TEKKEN 8 – Provato: le nostre prime impressioni

Grazie al primo Closed Network Test abbiamo potuto provare con mano l’attesissimo TEKKEN 8. Ecco cosa vi aspetta!

TEKKEN 8 – Le nostre opinioni in seguito al Closed Network Test

Le caldissime temperature non ci hanno fermato dal passare il weekend chiusi in casa, senza aria condizionata, ma in compagnia di uno dei titoli più attesi che ancora non dispongono di una data di uscita. Parliamo di TEKKEN 8, ultima iterazione della serie più famosa di BANDAI NAMCO Entertainment.

Grazie al primo Closed Network Test abbiamo potuto provare la versione PlayStation 5 di TEKKEN 8, che ha messo a nostra disposizione unicamente un tutorial di battaglia, la modalità “Partita classificata” e un roster di partenza di ben 16 lottatori provenienti dai precedenti capitoli — nessuna new entry, al momento, è stata annunciata dal publisher. Il tutorial iniziale, che giocheremo nei panni di Jin, ci chiederà se siamo al nostro primo approccio con il picchiaduro o se invece siamo dei veterani del Torneo del Re del Pugno di Ferro. Nel primo caso al giocatore vengono spiegate le meccaniche di gioco a partire dalle basi, nel secondo vengono introdotte unicamente le novità, quelle relative al sistema Heat e all’inedito “Stile Speciale”.

TEKKEN 8 – Provato: le nostre prime impressioni

Oltre ad ereditare tutto ciò che di nuovo ha introdotto TEKKEN 7, come la Power Crush e l’amata-odiata Rage Art, l’ottavo episodio numerato cambia le carte in regola introducendo la già citata Heat, un indicatore “Heat Timer” e il devastante “Heat Smash”. Una volta per ciascun round all’interno di un combattimento sarà possibile attivare lo status di Heat premendo il tasto R1 (Heat Engager) o eseguendo la combinazione di colpi corrispondente all’Heat Burst, diversa per ogni lottatore. Così facendo il nostro personaggio verrà circondato da un’aura azzurra e l’apposito indicatore inizierà a calare. Tuttavia, tutti i colpi che indirizzeremo all’avversario saranno più potenti e arrecheranno danni anche in parata. L’Heat Smash è una tecnica eseguibile in status di Heat mediante due diverse situazioni: premendo nuovamente il tasto R1, ed eseguendo una combo speciale simile a una breve Rage Art, oppure eseguendo una combinazione di colpi che attiverà il cosiddetto Heat Dash e che potrà proseguire in una devastante combo. In entrambi i casi, una volta eseguito lo Smash l’indicatore Heat scomparirà e per poterne usufruire nuovamente dovremo attendere il round successivo.

TEKKEN 8 – Provato: le nostre prime impressioni

C’è da dire che come meccanica è davvero entusiasmante e funzionale, aggiunge un nuovo livello strategico al combattimento e permette di spezzare il ritmo di gioco avversario (anche se non in tutti i casi) per ribaltare le sorti dello scontro. Tuttavia, la meccanica di Heat si aggiunge a quella della Rage Art senza sostituirla. E vale a dire, una volta entrati in Heat, sfruttato il tempo a disposizione e concluso l’attacco con l’Heat Smash abbiamo ancora a nostra disposizione una Rage Art nel caso non avessimo già azzerato l’energia avversaria e concluso il round. Per chi non lo sapesse, lo status di Rage nel quale è possibile utilizzare la Rage Art (stavolta con il comando R2, su PlayStation 5) si innesca automaticamente quando l’energia del nostro combattente sta per esaurirsi. Minore è l’energia a nostra disposizione, inoltre, più potente sarà l’attacco che travolgerà il nemico,— con tanto di spettacolare cutscene, ancora più belle rispetto a quelle del gioco precedente — a patto che esso non riesca a schivarla o pararla. L’unione delle due meccaniche rende gli scontri molto più gestibili anche da chi non ama imparare a memoria le lunghissime combo dei propri personaggi preferiti in grado di bloccare l’avversario fino a che non esaurisce la propria energia.

Ancor di più in favore dei novellini troviamo il nuovo “Stile Speciale”, una modalità di controllo che abbiamo già visto nei picchiaduro più recenti e che permette a chiunque di padroneggiare le tecniche di ciascun personaggio semplicemente con la pressione consecutiva di un medesimo pulsante. Ad esempio, premendo a ripetizione il tasto triangolo è possibile concatenare una combo aerea, mentre con un solo altro comando è possibile eseguire un Power Crush. Lo Stile Speciale non servirà di certo a insegnare alle nuove leve a giocare al meglio a TEKKEN 8, ma possiamo comprendere quanto sarà utile per rendere il titolo appagante anche per i casual gamer e per chi ha poco tempo da dedicare all’apprendimento del gioco.

TEKKEN 8 – Provato: le nostre prime impressioni

Ma parliamo finalmente di roster. Harada, lo storico producer della saga, promette una scelta iniziale di molti più personaggi di qualsiasi altro fighting game sul mercato, ma al momento BANDAI NAMCO ha confermato unicamente i sedici personaggi messi a nostra disposizione per questo Closed Network Test. Si tratta di Jin, Kazuya, Xiaoyu, King, Hwoarang, Paul, Asuka, Bryan, Lili, Lars, Nina, Jack-8, Law, Claudio e infine Leroy, personaggio DLC di TEKKEN 7, nonché Jun Kazama, un gradito regalo per tutti i vecchi appassionati del franchise. La madre di Jin, infatti, fa il suo ritorno direttamente dal secondo episodio numerato, se escludiamo le sue apparizioni non canoniche all’interno dei due TAG TOURNAMENT.

TEKKEN 8 – Provato: le nostre prime impressioni

Pur non avendo avuto la possibilità di testare questo roster provvisorio nella sua interezza a causa del poco tempo a disposizione per la prova, ho testato con mano i personaggi con cui ho più familiarità, nonché alcuni come Jun per capire in che modo si differenziassero rispetto al passato. A giudicare da ciò che ho potuto notare con Hwoarang e Marshall Law che il moveset dei personaggi è stato modificato e arricchito con nuove tecniche, come un calcio laterale in volo che conclude una delle più semplici combo del coreano, e la presenza di un letale nunchaku a disposizione per Law, che non esiterà a usarlo per massacrare il proprio avversario nel corso del suo Heat Smash. Gli attacchi dello stile Kazama del karate di Jun sono invece stati mascolati ad alcune tecniche “sovrannaturali” in grado di colpire l’avversario a distanza, dal pavimento, poteri di cui l’angelica madre di Jin farà sfoggio anche durante la sua Rage Art per “purificare” il proprio avversario.

In termini di presentazione non possiamo che ritenerci pienamente soddisfatti. Il menu principale è tutto dedicato a Kazuya e la schermata di selezione dei personaggi stavolta mostra anche i modelli poligonali oltre ai semplici ritratti. Molto bella è la schermata di versus che accompagna i caricamenti delle battaglie, così come semplice e funzionale è l’HUD presente sullo schermo durante il gioco vero e proprio. A eccitarci di più, tuttavia, sono i brevi filmati che accompagnano l’ingresso in scena di ciascuno dei personaggi: in determinati casi, seguendo alcune precise combinazioni, assisteremo a delle interazioni personalizzate che daranno inizio allo scontro in maniera particolare, con dialoghi e animazioni univoche. Ad esempio, Jin e Hwoarang si sfideranno e incroceranno i calci poco prima dell’inizio del duello, mentre Kazuya si stupirà di ritrovarsi di fronte alla compagna creduta morta fino a pochi momenti prima. Non mancano interazioni divertenti come “Odio i ricchi!” che Law sputerà in faccia a Lili, oppure l’iconico scontro fra pugni di padre e figlio, Kazuya e Jin, in apertura ai loro combattimenti. Siamo estremamente curiosi di sapere cosa ci attende nella versione completa del gioco in questi termini, ma ancora siamo ancora più curiosi di sapere quali modalità TEKKEN 8 metterà a disposizione dei giocatori per competere con il suo avversario più grande, STREET FIGHTER 6, e la sua grossa mole di contenuti.

TEKKEN 8

Chiudiamo spendendo due parole sulla modalità online testata nel corso di questo primo network test. Una volta scelto il nostro personaggio e quello avversario da usare come manichino, potremo allenarci in attesa che il matchmaking faccia il suo dovere: spesso ci è capitato di attendere più tempo di quanto necessario perché molti avversari “rinunciavano” allo scontro prima di farlo partire, ma una volta che entrambe le parti accettano di giocare insieme il caricamento che porta allo scontro è davvero rapido. Sia il prossimo test che la versione completa metteranno a disposizione un cross-play tra le diverse piattaforme, ed è possibile selezionare varie opzioni per il netcode. Infine, tornano ancora una volta i rank che hanno reso celebre l’online di TEKKEN sin dagli esordi in Dark Resurrection per PlayStation 3, che ci verrà assegnato tramite un test preliminare. In parole povere, non sarà necessario partire dall’ultimo kyu, a seconda delle nostre prestazioni potremo iniziare da molto più in alto con i personaggi con cui ce la caviamo meglio.

Attendiamo con ansia di poter giocare nuovamente TEKKEN 8 grazie al secondo test previsto questo fine settimana e che coinvolgerà anche gli utenti Xbox Series X|S e PC, ma soprattutto di conoscere la data di uscita ufficiale del capitolo che promette di surclassare il precedente, con la sua resa grafica in 4K e i suoi 60 fotogrammi al secondo. Vi ricordiamo che TEKKEN 8 è in sviluppo solo su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Vi lasciamo di seguito a una ricca galleria di immagini scattate durante la nostra prova.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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