Scalebound: alla cancellazione era concorde anche PlatinumGames

PlatinumGames - Scalebound

Atsushi Inaba, direttore esecutivo e produttore di PlatinumGames, è tornato a parlare di Scalebound, progetto a quattro mani fra lo studio nipponico e Microsoft come publisher, due anni dopo la sua cancellazione di cui vi avevamo tristemente riportato qui.

Inizialmente, la colpa era stata fatta ricadere dai fan interamente sull’azienda di Richmond e sull’incompatibilità fra il loro modo di lavorare e quello di PlatinumGames, ma in quest’ultima intervista concessa a VGC Inaba ha parlato chiaro: la colpa è stata di entrambi gli studi.

“È stato difficile per noi vedere Microsoft prendersi tutte le colpe: la verità è che quando un progetto fallisce, tutte le parti coinvolte hanno fatto qualcosa di sbagliato. Ci sono stati momenti in cui noi come sviluppatori potevamo fare meglio, e momenti in cui loro come publisher potevano gestire meglio alcune situazioni. Cancellare un gioco non è mai una decisione semplice o piacevole”

ha affermato il manager di Platinum, che ha poi aggiunto:

Sebbene non possiamo scendere nei dettagli specifici perché sono protetti dal segreto professionale che ci deve essere tra uno sviluppatore e il suo publisher, ci sembra giusto sfatare alcuni miti su Microsoft che ci ha dato la possibilità di lavorare sul gioco in primo luogo, perché lo sviluppo di un videogioco è un processo lungo e complicato; da questa storia entrambi le parti hanno imparato qualcosa che tornerà utile in futuro.

Insomma, la verità come sempre sta nel mezzo, e quest’ammissione dovrebbe mettere fine al dibattito su chi abbia avuto più colpe nella cancellazione di Scalebound.

Vi riproponiamo di seguito il commento di Hideki Kamiya in seguito alla cancellazione di Scalebound, risalente a gennaio 2017.

“Come già saprete, Scalebound è stato tristemente cancellato. Sono molto dispiaciuto specie per tutti coloro che attendevano questo gioco con impazienza. Mi dispiace dover rilasciare una dichiarazione del genere all’inizio dell’anno, posso però promettervi che continueremo a creare dei giochi divertenti. Lavorerò sodo per fare in modo che non succeda più un avvenimento così spiacevole capace di deludere voi fan, spero che continuiate a seguirci come sempre.”

Fonte: PlatinumGames via DualShockers

Ossessionato da Le Bizzarre Avventure di JoJo e METAL GEAR, pensa che TRIGGER abbia salvato gli anime. Darebbe tutto pur di vedere un nuovo Trauma Center e il finale di Berserk; generalmente ti vuole bene, finché non gli parli di microtransazioni.

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