Pikmin: alcuni fortunati sono già riusciti a giocare alla app di Niantic e Nintendo

Pikmin: alcuni fortunati sono già riusciti a giocare alla app di Niantic e Nintendo

Esattamente una settimana fa Nintendo annunciava al mondo l’arrivo di una app in realtà aumentata dedicata a Pikmin, creata in collaborazione con Niantic, compagnia già nota per Pokémon GO.

Il prodotto, provvisoriamente chiamato Pikmin App, si è già reso disponibile per dei test a una ristretta cerchia di fan con base a Singapore, e proprio grazie a questi è possibile apprendere alcuni primi e utili dettagli sul suo funzionamento.

Così come in Pokémon GO, l’app richiederà agli utenti di muoversi per riuscire correttamente a far crescere la propria squadra Pikmin, che poi potrà essere inviata per delle spedizioni. L’avventura inizierà con il ricevimento di alcuni semi, che possono crescere e diventare dei Pikmin una volta che il giocatore avrà accumulato abbastanza Step Energy ottenuta tramite movimento.

I Pikmin offerti dalla app saranno i classici, ovvero rosso, blu, giallo, viola, bianco, roccia, e alato, ma sarà presente anche il nuovo tipo Decor Pikmin, il cui aspetto rifletterà in qualche modo il luogo dove è stato trovato. Oltre a farli crescere e raccoglierli, gli utenti potranno scegliere uan spedizione da affrontare e chi inviare in quella precisa avventura, che al suo completamento permetterà di ricevere particolari oggetti.

Talvolta quelli inviati in spedizione potranno tornare con delle cartoline–un’immagine che ripercorre le avventure esplorative del Pikmin che sfrutterà le varie foto del mondo reale condivise dai giocatori di Pokémon GO e Ingress.

Che ve ne pare di questa app, ora che avete i primi dettagli alla mano? Vi piace l’idea o proprio non fa per voi? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: VGC via Nintendo Life

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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