Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation – Recensione

Pronti a partire per un’indimenticabile vacanza estiva in Giappone assieme a Shinnosuke Nohara e alla sua pazza famiglia? Preparate le chiappette!

Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation – Recensione

Oltre che aggiudicarsi il premio di gioco con il nome più lungo del 2022, Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation -The Endless Seven-Day Journey- è l’ultimo titolo tratto dalla serie animata di Crayon Shin-Chan lanciato in Giappone, dove è disponibile dalla scorsa estate. Annunciato nel corso di un Nintendo Direct solo per il mercato nipponico infatti, The Endless Seven-Day Journey ha saputo catturare l’attenzione del resto del mondo grazie alla sua estetica incredibile e alle sue atmosfere da sogno, che ricreano una vera vacanza estiva in uno sperduto paesino del Giappone moderno. Fortunatamente, a distanza di un anno dall’uscita in patria, Neos ha deciso di portarlo in Occidente, per la gioia dei pochi fan italiani rimasti dell’opera da cui è tratto e di tutti i giocatori affascinati dai suggestivi trailer.

Ma Shin chan: Me and the Professor non è solo questo: oltre ad essere tratto dalla serie animata omonima, è anche il sodalizio con una saga videoludica poco conosciuta in Occidente, ma che affonda le sue radici nel 2000 e sulla prima PlayStation. Parliamo di Boku no Natsuyasumi, il gioco di Kaz Ayabe e Millennium Kitchen che ha dato vita a svariati altri episodi, fra cui l’unico giunto in Occidente su Nintendo 3DS eShop, “Attack of the Friday Monsters! A Tokyo Tale”. Shin chan riprende le atmosfere e le meccaniche di gioco di Natsuyasumi, trasportandole nel mondo dell’opera del compianto Yoshito Usui, con una trama degna di un lungometraggio animato. Sarà tutto oro quel che luccica? Munitevi di una gustosa scatola di scrocchia e crocchia per godervi al meglio la nostra recensione.

Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation – Recensione

  • Titolo: Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation -The Endless Seven-Day Journey-
  • Piattaforma: Nintendo Switch, PlayStation 4, PC / Steam
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: Avventura, Simulazione
  • Giocatori: 1
  • Publisher: Neos Corporation
  • Sviluppatore: Millennium Kitchen, STAR FACTORY
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 11 agosto 2022 (Nintendo Switch), 25 agosto 2022 (PlayStation 4), 31 agosto (Steam)
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: il titolo uscirà prossimamente anche in edizione fisica

Abbiamo recensito Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation -The Endless Seven-Day Journey- con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da Neos Corporation tramite Kyos Co., Ltd.

Giunta in Italia nel 2005, ma in onda in Giappone sin dal 1992, la serie animata di Crayon Shin-chan è una sorta di slice of life di stampo umoristico che vede al centro delle vicende la famiglia Nohara e il suo irritante ma spassoso primogenito, che qualcuno ha osato definire il Bart Simpson giapponese. Shinnosuke Nohara, detto Shin-chan, è un ragazzino di cinque anni senza peli sulla lingua e con un umorismo tagliente e decisamente precoce per la sua età, che ama girare con le chiappette al vento, provarci con ragazze troppo grandi per lui e umiliare gli adulti in ogni modo possibile e immaginabile. Caratterizzato dallo splendido doppiaggio italiano diretto da Massimo Corizza per le reti Mediaset (che dava la voce anche al protagonista), l’anime di Shin-chan non avrà forse ottenuto il successo sperato, ma ha regalato splendide perle dell’adattamento italiano come “belle bambole beote in bikini”, l’indecente alter ego Culuculu Man e il tormentone “mele-mele-mele, meglio della tele”, che per forza di cose non ritroveremo in questo gioco.

Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation – Recensione

Va bene la vacanza, il relax, la simulazione, ma c’è un aspetto fondamentale da capire: sarà riuscito Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation -The Endless Seven-Day Journey- a catturare l’irriverente demenzialità della serie originale e trasferirla nel gameplay caratteristico di Boku no Natsuyasumi, e allo stesso tempo creando un mix in grado di intrattenere e stupire i giocatori?

Shake it, Shake it, Shin chan!

Alla fine di luglio Misae Nohara, assieme ai suoi due figli e al cagnolino Shiro, decide di raggiungere il marito Hiroshi in viaggio di lavoro, alloggiando però in un paesino nelle vicinanze, a casa di Yoyoko, amica di vecchia data. Dalla città di Kasukabe, nella prefettura di Saitama, viaggeranno quindi in direzione di Kumamoto, nell’isola di Kyushu. La famiglia di Yoyoko abita in un paesino accanto alla cittadina di Aso, chiamata Asso — che, vi assicuro non è un gioco di parole intenzionale. Tuttavia, proprio in stazione, davanti al faccione di Kumamon, la famiglia ricongiunta col papozzo si imbatterà in un inquietante ometto, che chiederà loro di fare da tester per la sua ultima invenzione: una macchina fotografica apparentemente normale, che però è in grado di “utilizzare il potere dell’immaginazione per trasformare in realtà antiche leggende”.

Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation – Recensione

Nelle mani di Shinnosuke, però, la fotocamera non servirà ad altro che a tramutare in disegni a pastello (crayon, come da titolo originale del manga!) tutti i ricordi della vacanza estiva del protagonista. In termini di gameplay, non saremo noi a scattare le foto in prima persona, ma il gioco stesso immortalerà tutto ciò con cui Shin chan entrerà in contatto, dai dialoghi con gli altri personaggi agli oggetti, insetti e pesci catturati, raccogliendo il tutto nel suo prezioso album da disegno e scegliendo uno dei due commenti di Shin chan a nostra disposizione, uno più diretto (fastball) e l’altro invece più tagliente (curveball).

Giunto ad Asso, Shin farà la conoscenza di tutta la famiglia Hinoyama, che ospiterà lui e i Nohara nel ristorante di ramen di famiglia: la vecchia amica di mammola, Yoyoko, sua sorella minore Lalako e loro padre, soprannominato “Cap”. Quest’ultimo gestisce una redazione giornalistica, nella quale Shinnosuke verrà in qualche modo coinvolto come reporter per merito del suo spirito di osservazione e delle sue bizzarre fotografie — un lavoro che diverrà ben presto uno degli elementi cardine del gameplay.

Il gioco è suddiviso in giornate, una settimana in totale, nel corso delle quale la vita scorrerà leggera, dagli esercizi mattutini (la cui canzoncina vi penetrerà irrimediabilmente il cervello) al tramonto. Nei panni di Shin chan potremo esplorare quasi liberamente il paese, soddisfare le richieste dei negozianti in cambio di qualche spicciolo da spendere in snack al curry, onigiri e scrocchia e crocchia (che in realtà si chiamano Chocobi), catturare insetti con il retino e pescare in riva al fiume che attraversa Asso. L’energia del nostro protagonista calerà con ogni azione effettuata e per riempirla dovremo mangiare i suddetti snack, ma una volta arrivata la sera verremo richiamati a casa per cenare con tutta la famiglia riunita, fare il bagno con papozzo Hiroshi e concederci un ultimo giro nei dintorni dell’abitazione, per sbloccare eventi e conversazioni accessibili solo di sera (o in determinate sere). Ad un certo punto, tuttavia, succederà qualcosa di inatteso e alcuni strani eventi sconvolgeranno (più o meno) l’equilibrio del paesino e di tutti i suoi abitanti.

Professor Akuno

Sbernoccoli dietro le orecchie

Vi ricordate del Professor Akuno, lo strano individuo conosciuto alla stazione di Kumamoto? Il suo laboratorio segreto si trova proprio nella cittadina di Asso, e lui stesso ama definirsi lo scienziato pazzo più malvagio mai visto sulla faccia della Terra. Il suo scopo, in qualche modo, è quello di far sì che il mondo, cominciando dai suoi compaesani, riconosca la sua grandezza e per questo motivo farà di tutto per farsi notare con le sue malefatte, evocando temibili dinosauri dal passato grazie alla sua presunta macchina del tempo. Purtroppo, volontariamente o forse no, sarà proprio Shin chan a mettergli i bastoni tra le ruote, rendendo docili le immense creature e affibbiando loro ridicoli nomi (che potremo scegliere noi stessi e che ci strapperanno qualche risata). Per punirlo, Akuno farà sì che la vacanza di sette giorni ricominci ogni volta da capo, in un ciclo infinito di cui solo lui e Shinnosuke saranno a conoscenza. Come faremo a venirne a capo?

Il ripetersi di questa settimana farà sì che i nostri progressi all’interno del gioco non vadano perduti, sbloccandoci anzi nuove attività da svolgere e nuove aree da esplorare e in cui trovare nuovi oggetti, pesci e insetti con cui potremo arricchire il nostro archivio faunistico. Ad esempio, un piccolo appezzamento di terra in cui coltivare ortaggi da utilizzare per gli incarichi da portare a termine, oppure un mini-game di combattimento fra robot in miniatura (parodia del gioco arcade Mushiking) che sfrutta la meccanica della morra cinese e le carte potenziamento che troveremo nei Chocobi. Con il passare dei giorni, vivendo tutti gli eventi che la vacanza estiva mette a nostra disposizione, il giornale di Cap diventerà sempre più rilevante, i cittadini ci assegneranno nuovi compiti da svolgere e via via verranno sbloccati nuovi obiettivi da portare a termine, fino ad arrivare ai titoli di coda. L’obiettivo del nostro rotondo e impertinente Shin chan, però, sarà principalmente uno: quello di riuscire a conquistarsi un appuntamento con la ragazza più carina del paese.

Yoshiko, la futura ragazza di Shinnosuke?

Fantasticoso, mozzafiatante

Abbiamo portato a termine Me and the Professor on Summer Vacation su Nintendo Switch in poco più di dieci ore, giocando prevalentemente in modalità portatile. Il titolo gira a 30 fotogrammi al secondo con una risoluzione di 720p in handheld e 60 fps con la risoluzione di 1080p in modalità docked, con un risultato complessivamente ottimo in entrambi i casi. Fatta esclusione per quello di avvio, i caricamento sono piacevolmente rapidi e le transizioni fra una schermata e l’altra pressoché istantanee. L’intero gioco è disegnato a mano per quanto concerne gli scenari statici, nei quali ci sposteremo una schermata alla volta — un po’ come accadeva nei primi tre Resident Evil, per intenderci — mentre tutti i personaggi sono realizzati in 3D con la tecnica del cel shading.

A volte l’aliasing risulta più evidente di altre, specie in modalità portatile e con le inquadrature più lontane, ma non arriva mai a risultare troppo fastidioso. Tra i difetti non possiamo che annoverare proprio l’eccessiva distanza di alcune inquadrature, che a volte ci faranno perdere qualche diottria nel tentativo di capire se quella microscopica macchiolina sullo schermo è un insetto da catturare oppure un granello di polvere sullo schermo. Fortunatamente, il team di sviluppo si è fatto perdonare inserendo un pulsante (in verità due, ZL e ZR) che ci consente di muoverci più velocemente utilizzando la modalità “chiappe all’aria” di Shinnosuke, proprio come accade nella serie animata a cui il gioco si ispira. Dimenticatevi, tuttavia, di vederlo danzare nudo per le vie di Asso con un elefante disegnato sul pube.

Il comparto audio è altrettanto valido, sia dal punto di vista musicale che del doppiaggio originale in giapponese, ma soprattutto per quanto concerne i rumori ambientali: l’acqua del fiume che scorre, il frinio delle cicale, gli uccellini che cinguettano, il vento che muove le foglie, lo sferragliare del treno nei pressi della stazione e tutto ciò che un’estate in un paesino di campagna potrebbe farci venire in mente. Il gioco è stato localizzato in diverse lingue, tra cui l’inglese, tuttavia fra queste non troviamo la nostra. Per questo motivo, spesso e volentieri, i giochi di parole adattati al meglio possibile da quelli giapponesi (non sempre col risultato sperato) potrebbero risultare spesso incomprensibili, privandoci di una buona porzione di divertimento dal pacchetto confezionato da Millennium Kitchen, che avrebbe catturato maggiormente l’attenzione del pubblico nostrano con una versione in lingua italiana del gioco. Se il tempo a disposizione nostra non dovesse bastarci, inoltre, dalle opzioni potremo rallentare la velocità di scorrimento delle giornate, oppure al contrario velocizzarla se non ci resta molto da fare, e una volta terminato il gioco sarà possibile salvare la partita per avviare un New Game+ nel quale potremo trasportare tutti i nostri progressi con l’obiettivo di completarlo al 100%.

Battaglie fra robot

Shin Nohara. Gumdum, ikimasu!

A chi consigliamo Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation -The Endless Seven-Day Journey-?

Che conosciate o meno la serie originale di Crayon Shin-chan, Me and the Professor on Summer Vacation saprà intrattenervi e rilassarvi con le sue attività e la sua storia ricca di misteri e innocenti curiosità. Tuttavia, chi conosce l’anime e lo ha seguito in TV potrebbe trovare il gioco meno spassoso e spregiudicato nelle situazioni, dato che il solito umorismo del protagonista e le reazioni di chi gli sta intorno vengono in qualche modo smorzate dal flusso di gioco pacato e dall’ambientazione rurale. Il titolo, purtroppo, non è stato localizzato nella nostra lingua e vi consigliamo di giocarci solo se comprendete bene l’inglese tanto da poter intuire i già citati giochi di parole che caratterizzano buona parte delle battute del protagonista.

  • Splendida regia che richiama quella di un film d’animazione
  • Esteticamente è un sogno a occhi aperti
  • Uno dei titoli tratti da un anime più ispirato degli ultimi anni

  • Rilassante, ma tende ad essere ripetitivo
  • Non è abbastanza demenziale e spregiudicato quanto l’anime
  • Peccato per il mancato adattamento italiano
Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation -The Endless Seven-Day Journey-
4

Un’indimenticabile vacanza estiva

Shin chan: Me and the Professor on Summer Vacation -The Endless Seven-Day Journey- è uno dei giochi tratti da un anime più ispirati e originali degli ultimi tempi, un prodotto rilassante con cui trascorrere l’estate o con cui ricordarla nostalgicamente anche quando farà più freddo. Nonostante le attività, i personaggi e le ambientazioni non siano eccessivamente variegati, così come siano poche le ore necessarie per portarne a termine la trama principale, l’ultimo gioco di Shin chan sarà capace di entrarvi nel cuore, che l’opera originale vi piaccia oppure no. Che conosciate o meno Crayon Shin-chan infatti, con la sua semplicità “The Endless Seven-Day Journey” potrà conquistarvi se gli concederete una possibilità, magari in una pausa fra un gioco impegnativo e un altro. È adatto a tutte le età, dai giovanissimi fino a quelli più in là con gli anni, e la portatilità della console Nintendo è perfetta per farci godere dei suoi splendidi scenari e delle piacevoli giornate di vacanza da passare in compagnia della famiglia Nohara. Il titolo è disponibile al momento solo in digitale su Nintendo eShop, ma verrà lanciato su PlayStation 4 il 25 agosto e il 31 dello stesso mese su Steam. Neos, infine, ci ha confidato di avere in cantiere un’edizione fisica anche per l’Occidente, ma i dettagli sono in via di definizione e verranno comunicati prossimamente.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà reso pubblico.I campi obbligatori sono contrassegnati con *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.