è semplice: banalmente vi ritroverete a scaraventare il vostro Nintendo 3DS contro il muro più volte per la frustrazione che provoca giocare al titolo a quindici fotogrammi per secondo. Parliamo di un musou, dove l’azione e le velocità fanno da padroni: come diamine è possibile che Nintendo e KOEI TECMO Games abbiano pensato che i giocatori avrebbero gradito usufruirne con questa qualità? È veramente imbarazzante il lavoro svolto sull’ormai “vecchia” console e ancora mi chiedo per quale motivo le software house nipponiche non abbiano deciso di portarlo esclusivamente su New Nintendo 3DS. Per quanto concerne quest’ultima macchina, è impossibile dichiarare che il porting non sia stato realizzato bene. Il titolo risulta davvero molto fluido e divertente (perlomeno per le prime cinque ore) e vi porterà molto spesso a distrarvi dalla vostra missione principale a causa della soddisfazione che dona l’affettare tutti i nemici che si interporranno tra voi e il vostro obiettivo. Tuttavia, se da un lato possiamo dire che il divertimento donato dal gameplay è rimasto invariato rispetto a quello della versione Wii U, non possiamo dire lo stesso del lavoro svolto per quanto riguarda il lato tecnico.

Quelle texture… Il mio falegname con trentamila lire le fa meglio

Sul serio: so che stiamo parlando di un porting e so anche che stiamo parlando di un titolo per Nintendo 3DS ma ciò non giustifica in alcun modo la presenza di immagini sgranate, logo in bassa risoluzione, antialiasing assente e texture sbavate. Ho avuto modo di provare la demo del titolo immediatamente dopo il Direct tenutosi a inizio mese e pensavo che queste mancanze fossero dovute al fatto che parlavamo di una versione preliminare. Ma no, assolutamente, se speravate in un possibile upgrade a livello estetico (perché di estetica si parla, non di grafica), sappiate che rimarrete delusi. Il gioco non è bello da vedere, per niente, e non ho notato nemmeno il tentativo di cercare di coprire i problemi legati a questi elementi. E non venitemi a dire “I giochi su console Nintendo non puntano all’estetica” perché sulla console portatile della software house nipponica è possibile trovare anche Monster Hunter 4 Ultimate che, per quanto anche lui abbia i suoi problemi, riesce a mascherarli bene, specie su New Nintendo 3DS. Capisco che si parli di un port e capisco che si parli di una console portatile, ma era davvero così complesso utilizzare texture di definizione migliore, o asset in alta risoluzione almeno per la schermata di avvio e le immagini che compongo il menu iniziale? Ditemi voi, sono davvero curioso di sapere la vostra una volta che il gioco sarà uscito. Mi imbestialisco facilmente per queste cose, anche per il fatto che, in quanto amante di Zelda, questo gioco è tutto fuorché pari a qualsiasi titolo della saga. Trama banale, profondità di gameplay assente, personaggi piatti e cura per i dettagli che rasenta i minimi storici della serie. Si tratta semplicemente di un musou con i personaggi iconici della saga. Sono d’accordo con l’apportare novità a dei brand storici ma se esse devono essere inserite, bisogna curarsi, almeno, di farle funzionare e soprattutto di farle funzionare bene. Questo gioco, ahimè, non funziona, o meglio, funziona per le prime cinque ore di gameplay, subito dopo le quali vi sarete annoiati talmente tanto che deciderete di riprendere il fantastico A Link Between Worlds. Sfruttare il nome di un brand è una cosa che sempre più spesso accade con i titoli odierni ma in cuor mio speravo che le saghe a me care venissero tirate fuori da tutto questo. Quando venne annunciato Hyrule Warriors su Wii U decisi spontaneamente di evitarlo e di non interessarmene in alcun modo e, dopo aver provato questo Hyrule Warriors: Legends, ho capito di aver fatto davvero la scelta giusta.

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Ocarine, martelli e amiibo conditi con polvere di fata

Mettendo per qualche secondo da parte il rancore che porto nei confronti dello spin-off in sé, discutiamo brevemente di ciò che potremo vivere di nuovo rispetto alla versione rilasciata su  Wii U nel settembre del 2014. Dal punto di vista della storia, una volta conclusa, verrà sbloccato un nuovo epilogo. La trama che lo riguarda ruoterà intorno ai livelli e ai personaggi di The Legend of Zelda: The Wind Waker, da cui verranno prese varie locations quali il Tempio del Vento e della Terra. Inoltre, avremo modo di scontrarci con due dei boss che erano presenti anche nell’originale titolo pubblicato su Game Cube: Re Helmarock e il Fantasma di Ganon. Per quanto concerne, invece, gli strumenti utilizzabili, nella nostra avventura avremo modo di usufruire di ben due nuovi oggetti: l’ocarina, la quale ci permetterà di teletrasportarci immediatamente in tutte le statue di gufo presenti nello scenario, e il martello, che fungerà da arma pesante da utilizzare contro Re Helmarock e per attivare le navi da guerra. Nel gioco saranno presenti tutte le modalità di quello originale, ad eccezione della Modalità Sfida, la quale è stata sostituita da una inedita funzionalità che ruota intorno alle fatine iconiche della saga. Allevandole avremo la possibilità di portarle con noi nei nostri scontri della Modalità Avventura, donandoci diversi bonus con i quali potremo portare a termine le nostre battaglie ancor più facilmente. Tramite l’apposita voce di menu a loro dedicata saremo in grado di nutrirle, cambiare loro gli abiti e potenziarne le caratteristiche; aumentando il legame con loro potremo incrementare ulteriormente i bonus offerti durante le missioni e sarà possibile, inoltre, scambiarle con gli altri giocatori tramite connessione Wi-Fi. Dal punto di vista delle innovazioni durante i nostri scontri, a differenza della versione Wii U, potremo cambiare il nostro personaggio a piacimento tra quelli disponibili sul campo di battaglia. Questa feature l’ho trovata davvero molto pensata e studiata, in quanto tramite essa è possibile spezzare la monotonia che molte battaglie potrebbero portare con sé. Per quanto concerne gli amiibo, invece, tutti quelli che erano compatibili con il titolo su Wii U lo saranno anche per quello in arrivo su 3DS. Oltre agli elementi già citati, non vi sono ulteriori contenuti aggiuntivi, se escludiamo i contenuti scaricabili che verranno resi disponibili nei mesi a venire e che comprendono nuovi personaggi, mappe, armi e quant’altro. Tiriamo, quindi, le somme.

A chi consigliamo Hyrule Warriors: Legends?

Mi sento di consigliarlo esclusivamente a tutti i giocatori che amano i musou. Se pensate di acquistare il gioco credendo di trovarvi fra le mani un titolo appartenente al brand Zelda e quindi un gioco in grado di proporvi un gran numero di avventure e di farvi sentire davvero degli eroi, sappiate che state sbagliando acquisto. Da fan di Zelda da circa quindici anni non posso che trovarmi disgustato di fronte a tale lavoro e non perché sia un musou, ma perché è un titolo privo di quella cura che ha contraddistinto ogni gioco appartenente a questo brand. E non basta mettermi Link in copertina per far lievitare a dismisura il mio giudizio finale.

  • I nuovi personaggi sono molto soddisfacenti da utilizzare
  • Combo incredibili come l’originale su Wii U
  • Il divertimento è assicurato…

  • …Ma solo per le prime 5/10 ore
  • Texture sbavate e prive di profondità
  • Antialiasing assente
  • Ingiocabile sui vecchi Nintendo 3DS
  • La scelta di eliminare la modalità Sfida a favore di quella con le fatine è discutibile
Hyrule Warriors: Legends
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Un Link dalle gesta confusionarie e poco eroiche

Penso che la mia amarezza nei confronti di questo titolo sia ben più che evidente nel leggere le parole che vi ho proposto. Purtroppo da fan di Zelda non riesco proprio a considerare questo gioco un titolo appartenente al brand. So che l’obiettivo non era quello di renderlo tale, ma in ogni caso gli errori e i disastri fatti per quanto concerne il lato tecnico e/o estetico non sono giustificabili in alcun modo. Il gioco ha molti problemi, specie sui vecchi Nintendo 3DS e personalmente vi sconsiglierei di cuore l’acquisto, a meno che non cerchiate espressamente un musou per console portatili; in tal caso non posso che dirvi che probabilmente è il migliore che possiate trovare sulla handheld di Nintendo. Sperando che l’irritazione per questa mossa commerciale della software house nipponica mi passi presto, nonostante sia stata da poco alimentata dall’annuncio di un Season Pass colmo di nuovi contenuti scaricabili a pagamento, vi auguro che, come è successo a chi ha curato questo porting, non cadiate rovinosamente durante le vostre battaglie.

Videogiocatore da molto, forse troppo tempo. Amante di tutto ciò che è giapponese, compresi i JRPG e il sushi... Soprattutto il sushi.