Pokémon GO: primi screenshot e dettagli di gioco

Pokémon GO

Dopo tanta attesa, finalmente ci siamo! Niantic ha deciso di rendere pubblici i primi screenshot di Pokémon GO.

Sul sito ufficiale del franchise creato da Satoshi Tajiri, inoltre, sono stare riportare diverse informazioni riguardo quello che è, con buona probabilità, il titolo per smartphone più atteso di sempre.

Nel comunicato, stampa che non mancheremo di riportare non appena verrà tradotto nella lingua di Dante, vengono delineate alcune delle prime caratteristiche di gameplay. Girando per la nostra città con uno smartphone in tasca (specificatamente iOS e Android, con buona pace degli utenti Windows), riceveremo una notifica appena ci troveremo nelle vicinanze di un Pokémon: basterà inquadrarlo con la fotocamera per vederlo apparire sullo schermo, potendogli lanciare così tutte le PokéBall a nostra dispozione, stando però ben attenti a non farlo scappare! Nel caso in cui dovessero finire le sfere in nostro possesso, basterà recarsi nel luogo di interesse generale più vicino, come un monumento o istallazioni di arte, per ricaricare le scorte. Tali luoghi, nella nomenclatura del gioco, vengono chiamati PokéStops.

Cambia radicalmente uno dei capisaldi della serie; per la prima volta, non saranno i mostriciattoli (mai come questa volta) tascabili ad aumentare di livello, bensì l’allenatore. Più Pokémon catturerà il giocatore, maggiore sarà il livello, livello che influirà anche sul tipo di creature che potrà incontrare e sul tipo di strumenti a disposizione. Eliminando il livellamento dei mostri, cambia anche la modalità in cui essi si evolvono. Volete un Wartortle? Continuate a catturare Squirtle in giro, così facendo aumenteranno la possibilità di vederlo evolversi. Tornano le uova, anch’esse disponibili ai PokéStops, che si schiuderanno dopo un determinato numero di passi.

Viene confermata una delle ipotesi più accreditate dopo i primi trailer mostrati mesi fa, quella riguardante la relazione fra il tipo di ambiente e i Pokémon in esso presenti: le creature di tipo Acqua, ad esempio, appariranno maggiormente in prossimità di mari, laghi e oceani. Resta da capire cosa troveremo in città (Wingull a Napoli e Pidove a Milano? Chissà).

Ad un certo punto del gioco, ci verrà chiesto di scegliere un gruppo fra una rosa di tre possibili schieramenti. Una volta scelto il nostro partito, potremo contribuire a rafforzare le Palestre in possesso di quest’ultimo. I mostri in eccesso potranno infatti essere “regalati” alle nostre palestre, enfatizzando quindi la collaborazione fra i diversi giocatori, avendo essi come fine comune quello di rendere ciascuna delle palestre imbattibili. Saranno perciò presenti nel codice finale del gioco le amate battaglie fra Pokémon, anche se nel comunicato stampa non viene specificato in che modo si svolgerà il PvP (asincrono? In tempo reale? Via bluetooth?).

In linea con alcuni recenti giochi made in Nintendo, non mancherà un sistema di simil-archievement. Completando alcune quest e missioni del gioco, medaglie commemorative andranno ad aggiungersi alla nostra scheda allenatore, un po’ come successo qualche mese fa con Hyrule Warriors e le medaglie pubblicate sul profilo Miiverse.

Per gli allenatori più esigenti, Nintendo è pronta a mettere in commercio un accessorio per cellulari, il Pokémon GO Plus. Il dispositivo si collega via bluetooth al cellulare e avvisa il giocatore, tramite vibrazione e led, della presenza di Pokémon nelle vicinanze, rendendo quindi non strettamente necessario controllare lo schermo dello smartphone. Alcune semplici azioni, come catturare i mostri, potranno essere soddisfatte premendo i tasti del dispositivo, ormai prossimo all’uscita.

Una fase di testing verrà svolta nelle prossime settimane su territorio giapponese. L’aspetto grafico generale, si legge nel comunicato, non sarà quello definitivo, lasciando quindi un alone di mistero sull’effettiva data di uscita del gioco.

Ciò che è confermato sarà la distribuzione in forma gratuita sugli store digitali di Apple e Google, così come è ormai conclamata la presenza delle microtransazioni.

Fonte: Niantic via Nintendo Everything

Studente di architettura napoletano, ha imparato a giocare a Super Mario Bros. prima ancora di saper leggere. Il resto è tutta una logica conseguenza.