Yakuza 6: intervista al producer Masayoshi Yokoyama

Yakuza 6: The Song of Life

Intervistato da Famitsu, il producer di Yakuza 6, Masayoshi Yokoyama, coglie l’occasione per rivelare ulteriori dettagli sul nuovo capitolo della serie di cui ancora sappiamo ben poco, nonostante la demo offerta con Yakuza Kiwami.

Ecco quanto rivelato dallo stesso producer.

  • La sensazione che il gioco offre sarà diversa da quella provata nei precedenti titoli della serie, così come la sensazione offerta dalle varie battaglie. Anche l’assenza delle schermate di caricamento è uno dei cambiamenti importanti offerti da questo nuovo capitolo.
  • Per spiegare a grandi linee il gioco, il producer usa le auto come esempio; nonostante la distanza che percorreremo e il tempo che impiegheremo per il viaggio sia identico, il mezzo che ci ritroveremo a guidare non sarà più un auto economica, ma una di lusso. La demo offerta in Yakuza Kiwami è come una prova di guida di questa macchina di lusso. Gli sviluppatori desideravano che i giocatori constatassero quanto il gioco sarà bello.
  • Come riportato in precedenza, la demo non ha alcuna relazione con il gioco completo. Tutto quello provato a suo interno, dai vestiti indossati ai personaggi incontrati, sarà completamente diverso da quello che troveremo nella versione finale.
  • Nella demo non sono presenti né il sistema di crescita, né minigame. Questo però non vuol dire che Yakuza 6 ne sarà sprovvisto. La demo aveva il compito di far provare ai giocatori le nuove sensazioni che il suo gameplay offrirà. Per tutto il resto, verranno rilasciati nuovi dettagli con il passare del tempo.
  • Gli sviluppatori sono costantemente in cerca del felling perfetto dei combattimenti per questo nuovo capitolo della serie. Le animazioni adesso si adatteranno perfettamente con l’insieme, e la posizione dei colpi scagliati ai nemici cambierà a seconda della posizione di questi. La stessa combinazione di mosse, infatti, non sarà mai ripetuta in modo identico.

Fonte: Famitsu via DualShockerz

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.