FK Digital sospende lo sviluppo di nuovi titoli, tra cui CHAOS CODE: Next Episode of Xtreme Tempest

CHAOS CODE - NEW SIGN OF CATASTROPHE - Recensione

FK Digital, sviluppatore di serie del calibro di CHAOS CODE, ha tristemente annunciato che dopo il 31 marzo sospenderà lo sviluppo di nuovi titoli.

Purtroppo a farne le spese è anche CHAOS CODE: Next Episode of Xtreme Tempest, il cui sviluppo viene riportato come terminato. E purtroppo non nel senso buono. Annunciato nel lontano 2016, questa new entry della serie aveva ricevuto un trailer di debutto proprio a fine gennaio.

Mickey Lin, produttore della serie, ha rilasciato questo messaggio su Twitter:

Mi dispiace davvero darvi questa terribile notizia, nonostante vi avessi detto che avrei fatto tutto il possibile per continuare lo sviluppo di CHAOS CODE Next.

La mancanza di personale e di budget sono da sempre stati un problema per la compagnia—sebbene la vera ragione per cui FK Digital ha preso questa decisione è per via del mio attuale stato di salute mentale, arrivato ormai al punto di non lasciarmi continuare il mio lavoro.

Se mi state seguendo da tanti anni, sicuramente saprete che CHAOS CODE è stato creato da me—Mickey, assieme a mio fratello minore—Michael. Proprio nel 2016 abbiamo annunciato CHAOS CODE Next al Toushinsai (un grande evento e-sport del Giappone).

Purtroppo mio fratello Michael è morto il 25 dicembre 2017 in seguito a una malattia. Non abbiamo mai dato a nessuno questa notizia, neanche agli impiegati di FK Digital.

Dopo la perdita di mio fratello, che era anche il main director e la forza principale dietro al team di sviluppo di CHAOS CODE, ci sono stati molti momenti in cui ho pensato di rinunciare a tutto, ma quel CHAOS CODE Next sarebbe dovuto essere la versione completa del gioco, ed è sempre stato il nostro sogno riuscire a finire il suo sviluppo. Per raggiungere questo traguardo, tantissime persone che amo e a cui tengo mi hanno supportato in tutti i modi possibili, dandomi la motivazione giusta per continuare. Ma recentemente ho perso anche il loro supporto.

Due anni fa ho preso la difficile decisione di continuare a seguire il nostro sogno. Ed è per questo che la scelta di oggi è ancor più dolorosa. Sicuramente questo deluderà tantissime persone, ma mentalmente non riesco più a resistere. Dal primo fighting game che Michael e io abbiamo creato—Fighter’s Kyodotai, seguito poi da Fighter’s Kyodotai Flash, Super Cosplay War Ultra, fino a CHAOS CODE, per oltre 20 anni non abbiamo mai smesso di creare picchiaduro. Mio fratello si è preso una lunga pausa da tutto questo due anni fa, e forse adesso è arrivato il mio turno di prendermi una pausa.

Come già detto, prendersi una pausa è utile per creare un viaggio ancora più lungo. Spero di potervi rivedere un giorno.

Vorrei ringraziare la mia famiglia per aver supportato me e la mia carriera. È solo grazie a loro se sono riuscito a realizzare il mio sogno di creare videogiochi.

Poi c’è questo mio amico giapponese, Sakura, che ho incontrato durante il mio periodo scolastico in Australia. Era l’insegnante, e stava facendo il suo personale picchiaduro come hobby, ma poi è finito per influenzarci tanto da farci iniziare il nostro.

Il prossimo è Mr. Kidooka, presidente di ARC SYSTEM WORKS. Senza il suo supporto e la sua guida, FK Digital non avrebbe mai raggiunto il successo che ha ottenuto fino a oggi.

Ovviamente grazie anche a tutti i partner del nostro business e gli impiegati di FK Digital con cui ho lavorato, ma anche alle sale giochi e ai giocatori che ci hanno supportato per molti anni.

E per concludere, grazie al mio caro fratello Michael, che è stato con me per la bellezza di 38 anni, siamo cresciuti giocando insieme e inseguendo i sogni insieme. Lo ricorderò per sempre.

Grazie a tutti dal profondo del cuore.

Mickey Lin
10 febbraio 2020

Fonte: FK Digital via Gematsu

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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