BUSTAFELLOWS – Recensione

BUSTAFELLOWS è il nuovo otome di Extend, il team autore dell'apprezzato Side Kicks. Ecco la nostra recensione del titolo disponibile su PC e Nintendo Switch

BUSTAFELLOWS - Recensione

È un periodo florido per gli appassionati di visual novel e di otome game. Grazie all’ottimo lavoro dei numerosi e volenterosi publisher, sempre più titoli riescono ad arrivare in Occidente localizzati (almeno) in lingua inglese. È quello che è successo anche a BUSTAFELLOWS, l’ultima produzione dello sviluppatore giapponese Nippon Cultural Broadcasting Extend Inc. – per gli amici semplicemente Extend – rilasciata originariamente in patria a fine 2019 e giunta da noi su Nintendo Switch e PC lo scorso 30 luglio grazie a PQube. Si tratta di un otome game molto atteso dal pubblico di appassionati, in quanto Extend è lo studio a cui dobbiamo titoli come Oumagatoki: Kakuriyo no Enishi, Heiligenstadt no Uta e soprattutto l’apprezzato Side Kicks!, nel cui universo è ambientato proprio il gioco in esame, che ha visto a fine 2020 l’annuncio di un sequel intitolato BUSTAFELLOWS Season 2.

Ho trascorso gli ultimi giorni tra le strade di New Sieg in compagnia della protagonista Teuta Bridges e dei suoi cinque Love Interest (come si dice in gergo), assistendo ad un racconto che ha saputo sorprendermi per la profondità del contenuto e per la maturità dei temi trattati. Ecco perciò la mia recensione completa di BUSTAFELLOWS, prendendo come riferimento la versione per Nintendo Switch da me portata a termine.

BUSTAFELLOWS - Recensione

  • Titolo: BUSTAFELLOWS
  • Piattaforma: Nintendo Switch, PC / Steam
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: Otome Game, Visual Novel
  • Giocatori: 1
  • Publisher: PQube
  • Sviluppatore: Nippon Cultural Broadcasting Extend Inc.
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 30 luglio 2021
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno

Abbiamo recensito BUSTAFELLOWS con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da PQube.

BUSTAFELLOWS

Erase and Rewind

La protagonista di BUSTAFELLOWS è la giovane giornalista freelance Teuta Bridges, che vive e lavora nell’immaginaria città di New Sieg, palesemente ispirata a New York City. Da piccola, Teuta è stata testimone dell’efferato omicidio di suo fratello Zola e ha deciso di intraprendere la carriera di reporter per mettersi al servizio della comunità, ma essendo ancora agli esordi si guadagna da vivere principalmente grazie a una colonna settimanale su un noto quotidiano. La nostra eroina possiede tuttavia un potere molto particolare, ovvero la capacità di tornare indietro nel tempo per un breve periodo prendendo possesso del corpo di un’altra persona, grazie al quale può cambiare il corso degli eventi futuri. Se leggendo questa descrizione avete pensato al Reading Steiner di un celebre personaggio della cultura pop nipponica (Rintaro Okabe di STEINS;GATE), le due abilità sono in effetti abbastanza simili.

Un giorno, mentre cammina per strada, Teuta assiste in diretta all’omicidio di una persona. Si tratta di Limbo Fitzgerald, un avvocato corrotto molto famoso presso il pubblico grazie al suo talento e alle sue abilità oratorie. Decisa a salvarlo, la protagonista sfrutta il suo potere per prevenire la morte di Limbo e informarlo del pericolo che corre. Dopo essere riuscita nell’impresa, Teuta incontra di persona Limbo e il suo collaboratore Shu, un sicario di poche parole e fumatore accanito. La giornalista finisce così per entrare, suo malgrado, nel gruppo di “fixer” a cui appartengono i due bellimbusti, persone che combattono le ingiustizie e la corruzione a New Sieg grazie ai loro mezzi e alle loro abilità.

BUSTAFELLOWS

Oltre a Limbo e Shu, fanno parte del gruppo Helvetica, un noto chirurgo plastico dall’aspetto effeminato e maestro nei travestimenti, Mozu, giovanissimo e all’apparenza apatico capo del reparto autopsie presso la polizia di New Sieg, e infine Scarecrow, abile e asociale hacker autoproclamatosi boss clandestino nonché proprietario dell’edificio che funge da base operativa della banda. La trama di BUSTAFELLOWS segue le vicende di Teuta e di questi cinque personaggi, con cui è possibile sviluppare l’immancabile relazione amorosa, alle prese con crimini, investigazioni, delitti e problemi sociali, in un vero e proprio thriller poliziesco ispirato ai capisaldi americani del genere.

Amore e crimine a New Sieg

La storia di BUSTAFELLOWS si dipana, come da tradizione, attraverso un numero prefissato di capitoli (quattro più un breve prologo) che definiscono la common route, nella quale il giocatore verrà posto di fronte a delle scelte che determineranno l’interesse amoroso della protagonista tra i cinque candidati, a ognuno dei quali è dedicato uno specifico percorso. Da questo punto di vista il titolo di Extend è una visual novel di stampo classico, con tutti i comandi (skip, auto, avanzamento veloce e così via) e le meccaniche tipiche di un videogioco di questo genere. Una volta completate le route di ogni personaggio con il finale buono, si accede all’ultimo percorso che porta al tanto agnognato true ending. Oltre a questo, proseguendo nei capitoli si possono sbloccare numerose storie extra molto gustose nonché fondamentali per completare il gioco al 100%.

BUSTAFELLOWS

La parte sentimentale è solamente uno dei tanti aspetti che contraddistinguono l’apparato narrativo di BUSTAFELLOWS. Il lavoro del team giapponese, come dicevo, è un thriller investigativo in piena regola che richiama i serial polizieschi e che affronta temi maturi e profondi come i problemi sociali dei bassifondi di New Sieg, l’amicizia, la fiducia reciproca, il rapporto genitore-figlio, il superamento di un trauma e molti altri. Ho adorato praticamente tutti i personaggi del cast, dalla protagonista ai comprimari passando per i cinque interessi amorosi, davvero tutti ben caratterizzati grazie a una scrittura sopraffina e sempre attenta a non sfociare nel verboso, senza dimenticare il character design della bravissima Kohaku Sumeragi. Alla fine i miei preferiti si sono rivelati Mozu e Scarecrow, guarda caso quelli che inizialmente mi sembravano i più stereotipati e che invece vengono approfonditi in modo magistrale nel corso delle loro route, ma anche gli altri non sono da meno. Convincente anche lo sviluppo della protagonista, tipica ragazza solare, un po’ ingenua e di animo buono ma che nasconde anche un lato più deciso e coraggioso.

Paradossalmente, ma neanche troppo, è proprio l’aspetto sovrannaturale, legato al misterioso potere temporale della protagonista, quello che mi ha convinto di meno nella narrazione di Bustafellows. Nonostante l’indubbio fascino e l’imprevedibilità delle situazioni che ne scaturiscono, il suo utilizzo mi è sembrato quasi sempre una soluzione di comodo degli sceneggiatori per superare i punti critici della storia, evitando le complicazioni che sarebbero sorte seguendo strade più canoniche. Oltre a ciò, non posso fare a meno di segnalare alcuni piccoli difetti delle meccaniche visual novel precedentemente menzionate, come la funzione di skip un po’ troppo lenta e l’impossibilità di salvare nei momenti in cui bisogna fare una scelta (incomprensibile).

BUSTAFELLOWS

A scuola di cinema

Se c’è una cosa che mi ha davvero lasciato a bocca aperta di Bustafellows, nonostante mastichi il mondo delle VN da ormai parecchio tempo, si tratta dei suoi valori produttivi. Sin dai primi minuti sono rimasto folgorato dalla bellezza delle CG e degli sfondi animati delle varie location di New Sieg (alcune delle quali evidenti ricostruzioni delle controparti reali di New York) e dalla pulizia, dall’espressività e in generale dal livello di dettaglio degli sprite dei personaggi, spesso raffigurati anche di spalle e in composizioni che conferiscono alla scena un taglio quasi cinematografico. La presenza di una mini sigla e di un montaggio delle anticipazioni future, rispettivamente all’inizio e alla fine di ogni capitolo, contribuisce ancora di più alla resa del feeling da serial televisivo a cui accennavo poco più sopra. Tirando le somme, raramente ho avuto a che fare con visual novel così pregevoli dal punto di vista tecnico, e tra le uscite recenti solo il brillante Famicom Detective Club riesce a competere con BUSTAFELLOWS in questo frangente.

Un po’ anonima invece la colonna sonora, che accompagna senza infamia e senza lode ogni momento della storia ma priva di brani memorabili, se si eccettua forse la sigla iniziale. Nulla da dire sul doppiaggio, che vede la partecipazione di nomi celebri del mondo dell’intrattenimento giapponese come KENN (Limbo), Yoshimasa Hosoya (Shu), Jun Fukuyama (Mozu) e Kaito Ishikawa (Adam). Le performance sono tutte di altissimo livello e ciascuna voce contribuisce in modo impeccabile alla caratterizzazione del relativo personaggio. Lato longevità, Bustafellows è un otome che vi porterà via almeno 30 ore per assistere al true ending e per completarlo al 100%, mentre per arrivare alla fine di ogni route (senza usufruire dello skip da una scelta a quella immediatamente successiva) occorrono una decina di ore circa.

BUSTAFELLOWS

Veniamo infine al lavoro del publisher PQube per portare il titolo in Occidente. L’unica lingua presente è quella inglese e nel corso della mia prova non mi sono trovato di fronte a particolari strafalcioni o passaggi incomprensibili. Tuttavia segnalo la presenza di qualche refuso e di alcuni (pochi) testi non formattati nel modo corretto, con le parole che fuoriescono dai limiti della casella, e soprattutto un problema che non ha compromesso la mia esperienza ma che ho trovato abbastanza fastidioso. In numerose transizioni da una scena all’altra mancano infatti i sottotitoli ai dialoghi che vengono pronunciati durante tali passaggi, e che è possibile leggere solamente attraverso l’apposito menù con la cronologia accessibile negli istanti successivi. Non sono riuscito a capire se si tratta di un aspetto presente anche nell’originale giapponese – e dunque PQube in tal caso non ha colpe, avendo tradotto i testi effettivamente presenti – o se è una dimenticanza del publisher, qualunque sia la risposta siamo comunque di fronte a una brutta caduta di stile in un pacchetto davvero pregevole sotto ogni altro punto di vista.

A chi consigliamo BUSTAFELLOWS?

BUSTAFELLOWS è un acquisto obbligatorio per gli appassionati di otome game, che nella nuova produzione Extend ritroveranno tutti gli stilemi del genere arricchiti da una storia molto matura e profonda e da valori produttivi davvero elevati nel campo delle visual novel. Bustafellows è inoltre un titolo perfetto anche per i neofiti degli otome e non posso che consigliarlo a tutti coloro (soprattutto nel pubblico maschile) che hanno sempre guardato il genere con diffidenza per via di errati pregiudizi legati soprattutto al target principale di queste produzioni. Se invece i videogiochi fortemente incentrati sulla narrativa non vi fanno impazzire o avete problemi con la lingua inglese, allora BUSTAFELLOWS potrebbe non fare al caso vostro.

  • Un cast eccellente e ben caratterizzato
  • Tanti contenuti e percorsi da sbloccare
  • Artisticamente molto pregevole
  • Narrativa intrigante e profonda…

  • …Ma il potere della protagonista si poteva sfruttare meglio
  • Assenza dei testi tradotti durante le transizioni di scena
  • Alcune funzioni sono scomode da utilizzare
BUSTAFELLOWS
4

Un otome davvero imperdibile

BUSTAFELLOWS mi ha sorpreso. Non solo per gli elevati valori produttivi (come gli sfondi animati o la resa degli sprite) che lo collocano di diritto tra gli apici tecnici delle visual novel negli ultimi anni. Non solo per l’estrema cura riposta dal team Extend in (quasi) ogni dettaglio di questa sua ultima fatica. BUSTAFELLOWS mi ha sorpreso soprattutto per l’eccellente caratterizzazione del suo intero cast, comprimari inclusi, e per la qualità della scrittura, capace di toccare temi profondi e maturi in modo per nulla scontato. Le piccole ma fastidiose mancanze della localizzazione e alcuni limiti funzionali e narrativi non penalizzano in alcun modo un titolo di pregevole fattura che consiglio a tutti gli appassionati di otome games e di visual novel in generale. Speriamo di non dover attendere troppo per il seguito.

Figura mitologica, ossessionata da tutto ciò che proviene dal Giappone, che ama districarsi abilmente fra mille impegni e buoni propositi che non realizzerà mai. Quando non impugna un controller, si diletta a guardare anime e leggere manga di dubbio gusto. Tendenzialmente ti vuole bene, soprattutto se gli parli delle serie Trails, Ys e Utawarerumono.

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