Shinobi Refle: SENRAN KAGURA – Recensione

TETTE! Bene, ora che ho la vostra attenzione… no, seriamente: tette. Cosa vi aspettavate? Gatti? Pancake? Elucubrazioni filosofiche? Questa è la recensione di Shinobi Refle: SENRAN KAGURA!

Shinobi Refle: SENRAN KAGURA - Recensione

Shinobi Refle: SENRAN KAGURA - RecensioneL’aula al crepuscolo non cambia mai. Anche lo scorrere del tempo non cambia mai. Tuttavia, non so perché, ma oggi ho come l’impressione che ci sia “qualcosa” di diverso. Qualcosa di banale, ma allo stesso tempo qualcosa di insostituibile. In un posto come questo, insieme a te…

“Riesci a sentire anche tu… questa sensazione?”

Dopo la parentesi che ha visto la saga di SENRAN KAGURA spostarsi su PlayStation (e successivamente, PC) dopo solo un paio di giochi sulla console portatile di casa Nintendo, è tempo per le poppute shinobi di HONEY∞PARADE GAMES di sbarcare su Nintendo Switch. Tuttavia, non proprio nella maniera che mi sarei aspettato. Shinobi Refle -SENRAN KAGURA- è uno spin-off che fa esordire Asuka (e Yumi) sulla fuoriclasse della casa di Kyoto, probabilmente rimanendo confinato alle terre del Sol Levante. Varrà la pena sborsare quei pochi spiccioli per aggiungerlo alla nostra libreria di giochi digitali?

  • Titolo: Shinobi Refle -SENRAN KAGURA-
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Genere: Simulazione, Dating Sim
  • Giocatori: 1
  • Software house: Marvelous!
  • Sviluppatore: Tamsoft, HONEY∞PARADE GAMES
  • Lingua: Giapponese (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 24 novembre 2017
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: Yumi, storia e personaggio aggiuntivo
  • Note: spin-off della saga che esordisce su Nintendo Switch

L’epopea di SENRAN KAGURA è nata ormai più di sei anni fa su Nintendo 3DS, con un beat’em up a scorrimento orizzontale senza troppe pretese, che aveva come punto focale un unico elemento: il fanservice. Tuttavia, non è stato solo l’ostentazione di poppe e mutandine a renderlo il titolo che è oggi. Marvelous! e Kenichiro Takaki hanno curato molti altri aspetti per il primo Shōjo-tachi no shin’ei così come per i successivi titoli nati dal suo inaspettato trionfo… quasi tutti. Una trama accattivante, un design originale ma soprattutto un’ottima caratterizzazione per ciascuno dei personaggi coinvolti hanno decretato il successo di quella che, da essere una serie di nicchia destinata unicamente al mercato interno, è diventata una vera e propria bandiera per la compagnia stessa. Chiunque, in questi ultimi anni, associa al nome Marvelous! il volto di SENRAN KAGURA.

Come già accennato poc’anzi, tuttavia, il ritorno di SENRAN KAGURA su piattaforma Nintendo non è stato esattamente come me lo aspettassi, ovvero con un terzo episodio numerato che probabilmente non vedremo mai. Shinobi Refle -SENRAN KAGURA- è uno spin-off, ancora più off di quanto lo siano stati Bon Appétit! e PEACH BEACH SPLASH, dato che il nome della saga ne diviene addirittura un sottotitolo. Venduto unicamente in digitale al prezzo di 1.000 Yen su Nintendo eShop, con un solo DLC (al momento) disponibile al medesimo costo, altro non è che un mini-gioco, lo definirei un’estensione, la naturale evoluzione dell’onnipresente Dressing Room, immancabile in ogni episodio della saga.

Il senpai è davvero bravo coi massaggi…

Dopo aver sbavato su uno splendido filmato introduttivo che fa rimpiangere la prima (e per ora unica) stagione dell’adattamento animato del franchise, verremo catapultati nel main menu del gioco, contenente la modalità principale, la sezione riservata ai DLC (che al momento conta solo sulla glaciale Yumi), una voce utile per rivedere il filmato introduttivo e una per accedere al manuale digitale. Dirigendoci senza esitazioni in direzione della prima, verremo accolti in una classe deserta da Asuka, studentessa del secondo anno presso la Hanzō National Academy (Kokuritsu Hanzō Gakuin, se preferite il giapponese), che dopo averci fatto quelle quattro immancabili moine ci esorterà a diventare il suo massaggiatore, più o meno. Porgendo le mani in direzione della telecamera, ci darà la possibilità di afferrarle con le nostre (virtualmente) ed esercitare le nostre sfavillanti doti di riflessologi.

È proprio da qui che deriva il nome del gioco, Shinobi Refle, la riflessologia: si tratta di una pratica di “medicina alternativa consistente nella stimolazione, tramite un particolare massaggio o tocco, di zone del corpo chiamate punti riflessi” — grazie, Wikipedia. E prima che i feticisti in ascolto possano già andare in estasi ad acquistare Nintendo Switch e un po’ di crediti per l’eShop giapponese, calm your tits: si tratta di riflessologia palmare, non plantare, ovvero quella che ha a che fare con la stimolazione delle mani, dal palmo alle falangi. Proprio come la riflessologia predica, ad ogni punto stimolato corrisponde una diversa zona del corpo e, nel caso di questo gioco, a ciascuna parte della mano destra o sinistra corrisponde un diverso evento, o per meglio dire, una diversa fantasia partorita dalla mente malata della nipote di nonno Hanzō.

Le tue mani sono così calde…

Saranno sette i possibili scenari a cui la bella Asuka ci metterà di fronte una volta massaggiato un determinato (e casuale) punto della mano:

  • Uno spogliatoio nella quale noi saremo il senpai e lei una pallavolista bisognosa di massaggi;
  • Il dietro le quinte di un palco nella quale noi saremo i producer e lei una idol in preda al panico;
  • Un tetto che funge da riparo in un giorno di pioggia mentre accompagnamo la nostra compagna di classe a scuola;
  • Il mondo fantasy del classico RPG dove Asuka interpreta una tesissima eroina e noi un individuo che passava di lì per caso;
  • Un appartamento nel quale Asuka interpreta il ruolo di una perfetta studentessa a cui daremo ripetizioni poco ortodosse (qualcuno ha detto Summer Lesson?)
  • Il medesimo appartamento, ma stavolta Asuka si ritroverà in un sensualissimo pigiama e noi saremo pronti a darle fastidio in ogni modo possibile;
  • Ancora una volta lo stesso appartamento, ma Asuka sarà praticamente nuda, avvolta unicamente da un nastro a metà fra il bondage e le festività natalizie, ansiosa di sorprenderci con il miglior regalo della nostra vita.

Durante la prima run, e fino a che non assisteremo a tutte le fantasie, non saremo in grado di prevedere in quale scenario verremo catapultati dalla mente di Asuka; una volta ricominciato il giro, invece, ci verrà fornita un’utile anteprima, che ci servirà a decidere o meno se dirigerci in quel dato luogo. Nelle fantasie ci ritroveremo davanti a una schermata alquanto familiare: già, sono proprio tali e quali alla Dressing Room degli altri SENRAN KAGURA. Dopo qualche ulteriore dialogo con la nostra waifu è tempo di tirare fuori le immancabili manine, che ci consentiranno di massaggiare o schiaffeggiare ogni parte del corpo della povera malcapitata, potendo zoomare o ruotare a piacimento l’inquadratura. E persino sfruttare, per il medesimo scopo, l’equivocissimo getto d’acqua introdotto nella Dressing Room di PEACH BEACH SPLASH.

A seconda di come interagiremo, Asuka reagirà in maniera diversa, e noi verremo avvertiti da una serie di effetti a schermo di differenti colori. Raggiunto il climax, è tempo di fanservice sfrenato: è qui che il gioco darà il meglio di sé. Inizialmente avremo a disposizione solo le nostre manine sante, ma progredendo e ripetendo più e più volte gli eventi, potremo sbloccare ulteriori strumenti: un rullo massaggiatore, una spazzola e un… ehm… vibratore dalle sembianze di Kagura in versione bambina, da SENRAN KAGURA 2: Deep Crimson. A chiudere il cerchio, uno speciale strumento che ci consentirà di saltare questa parte di gioco, quando ormai l’avremo presa a noia.

Sfruttando i sensori di movimento dei nostri Joy-Con (oppure semplicemente le leve analogiche, se giocheremo con una configurazione più tradizionale) dovremo divertirci a sperimentare su di lei i nostri strumenti di tortura, cercando di provocarle quanto più piacere possibile entro il tempo limite, per sbloccare la classica sequenza fanservice che ci consentirà di dormire tranquilli anche stanotte. Gli strumenti, tuttavia, sono davvero pochi e abbastanza no-sense: se i pugnetti sulla coscia possono anche avere la parvenza di un massaggio e il rullo sulla chiappa in teoria potrebbe rivelarsi piacevole, non vedo come una spazzola per capelli passata freneticamente su di un braccio possa risultare rilassante, così come un equivocissimo vibratore sulla pancia, che serve unicamente a far ballare le poppe come budini, possa generare qualcosa che non sia aerofagia. ‘Sti giapponesi.

D-Devo dirti una cosa…

Corteggiamento? Cene romantiche? Serenate? Macché. Il miglior modo per conquistare una perfetta sconosciuta in Giappone, anzi, una shinobi professionista in grado di spaccare muri a ginocchiate, è fiondarsi nella sua classe dopo l’orario delle lezioni e strofinarle le mani. Una fantasia dopo l’altra, Asuka finirà irrimediabilmente per innamorarsi del giocatore, e la nostra esperienza su Shinobi Refle si concluderà con l’immancabile dichiarazione che farebbe sciogliere il cuore a chiunque. Per completare il gioco al cento per cento, tuttavia, dovremo ripetere tutte le operazioni descritte per tante, troppe volte di fila, fino a massaggiare le zone di ciascun colore in ogni fantasia e completare il puzzle a forma di cuore che sbloccherà l’artwork in CGI e ci porterà ai titoli di coda. E poi? E poi niente, si sborsano altri 1.000 Yen e si ripete il processo con Yumi, e probabilmente in futuro anche con altri personaggi.

Tecnicamente parlando, Shinobi Refle -SENRAN KAGURA- appare davvero ottimo sia in modalità TV che portatile, sfruttando al meglio le caratteristiche univoche di Nintendo Switch. L’HD Rumble riproduce alla perfezione il battito del cuore, la sensazione delle nostre mani che sfregano le sue e l’azione di tutti gli strumenti di piacere a nostra disposizione, e il titolo risulta ugualmente apprezzabile in salotto o anche in giro (tuttavia, mi guarderei dal giocarlo sotto occhi indiscreti). Il motore grafico è lo stesso che abbiamo avuto modo di apprezzare in ESTIVAL VERSUS e PEACH BEACH SPLASH e non mancano extra come decine e decine di abiti e accessori utili a personalizzare la nostra eroina, nonché una modalità diorama che ci consente di scattare foto con pose e sfondi differenti.

A chi consigliamo Shinobi Refle: SENRAN KAGURA?

Questa applicazione, al momento, è disponibile unicamente per il territorio giapponese, ed è acquistabile solo sull’eShop di Nintendo Switch in formato digitale. Il gioco base contiene unicamente la route di Asuka e per ora esiste un solo DLC che, allo stesso prezzo, ci consente di affrontare quella di Yumi della Gessen. Non è ancora chiaro se in futuro Marvelous! deciderà di confezionare altri pacchetti, ma mi auguro che gli stessi siano in grado di offrire pesanti variazioni rispetto a quanto visto finora. Chiaramente, chi conosce il giapponese è ben più avvantaggiato, perché potrà cogliere ogni sfumatura dei numerosi dialoghi che intervallano le scene di fanservice. Per quello che costa, lo consiglierei unicamente ai fan sfegatati di SENRAN KAGURA, ma si tratta di un gioco davvero trascurabile per chi della saga non ne ha mai sentito parlare.

  • Sfrutta al meglio HD Rumble e sensori di movimento
  • Godibile allo stesso modo su TV e portatile
  • Tanti abiti e accessori extra da sbloccare

  • Scarno e ripetitivo
  • Just Asuka. O Yumi, allo stesso prezzo del gioco stesso
  • Non è divertente, non è nemmeno erotico
Shinobi Refle -SENRAN KAGURA-
2.8

Ci sono modi più economici e divertenti per “intrattenersi da soli”

Più che un gioco vero e proprio, definirei Shinobi Refle -SENRAN KAGURA- una app per onanisti alle prime armi. Sembra quasi di trovarsi davanti a uno dei numerosi giochi di stampo erotico dei primi anni duemila, ma senza la parte divertente in cui si arriva al sodo. Dovremo corteggiare la ragazza che ci troveremo davanti, soddisfare i suoi capricci e poi arrivederci e grazie. Purtroppo, pur essendo uno dei più grandi fan della serie in redazione, sono rimasto incredibilmente deluso dal primo titolo per Nintendo Switch: insulso, monotono e quasi per nulla divertente. Dopo aver provato tutti gli strumenti di tortura per la prima volta non avremo davvero più motivo di ripetere ancora, ancora e ancora una volta la solita manfrina di stimolazione falangi, molestie varie ed eventuali e dubbio utilizzo di oggetti. Cogliendo tutte le parole di Asuka o Yumi l’esperienza si fa un po’ più piacevole, ma non abbastanza da giustificare il tempo speso davanti allo schermo. I soldi sì, dato che il prezzo, per ciò che il gioco base offre, è anche abbastanza onesto.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.