GrimGrimoire OnceMore – Recensione

Come per magia, ecco apparire dal passato uno dei titoli di esordio di Vanillaware, in una nuova versione aggiornata. Questo è GrimGrimoire OnceMore

GrimGrimoire OnceMore – Recensione

Ormai è praticamente passato un anno da quando scrissi una recensione su Vanillaware, parlando del superlativo porting per Switch del suo fantascientifico gioiellino, 13 Sentinels: Aegis Rim. Ed ora eccomi qui, per parlare ancora una volta di questa relativamente giovane software house di Osaka, questa volta con una remaster di uno dei suoi primi titoli, ovvero GrimGrimoire.

Forse non  molti conosceranno questo titolo uscito originariamente su PlayStation 2 nel 2007, ma vi basti sapere che fu uno dei titoli di esordio della software house insieme all’ormai cult Odin Sphere. E proprio come Odin Sphere, a distanza di anni, ottenne una remaster con nuovi contenuti e bilanciamenti al gameplay, ovvero Odin Sphere: Leifthrasir, così tocca a questo piccolo strategico 2D avere una sua versione remaster ampliata, GrimGrimoire OnceMore,uscita in Giappone lo scorso anno su PlayStation e Nintendo Switch, e che finalmente sbarca in Occidente, ovvero il gioco di cui oggi andremo a parlare. Quindi prepariamo le bacchette magiche, i libri di incantesimi e prepariamoci a vedere cos’ha in serbo questo peculiare mondo fatato rimesso a lucido per noi

GrimGrimoire OnceMore – Recensione

  • Titolo: GrimGrimoire OnceMore
  • Piattaforma: PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: RTS
  • Giocatori: 1
  • Publisher: NIS America
  • Sviluppatore: Vanillaware
  • Lingua: Inglese (testi), Inglese e Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 4 aprile 2023
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: si tratta della remaster dell’originale GrimGrimoire uscito nel 2007

Abbiamo recensito GrimGrimoire OnceMore con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da NIS America tramite PLAION.

 

Protagonista della vicenda è la deliziosa biondina Lillet Blan, una giovane di campagna proveniente da una famiglia formata dai genitori e numerosissimi fratellini, che per dare una mano al resto del parentame si reca alla mistica Torre della Stella Argentata, un’illustre scuola di magia fondata dal grande stregone Gammel Dore, per poter diventare una potente strega. Giunta a destinazione, la ragazza non tarda a fare conoscenza non solo con i suoi compagni, tra cui l’adorabile Margarita, il fascinoso ma arrogante Bartido e il taciturno ma disciplinato Hiram, ma anche dei suoi eccentrici docenti, a cominciare dal vecchio e saggio Gammel stesso, l’alchimista Chartreuse che rinunciò alla sua forma umana per trasformarsi in un leone antropomorfo, la sensuale negromante Opalnaria di lui perdutamente innamorata, e l’eccentrico quanto inquietante e perverso diavolo Advocat.

GrimGrimoire OnceMore – Recensione

Già nei suoi primi cinque giorni all’accademia, Lillet non solo imparerà, tra le varie magie, il prezioso utilizzo dei Grimori di evocazione, ma scoprirà anche interessanti retroscena sulla storia della Torre. Infatti, diversi anni addietro, prima dell’inizio di questa storia, i due stregoni Gammel e Lujie unirono le forze con il potente Arcimago  Calvaros per create la Pietra Filosofale, ma quando quest’ultimo tentò di sfruttare il potere della pietra per i suoi loschi fini, i due stregoni furono costretti ad affrontarlo. Al termine della battaglia, Calvaros fu sconfitto, e il suo spirito sigillato proprio nella Torre della Stella Argentata.

GrimGrimoire OnceMore – Recensione

La vita di Lillet scorre tranquilla, tra lezioni di magia e interazioni con i suoi strampalati coinquilini e con il suo adorabile elfetto domestico. Poi, la quinta notte della sua permanenza alla scuola, accade l’inaspettato: lo spirito di Calvaros si libera dal suo sigillo, e inizia a vagare per i corridoi della torre uccidendo chiunque si trovi davanti senza alcuna pietà. Nonostante i suoi sforzi, anche Lillet non riesce a fare molto contro questo potente nemico. Sembra che per lei sia giunta la fine, ma allo scoccare della mezzanotte, la piccola si risveglia nel suo letto, trafelata, come se nulla fosse stato. Pensando che all’inizio si trattasse solo di un sogno, la biondina scoprirà invece di essere tornata indietro nel tempo di cinque giorni, sebbene con la consapevolezza di quanto accaduto… ma perché il tempo si riavvolge? E in quale modo si può fermare Calvaros? Quali segreti nascondono gli insegnanti della scuola? E che cos’è davvero la Pietra Filosofale? La nostra protagonista dovrà usare tutte le sue risorse magiche per uscirne vincitrice e svelare tutti i segreti.

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Chi conosce i giochi Vanillaware, sa solitamente in che genere di giochi è specializzata: action a scorrimento che per certi versi ricalcano anche i vecchi picchiaduro a scorrimento che un tempo spopolavano sulla scena arcade (Dragon’s Crown ne è un esempio specialmente lampante), ma questo non vuol dire che non si faccia problemi a distanziarsi da questa tipologia di gioco — infatti, se ricorderete 13 Sentinels, non era un action, bensì un ibrido tra un adventure e un tattico che univa sia meccaniche in tempo reale che a turni. Ebbene, si potrebbe tranquillamente dire che quelle meccaniche siano state in parte riprese proprio da GrimGrimoire! Vedete, quello che abbiamo fra le mani, inaspettatamente, è un vero e proprio strategico in tempo reale, sebbene con visione laterale e con l’estetica 2D a cui ormai Vanillaware ci ha abituati e con cui ci ha viziato. Come in alcuni dei più celebri RTS americani (in primis, quelli vecchi della Blizzard come Warcraft e Starcraft), saremo chiamati a organizzare le nostre truppe sul campo di battaglia e, soprattutto, le risorse, che in questo caso, sarà rappresentato dai preziosissimi Cristalli di Mana che dovremo far farmare ai nostri famigli per potenziare le nostre rune evocate dai Grimori, ed evocare unità da guerra con cui attaccare i nemici, difendere sia rune che cristalli o distruggere le rune nemiche dopo averle trovate in mezzo all’ormai immancabile Nebbia di Guerra.

GrimGrimoire OnceMore – Recensione

Ogni Grimorio di evocazione che andremo a sbloccare con il progredire dell’avventura ha una sua tipologia (leggi: elemento) e un determinato tipo di famigli da poter evocare: il grimorio Glamour ci permetterà di evocare creature fiabesche dei boschi come elfi, fate e unicorni; il Necromancy evocherà (ovviamente) svariate tipologie di spettri e non morti; il Sorcery ci farà ottenere l’aiuto di creature mistiche come diavoletti, grimalkin e (soprattutto) temibilissimi draghi; infine,  l’Alchemy ci farà congiurare creature artificiali come slime, homunculus e golem. Come nei più classici schemi per i giochi strategici, ogni grimorio sarà più forte contro un determinato tipo, e più debole contro un altro, quindi bisognerà studiare bene il campo di battaglia e vedere quali unità schierare in campo!

Fortunatamente per quelli che non sono esattamente avvezzi alla strategia in tempo reale, è possibile non solo abbassare la difficoltà degli stage, ma anche prendere parte a delle missioni extra che, se completate, ci ricompenseranno con tanti punti con cui potenziare i nostri grimori e, di conseguenza i nostri famigli, aumentando cose come le loro statistiche, il raggio di attacco, e la velocità di movimento. Chi invece ha dimestichezza con il genere, può anche provare le difficoltà più alte e vedere cosa riesce a fare, anche se c’è da dire che il divertimento non sia così duraturo… non perché il gioco sia fatto male o noioso, semmai il contrario, ma perché e davvero corto, con una durata media di una quindicina di ore, che ammontano a una ventina o giù di lì facendo tutti gli extra.

È la prima settimana dell’aspirante maga Lillet Blan alla prestigiosa Silver Star Tower, dove la magia e le meraviglie abbondano. Tuttavia, l’illusione va in frantumi quando Lillet viene improvvisamente svegliata nel cuore della notte per trovare… Improvvisamente svegliata nel bel mezzo della sua quinta notte, scopre che i suoi professori e compagni sono stati tutti uccisi da un misterioso e sconosciuto cattivo alla ricerca della famosa Pietra Filosofale. Tuttavia, poco prima che Lillet subisca la stessa sorte, l’orologio segna la mezzanotte e lei viene spinta indietro nel tempo fino al giorno in cui è arrivata. Deve quindi rivivere i suoi primi cinque giorni per trovare la verità celata nella Silver Star Tower per impedire il destino mortale che è già stato messo in moto!

Vivi l’emozionante avventura di Lillet Blan e un mondo splendidamente illustrato, ora in alta definizione! Con una grafica rimasterizzata, un albero delle abilità nuovo di zecca e molti miglioramenti dell’interfaccia utente, GrimGrimoire OnceMore porta la classica strategia PS2 di Vanillaware a un livello superiore.

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GrimGrimoire OnceMore – Recensione

Lillet Blan e la Pietra Filosofale

Riguardo al comparto grafico… beh, c’è anche solo bisogno di parlarne? Il team di sviluppo fondato da George Kamitani ha una sua impronta grafica che ormai è un eterno marchio di garanzia, nonché riconoscibilissimo, e che neanche in questo titolo tradisce le aspettative. Ogni esperienza è praticamente come vedere un colorato e dettagliato libro di favole illustrato che prende vita, e le animazioni durante le battaglie sono incredibilmente belle da guardare — specialmente le animazioni dei cristalli quando vengono attivate e delle creature più grandi. Altra cosa pregiabilissima sono i dettagliatissimi ritratti dei personaggi durante le sequenze dialogate, con le loro molteplici espressioni facciali e con quel gradevolissimo effetto “respiro” che le rende praticamente vive. A rendere il tutto ancora più gradevole per gli occhi sono i glossari di unità e personaggi con tanto di sprite e altri disegni dedicati alla lore e le molteplici illustrazioni che è possibile sbloccare giocando (Potete gustarne alcune tra gli screen), tra cui non può certo mancare un altro caposaldo Vanillaware: dettagliati disegni di prelibatezze culinarie!

GrimGrimoire OnceMore – Recensione

Anche la musica fa la sua bella figura, con delle simpatiche melodie con un che di gotico/stregonesco che per certi versi ricordano un po’ le tonalità sentite nella serie di Disgaea. Così com’è pregiabile il doppiaggio sia in inglese che in giapponese. Per quanto riguarda il testo, beh… per qualche ragione, diversamente da Leifthasir o 13 Sentinels, qui è completamente assente la lingua italiana… il che è un peccato, considerando gli impeccabili precedenti in lingua nostrana dei titoli Vanillaware.

A chi consigliamo GrimGrimoire OnceMore?

Inutile anche dire che se siete fan dei giochi Vanillaware e non avete avuto modo di reperirlo su PlayStation 2, sarebbe una buona idea prenderlo in questa versione remaster con delle migliorie al gioco (come ad esempio la possibilità di velocizzare gli scontri e di potenziare le magie). Consigliamo GrimGrimoire OnceMore anche a chi è un fan del genere RTS, ma magari vorrebbe qualcosa che si distacchi un po’ dalla classica estetica “brutale” degli strategici occidentali, magari cercando qualcosa con un feel un po’ più fiabesco e “puccioso”. Inoltre, considerando le molteplici somiglianze con una certa famosa serie di libri per ragazzi su una scuola di magie, potrebbe stuzzicare anche l’attenzione dei fan di quello che definiscono “mondo dei maghi”. Ma non aspettatevi chissà quale lunghezza o profondità narrativa. Specialmente se paragonato agli altri titoli Vanillaware come Odin Sphere 13 Sentinels, che godevano di trame davvero complesse e ben intrecciate, altrimenti rischiate di rimanere delusi.

  • Graficamente ineccepibile
  • Meccaniche RTS ben congenate
  • Musica e doppiaggio di prim’ordine

  • Troppo breve
  • Non al livello di altri giochi Vanillaware come trama
  • Localizzazione in italiano assente
GrimGrimoire OnceMore
3.9

Non il miglior titolo Vanillaware, ma comunque validissimo

GrimGrimoire OnceMore è un gioco decisamente unico, le cui meccaniche sono validissime e gradevoli anche a oltre dieci anni dalla sua uscita (del resto, ci sarà un motivo per cui gli RTS non sono mai davvero passati di moda!), un titolo che prende un tipo di strategia tipicamente occidentale e lo mischia sapientemente con quell’estetica tra il fiabesco e il cartonesco con cui da sempre Vanillaware ci delizia. Un vero peccato per la scarsa longevità del gioco, per la trama che forse non è sempre all’altezza e per la mancata localizzazione in italiano, perché se non fosse stato per queste pecche, avrebbe sicuramente ottenuto un punteggio più alto… anche perché, oh! È un remaster davvero ben curato e fluido, e questo sembra diventare sempre meno la norma nel panorama dei remaster, purtroppo.

Una normalissima bimba ultraventenne che ha trafficato con computer e videogiochi per tutta la vita. Nel tempo libero le piace scarabocchiare sul suo sketchbook.

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