The Caligula Effect 2 per PlayStation 5 – Recensione

A distanza di due anni dal lancio su PS4, Nintendo Switch e PC, The Caligula Effect 2 sbarca sulla nuova console Sony. Ecco la nostra recensione!

The Caligula Effect 2 per PlayStation 5 – Recensione

A distanza di circa quattro mesi dall’arrivo di The Caligula Effect Overdose su PS5, vediamo anche il suo sequel, The Caligula Effect 2, aggiungersi da questo 20 ottobre all’ormai folta lista del parco titoli PlayStation 5. Pubblicato originariamente circa due anni fa, il titolo è sequel diretto dell’omonimo predecessore e con al timone sempre il famigerato Satomi Tadashi, sceneggiatore dei primi Persona, sempre pronto a trascinarci all’interno dei suoi universi caratterizzati dai più sfaccettati aspetti della psicologia umana. Ora che il titolo approda finalmente su PlayStation 5, siamo pronti a farvi scoprire attraverso la nostra recensione se vale davvero la pena aver aspettato questa versione “next gen”, soffermandoci prevalentemente sul lato tecnico. Buona lettura.

The Caligula Effect 2 per PlayStation 5 – Recensione

  • Titolo: The Caligula Effect 2
  • Piattaforma: PlayStation 5
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: RPG
  • Giocatori: 1
  • Publisher: NIS America
  • Sviluppatore: FuRyu
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 20 ottobre 2023
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: già disponibile per PlayStation 4, Nintendo Switch e PC

Abbiamo recensito The Caligula Effect 2 con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da NIS America tramite PLAION.

Una bambola virtuale chiamata Regret ha creato il mondo di Redo per salvare le persone dai loro rimpianti passati. Sebbene questo mondo sia falso, la pace che le persone trovano qui sembra quasi reale. Tuttavia questo paradiso viene scosso nel profondo quando una seconda presenza virtuale, chiamata X, irrompe nella realtà fittizia di Regret e ripristina i ricordi del mondo reale di uno studente delle superiori. Per sfuggire a Redo, X e un piccolo esercito di studenti che la pensano allo stesso modo formano il Go-Home Club, un gruppo di resistenza che cerca di infrangere l’illusione di Redo contro la volontà di Regret e dei suoi esecutori.

Ritorno al mondo reale

The Caligula Effect 2 si svolge alcuni anni dopo la fine del primo titolo, dove i giocatori assumono il ruolo di un protagonista misterioso personalizzabile unicamente nel nome e nel sesso. Appena risvegliati incontreremo un’entità virtuale di nome Regret, responsabile del mondo noto come Redo e desiderosa di invitare il nostro protagonista a godersi la propria vita da liceale. Non molto tempo dopo questa vita apparentemente perfetta viene interrotta da una crepa nel cielo, attraverso la quale una seconda entità misteriosa entra in scena, pronta a rivendicare il corpo del nostro protagonista. Presentatasi come X, spiega al protagonista come la sua missione sia quella di salvare gli abitanti di Redo, avendo già visto in passato come i mondi “ideali” spesso possano risultare imperfetti e corrotti. Saremo così chiamati a lavorare al suo fianco e con altri alleati per riacquistare i ricordi della nostra e della loro vita passata, impedendo così a Regret e al suo gruppo di tenere le persone intrappolate per sempre a Redo.

The Caligula Effect 2 per PlayStation 5 – Recensione

Sebbene la premessa della storia del ritorno al mondo reale sia in gran parte la stessa del primo gioco, il titolo riesce ad elevarsi rispetto al suo predecessore presentando alcuni colpi di scena interessanti soprattutto verso la fine della trama principale. Le motivazioni e i retroscena di ogni personaggio possono essere esplorati attraverso degli episodi dedicati, ricordando non poco la meccanica dei collegamenti sociali o dei confidenti della serie Persona. Ogni episodio non premia i giocatori con vantaggi tangibili se non alla fine del suo percorso, dove il personaggio specifico imparerà per l’occasione una nuova abilità. Il titolo sarà ultimabile in circa 30 ore che potranno raddoppiare nel caso si decidesse di dedicarsi al più longevo “completismo”.

Il tempo viene trascorso principalmente correndo per le aree alla ricerca di un modo per progredire. Ci sono alcune aree diverse che non includono il combattimento e fungono da aree hub in cui è possibile acquistare oggetti, come il treno di X e l’area della stazione principale. Le aree che fungono da dungeon possono essere esplorate liberamente per trovare oggetti nascosti o pezzi di equipaggiamento conosciuti come Stigma. Esistono tre diversi tipi di stigma e si distinguono in tipologia d’attacco, difesa e amplificazioni. I primi due, com’è facile immaginare, aumentano rispettivamente l’attacco e la difesa, mentre l’equipaggiamento dedicato all’amplificazione sarà in grado di aumentare una varietà di altre statistiche. Ogni personaggio, a parte il protagonista, ha delle statistiche in cui eccelle particolarmente, portando il giocatore a prediligerle quando li si prepara per massimizzare al meglio le proprie abilità. Vale quindi la pena esplorare per trovare quant più equipaggiamento possibile e rivisitare le aree precedentemente esplorate per potenziarsi in vista degli scontri più ardui. In tutto Redo potremo parlare anche con gli NPC per saperne di più su di loro, accettando anche missioni secondarie che richiedono solitamente la ricerca di determinati materiali e oggetti.

The Caligula Effect 2 per PlayStation 5 – Recensione

Una formula migliorata

Il sistema di combattimento è rimasto invariato rispetto al suo predecessore, presentando un sistema di combattimento a turni e in tempo reale. Potremo mettere in campo fino a quattro membri del gruppo alla volta e dovremo scegliere quattro comandi da concatenare, come un’abilità orientata all’attacco o al supporto. Prima di sferrare qualunque mossa, apparirà sempre un’anteprima di come gli attacchi si colleghino tra loro, mostrandoci ad esempio un nemico lanciato in aria e poi colpito da un nostro compagno attraverso un’abilità di colpo aereo.

Ogni attacco ha un tempo di recupero dopo esser stato utilizzato, costringendo il giocatore ad aspettare prima di poter attaccare di nuovo, rischiando anche di essere interrotti nel caso venissimo colpiti nel mezzo dell’azione da un nemico. Gli attacchi, come le abilità speciali, costeranno punti SP, che potranno essere ricaricati attraverso il riposo o aspettando vari secondi prima di attaccare nuovamente. Poiché sarà possibile vedere in anticipo quale mossa sferrerà un nemico, sentiremo a pieno anche la componente strategica presente nel titolo, consentendoci di studiare bene le nostre mosse per contrastarlo ed eseguire un alto numero di danni in mosse combo con gli alleati. Potremo anche consentire all’IA di controllare i compagni di squadra, prediligendo il combattimento manuale nelle fasi boss più che nei numerosi (quanto ripetitivi) scontri contro i nemici presenti tra le aree.

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Ogni membro del gruppo presenta il proprio set di mosse unico e che rende il continuo cambio dei membri del party una valida strategia a seconda del proprio stile di gioco, trovando quale funziona meglio per il proprio approccio. Non ci saranno nemmeno conseguenze reali nello spingere al limite ogni membro durante i combattimenti, poiché la salute e gli SP vengono ripristinati immediatamente dopo la fine di ogni scontro. Inoltre, se riempita completamente la relativa barra, potremo scatenare persino un potente attacco speciale capace di infliggere danni extra o aiutare gli alleati in difficoltà tramite abilità di recupero. A deludere è purtroppo l’ancora scarna varietà dei nemici, composta per lo più solo da creature dall’aspetto umanoide.

Redo 2.0

Arriviamo però al cuore di questa recensione, ovvero le differenze rispetto alle precedenti versioni, in particolare quella PS4, ora che il titolo è approdato anche su PlayStation 5.

La versione originale di The Caligula Effect 2 dimostrava in principio un bel balzo in avanti rispetto il suo predecessore ancora fin troppo vincolato all’hardware di PlayStation Vita, con lacune inevitabilmente trasferite anche al suo porting Overdose. Le animazioni dei personaggi 3D si mostravano finalmente fluide durante i combattimenti e durante le cutscene (come gli episodi dedicati ai singoli personaggi), dove la potenza della console mid-gen consentiva anche agli NPC di apparire sullo sfondo. Al medesimo modo anche la grafica 2D dei personaggi si presentava molto nitida e pulita, con un’estetica minimalista del menu piacevole da guardare, ricordando la semplicità di altre serie videoludiche come quella di Atelier. Un titolo che quindi, nonostante non brillasse particolarmente per il suo lato tecnico, lasciava intendere una forte voglia di migliorare dopo il primo capitolo. La versione originale su Switch costringeva a fare i conti con alcuni cali di frame rate durante le sequenze di battaglia più frenetiche, nonché con una risoluzione in portatile decisamente sfocata, problemi che fortunatamente non contaminavano la versione PS4, che riusciva a presentare degli abbastanza fluidi 60fps.

The Caligula Effect 2 per PlayStation 5 – Recensione

Purtroppo però, a parte un ulteriore arricchimento della già vistosa palette cromatica e un generale, quasi impercettibile, miglioramento complessivo nelle aree esplorabili, come i tempi di caricamento e la solidità del frame rate, la versione PlayStation 5 non presenta alcun tipo di reale miglioria, né a livello contenutistico né in termini di gameplay. La risoluzione è la medesima e non sfrutta appieno la potenza di PlayStation 5, con un intervento a livello grafico visibile solo su alcune texture, e dei tempi di caricamento ridotti all’osso e istantanei grazie al rapido SSD presente nella console.

The Caligula Effect 2 per PlayStation 5 – Recensione

Ulteriormente a sfavore contro quanto già detto è il prezzo a cui viene proposta questa nuova edizione, 50 euro al lancio, che rappresentano una richiesta fuori scala per un prodotto che aggiunge davvero pochissimo rispetto all’originale, ripresentando le stesse problematica di base riscontrate anche con il predecessore The Caligula Effect Overdose. Da segnalare anche l’impossibilità di passare alla versione PS5 tramite upgrade a pagamento nel caso si disponesse della versione PS4, nemmeno pagando i classici dieci euro che molti dei publisher impongono per l’upgrade alla nuova generazione.

The Caligula Effect 2 per PlayStation 5 – Recensione

Il gioco vanta ancora una fantastica colonna sonora e i doppiatori giapponesi di X e Regret forniscono effettivamente la loro voce per i vari brani riprodotti, anche se l’aggiunta della localizzazione italiana, ancora assente, avrebbe almeno giustificato l’acquisto di una nuova copia del titolo.

A chi consigliamo The Caligula Effect 2 per PlayStation 5?

The Caligula Effect 2 è consigliato agli amanti degli RPG Persona-like, nonché a tutti coloro che non hanno avuto ancora occasione di provare la versione originale su PS4 o Nintendo Switch e PC. Consigliato anche a chi non ha mai giocato il primissimo The Caligula Effect, in quanto il gioco riassume in maniera abbastanza esaustiva tutto ciò che è necessario sapere per intraprendere questa nuova avventura. Se invece avete già giocato e portato a termine questo titolo in passato, potete andare oltre, in quanto vi ritroverete con una copia ben poco diversa dall’originale.

 

  • Gameplay migliorato rispetto al predecessore
  • Leggere migliorie prestazionali
  • Comparto sonoro al di sopra di ogni altra caratteristica…

  • …Ma il restante comparto tecnico e grafico è fin troppo datato
  • Nessuna aggiunta significativa alla versione PS4
  • Il titolo, in particolare il combattimento, risulta a tratti macchinoso e ripetitivo
The Caligula Effect 2
3.5

Un gradito ritorno, ma privo di novità

The Caligula Effect 2 torna a far parlare di sé ora che approda anche su PlayStation 5, ricco ancora dei suoi pregi quanto dei suoi difetti. Ci saremmo aspettati quanto meno un discreto pacchetto di novità o un prezzo nettamente inferiore vista la possibilità di poterlo già giocare in versione PS4 grazie alla retrocompatibilità offerta dal sistema PlayStation 5. Una riproposizione giustificata solo da un miglioramento generale delle prestazioni e della qualità texture, consigliata a coloro che ancora non possiedono il titolo all’interno della propria libreria, ma che possono ancora optare per la versione PS4 nel caso si presentasse in maggior sconto.

Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ama perdersi nella scrittura ascoltando le OST di FINAL FANTASY e KINGDOM HEARTS. Convinto fieramente che la bellezza di un equip sia più importante delle sue statistiche, è sempre alla ricerca di nuovi oggetti da aggiungere alla sua collezione videoludica.

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