Non giocherò mai più a Doki Doki Literature Club!

Doki Doki Literature Club

Dallo scorso settembre il web ha accolto nel suo sconfinatissimo universo una nuova e decisamente particolare visual novel. Non mi stupirebbe sapere che gli amanti di questo genere di titoli abbiano già sentito il nome del gioco di cui andremo a parlarvi oggi: si tratta di Doki Doki Literature Club!

Questa atipica visual novel, di cui in rete si parla davvero tanto in questo periodo, è riuscita di primo acchito a dividere l’utenza in coloro che pensavano si trattasse di una semplicissima e normalissima esperienza a sfondo romantico, e coloro che pensavano invece si trattasse di uno dei sempre più consueti titoli per adulti.

Per loro sfortuna, nessuno dei due è riuscito minimamente ad azzeccarci.

Doki Doki Literature Club! è un titolo non troppo lungo che si può giocare con piacere e portare a termine giusto in qualche ora, ma che in quel poco tempo riesce sicuramente a sorprendere e fare dannatamente bene il suo lavoro: mettere ansia. Sebbene in tantissimi la identificano sotto il genere horror, personalmente ho trovato pochissimi elementi che mi abbiano veramente spaventato e fatto saltare dalla sedia; alcune cose sono un po’ telefonate e scontate, altre un po’ meno, ma di poco impatto. Quello che però il titolo e chi lo ha sviluppato, tale Team Salvato, vuole infondere nei giocatori non è il senso della paura vera e propria, ma bensì l’ansia. TANTA ansia.

E ci riesce come pochi.

Nonostante non si tratti di un titolo propriamente nipponico, sia il genere trattato che lo stile generale e il character design richiamano fortemente e perfettamente le classiche opere dagli occhi a mandorla, tanto da lasciarci sorpresi quando scopriremo che il gioco in questione è in tutto e per tutto un progetto amatoriale. Anche il fatto che sia fruibilie gratuitamente, lasciando come unico aspetto a pagamento l’eventuale fan pack acquistabile tramite Steam, è uno dei fattori che contribuisce a rendere il gioco così apprezzato. Sinceramente mi sono ritrovato a dover pagare e giocare titoli amatoriali davvero peggiori, per questo motivo ancora stento a capire perché non sia stato venduto almeno a pochi spicci. Se li sarebbe meritati.

La storia narrata all’interno del gioco parte come una normalissima visual novel scolastica, uno slice of life in cui vestiremo i panni di uno studente intento a dover scegliere (quasi forzatamente) di far parte del club di letteratura. Al suo interno troveremo non solo l’amica di infanzia Sayori, ma faremo la conoscenza anche della timida Yuri, dell’irrequieta Natsuki, e della presidentessa Monika, intente a portare avanti le loro vite di tutti i giorni tra quello che amano e i propri problemi.

Ma non è mai un bene giudicare un libro dalla sua copertina.

Dalla sua introduzione alla sue vera essenza, infatti, il gioco non offre un crescendo di emozioni, ma è quasi come un crash test: allacciate le cinture, perché quando quando parte… parte. Va dritto, a tutto gas, dove dovrebbe andare. Non dà modo di abituarci progressivamente all’atmosfera, non ci accompagna con mano verso la follia, ma ci spinge dentro con un calcio e chiude la porta a chiave.

Doki Doki Literature Club! è un titolo che riesce a trasmettere davvero tanto ai giocatori, è in grado di lasciarli con sentimenti positivi e negativi, e la presenza di finali alternativi e numerosi segreti lo rendono rigiocabile più e più volte. È un qualcosa che, non mi vergogno a dirlo, ho davvero apprezzato moltissimo. Continuo e continuerò a tenerlo sul mio PC, perché se lo merita davvero.

Ma vi posso giurare al 100% che non lo rigiocherò mai più.

Tuttavia, se siete interessati a questa folle, ma allo stesso tempo accattivante avventura, potete trovarla gratuitamente sul suo sito ufficiale.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.