30 anni di Game Boy in Italia

La piccola grande console portatile di Nintendo è giunta in Italia da esattamente 30 anni. Buon compleanno, Game Boy!

30 anni di Game Boy in Italia

Trent’anni volati un po’ come se fossero una manciata di giorni. Sono già passati tre decadi dal giorno in cui la console portatile progettata da Gunpei Yokoi è approdata nei negozi di giocattoli di tutta Italia diventando un fenomeno di massa. Era il 28 settembre del 1990 quando il primo sistema a cartucce “tascabile” di Nintendo era pronto a stravolgere il mercato con titoli del calibro di Super Mario Land e Tetris, imprimendo la scritta “Dot matrix with stereo sound” a fuoco nelle menti di videogiocatori grandi e piccoli di quei tempi. Passando per le mani di distributori del calibro di Mattel, Giochi Preziosi e GiG, il Game Boy divenne ben presto il “giocattolo” più desiderato dai bambini di tutto il mondo, un prezioso mangiabatterie capace di regalare ore e ore di divertimento a casa propria, a casa di amici e parenti, in auto o più semplicemente in bagno. La stessa macchina che, poco meno di dieci anni dopo, in Italia, sarebbe tornata a splendere di nuova luce grazie all’avvento di Pokémon Rosso e Blu, i due titoli più venduti nel suo lungo ciclo vitale, che furono capaci di creare un fenomeno fino ad allora senza precedenti.

Quattro pile stilo che duravano davvero troppo poco, uno schermo in tonalità di verde del quale potevamo modificare a piacimento il contrasto, accessori improbabili come lenti di ingrandimento o piccole lampade che ci permettevano di giocare anche senza la luce, ma anche l’impossibilità di giocare all’aperto proprio per la troppa luce. Ci bastava tenerlo in tasca o in un cassetto, non avevamo pellicole protettive o custodie che ne proteggessero la scocca perché non ne avevamo bisogno. Nonostante qualche graffio sullo schermo e l’inevitabile ingiallimento della plastica (e a differenza delle sue incarnazioni più recenti) il nostro Game Boy è ancora lì, perfettamente funzionante, che non aspetta altro che essere avviato, allora come adesso. Un’esperienza che non sembra minimamente invecchiare, nonostante siano passati così tanti anni i giochi per Game Boy sono suggestivi e impareggiabili — certo, non esattamente tutti quanti.

Sono tanti, quindi, i meriti da attribuire alla creatura grigia e verde partorita da Yokoi e dalla Nintendo di trent’anni fa. Quella di aver aperto il mercato al gaming portatile, allo sviluppo di giochi studiati appositamente per piattaforme handheld, quello di aver plasmato generazioni di videogiocatori, di aver consacrato il successo di Nintendo in tutto il mondo, quello di aver creato icone come Pokémon o semplicemente di averci divertito — e di farci divertire ancora, per tantissimo tempo.


Quali sono i vostri ricordi più belli legati al primo Game Boy? Fatecelo sapere nei commenti.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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