TALES OF VESPERIA: Definitive Edition – Recensione

BANDAI NAMCO Entertainment festeggia il decimo anniversario di uno dei suoi più iconici titoli grazie a TALES OF VESPERIA: Definitive Edition, versione riveduta e corretta di un gioco che ha segnato la scorsa generazione di console

TALES OF VESPERIA: Definitive Edition - Recensione

TALES OF VESPERIA: Definitive Edition - RecensioneIl nostro mondo, Terca Lumireis. Le sue terre e i suoi oceani si estendono fin oltre i limiti della conoscenza. Poiché i popoli non possono nulla contro le orde di mostri che infestano i continenti, le città sono protette da barriere cui affidiamo la nostra stessa sopravvivenza. Quelle barriere sono generate dai Blastia, le vere pietre angolari del nostro Impero. I Blastia canalizzano l’antico potere dell’aer che permea il mondo intero, e ci forniscono fuoco, acqua e luce… Tutte le risorse su cui si basa la nostra prosperità. Forse un giorno potremo persino dimenticare l’esistenza degli abomini che attendono nuove prede appena oltre le barriere. Le benedizioni dei blastia garantiranno nuova prosperità al mondo e un’eterna pace ai nostri popoli. — Estellise Sidos Heurassein

Dopo ben dieci anni dal suo lancio originale torna TALES OF VESPERIA: Definitive Edition, versione rimasterizzata di uno dei più celebri capitoli della saga JRPG di BANDAI NAMCO Entertainment. In origine il titolo arrivò in Europa esclusivamente su Xbox 360, mentre in Giappone venne rilasciata una versione migliorata per PlayStation 3 che comprendeva tantissimi nuovi contenuti tra cui la presenza di un personaggio inedito. Per la prima volta anche noi giocatori occidentali potremo quindi gustarci la versione completa del titolo, ma sarà valsa la pena di aspettare dieci anni?

  • Titolo: TALES OF VESPERIA: Definitive Edition
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC / Steam
  • Versione analizzata: PlayStation 4 (PAL / EU)
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1-4
  • Software house: NAMCO Tales Studio
  • Sviluppatore: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese o Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 11 gennaio 2019
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: basato sulla versione PlayStation 3 del titolo uscita esclusivamente in Giappone nel 2009, all’interno del titolo troveremo tutti i contenuti aggiuntivi precedentemente rilasciati; disponibile in edizione Premium Edition con artbook, colonna sonora su 4 CD, set di carte collezionabili, set di spille, set di adesivi e metalcase di Repede

Le civiltà di Terca Lumireis sono riuscite a prosperare grazie allo sfruttamento dell’energia del pianeta, l’aer. Questa risorsa preziosa che permea in ogni elemento del mondo viene canalizzata grazie all’utilizzo dei Blastia, dispositivi creati da un’antica civiltà e che sono riusciti a rendere più facili le vite degli abitanti del pianeta. I Blastia infatti vengono utilizzati per i più disparati utilizzi, dal fornire luce ad una città al proteggerla grazie alla creazione di poderose barriere. Ma possono essere sfruttati anche come armi dalle potenzialità praticamente infinite… Il loro pericoloso potere è stato la causa della Grande Guerra, da cui il mondo cerca tutt’oggi di riprendersi.

Nella città di Zaphias, capitale dell’Impero, la vita svolge pacificamente. Nell’immensa cittadina le differenze sociali sono però abbastanza pesanti, la casta nobiliare infatti non bada alle condizioni in cui vivono gli abitanti del sestiere popolare della città. Quando però l’Aqua Blastia dei sobborghi viene rubato da un mago appartenente alla nobiltà, causando non pochi problemi all’intero sestiere, il giovane Yuri Lowell decide di reagire e cercare di riprenderselo. Purtroppo però la fortuna non è dalla sua parte e finirà così per essere messo in cella con l’accusa di furto ai danni di un nobile.

Yuri è sempre più desideroso di vendetta verso l’uomo che ha causato problematiche all’interno del suo quartiere e sa che l’Impero non farà mai nulla per aiutare la classe sociale più povera, per questo non si pone scrupoli a fuggire di prigione per cercare un modo di farsi giustizia da solo. Nonostante riesca ad uscire facilmente dalla cella grazie all’aiuto di un misterioso prigioniero, la fuga di Yuri non avrà esattamente l’esito sperato. Nei corridoi del palazzo reale incontra infatti la misteriosa Estellise, nobildonna che come lui cerca un modo di fuggire e che chiederà al giovane di aiutarla in questa impresa. Quest’incontro voluto dal destino segnerà l’inizio di una vera e propria avventura che porterà i due protagonisti a dover trovare il modo di fermare una catastrofe imminente che minaccia il mondo di Terca Lumireis.

Old but Gold

Dal punto di vista del gameplay, TALES OF VESPERIA: Definitive Edition mantiene tutti i canoni classici che hanno reso grande la saga di JRPG di BANDAI NAMCO Entertainment. Si tratta di uno degli esempi migliori per capire al meglio il successo di questa serie, grazie ad un sistema di esplorazione semplice che si ben equilibra con l’interessante complessità del sistema di combattimento. Senza dimenticare alcuni dei marchi di fabbrica come la presenza di tantissimi dialoghi tra i protagonisti grazie alla funzione degli Skit, scenette che spesso riescono a spezzare la tensione della trama grazie alla loro ironia.

Il sistema di combattimento sfrutta il tradizionale Linear Motion Battle System (LMBS) che, per chi non lo conoscesse, riesce a rendere le battaglie estremamente dinamiche grazie ad uno stile di combattimento che risulta più simile a quello di un fighting game. I nostri attacchi varieranno in base all’inclinazione dello stick analogico, che ci permetterà non solo di decidere come orientare i colpi ma anche quale tecnica speciale utilizzare. Questo, unito alla possibilità di muoverci liberamente all’interno del campo di battaglia, ci permetterà di scegliere quale strategia adottare per ogni tipologia di nemico che incontreremo.

In battaglia controlleremo attivamente solamente un personaggio dei quattro che compongono il nostro party. Gli altri personaggi verranno controllati dall’IA e agiranno liberamente in base alle tattiche di battaglia che avremo scelto, e che potremo modificare in qualsiasi momento. Sarà inoltre possibile giocare in compagnia dei nostri amici grazie alla funzione di co-op locale, che permetterà loro di partecipare alle battaglie utilizzando uno degli altri personaggi presenti in squadra.

La prova del cuoco

Come nei più tradizionali JRPG l’evoluzione dei personaggi sarà legata principalmente all’esperienza, che permetterà loro di salire di livello e migliorare così le proprie statistiche, e ai punti abilità guadagnati in battaglia. Questi verranno spesi per apprendere nuove Abilità, caratteristiche passive capaci di migliorare le nostre prestazione in battaglia, che sono indissolubilmente legate all’equipaggiamento. Saranno infatti proprio le armi a possedere al loro interno il potere delle abilità, quando troveremo una nuova arma dovremo dunque decidere con cautela se equipaggiarcene subito o aspettare di aver appreso le abilità presenti in quella che già possediamo.

All’interno di TALES OF VESPERIA: Definitive Edition non mancheranno i minigiochi e le missioni secondarie, anche se si tratterà principalmente di dialoghi o incontri con personaggi buffi come il misterioso Chef che tende a travestirsi e nascondersi nelle città di Terca Lumireis, senza dimenticarci la ricerca delle potentissime Armi Demoniache. Purtroppo però non c’è un modo per tenere d’occhio queste missioni, in quanto non sono segnate all’interno del diario di gioco. Oltre alle sub quest saranno presenti anche le Missioni Segrete legate agli scontri coi boss, se rispetteremo delle condizioni particolari durante queste battaglie potremo infatti ottenere ricompense migliori.

Una volta completato il gioco per la prima volta potremo accedere alla Nuova Partita EX. Caricando un salvataggio completo potremo infatti utilizzare i Gradi ottenuti per attivare diverse funzioni speciali all’interno di una nuova partita, come ad esempio la possibilità di raddoppiare l’esperienza ottenuta in battaglia, aumentare la difficoltà o mantenere il livello dei nostri personaggi. Il totale dei Gradi ottenuti dipende dal punteggio che otterremo nei combattimenti, alla fine di ogni scontro verrà infatti calcolato il nostro grado in base a come ce la siamo cavati contro quel determinato nemico. Si tratta di un ottimo modo per aumentare la longevità del titolo dandogli un’ottima rigiocabilità.

Luce effetto D’Urso

Dal punto di vista tecnico TALES OF VESPERIA: Definitive Edition spicca per un ottimo lavoro di pulizia, che riesce a far risaltare il motore grafico di un titolo ormai vecchio di dieci anni rendendolo appetibile anche con le risoluzioni moderne. Per la grafica la software house ha utilizzato la tecnica del cel shading che, unita anche alla presenza di alcuni filmati interamente animati, riesce a simulare ottimamente lo stile grafico di un anime. Purtroppo questa nuova versione soffre di qualche piccola problematica dovuta a dei giochi di luce troppo forti, che riesce quasi ad intaccare il colore originale di alcune scene andando quasi a sbiadirlo (Barbara D’Urso mi senti?). Un altra problematica riscontrata è nel frame rate, che per fortuna riguarda solamente qualche piccolo calo durante l’esplorazione di alcune città mentre durante i combattimenti il titolo si comporta egregiamente. Su PlayStation 4, la versione testata, il titolo gira a 60 fotogrammi al secondo; diversamente, su Xbox OneNintendo Switch, il gioco gira a 60 fps solo nei combattimenti, mentre l’esplorazione è bloccata sui 30 anche in modalità TV.

Il comparto sonoro è come sempre impeccabile grazie alla cura riposta dal maestro Motoi Sakuraba, una vera garanzia per la saga. Una delle novità più importanti dal punto di vista tecnico di questa Definitive Edition è senza ombra di dubbio la possibilità di poter scegliere tra il doppiaggio originale giapponese e quello in inglese, scelta che non solo influenzerà le voci dei nostri protagonisti. Infatti persino il brano principale interpretato da BONNIE PINK sarà nel linguaggio scelto, trovando così “Kane o Narashite” nella versione giapponese o la sua controparte anglofona “Ring a Bell”. Si tratta di un piccolo dettaglio che però fa notare la cura riposta dal team di sviluppo.

Il vero punto forte di TALES OF VESPERIA: Definitive Edition, tuttavia, è la possibilità di poter giocare finalmente alla versione completa del titolo. Purtroppo nel 2009, quando Vesperia è arrivato per la prima volta in Europa esclusivamente su Xbox 360, ci siamo trovati di fronte a un gioco incompleto che vedeva l’assenza di tantissimi contenuti. L’introduzione dell’inedita piratessa Patty Fleur, e di conseguenza del suo interessantissimo arco narrativo e di nuovi eventi riguardanti Flynn Scifo, nonché la sua presenza fissa all’interno del party, hanno cementato una trama di per sé già buona rendendola ancora più solida integrandoli perfettamente.

A chi consigliamo TALES OF VESPERIA: Definitive Edition?

Tutti gli amanti dei JRPG non possono assolutamente perdere TALES OF VESPERIA: Definitive Edition. Persino chi ha già avuto di giocare l’originale su Xbox 360 si troverà di fronte a un’esperienza di gioco totalmente nuova grazie alla presenza di tanti contenuti inediti che si integrano perfettamente con la trama principale, risultando quasi fondamentali. E per chi all’epoca non possedeva una console di casa Microsoft è un bel modo per recuperare uno dei più iconici capitoli della saga di Tales of.

  • Gameplay iconico e divertente
  • Tanti nuovi spunti narrativi grazie alla presenza di Patty e Flynn
  • Tecnicamente ha ancora il suo perché…

  • …Ma non manca qualche problematica
  • Missioni secondarie troppo confusionarie
  • L’assenza del costume di Keroro
TALES OF VESPERIA: Definitive Edition
4.5

L’eccellenza batte l’età che avanza

La scelta di BANDAI NAMCO Entertainment di rilasciare una nuova versione di Tales of Vesperia si è risultata estremamente vincente. Non solo si tratta di uno dei capitoli più amati dai fan dalla saga, ma il fatto che in Europa fosse arrivata solamente una versione castrata rende TALES OF VESPERIA: Definitive Edition un’esperienza di gioco praticamente nuova. Per me lo è stato totalmente, considerando che all’epoca non possedevo una Xbox 360 e che quindi mi portavo dietro il rimpianto di non aver avuto modo di giocarlo. Non solo il gameplay classico della saga è un piacevole ritorno alle origini per tutti coloro che sono rimasti scontenti dai cambiamenti effettuati nei più recenti capitoli, ma si tratta di un titolo che ha ancora oggi un grande fascino anche a livello tecnico. Da un certo punto di vista sono molto contento di aver dovuto aspettare dieci anni per poterci giocare, non ho la minima idea di come potesse funzionare così bene l’esperienza di gioco senza la presenza di Patty Fleur, la giovane piratessa è infatti un personaggio fondamentale in molti punti chiave della storia e personalmente ho amato la sua caratterizzazione. TALES OF VESPERIA: Definitive Edition è la dimostrazione che l’eccellenza riesce a resistere anche ai segni del tempo, dopo dieci anni sono finalmente riuscito a comprendere e condividere tutto l’amore per questo capitolo. Ora però datemi il costume di Keroro… ne ho un disperato bisogno!

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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