Sushi Striker: The Way of Sushido – Recensione

Dopo quel mangione di Kirby, un altro vorace eroe approda su Nintendo Switch, per la pace e per permettere a tutti di poter assaporare del delizioso sushi. Questo è Sushi Striker: The Way of Sushido!

Sushi Striker: The Way of Sushido - Recensione

Sushi Striker: The Way of Sushido - Recensione“Le guerre del Sushi hanno sconvolto il nostro paese, la Repubblica e l’Impero continuano a battersi da anni, gli uni per portare il dolce sushi a tutti, gli altri per privatizzarlo. Mi rifiuto di scendere in campo finchè un nuovo guerriero valoroso si mostrerà davanti al mio tempio. Un guerriero come Jubai, capace di battersi in solitaria contro un’intera armata. Un vero amante di Sushi.”

Se siete possessori di Nintendo Switch, converrete che il 2018 finora non è stato neanche lontanamente paragonabile al primo anno di lancio della console. Non per mancanza di giochi, che tra titoli indipendenti e remastered delle versioni Wii U non sono mancati, ma proprio per esclusive completamente inedite. Dopo il piccolo Kirby a marzo, l’ibrida della casa di Kyoto si è concentrata su altro, almeno fino al mese corrente, in cui arriveranno due nuove portate.

E nel caso di Sushi Striker: The Way of Sushido, il paragone con una pietanza è più che azzeccato. Annunciato durante lo scorso E3 per Nintendo 3DS, il titolo di IndiesZero (già autori della serie Theatrhythm) è divenuto presto multipiattaforma, e dopo una demo contenente una decina di livelli, è disponibile per entrambe le piattaforme della casa di Kyoto dallo scorso 8 giugno. Scopriamo insieme se questo nuovo match-3 vale il vostro tempo e denaro nell’attesa delle portate principale di quest’estate (Mario Tennis Aces e OCTOPATH TRAVELER).

  • Titolo: Sushi Striker: The Way of Sushido
  • Piattaforma: Nintendo Switch, Nintendo 3DS
  • Genere: Azione, Rompicapo
  • Giocatori: 1-2 (locale, split screen, online)
  • Software house: Nintendo
  • Sviluppatore: IndiesZero
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 8 giugno 2018
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: non disponibili
  • Note: tramite alcune password si possono ottenere degli oggetti aggiuntivi

Il Sushi non ti tradisce mai

Nel mondo ideato da IndiesZero non esiste pesce, e il mondo è appena uscito dalle Guerre del Sushi, crudelissime dispute all’ultimo piatto che hanno visto l’Impero trionfare e privatizzare l’amato alimento. Il Fronte Liberazione del Sushi (FLS), al servizio della Repubblica, ha deciso di rialzare la testa e combattere un’ultima battaglia per rendere nuovamente il Sushi un bene pubblico.

Per combattere, i guerrieri di entrambe le fazioni si affidano agli Spiriti del Sushi, animaletti capaci di creare ogni tipo di pietanza a base di riso e pesce, che affidano il proprio potere agli esseri umani che sanno dimostrare il proprio amore per il cibo. Facendo colpo su Jinrai, lo spirito più forte di tutti, il giovane Musashi (o la giovane se vorrete usare la variante di sesso femminile) si troverà a guidare l’FLS contro l’impero, scoprendo oscuri dietro le quinte delle Guerre del Sushi.

La storia di Sushi Striker conta circa 150 livelli, in cui Musashi affronterà i più svariati avversari e farà amicizia con il centinaio di spiriti ideati da IndiesZero. Una trama spesso dai risvolti prevedibili, ma che si lascia giocare godibilmente anche grazie a qualche scherzo di troppo sul sushi e sulla divinizzazione di ogni singolo piattino. Il cast intrattiene, pur ricalcando diversi stereotipi da shonen manga: niente di innovativo ma un perfetto punto d’ingresso al gameplay assuefacente di Sushi Striker.

Finché non ti sfonderai lo stomaco

Sushi Striker: The Way of Sushido è un match-3 (anche se è possibile unire anche solamente due piatti) frenetico e adrenalinico, in cui l’obiettivo è impilare più piatti possibile dello stesso colore e lanciarli contro l’avversario per causargli danni. Il sushi presente sui piatti, verrà divorato da Musashi e andrà a riempire la barra dell’abilità degli spiriti equipaggiati (fino ad un massimo di tre) e la lanterna del Festival. Le prime sono le più svariate: dall’aumento della velocità dei nastri avversari, al wasabi che blocca temporanemente il personaggio quando ingerito, ogni spirito del sushi ha la sua capacità innata, e sta al giocatore scegliere quelli con cui si trova meglio. Il Festival invece è una modalità frenesia in cui i colpi saranno più potenti e il sushi disponibile sarà più raro e gustoso (e varrà molti più punti per la valutazione finale). Il gameplay è all’apparenza molto semplice, ma va mano a mano arricchendosi di nuove piccole meccaniche che lo perfezionano nel corso della modalità storia.

Ogni livello di quest’ultima infatti, ci mette di fronte ad un avversario e ai suoi spiriti, una volta azzeratone i punti vita a colpi di piattini, riceveremo una valutazione che va da D a S con lode (rappresentata da un arcobaleno). Se avremo combattuto bene, potremo risvegliare un nuovo spirito del sushi, che si unirà alla nostra squadra o, in caso di doppione, potenzierà quello già presente. Qui entra in gioco una componente ruolistica: facendo lottare gli spiriti otterranno esperienza e, proprio come in un’altra famosissima serie che esordirà su Nintendo Switch a novembre, una volta raggiunto un determinato livello, risveglieranno la propria forza cambiando forma. Ad ogni modo una volta sbloccate le forme risvegliate è possibile scegliere la vostra preferita senza malus di statistiche nel menu degli spiriti.

Anche Musashi ha delle abilità personalizzabili grazie alle rotelle kaiten, con cui decidere la velocità dei nastri, oppure scegliendo il proprio sushi preferito dopo averne mangiato in gran quantità di ogni tipo, avrà accesso ad una sequela di poteri passivi come aumento punteggio, recupero salute, ed altro ancora. Il gameplay assuefacente di Sushi Striker e questo aspetto ruolistico, distinguono fortemente il titolo IndiesZero da un banalissimo match-3 gratuito. Certo la fascia indicativa di prezzo per la versione Nintendo Switch potrebbe sembrare un po’ alta (soprattutto rispetto a quella della controparte 3DS) ma le ore di gioco per gli appassionati di rompicapo sono garantite.

Due guerrieri sui nastri trasportatori

I contenuti di The Way of Sushido non si fermano alla modalità storia ma garantiscono altre sfide sia da soli che contro altri giocatori. Innanzitutto ci sono le zone segrete, accessibili solo a determinate condizioni, in cui sfiderete avversari veramente agguerriti e sarà dura strappare una S se non giocherete d’intuito e calcolerete ogni piattino. D’altronde come ricompensa si avrà accesso agli spiriti più forti del gioco, quindi è una sfida con uno scopo. Sempre in singolo potrete affrontare una speciale serie di stage a tempo, in cui non dovrete sconfiggere il nemico, ma liberare i nastri con un numero limitato di mosse. Anche qui, la difficoltà è ben calibrata e si potranno ottenere equipaggiamenti utili a potenziare il proprio party.

Segue poi il comparto multigiocatore: sia in locale con due console, che in splitscreen armati di Joy-Con, potrete affrontare gli amici a colpi di pile di piatti colorati per scoprire chi è il vero maestro del sushido. Parlando di Joy-Con, è doveroso un piccolo appunto sulla mappatura dei tasti del titolo di IndiesZero che esce brutalmente sconfitta dal confronto con il touchscreen. Utilizzare il dito (o un pennino adatto allo schermo di Switch) garantisce più immediatezza e velocità al gameplay di Sushi Striker, surclassando completamente l’esperienza dei tasti tradizionali. Questo tradisce completamente la natura iniziale del progetto, nato su Nintendo 3DS e pensato in primis per essere sfruttato con uno schermo touch.

Il multiplayer online invece è al momento popolato da ninja agguerritissimi pronti a sfondarvi la faccia con contenitori di ceramica e abilità caricate al massimo. Il matchmaking di Sushi Striker porta tutti al livello 30, equilibrando per lo meno i punti vita (ma non mettendo la pezza al possesso o meno degli spiriti speciali). È possibile affrontare partite classificate e amichevoli, sia normali, sia con una delle diverse regole viste durante la modalità storia. Insomma l’offerta sul menù potrebbe davverovale il biglietto d’ingresso al buffet.

Potevano disegnarti meglio

Finora ho praticamente solo lodato il lavoro di IndiesZero, divertente assuefacente e ben pensato, Sushi Striker ha però un grande difetto: la realizzazione grafica altalenante. Si passa da design veramente ispirati di spiriti e personaggi, ad animazioni e sprite che sembrano fuoriusciti da Microsoft Paint. Da una cura certosina nei kaiten e nel sushi durante le battaglie, ad un hub minimale e che sembra seriamente uscito da un titolo gratuito.In un match-3 però, l’aspetto visivo è secondario, soprattutto se nelle fasi di gioco vero è ben curato. Ad aiutare il tutto troviamo fortunatamente anche i brani della colonna sonora (soprattutto l’opening) anche se da un titolo così giapponese ci aspettavamo almeno il doppiaggio originale. Invece i nostri nipponici amici, parlano un inglese fin troppo impostato, tant’è che è quasi meglio giocare senza audio e leggere i dialoghi in italiano.

A chi consigliamo Sushi Striker: The Way of Sushido?

L’acquisto del titolo di IndiesZero è consigliato soprattutto a chi utilizza Nintendo Switch per lo più in modalità portatile, e ovviamente agli amanti dei rompicapi match-3. Una volta chiuso un occhio su alcune scelte d’animazione, il gameplay di Sushi Striker: The Way of Sushido vi rapirà e concederà un’abbuffata divertente e appagante.

  • Gameplay semplice ma efficace
  • Buona colonna sonora
  • Tanti contenuti
  • Assuefacente tramite il touch…

  • …Molto meno con i comandi classici
  • Comparto grafico altalenante
  • Assenza del doppiaggio originale
Sushi Striker: The Way of Sushido
3.8

La vita a volte fa schifo, ma il sushi no

Sushi Striker: The Way of Sushido è un ottimo intermezzo, adatto per le partite mordi e fuggi e che trova (ancora una volta) la sua dimora prediletta nella modalità portatile di Nintendo Switch. Purtroppo i comandi via tasti ne escono sconfitti, favorendo l’utilizzo delle dita per abbuffarsi il più velocemente possibile durante i numerosi livelli della storia. Sushi Striker però non si ferma lì, con una modalità online piena di sfide e con tanti segreti da ottenere, si va a sedere tranquillamente al fianco di Puyo Puyo Tetris, rimanendo esclusivo di casa Nintendo. Un ottimo antipasto che spero prima o poi ci conceda un bis.

Videogiocatore da ormai 25 anni, combatte la vecchiaia tra un remake e una remastered, orgoglioso possessore di ogni console ha un amore spesso non corrisposto per le IP Nintendo. La sua pila della vergogna continua a crescere ma questo non lo fermerà dal buttare i suoi soldi in nuovi titoli.

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