METAL MAX Xeno Reborn: nuovi dettagli da KADOKAWA GAMES

METAL MAX Xeno Reborn: nuovi dettagli da KADOKAWA GAMES

KADOKAWA GAMES ci propone oggi qualche nuovo dettaglio e una galleria di immagini del suo METAL MAX Xeno Reborn, chiamato così il remake del titolo rilasciato nel 2018 per PlayStation 4 e PlayStation Vita.

All’interno del gioco troveremo una varietà di veicoli da poter utilizzare, come il potente MK10 Modificato, mezzo dall’ottimo bilanciamento a cui è consigliato implementare un cannone come arma principale e scegliere l’arma secondaria in base alle creature che affronteremo, o il Monster Buggy, leggero ma altrettanto letale grazie alle sue molteplici mitragliatrici.

Ovviamente non può mancare il Wild Bus, un veicolo che tutti i fan della serie conosceranno sicuramente. Questo mezzo spartano è davvero adatto per un mondo post-apocalittico, ed è corazzato d’acciaio nel suo vetro anteriore e può contare su delle potentissime torrette con ottima potenza di fuoco.

Durante la nostra avventura in METAL MAX Xeno dovremo affrontare tante terribili creature, tra cui Zamuza, che si nascode insidiosa a Spider Gully, luogo dove altissimi edifici si stagliano uno accanto all’altro. È consigliabile coglierla di sorpresa e lanciargli un repentino attacco per riuscire ad abbatterla prima che possa anche solamente muoversi.

La Iron Base sarà invece l’unico posto di Dystokio in cui potremo riposare. In questo remake si è deciso di ricreare totalmente il design della base, dall’esterno all’interno. La disposizione dei nostri compagni attualmente in pausa cambierà con il proseguimento del gioco.

Qui sotto potete ammirare la nuova galleria di immagini del gioco, in cui potete ammirare tutto quello introdotto in questa notizia. Prima però, vogliamo ricordarvi che questo titolo è atteso in Giappone dal 9 luglio su PlayStation 4 e Nintendo Switch.

Fonte: KADOKAWA GAMES via Gematsu

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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