Sword Art Online: Fatal Bullet – Recensione

Con Sword Art Online: Fatal Bullet siamo pronti a fare il nostro primo login nel mondo di Gun Gale Online per incontrare Kirito e compagnia: questa volta, però, saremo noi i veri protagonisti dell’avventura

Sword Art Online: Fatal Bullet - Recensione

Sword Art Online: Fatal Bullet - Recensione“Secondo te qual è la differenza fra VR e realtà? Alcuni dicono che la VR è solo un’imitazione della realtà. Ma io non credo. Cioè… Noi stiamo vivendo qui, in questo momento. Abbiamo il potere di andare ovunque in questo mondo enorme. Non è emozionante? Benvenuta nella realtà virtuale.”

I giocatori di Gun Gale Online, VRMMO fruibile attraverso il visore AmuSphere (successore del NerveGear), non stanno più nella pelle: dopo mesi di attesa una nuovissima patch è pronta a portare contenuti inediti nel mondo virtuale in cui si gareggia a colpi di armi da fuoco, e la posta in gioco è più alta che mai. L’aggiornamento “Corsa all’Oro” infatti non include soltanto nuovi luoghi da esplorare e nuove quest secondarie, ma nasconde una vera sfida contro il tempo: in una mappa segreta è apparsa una misteriosa astronave, la SBC Flügel, e chissà quali grandi tesori aspettano i primi giocatori che saranno in grado di esplorarla. C’è solo un piccolo intoppo, però: per farlo è necessario possedere un’unità ArFA-sys, le nuove IA di supporto che a quanto pare sono strettamente collegate all’astronave. Possono Kirito, Asuna e comitiva farsi scappare un’opportunità del genere? Ovviamente la risposta è scontata ma, questa volta, nel gruppo è comparsa una new-entry: tu.

Sword Art Online: Fatal Bullet è il nuovo pargolo nella serie di videogiochi ispirata alla celebre novel di Reki Kawahara, sviluppato da Dimps e rilasciato da BANDAI NAMCO Entertainment l’8 febbraio 2018 nelle terre del Sol Levante e il 23 febbraio in Occidente, approdando su PlayStation 4, PC e per la prima volta su Xbox One. Il titolo segue gli eventi di Sword Art Online: Hollow Realization ma questa volta è ambientato all’interno del mondo virtuale di GGO, creato grazie al famoso rilascio del Seed dopo gli avvenimenti turbolenti dell’originale Sword Art Online, l’MMO in cui tutti i giocatori furono improvvisamente privati della possibilità di disconnettersi per seguire il piano del creatore Akihiko Kayaba, tanto visionario quanto pazzo.

Ormai lontani dall’iconico castello fluttuante di Aincrad, dalle vaste praterie e dai combattimenti a suon di colpi di spade e magie, ora circondati dal cemento, dal freddo metallo di una ex corazzata con il quale è costruita SBC Glocken, la capitale di GGO, è solo uno il quesito che a questo punto, stringendo Sword Art Online: Fatal Bullet tra le mani, ci poniamo: dopo anni di tentativi, di svariati prodotti basati sul fan-service e con numerose limitazione tecniche, ci troviamo finalmente davanti ad un prodotto in grado di rendere giustizia al vasto, vibrante e frenetico mondo fatto di collaborazione, competizione e azione che da sempre ha animato le vicende del beta tester vestito di nero? Non ci resta che scoprirlo insieme.

  • Titolo: Sword Art Online: Fatal Bullet
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, PC / Steam
  • Genere: Action RPG
  • Giocatori: 1-4 (multiplayer online)
  • Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: Dimps
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 22/23 febbraio 2018
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: Pre-order bonus e Season Pass che accoglierà i DLC in arrivo in futuro
  • Note: Collector’s Edition con statue di Kirito e Shion, artbook e mappa in tessuto

Benvenuti nella realtà virtuale

Come di consueto iniziamo la nostra nuova avventura nella schermata di creazione dell’avatar che ci rappresenterà all’interno del gioco, accorgendoci fin da subito di due importanti fattori: primo fra tutti una realizzazione del modello del nostro personaggio estremamente più curata rispetto ai titoli precedenti, eliminando quella sorta di effetto pupazzetto poco gradevole. Il secondo invece è rappresentato da un’aumento delle possibilità di personalizzazione, consentendoci di scegliere ogni aspetto della corporatura e dei dettagli del nostro personaggio, dai segni particolari, alla voce fino alla dimensione dei singoli arti, con l’aggiunta di svariati tipi di capelli che ci permetteranno di somigliare al nostro personaggio preferito della serie o di scegliere tra acconciature originali per provare nuovi look.

Deciso il nostro aspetto siamo dunque pronti a fare il nostro primo login all’interno di Gun Gale Online e ad accoglierci è un viso del tutto nuovo: un’energica ragazza dai capelli rosa ci si presenta come nostra storica amica di infanzia, già pronta a farci da guida nella città principale. Il suo nome è Kureha e, grazie a lei, scopriamo che questo è il nostro primo VRMMO, che a noi gli MMORPG in realtà non sono mai piaciuti molto (e questo è un vero colpo al cuore) ma che in generale siamo degli ottimi gamer. Insomma, la nostra amica ci ha trascinato nel gioco che a lei piace tanto, ma è convinta che conquisterà anche noi in breve tempo.
Nel giro di qualche minuto pertanto ci viene raccontata la storia di Sword Art Online, di come sia nato GGO grazie al rilascio del Seed e di come questo mondo virtuale sia molto diverso dai precedenti: qui ci si sporca di fango, si cacciano mostri, le battaglie PvP sono sempre dietro l’angolo e la competitività è alle stelle: in Gun Gale Online si gareggia continuamente in dungeon e spazi aperti per guadagnare bottini, armi, oggetti rari e una valuta che è convertibile in denaro reale. C’è altro da aggiungere?

Stracolmi di entusiasmo — e di informazioni — siamo pronti per iniziare a muovere i nostri primi passi, e qual è il miglior modo di imparare come sopravvivere tra proiettili e scontri letali? Ovviamente iscriversi ad un torneo.

Metallo e pallottole

Dopo aver fatto la conoscenza di Itsuki, quello che sembrerebbe essere uno dei migliori giocatori in circolazione e capo dello squadrone Alphard, iniziamo alla grande teletrasportandoci insieme alla nostra compagna nel primo dungeon adibito al torneo. L’interfaccia che ci troviamo dinanzi è quella che se ne conviene ad un canonico sparatutto in terza persona: mini mappa dell’area in alto a sinistra, munizioni, arma equipaggiata e statistiche in basso a destra ma con la possibilità di spostare su uno dei due lati del personaggio la telecamera dietro alle sue spalle.

Il nostro corpo all’interno di GGO è leggerissimo, e per questo motivo siamo in grado di saltare e di compiere dei veloci slanci senza alcun problema. Ci accorgiamo subito di poter portare con noi un massimo di due armi contemporaneamente e che è possibile alternarle utilizzando i tasti direzionali. Quando abbiamo un’arma equipaggiata e un nemico entra nella cornice che abbiamo al centro della nostra visuale apparirà il mirino, permettendoci di colpirlo facilmente oppure dandoci la possibilità di zoomare per mirare con più precisione e colpire eventuali punti deboli. Sparando utilizzeremo munizioni, pertanto finito un caricatore avremo necessità di ricaricare l’arma con l’apposito tasto o di passare velocemente all’arma secondaria: ogni arma ha una sua particolare classificazione e munizioni dedicate a quest’ultima, pertanto ci è chiaro fin da subito che farne scorta è essenziale per sopravvivere.

I nemici sono svariati per dimensioni e capacità: vi sono quelli che volano, quelli umanoidi, quelli più o meno aggressivi e chi preferisce attaccare da lontano o affrontarci in un corpo a corpo. Indipendentemente dal loro comportamento sarà molto probabile che in battaglia coloro che attaccano a distanza genereranno una particolare linea rossa che ci indicherà la traiettoria della loro imminente scarica di proiettili, esattamente come nella serie animata. Starà ai nostri riflessi riuscire schivarla spostandoci velocemente o cercare riparo.

La struttura del dungeon è composta dalla canonica divisione in stanze, arricchita però dalla presenza di marchingegni da attivare, interuttori per aprire porte e teletrasporti e trappole che possono ferirci o portarci in altre zone. Insomma, finalmente questa volta il nostro cervello servirà a qualcosa durante l’esplorazione. All’interno delle stanze è inoltre possibile trovare forzieri di varia natura, alcuni contenenti munizioni e altri oggetti consumabili, altri in grado di nascondere armi e materiali più o meno rari. Sbloccando i vari teletrasporti all’interno della mappa sarà possibile poi abbandonare il dungeon in qualsiasi momento per teletrasportarcisi nuovamente in seguito, permettendoci di rivedere il nostro equipaggiamento o fare rifornimento di preziose munizioni.

Durante le battaglie potremmo gestire in tempo reale la strategia del nostro gruppo, chiedendo ai nostri alleati di seguirci, di mantenere la posizione, di attaccare o curare e così via, permettendoci di affrontare gli scontri più ardui con cognizione di causa. Quando i nostri compagni finiranno a terra privi di punti salute potremmo rianimarli avvicinandoci ai loro avatar, e di conseguenza questi potranno fare lo stesso con noi, evitandoci un K.O. di gruppo che, se dovesse accadere, ci farà teletrasportare automaticamente alla città principale.Di ritorno da un campo di battaglia o un dungeon verremo sempre ricompensati con delle taglie, ovvero un guadagno in moneta in base a quanti nemici abbiamo appena fatto fuori, quanti oggetti abbiamo trovato e così via.

Ora che credevamo di aver preso confidenza con tutte le meccaniche principali del titolo però, qualcosa si intromette aggiungendo carne al fuoco: Kureha, giunti alla fine del dungeon, attiva inavvertitamente un teletrasporto che ci farà catapultare in una misteriosa sala piena di strane macchine ed è qui che faremo il nostro primo incontro con la nostra speciale unità ArFA-sys.

ArFa-sys, la nostra personale IA

Esplorando la misteriosa stanza durante il nostro primo torneo incapperemo in un particolare tesoro: davanti a noi infatti, dopo averne scelto l’aspetto, troveremo un ArFa-sys, acronimo di Artificial Financial Adviser System, ossia uno dei “Consulenti finanziari artificiali” umanoidi aggiunti nell’ultima patch di Gun Gale Online per supportare i giocatori dentro e fuori il campo di battaglia. Sarà a questo punto che entreranno in scena i protagonisti originali della serie, Kirito e Asuna che, dopo aver tentato di accaparrarsi il bottino al posto nostro, si presenteranno a noi e ci illustreranno cosa abbiamo appena ottenuto e di quanto dovremmo sentirci fortunati.

Veniamo così a conoscenza che le Intelligenze Artificiali di supporto ai giocatori sono state aggiunte recentemente e che le informazioni su di loro ancora scarseggiano. Ne esistono di diversi tipi, alcuni dei quali noleggiabili, ma il nostro appartiene alla categoria ArFA System Type-X, in assoluto la più rara e preziosa. In generale queste unità sono state progettate principalmente per gestire le finanze e gli oggetti dei giocatori ma le loro funzionalità possono essere molteplici: possono investire il denaro del loro possessore, occuparsi dello shopping quotidiano, combattere per lui e molto altro.

Oltre che sceglierne il nome, l’aspetto fisico e la personalità, che cambierà il modo nel quale si approccerà a noi e agli altri utenti del gioco, possiamo decidere di dare alla nostra unità di supporto una paghetta, che lui/lei userà per comprarci oggetti in base al suo carattere, consentendoci a volte di ottenere materiali o armi rare. Sempre attraverso le sue funzionalità saremmo anche in grado di scegliere una percentuale di denaro da investire, affindandoli all’IA ogni volta che ne guadagneremo un po’ in combattimento, con una determinata percentuale di interessi. Più soldi investiremo, più ne potremmo guadagnare (e, di conseguenza, perdere).

Scopriremo presto che il nostro ArFA-sys è la chiave per entrare nella nuova SBC Flügel aggiunta nell’ultima patch ma, a causa dello schianto nel quale quest’ultima ha preso parte, molti dei suoi pezzi sono andati perduti e di conseguenza numerose delle sue funzionalità sono disabilitate. Attraverso delle missioni dedicate sarà pertanto nostro compito ritrovare questi pezzi nascosti in giro per le mappe di GGO o nelle mani di qualche altro giocatore, sbloccando così tutte le sue potenzialità con l’avanzamento della’avventura.

Potremmo così usufruire dell’UFG, un’arma rara che avremo sempre a disposizione e che ci permetterà di aggangiarci a pareti e sporgenze come un rampino, di attivare determinati macchingegni, di infliggere qualche danno supplementare, buttare a terra nemici volanti e rubargli qualche oggetto. Infine, sempre attravero le funzionalità dell’IA, saremo in grado di modificare i colori di abiti e armi.

Nuove conoscenze e volti familiari

Oltre Kirito e Asuna, i primi con il quale faremo conoscenza, nel mondo di Gun Gale Online sono presenti proprio tutti i personaggi al quale siamo più affezionati. Invitandoci nel loro gruppo infatti scopriamo che Yui, Sinon, Leafa, Yuuki, Silica, Lisbeth, Klein, Agil, Strea e Premiere sono utenti incredibilmente attivi e socialmente utili. Lisbeth ad esempio si occupa di modificare e potenziare armi a pagamento, personalizzandone anche i chip memoria, ossia componenti in grado di conferire effetti speciali alle armi. Asuna utilizza le sue doti di cucito per confezionare abiti di ogni tipo, purché abbia i giusti materiali il modello da cui iniziare mentre Agil aiuta i giocatori a scoprire la natura di oggetti non identificati che è possibile reperire in battaglia o nei dungeon, semplicemente pagando una quota. Per usufruire dei loro servizi bisognerà semplicemente visitare la stanza di Kirito, una sorta di base del gruppo mentre, nella nostra stanza personale, potremmo depositare oggetti e modificare ogni volta che vogliamo il nostro aspetto e quello del nostro ArFA-sys.

Ovviamente tutto il gruppo è eccitato all’idea di esplorare la nuova navicella Flügel e il nostro arrivo, come si suol dire, capita a fagiuolo: noi serviamo a loro (o meglio, il nostro ArFA-sys) e loro servono a noi, poichè è innegabile il nostro essere dei novellini. Potremo così decidere di aggiungere i nostri nuovi amici al nostro gruppo e cambiare la formazione quando preferiamo, purchè ci troviamo nella città principale e il numero di membri del party non superi i quattro giocatori, noi compresi. Dai nostri amici e dagli NPC possiamo inoltre ricevere frequentemente dei messaggi privati, in caso questi volessero conoscerci meglio o invitarci a particolari missioni secondarie.

E le nuove conoscenze? Anche in questo capitolo non poteva mancare una protagonista prosperosa, ed è così che si para dinanzi a noi Zeliska, una giocatrice molto popolare, accompagnata dalla sua gentile ArFA-sys Type-X Daisy, pronta a farci la paternale sul quanto siamo stati fortunati e avvertendoci con insistenza di stare attenti che nessuno ci porti via la nostra preziosa IA. Cosa avrà voluto dire?

Se ve lo state chiedendo la risposta è si, anche anche in questo capitolo della serie sarà possibile decidere di addormentarsi insieme ad un personaggio femminile, funzionalità ormai onnipresente. I personaggi con il quale sarà possibile sbloccare questo evento saranno diversi nella Modalità Storia e nella Modalità Kirito ma, in ogni caso, per renderla possibile sarà necessario aumentare la propria affinità con il personaggio con il quale desiderate diventare più intimi.

La modalità Kirito si sbloccherà in un determinato momento durante la narrazione principale e ci permetterà di vestire nuovamente i panni dello spadaccino nero in una nuova sfida cono Death Gun, che potremo abbandonare in un punto specifico di questo scenario. Da lì in poi potremo scegliere liberamente quale storia vivere e con quale personaggio combattere.

Cecchino o Tank, è questo il dilemma

Più si prosegue nell’avventura più risulta chiaro come l’intera esperienza di Sword Art Online: Fatal Bullet, questa volta, voglia girare intorno a noi e al nostro personaggio: è chiaro l’intento di volerci trasportare nella dimensione di Gun Gale Online dandoci tutti gli strumenti per sentirci liberi, una parola che nel franchise dei videogiochi di SAO è stata spesso sostituita da quel senso di prigionia, di binario prestabilito onnipresente.

Ad aiutare questo tipo di immedesimazione è sicuramente la varietà di armi ed equipaggiamenti disponibili all’interno del titolo, che conta più di 170 tra armi e costumi dalle diverse caratteristiche. Possiamo così decidere se utilizzare Pistole, Fucili, Mitragliatrici, Fucili d’assalto, Fucili da cecchino, Gatling, Lanciatori o imitare Kirito con le inusuali Spade, ognuna con diverse munizioni tra cui scegliere, più o meno potenti, e diverse particolarità, come la tipologia di mirino, la velocità di fuoco, la precisione e molto altro. Possiamo equipaggiare fino a due armi contemporaneamente, indipendentemente dalla loro tipologia, e alternarle in battaglia come più preferiamo per non farci trovare mai impreparati di fronte al nemico.

Ogni arma può avere diverse versioni, dalla comune alla leggendaria, con diverse statistiche e chip memoria che le conferiscono effetti più o meno potenti. Tramite Lisbeth, come già detto, è possibile aggiungere questi chip, modificare e potenziare la nostra arma preferita mentre grazie ad Argo, una giocatrice che spaccia informazioni nella città principale, è possibile imparare delle Arti relative ad una particolare categoria di armamenti, per utilizzare tecniche speciali in battaglia.

Oltre alle diverse armi da poter equipaggiare il nostro avatar è dotato di una serie di statistiche che potrà aumentare nel corso dell’esperienza di gioco utilizzando i Punti Personalizzazione, guadagnabili salendo di livello: in base a come gestiremo i nostri PP ottimizzando Forza, Vitalità, Intelligenza, Agilità, Destrezza e Fortuna potremo aumentare il peso che siamo in grado di sostenere, le armi da poter usare, la nostra difesa, velocità in battaglia, precisione del mirino e molto altro. Con i Punti Abilità invece potremo acquistare particolari skill da usare in battaglia e da equipaggiare direttamente sull’arma, fino a quattro contemporaneamente, mentre se vogliamo degli oggetti fissi, come granate e scudi protettivi, possiamo acquistare dei gadget in cambio di crediti. Esattamente come noi anche il nostro ArFA-sys potrà guadagnare PP e PA e starà a noi decidere come spenderli, in base al ruolo che vogliamo fargli assumere al nostro fianco.

Queste statistiche non sono infatti solo collegate all’arma utilizzata, ma sono estremamente connesse alla classe che ci interessa occupare all’interno di un gruppo: il ruolo che rappresenteremo ci verrà affidato automaticamente dal sistema in base all’arma equipaggiata e alle abilità ad essa assegnate, per cui sarà sempre variabile in base al nostro equipaggiamento. Potremmo far parte dell’Assalto, attaccando dalla prima linea e concentrandoci sull’offensiva, dei Distruttori, giocatori corazzatissimi con una gran potenza di fuoco, diventare abili Cecchini, specializzati negli attacchi a lungo raggio con fucili potenti, o provetti Ingegneri, ottimi con i gadget e in grado di indebolire i nemici, degli indispensabili Tank, il cui mestiere è attirare l’attenzione dei nemici e proteggere gli alleati o infine un prezioso Supporto, in grado di aiutare i compagni curandoli e potenziandoli.

 

Giocatore solitario o animale da party?

Sword Art Online: Fatal Bullet vuole provare, laddove hanno fallito i suoi predecessori, a diventare quanto più social possibile: sembra strano dover sottolineare un fattore del genere in un gioco ambientato in un Massive Multiplayer Online ma c’è sempre da ricordare, per i più testardi, che non stiamo parlando di un MMO. Nonostante questo l’introduzione di una modalità cooperativa, di battaglie PvP e di un sistema di classifiche online riesce a donare al titolo la giusta atmosfera, facendoci sentire meno soli e dando senso a tutta la personalizzazione sia di statistiche che di equipaggiamento.

Nell’Ufficio del governatore, una grande Lobby che sovrasta la capitale SBC Glocken, è possibile accettare un diverso quantitativo di missioni e teletrasportarsi attraverso i terminali presenti in sala direttamente al luogo di battaglia. Attraverso i banconi gestiti dalle IA si possono invece organizzare missioni cooperative online, in cui insieme ad altri giocatori (massimo 4 persone più i propri ArFA-sys, sostituibili eventualmente con NPC) si possono accettare quest di diverso livello e partire alla carica per scovare e combattere potenti nemici. In alternativa al PvE invece possono intraprendersi Missioni PvP Online, dove due squadre di quattro giocatori si sfidano per danneggiare il più possibile un boss. Con il completamento di queste sfide si ricevono medaglie, scambiabili con oggetti e materiali, e il proprio rango salirà o scenderà a seconda del loro esito.

Per i fedeli seguaci di Kirito e del chi fa per sé fa per tre il titolo offre ovviamente una moltitudine di quest primarie e secondarie, questa volta ben divise per tipologie. Sono infatti presenti gli Squadroni, piccole gilde di giocatori che si sono uniti per uno scopo ben preciso e che possiamo visitare liberamente nelle loro basi, teletraspordandoci attraverso i terminali. Esistono squadroni dedicati al PvE, al PvP e alla caccia dei tesori, ognuno con missioni uniche da portare a termine che ci garantiranno ricompense diverse. Gli Squadroni PvE si dedicano alla caccia di determinati nemici, spesso definiti “unici”, ovvero particolarmente forti ma che, se annientati, garantiscono premi speciali. Gli Squadroni PvP impiegano tutte le loro energie nello sfidare e sconfiggere determinati giocatori di GGO che hanno una taglia sulla propria testa. Solo in questa gilda si possono accettare infatti missioni di caccia il cui obiettivo è quello di scovare un particolare bersaglio, chiamato “ricercato”. Infine gli Squadroni Tesoro si occupano di ricercare particolari oggetti dispersi nelle mappe, più o meno rari.

C’è nessuno?

Nessuno è perfetto, e Sword Art Online: Fatal Bullet non è da meno: seppur soffrendo della metà dei problemi tecnici dei suoi predecessori infatti non ne è esente e sono diversi i fattori che ci hanno fatto storcere un po’ il naso. Se riuscite a sorvolare sul caricamento dei modelli 3D in cui le texture se la prendono comoda a comparire o in cui la fisica dei vestiti per qualche frazione di secondo non è di certo di questa terra, dovrete fare i conti con la desolazione. La città principale, SBC Glocken, è sicuramente imponente e fedele alla serie animata, capace di incutere timore grazie ai suoi edifici altissimi e la sua massiccia componente di ferro ma, a differenza di quello che ci si aspetterebbe da un emulatore di MMO, è quasi completamente deserta. Grandissime strade e pochissimi NPC che le animano rappresentano un’enorme occasione sprecata, poiché sarebbe bastato veramente poco per rendere viva e vibrante l’ambientazione.

Anche i dialoghi sono stati dimezzati rispetto a come siamo stati abituati dalla serie, diminuendone la durata in favore dell’azione e questo, considerate le conversazioni infinite e piene di fan-service dei titoli precedenti, non può invece che farci tirare un sospiro di sollievo. Il mio pollice costretto a premere sul tasto X indefinite volte al secondo per non leggere le dichiarazioni d’amore più o meno velate di personaggi sconosciuti ringrazia.

A chi consigliamo Sword Art Online: Fatal Bullet?

Giunti alla fine di questa recensione, riprendendo un po’ di fiato, non ci resta che giungere alle dovute conclusioni. Sarò sincera, Sword Art Online: Fatal Bullet non è tecnicamente perfetto, soffre di alcuni problemi di design legati alla difficile trasposizione di un universo simile in un videogioco reale, ma rappresenta un cambio radicale nella storia del franchise, dove apparentemente ci stiamo avvicinando ad una riproduzione dell’esperienza di SAO sicuramente più fedele rispetto ai suoi predecessori. Finalmente siamo chiamati a interpretare un ruolo che esula da quello di Kirito e compagnia, dove possiamo mostrare una nostra personalità e abbiamo la possibilità di scegliere lo stile di gioco che più ci si addice avvicinandoci, seppur idealmente, al concetto di MMO. I personaggi della serie originale esistono, ci supportano, si scambiano battute ma non invadono il nostro percorso, dove al centro ci siamo noi e il rapporto che stiamo costruendo con il nostro ArFA-sys. Un po’ egocentrico? Sicuramente si, ma quale giocatore di MMO non lo è?

Se siete appassionati della serie pertanto, il consiglio è quello di acquistare Sword Art Online: Fatal Bullet soprattutto per quello che rappresenta: un cambio di rotta oltre che un’esperienza potenzialmente divertente e stimolante. Se invece della serie non vi è mai interessato molto, tenete chiuso il portafoglio: la totale freddezza nei confronti dell’ambientazione, di quello che rappresenta e dei personaggi che la animano vi basterà per non riuscire a sopportare quei problemi tecnici di cui vi abbiamo parlato, il senso di desolazione o dell’inevitabile ripetitività a lungo andare, croce dei titoli di questo genere.

  • Grande personalizzazione, dal personaggio allo stile di combattimento
  • Buona varietà di armi ed equipaggiamento
  • Missioni numerose e differenziate
  • Molte similitudini con la serie animata

  • Problemi tecnici legati al caricamento dei modelli 3D
  • Desolazione dell’ambientazione, pochi NPC
  • A lungo andare risulta ripetitivo
Sword Art Online: Fatal Bullet
4

La libertà di cui avevamo bisogno

Sword Art Online: Fatal Bullet è quello che, da fan della serie, stavo aspettando da tempo. Non è tecnicamente perfetto, soffre di alcuni problemi di design ma rappresenta un cambio radicale nella storia del franchise: che ci si stia finalmente avvicinando ad una riproduzione dell’esperienza di Sword Art Online più fedele rispetto a quello che siamo stati abituati a giocare fino ad ora? Siamo noi i protagonisti della storia e Kirito e compagnia ci accompagnano nella nostra avventura senza prenderne il sopravvento, lasciandoci la libertà di scegliere come muoverci nel mondo di GGO. Certo, i problemi tecnici e l’enorme desolazione che caratterizza l’ambientazione sono un grave errore ma, sopratutto, rappresentano una grandissima occasione mancata. Ancora una volta il mondo che ci circonda non è perfetto, ma il cambio di rotta è innegabile ed evidente, in grado di far tirare un sospiro di sollievo. Nulla è mai perduto!

Neolaureata alle prese con l’obbligo morale di intraprendere una vita da adulta, la sua vera casa è Eorzea (FFXIV) e spera di iniziare a lavorare nell’industria dei videogames prima dell’uscita di KINGDOM HEARTS III (quindi, forse, non ce la farà mai).