Giappone: un’azienda incoraggia i drinking party a distanza

Giappone: un’azienda incoraggia i drinking party a distanza

Appena una settimana fa, anche il Giappone ha iniziato a correre ai ripari dichiarando lo stato di emergenza, un provvedimento che ha permesso ai governatori nipponici di chiedere ai propri abitanti di restare a casa e ai posti di lavoro di chiudere le attività.

Ovviamente, come accaduto anche nel nostro Bel Paese, qualche categoria lavorativa potrà comunque continuare dalla propria abitazione in formato smart working, dovendosi quindi abituare alla nuova routine da casa e rinunciando per un po’ alle proprie abitudini giornaliere.

Eppure, c’è un azienda che proprio non vuole vedere i suoi impiegati rinunciare ad alcune delle abitudini tipiche dei giapponesi.

GREE, una delle più grandi compagnie di mobile gaming dell’intero Sol Levante, in questi giorni conta tra le proprie fila qualcosa come 1.700 persone. Il team manageriale è però preoccupato che il morale dei propri lavoratori possa risentirne pesantemente in questo periodo, dovuto anche all’isolamento lavorativo, e se nessuno è più in grado di raggiungere l’ufficio ma di lavorare da casa, è anche impossibile continuare una delle ricorrenti tradizioni tipiche del dopolavoro: uscirsene per bere qualcosa in compagnia e ridursi malissimo.

L’idea di Gree per incoraggiare i propri impiegati consiste nel tenere questi drinking pary online, a distanza, utilizzando lo stesso sistema di video chat che utilizzano per il regolare lavoro, arrivando addirittura a offrire un budget di 3.000 Yen (circa 25 €) mensili per l’acquisto di bevande e snack per questi particolari momenti di spensieratezza. Tutto quello che dovranno fare sarà conservare gli scontrini e inviarli alla fine del mese, dove verranno valutati e rimborsati. Questo rimborso è valido solo per cibo e drink consumati a casa, e rientrano in questa categoria anche i gli analcolici.

Riuscirà tutto questo a tenere alto il morale dei nostri amici giapponesi durante l’attuale pandemia da Coronavirus?

Fonte: Gree via SoraNews 24

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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