Zero Time Dilemma: nuovi dettagli da Famitsu

Zero Time Dilemma: nuovi dettagli da Famitsu

Sulle pagine dell’ultimo numero, la redazione di Famitsu ha voluto dedicare molto spazio a Zero Time Dilemma. Nintendo Everything si è curato di tradurre queste informazioni in un idioma più comprensibile a noi occidentali, sottolineando alcuni passaggi dell’intervista al director Kotaro Uchikoshi.

Da come si legge nell’intervista, si viene a conoscenza dei vecchi piani della software house: originariamente, il secondo e il terzo capitolo della serie erano stati ipotizzati per Nintendo DS, ma poiché la loro uscita sarebbe stata offuscata dall’arrivo sul mercato di Nintendo 3DS e PS Vita, gli sviluppatori hanno ritenuto opportuno attendere il responso del mercato alle due macchine e agire quindi di conseguenza, in quanto trasferire lo sviluppo sulle nuove console avrebbe, inoltre, garantito una maggiore qualità ai giochi.

Un’altra cosa che si nota leggendo l’intervista, è che il finale del secondo capitolo era stato effettivamente realizzato lasciando un indizio per un possibile terzo capitolo, arrivato poi soprattutto per la grande richiesta avanzata dai fan. L’aggiunta del termine “Time” al titolo, poi, non è casuale. Il tempo sarà un elemento fondamentale del gioco: poiché il tempo è diviso fra i tre gruppi, il giocatore sarà chiamato a una scelta.

Il main visual mostrato da Aksys Games permette al giocatore di capire, con una semplice occhiata, quale sia la “Ultimate Choice”: Sigma è legato a una sedia, una pistola puntata alla sua faccia e dall’altro lato della canna Diana, con il dito pronto sul grilletto. Al giocatore la scelta, se premerlo o meno. Gli sviluppatori si stanno concentrando anche sul rendere più interessanti le scene evento durante le cutscene: l’espressione di un personaggio sorpreso, ad esempio, può cambiare in base all’inquadratura che il giocatore sceglie.

L’uscita di Zero Time Dilemma è fissata per questa estate in Giappone su PlayStation Vita e Nintendo 3DS.

Fonte: Weekly Famitsu via Nintendo Everything

Studente di architettura napoletano, ha imparato a giocare a Super Mario Bros. prima ancora di saper leggere. Il resto è tutta una logica conseguenza.