JUDGE EYES – Anteprima: ecco cosa ne pensiamo

JUDGE EYES: Shinigami no Yuigon è il nome giapponese del nuovo gioco dei creatori di Yakuza: uno spin-off delle vicende di Kazuma Kiryu dalla propria, spiccata personalità

UDGE EYES: Shinigami no Yuigon

L’annuncio a sorpresa da parte di SEGA e del Ryu Ga Gotoku Studiolo ammetto — non mi ha entusiasmato molto, inizialmente. Le prime immagini di JUDGE EYES: Shinigami no Yuigon non lasciavano certo presagire qualcosa di così bello come ciò che mi sono ritrovato a provare con mano poche ore dopo, perché la mossa vincente della compagnia è stata appunto quella di annunciare il titolo e rilasciarne la demo sul PlayStation Store nipponico nel corso della stessa giornata. Così, libero da ogni impegno lavorativo, mi sono concesso un po’ di tempo da passare nuovamente nella mia adorata Kamurocho, consueto teatro delle vicende di Yakuza, la serie da cui JUDGE EYES prende le distanze in termini di atmosfera e gameplay, pur mantenendone inalterati alcuni elementi e l’appartenenza a un grande universo condiviso fra quelle che, probabilmente, diverranno due saghe parallele.

La prova con mano, senza aver visto nessuno dei due trailer rilasciati da SEGA anche per il mercato europeo, mi ha fatto ricredere su tutta la linea. I pochi stralci di gameplay che ho avuto il piacere di provare sulla mia PS4 mi hanno messo davanti a un prodotto che, pur essendo a tutti gli effetti uno spin-off delle vicende di Kazuma Kiryu, possiede già una propria personalità, un’estetica a suo modo originale e dei personaggi diametralmente opposti a quelli che abbiamo imparato a conoscere in questi anni di Ryu Ga Gotoku.

OBJECTION!

Takayuki Yagami, interpretato dall’attore e cantante degli SMAP, Takuya Kimura, è un avvocato difensore e detective esperto di arti marziali, un protagonista estremamente diverso da quelli che abbiamo conosciuto nella serie di Yakuza: per seguire le sue indagini dovrà sfruttare le sue abilità nel travestimento (la demo partirà proprio vedendo Yagami vestito da barbone), le sue doti deduttive e la sua spettacolare agilità che gli tornerà utile negli inseguimenti da cardiopalma previsti dalle missioni di JUDGE EYES. Dopo una sequenza introduttiva che ci farà conoscere sommariamente i comprimari del nostro alter-ego, la scena passerà alle strade del quartiere a luci rosse di Tokyo che ormai conosciamo a menadito: noteremo subito un’atmosfera che si discosta alquanto da quella di Yakuza, con un’illuminazione differente che darà l’impressione di guardare la città con occhi diversi, ma allo stesso tempo con una resa grafica ancora migliore di quella vista in Yakuza Kiwami 2, l’ultimo titolo rilasciato da SEGA a sfruttare il medesimo e portentoso Dragon Engine.

Everybody was Kung Fu Fighting

Gli immancabili combattimenti che hanno reso memorabili le gesta del Drago di Dojima tornano anche in questo spin-off in maniera simile, ma allo stesso tempo diversa. Per la gioia di chi ha amato Yakuza 0 e il primo Kiwami, anche in JUDGE EYES potremo scegliere diversi stili di lotta tramite la pressione delle frecce sul D-Pad, e nella demo ne possiamo saggiare due. Diversamente da Kiryu, Takayuki utilizza uno stile di combattimento molto incentrato sulle arti marziali e sulla velocità, più che sulla forza bruta: potremo lanciarci in calci volanti, rimbalzare sui muri per attaccare i nemici e concatenare rapidi pugni quasi come Kenshiro, e non mancheranno di certo le spettacolari Heat Action, per l’occasione ribattezzate EX-ACTION. L’interfaccia “sporca” e selvaggia di Yakuza lascia posto a menu e testi più eleganti e tecnologici, così come la mappa della città, visualizzata sullo smartphone del protagonista, ci permetterà finalmente di visualizzare il percorso più breve per raggiungere l’obiettivo che sceglieremo, così come potremo utilizzare al volo oggetti curativi assegnati alla croce direzionale. Nonostante nella demo non sia possibile esplorare liberamente Kamurocho, possiamo già notare come nella versione finale del gioco saranno disponibili tutte le attrattive a cui SEGA ci ha abituati in questi ultimi capitoli di Yakuza: play spot come sale giochi e affini, ristoranti dove gustare deliziose prelibatezze nipponiche, punti di interesse e tanto altro ancora.

Running in the 2K’s

Il frammento di gameplay che possiamo testare in questa demo ci vedrà all’inseguimento di un uomo misterioso: dapprima dovremo riconoscerlo tra i vicoli della città seguendo le indicazioni a nostra disposizione: un cappello, un neo, una posizione approssimativa e così via. Poi, una volta identificato dovremo pedinarlo facendo attenzione a non farci scoprire (tenendo d’occhio l’apposita barra che si riempirà non appena sospetterà della nostra presenza) e nascondendoci dietro insegne, automobili e gruppi di persone. Una volta arrivati al punto dove il nostro “cliente” avrà appuntamento con un altro individuo misterioso, dovremo osservare in prima persona una serie di ulteriori indizi, per poi procedere con la sequenza di dialogo che culminerà col vero e proprio inseguimento.

Come nelle sezioni introdotte in Yakuza 3, anche il nostro Yagami sarà chiamato a correre dietro alle vittime designate, in una vera e propria corsa a ostacoli che ci chiederà di tenere d’occhio l’obiettivo e allo stesso tempo premere i tasti visualizzati sullo schermo, in puro stile Quick Time Event. A differenza di Yakuza 3, tuttavia, gli inseguimenti di Project JUDGE risultano divertenti e ben realizzati e, ovviamente, culmineranno col combattimento corpo a corpo con il nostro uomo. Arrivati a questo punto non potevo che desiderarne ancora, ma purtroppo questa prima demo si conclude qui: sinceramente non credo ne verranno rilasciate altre, mi toccherà quindi attendere il rilascio della versione completa del titolo, ma fino a questo momento le premesse sono più che ottime. Sono convinto che Shinigami no Yuigon sarà in grado di attirare a sé anche la gente che non ha mai avuto modo o abbastanza convinzione per gettarsi a capofitto nelle vicende di Yakuza: è un titolo con tutte le carte in regola per diventare un best seller.

Una splendida sorpresa

Adoro le sorprese, specie quando sono così piacevoli da accogliere. L’ultimo lavoro di Nagoshi e del suo team è stata una deliziosa scoperta: non mi aspettavo di certo uno spin-off del genere per la serie di Ryu Ga Gotoku, dalla personalità così marcata sia nella trama che nel gameplay, con un protagonista e una spalla capaci di dimostrarsi carismatici e di spessore dopo così pochi filmati, un gioco così promettente che, a mio parere, rischia addirittura di mettere in ombra Kiryu e compagni per i prossimi anni (di sicuro Kasuga Ichiban)

JUDGE EYES: Shinigami no Yuigon vedrà la luce in Giappone, come esclusiva PlayStation 4, il prossimo 13 dicembre. SEGA ha già confermato il suo arrivo in Occidente nel corso del del 2019, col titolo provvisorio di Project JUDGE. Quale potrà mai essere il titolo scelto per noi europei e i nostri cugini nordamericani? La mia unica certezza è che il nuovo progetto di Nagoshi ormai balza in testa ai miei titoli più attesi del prossimo anno.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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