fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE – Recensione

fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE

fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE - RecensioneQuando luce e tenebre recavano ancora vita, la Dea emerse dalla luce, e una malvagia entità conosciuta come il Dio Indegno uscì dall’oscurità. Una ferocissima battaglia iniziò tra le due entità divine. La luce fece a pezzi l’oscurità, e l’oscurità corrose la luce. Entrambe le parti persero la propria scintilla di vita: la Dea e il Dio Indegno sprofondarono in un sonno eterno, come una stella che emette l’ultimo barlume di luce prima di implodere nell’oscurità. Da quel giorno, molto tempo è passato.

La premessa è la stessa ma i contenuti no, e i ragazzi di Idea Factory e Compile Heart lo sanno, come ben sapevano che questo fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE avrebbe portato il loro piccolo successo a livelli molto più alti, sfatando il mito che una remastered è soltanto una mera copia in alta definizione di un gioco già uscito. Procediamo con calma, cercando di capire per bene cosa ci aspetta in questa “nuova” avventura.

  • Titolo: fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE
  • Piattaforma: PlayStation 4
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: Compile Heart, Idea Factory International
  • Sviluppatore: Galapagos RPG
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 29 luglio 2016
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: dungeon e oggetti di gioco aggiuntivi
  • Note: disponibile in edizione limitata con wall scroll, artbook, cover reversibile e box da collezione

Come abbiamo precedentemente accennato, fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE non è solo un pretesto per fare qualche soldo in più portando il titolo sulla piattaforma next-gen, anzi, possiamo benissimo dire che l’upgrade grafico è sicuramente la cosa che di primo impatto colpisce meno i giocatori. Tante cose non mi avevano convinto del gioco originale, uscito ormai quasi due anni fa su PlayStation 3; tutti punti che non sono passati inosservati agli sviluppatori, che hanno voluto prendere la palla al balzo per correggere ogni incertezza riscontrata, portando un nuovo titolo che sulla carta ha davvero tanto da offrire. Con ordine, andiamo quindi a verificare se questi due anni di lavoro hanno portato al risultato sperato.

Hard, ora sì che si ragiona

Il primo aspetto che mi preme davvero di esplicarvi è quello relativo alla difficoltà di gioco, uno dei punti più criticati dell’originale fairy fencer f. All’interno di ADVENT DARK FORCE avremo finalmente la possibilità di determinare con quale difficoltà vogliamo intraprendere l’avventura, opzione che sarà modificabile in qualsiasi momento del gioco (tranne che, ovviamente, durante le fasi di combattimento). Ho quindi deciso di cominciare a giocare in difficoltà Normale, giusto per tastare il terreno evitando eventualmente di essere massacrato sin dalle prime ore di gioco. Dopo qualche ora però il peso fin troppo leggero della difficoltà si fa sentire, facendoci provare un senso di déjà vu che ci riporta a quella facilità che abbiamo già avuto modo di provare in origine. Decidendo quindi di passare in Hard, la storia cambia nettamente.

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Come recita il gioco stesso, avremo un leggero incremento delle statistiche, un drop rate decisamente migliorato (con la possibilità di trovare oggetti esclusivi) e trofei non raggiungibili in altro modo; di contro, tutti i nemici subiranno un power up non indifferente, che dovrebbe costringerci a un maggiore impegno per ciascuno scontro. E le aspettative non sono state deluse: partendo dai semplici mostri, fino ad arrivare a mini-boss e boss, l’approccio che si ha per ogni combattimento è decisamente più gestionale e impegnativo, e questi ci daranno del filo da torcere anche contro i semplici nemici che incontreremo all’interno dei dungeon. Prima dello scontro con alcuni boss ho dovuto addirittura passare svariate ore a raccogliere esperienza, spesso contro mostri decisamente più forti del mio party. Piccola nota riguardante il grinding: se giocate in Hard sappiate che passerete ore ad accumulare livelli anche solo per poter superare la prima area di un dungeon; ammetto che a tratti è risultato davvero frustrante non poter avanzare, ma raccolgo exp da quando ho preso in mano per la prima volta un RPG, quindi ci sono abituato. Nel complesso direi che va molto bene, non posso che essere entusiasta di tutto ciò, questo livello di sfida mi ha decisamente soddisfatto e mi ha tenuto impegnato egregiamente durante tutto lo svolgimento del gioco.

Sics is megl che three

Altra grandissima novità introdotta in ADVENT DARK FORCE è sicuramente rappresentata dalla possibilità di portare nel nostro party non più i soliti tre membri, aumentandone il numero a sei. Davvero una grande aggiunta che, se da un lato può rendere l’esperienza di gioco alle difficoltà Facile e Normale estremamente semplice, dall’altro ci permette di godere a pieno della difficoltà Hard senza troppe frustrazioni. Sei personaggi in battaglia significa diverse armi, diverse combo e diverse magie, il che ci permette sempre di avere la carta giusta per ogni scontro. Questo non vuol dire allora che sarà tutto più facile, per niente. L’elevato numero di personaggi ci costringe anche a dover sfruttare molte più risorse e oggetti per cercare di mantenere tutti in vita fino alla fine dei combattimenti, e vi assicuriamo che anche con alcuni “semplici” mostri la cosa non risulterà così banale come sembra: provare per credere.

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Destra o Sinistra?

Chi ha già giocato al fairy fencer originale lo saprà già, ma cercherò di essere chiaro anche per chi si avvicina al gioco per la prima volta. Come ci verrà spiegato poco dopo aver iniziato il gioco, lo scopo iniziale del nostro protagonista è quello di liberare la Dea per permettere alla sua fairy Eryn di recuperare la memoria. Per poterla liberare, dovremo recuperare diverse fairy sparse per i dungeon, che andranno poi utilizzate come “chiavi”. Queste possiedono un indicatore di classe che va da “C”, il più basso, fino a “S”: dovremo raccogliere più fairy di diversi tipi per poter rimuovere tutti i sigilli della Dea. A questo punto però il gioco ci metterà di fronte a una scelta: la Dea non sarà intrappolata da sola, ma dinanzi a lei si trova anche il Dio Indegno, sigillato esattamente come lei. A questo punto spetterà a noi determinare chi vorremo liberare, perché nessuno potrà impedirci di preferire il Dio Indegno alla Dea. Ovviamente la scelta di uno o dell’altro avrà ripercussioni sul protagonista, sui suoi amici e su tutto il mondo di gioco. Ci potremo ritrovare compagni che, in base alle nostre scelte, decideranno di attaccarci, oppure nemici che si complimenteranno con noi per il nostro operato, finendo per divenire alleati.

Posso assicurarvi che nulla risulterà scontato. La liberazione della Dea non ci porterà automaticamente a un happy ending, come la scelta di liberare il Dio Indegno non porterà per forza un bad ending. Inoltre, in questo fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE sono state aggiunte due nuove strade, che porteranno dei risvolti all’interno della storia davvero inaspettati. Tutta questa faccenda mi è piaciuta davvero tanto, in certi frangenti mi è sembrato davvero di avere il futuro del mondo nelle mie mani, come se le mie scelte potessero segnare la fine o un nuovo inizio. Non intendo ovviamente spoilerarvi nulla, ma sicuramente sarete curiosi, una volta terminato il gioco, di sapere cosa sarebbe successo se solo quella volta…

Non tutte le fairy portano bene

Ovviamente non stiamo parlando di un capolavoro: fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE non sarà di certo il nuovo emblema degli JRPG, né segnerà un punto di svolta per questo genere. Tante cose, è vero, mi sono piaciute particolarmente di questo gioco, ma ho riscontrato anche diverse mancanze, pecche o piccoli/grandi difetti che mi hanno un po’ fatto storcere il naso, primo fra tutti sicuramente il targeting dei nemici.

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Sì, perché non è possibile, soprattutto giocando in Hard, dove cinque-sei nemici alla volta possono seriamente decimare la nostra squadra, che il gioco faccia degli errori di targeting mostruosi. Durante gli scontri, il sistema selezionerà automaticamente il nemico da attaccare, e a noi basterà avvicinarci a un altro di essi per cambiare così il nostro obiettivo… o almeno così dovrebbe essere. Fin troppo spesso mi è capitato che, in combattimento, prendessi di mira un nemico per farlo attaccare da tutto il party. Puntualmente arriva il personaggio che si trova più distante, lo piazzo di fronte al nemico e comincio ad attaccare: un buon 80% delle volte questo colpirà il nemico vicino, nonostante si trovi praticamente di fronte a quello a cui noi avevamo puntato. In questo modo il nemico selezionato per primo sarà ancora vivo, quello attaccato per sbaglio anche, e un turno sarà stato praticamente buttato al vento, facendoci, oltre che perdere un sacco di tempo, rischiare per la sorte del nostro gruppo. Tutto ciò ci costringe a rallentare un po’ il ritmo di gioco, controllando sempre quale nemico stiamo puntando e, in caso fosse sbagliato, andare a modificare il targeting. Si tratta di un problema che più di una volta mi ha costretto a gettare oggetti curativi e preziosi turni, alle volte anche a dover ricaricare la partita. Speravo che, avendo riscontrato il medesimo difetto anche nel gioco originale, questa volta gli sviluppatori avessero lavorato per risolverlo, ma così non è stato.

Graficamente poi non è stato fatto un grandissimo lavoro: mettendo a confronto le due versioni PS3/Ps4, a parte qualche texture in alta definizione, non è stato migliorato nient’altro, il che mi fa leggermente storcere il naso, dato che conosco perfettamente le potenzialità di questa console. Probabilmente potevano spingersi un pochino di più, o almeno, a me sarebbe piaciuto.

A chi consigliamo fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE?

In generale credo di poter consigliare questo gioco in primis a chi ha giocato la sua controparte “old-gen”, dato che, escludendo la grafica poco curata, il problema del targeting e qualche altro difettuccio, risulta comunque un’ottima riedizione del gioco. Se invece non avete mai avuto a che fare con la serie, consiglio comunque l’acquisto, a patto che sappiate cosa aspettarvi. Se ricercate un gioco dalla trama e dal gameplay profondo, con un proseguimento della storia che implica una crescita interiore dei personaggi (in maniera incisiva), allora stategli alla larga. Se invece amate gli JRPG, passatemi il termine, à la Neptunia, con tante ragazzine più o meno moe a farvi compagnia, dialoghi divertenti, una trama carina e un gameplay semplice ma efficace, allora date ad ADVENT DARK FORCE una possibilità.

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  • Ottimi contenuti aggiuntivi rispetto all’originale
  • Dialoghi divertenti ed esilaranti
  • A difficoltà Hard risulta davvero piacevole e impegnativo
  • Party di 6 personaggi

  • Graficamente si poteva osare di più
  • Targeting ancora problematico
  • Costringe a un buon dispendio di ore in grinding
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4

Duro ci piace, e anche tanto

Per concludere, devo dire che questo fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE mi ha abbastanza divertito, l’ho trovato un gioco di ruolo divertente e godibile sotto praticamente tutti i punti di vista. Ho amato indubbiamente  la difficoltà Hard che, a differenza del gioco originale aggiunge un grado di sfida non indifferente che, personalmente, ho parecchio apprezzato. Questo però mi ha costretto a diverse ore grinding, a tratti davvero davvero noiose, ma sempre necessarie. Da amante del potenziamento e del leveling non mi ha dato particolarmente fastidio, ma sono sicuro che molti non apprezzeranno questa forzatura. Inoltre, il sistema di targeting non è stato migliorato, costringendoci più frequentemente del dovuto a dover rallentare l’azione, onde evitare di gettare via preziosi turni di gioco. Però si, mi è piaciuto, soprattutto una volta arrivato alle prime svolte, dove decisioni prese e dialoghi hanno fatto sì che la storia cambiasse e prendesse pieghe alle volte inaspettate che mi hanno lasciato positivamente sorpreso. fairy fencer f: ADVENT DARK FORCE risulta essere un gran bel lavoro che, escludendo i suoi “piccoli” difetti, può davvero regalare parecchie ore di divertimento.

Il suo secondo tatuaggio è il simbolo di Fox Hound, il che dimostra quanto sia malato di Metal Gear. Amante degli JRPG, ha speso lo stipendio di un mese in fazzolettini dopo l'annuncio del remake di FFVII.