Hideki Kamiya: Mighty No. 9 è un plagio e un insulto a CAPCOM

Hideki Kamiya: Mighty No. 9 è un plagio e un insulto a CAPCOM

Chi ci segue da molto ormai lo sa, Hideki Kamiya è un po’ il nostro spirito-guida, il suo carattere irriverente, i modi brutali e la sua onestà ci hanno conquistato e i suoi tweet, per quanto a volte eccessivamente crudi, non mancano di stapparci una risata. Stavolta, rispondendo a una domanda di un fan in merito a Mighty No. 9, Kamiya ha speso parole poco lusinghiere sul lavoro di Keiji Inafune, affermando che si tratta di un insulto nei confronti di CAPCOM, casa presso cui sia Inafune che Kamiya hanno lavorato in passato, e che in realtà l’avventura di Beck & Co.  è una vera propria copia di Mega Man, in pratica un plagio.

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Non è la prima volta che il regista di Bayonetta si pronuncia sulla figura di Inafune; alcuni anni fa, sempre via Twitter, in  riposta a una domanda scrisse che il suo ex collega era un uomo d’affari e non un creativo.

Ora, con tutto il bene che possiamo volere a Hideki Kamiya, non possiamo fare a meno di notare che il ben noto Bayonetta deve molto a un suo lavoro precedente, e ci riferiamo a Devil May Cry. Anche in quel caso meccaniche e temi trattati dai due giochi erano molto affini, e anche in quel caso il gioco è stato sviluppato dopo aver lasciato la casa che deteneva la Intellectual Property originale, ovvero la già citata CAPCOM… Kamiya soffre di memoria corta, o sta deliberatamente applicando due pesi e due misure?

Collezionista e retrogamer compulsivo, circola con un Game Boy Advance in tasca e non ha paura di usarlo. Probabilmente è il più polemico del gruppo.