Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl – Recensione

Remake del primo episodio della saga, Untold offre per la prima volta la possibilità di vivere l'avventura attraverso una trama e dei personaggi predefiniti.

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etrian-odyssey-untold-the-millennium-girl-recensione-boxartIl paradiso degli esploratori. È così che i suoi frequentatori descrivono Etria. Poco più che un villaggio, in realtà, ma alle sue porte si apre la maestosa foresta-labirinto di Yggdrasil, che richiama avventurieri da ogni dove, vogliosi di mettersi alla prova e di dimostrare le proprie capacità nella più classica delle quest alla ricerca di fama e fortuna.

Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl è un remake del primo Etrian Odyssey uscito su Nintendo DS nel 2007, ma non si tratta di una pedissequa rimasterizzazione con grafica migliorata; al contrario, alcune novità inserite in questo capitolo sono scelte inedite per l’intera saga e segnano un approccio diverso a un gioco che ha storicamente privilegiato il gameplay alla narrazione.

  • Titolo: Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl
  • Piattaforma: Nintendo 3DS
  • Genere: RPG, Dungeon Crawler
  • Giocatori: 1
  • Software house: ATLUS, NIS America, BANDAI NAMCO Games
  • Sviluppatore: ATLUS
  • Lingua: Inglese (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 8 maggio 2014
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: non presenti
  • Note: Collector’s Edition esclusiva per il mercato USA che comprende artbook e colonna sonora
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“Ma quella è una donna nuda…?”

Se non avete familiarità con questa opera di ATLUS (e non potremmo biasimarvi, essendo arrivati in Europa solo due dei quattro capitoli che precedono Untold), sappiate che Etrian Odyssey è un dungeon crawler in prima persona che pone particolare enfasi su tre elementi: esplorazione, combattimento e personalizzazione. L’esplorazione è una componente primaria del gioco: scoprendo per la prima volta i vari piani del labirinto il giocatore deve tracciare la mappa del livello sullo schermo inferiore della console, annotando passaggi segreti, pozze curative, NPC e ostacoli. I combattimenti sono molto simili a quelli di tutti gli RPG, si svolgono a turni e sono in massima parte incontri casuali con gli animali che vivono nel labirinto.

etrian-odyssey-untold-the-millennium-girl-recensione-schermata-01La probabilità di imbattersi in un mostro aumenta camminando, e un indicatore nell’angolo in basso a destra dello schermo superiore ci permette di tenere d’occhio tra quanto potrebbe esserci il prossimo incontro: con la luce verde possiamo camminare senza timori, ma via via che il colore si sposta verso il rosso le probabilità di uno scontro aumentano. In alcuni mostri tuttavia non ci si imbatte casualmente, ma è possibile seguirne i movimenti sulla mappa e vederli  sullo schermo superiore se sono nel nostro campo visivo: si tratta dei FOE,  Formido Oppugnatura Exsequens. Questi mostri sono sensibilmente più forti dei mob generici e possono essere affrontati e sconfitti solo con una buona dose di strategia conoscendo le loro debolezze, ma la ricompensa per questi scontri è proporzionata alla difficoltà del combattimento. Alcuni di essi sono passivi e non vi disturberanno se evitate di entrarci direttamente a contatto, mentre altri saranno molto più aggressivi e se dovessero vedervi, vi seguiranno cercando lo scontro. Infine, la personalizzazione: ogni classe ha un proprio ability tree, le cui skill possono essere sbloccate con i punti guadagnati ad ogni level up. È importante decidere come sviluppare un dato personaggio e ottimizzare i pochi punti concessi ma, nel caso di una build sbagliata, c’è il modo di resettare i punti allocati… ovviamente, però, tutto ha un prezzo.

Etrian Odyssey è una saga volutamente “old school” che strizza l’occhio ai giocatori di ruolo duri e puri e in particolare a chi ha giocato Dungeons & Dragons e affini nella versione cartacea. Per chi è a digiuno di RPG un gioco della serie può apparire fin troppo ampio e complesso, a tratti frustrante a causa della sua elevata difficoltà; Untold sembra voler ovviare a questa scarsa accessibilità per i neofiti, pur non intaccando la profondità del gameplay.

Le cronache mai narrate

etrian-odyssey-untold-the-millennium-girl-recensione-schermata-04All’avvio del gioco è possibile scegliere tra due modalità: Classic Mode permette di affrontare Etrian Odyssey così come era stato pensato nel 2007; il giocatore ha la possibilità di creare i propri personaggi scegliendo tra nove classi: il Landsknecht è un guerriero bilanciato in grado di usare diversi tipi di armi, il Survivalist è un arciere veloce efficace anche in seconda linea, il Protector è il classico tank, il Dark Hunter ha un attacco decente e infligge alterazioni di stato, l’Alchemist usa attacchi magici elementali, il Trombadour è il classico bardo, il Ronin è un potente damage dealer con lacune in difesa, l’Hexer è in grado di controllare i mostri e di infliggere malus e massimizza la propria utilità se messo in coppia con un Dark Hunter, e infine il Medic. Le autorità locali affideranno al giocatore e al party il compito di esplorare e sopravvivere agli Strata, i livelli del labirinto di Yggdrasil, tornando in città di tanto in tanto per fare rapporto sullo stato delle quest.  In questa modalità l’avventura verrà accompagnata da una voce narrante (sfortunatamente priva di doppiaggio) che fungerà da Dungeon Master.

etrian-odyssey-untold-the-millennium-girl-recensione-schermata-06La vera novità inserita in Untold è la seconda modalità di gioco: Story Mode. La possibilità di scegliere un party precostituito, fatto da personaggi caratterizzati e con linee di dialogo che non siano solo quelle del leader del party con i NPC, è una novità assoluta per la saga di Etrian Odyssey. L’incipit non si discosta molto da quello del gioco classico, ma questa volta non sarà un gruppo di avventurieri generici a presentarsi alle porte di Etria, ma un membro del Clan di guerrieri che cercano la vera giustizia, gli Highlander (classe esclusiva della modalità storia, che sacrifica i propri HP per infliggere danni e depotenziamenti) convocato da Rahda, il governo della città, per risolvere i misteri celati nella foresta. Non passerà molto prima che al Giocatore si aggiungano gli altri membri della squadra. La struttura del party è quanto di più classico ci si possa aspettare da un RPG, ma la caratterizzazione dei personaggi non è poi così stereotipata come si potrebbe pensare; la storia invece a volte fa uso di veri e propri cliché del genere, come l’amnesia di uno dei personaggi, ma ciò, per fortuna, non rende il gioco meno godibile. Nella modalità storia la voce fuori campo è ridotta al minimo, lasciando ai dialoghi e alle brevi sequenze video il compito di narrare le vicende (e questa volta c’è un accenno di doppiaggio). Così come nella modalità classica, l’azione si alternerà tra fasi esplorative nei dungeon, in cui disegnare mappe a suon di pennino mentre affronterete sia incontri casuali sia i temibili FOE, e frequenti visite in città, dove ricevere cure e riposarsi, vendere e comprare materiali recuperati nel dungeon per ottenere nuovo equipaggiamento e attingere alla nutrita scelta di sub-quest disponibili presso il Pub Golden Deer.

Se al mattino scavi le buche, al pomeriggio fondi le pietre…

etrian-odyssey-untold-the-millennium-girl-recensione-schermata-03L’altra rilevante novità inserita in The Millenium Girl sono le Grimoire Stone. Si tratta di pietre ottenibili vincendo battaglie, al cui interno sono racchiuse alcune skill. Equipaggiando queste pietre è possibile utilizzare abilità che normalmente una determinata classe non potrebbe utilizzare e perfino alcune abilità di mostri, dando una maggiore flessibilità al party. Tuttavia, ottenere esattamente le skill che servono non è cosa facile; per fortuna è possibile sintetizzare più pietre in una creandone di sempre più potenti e versatili: per effettuare tale sintesi sono necessarie tre pietre: la prima determina la quantità di slot abilità che avrà la pietra sintetizzata e concede di poter scegliere anche quale delle proprie skill far ereditare, la seconda mette a disposizione il suo Skill Pool, mentre la terza funge da catalizzatore e determina il tipo di bonus conferito una volta equipaggiata.

Benvenuti a Yggdrasil! Attenti alla testa…

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È arrivato il momento di usare la Master Ball! Ah, ma non è un Gogoat cromatico quello?

C’è poco da dire, pur nella sua semplicità e riciclando qualcosa da Etrian Odyssey IV: Legend of the Titan (in particolare alcuni modelli 3D dei mostri), Untold è una gioia per gli occhi. Il binomio visuale in prima persona/effetto 3D fa meraviglie e regala profondità a ogni inquadratura. Alcuni ambienti alla lunga possono risultare leggermente monotoni e una maggiore varietà di texture avrebbe giovato sia all’estetica generale degli ambienti, sia all’orientamento del giocatore, ma i risultato finale è comunque sorprendentemente piacevole e migliora la già buona prova del precedente capitolo. Purtroppo gli NPC nei dungeon continuano a non essere visibili se non nel momento in cui siamo sulla loro stessa casella, e solo premendo il tasto azione viene mostrato il loro sprite 2D… scelta decisamente da rivedere. Le sequenze animate sono state curate dallo studio MADHOUSE (Trigun, Death Note), e il doppiaggio inglese è ben curato, pur limitandosi a sporadiche battute. Le OST sono un punto di forza di questo titolo: è possibile ascoltare sia le tracce audio originali per Nintendo DS, sia le nuove versioni rimasterizzate per l’occasione. Peccato solo che il disco con la colonna sonora non sia stato distribuito insieme alla versione europea del gioco, come invece è accaduto in America.

A chi consigliamo Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl?

Se siete sempre state incuriositi da questa saga o da questo genere e non avete mai avuto il coraggio di tuffarvici, Etrian Odyssey Untold è probabilmente il miglior punto di partenza. I tre diversi livelli di difficoltà, la possibilità di passare istantaneamente da un piano all’altro del labirinto e l’inedita modalità storia sembrano essere state realizzate appositamente per rendere meno traumatico il primo approccio per i principianti. Purtroppo la localizzazione solo in inglese potrebbe scoraggiare quella fetta di giocatori sprovvisti delle conoscenze linguistiche o della pazienza necessaria per giocare un titolo non tradotto. Non si sentano delusi o traditi i fan di lunga data della serie, la difficoltà Expert garantisce un livello di sfida in grado di mettere in difficoltà anche i giocatori di RPG più smaliziati, e la modalità storia permetterà di vedere gli eventi del primo Etrian Odyssey sotto una luce diversa.

  • Finalmente una trama narrata in modo classico
  • Tante classi e abilità tra cui scegliere
  • Comparto sonoro di prim’ordine
  • Elevata longevità

  • Un solo slot di salvataggio a disposizione
  • Localizzato solo in inglese
  • Niente Collector’s Edition per il vecchio continente
  • Mancanza di traccia audio giapponese
Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl
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Un rivoluzionario ritorno alle origini

Etrian Odyssey Untold: The Millennium Girl è senza dubbio un gioco vasto e offre diverse ore di intrattenimento, a cui si aggiunge un buon replay value garantito dalle due modalità di gioco. Tuttavia l’assenza di un overworld come quello di Etrian Odyssey IV lo rende più monotono del predecessore, in un ciclo infinito e ininterrotto di escursioni nel labirinto e ritorni in città. Per i neofiti è un bene, e questa caratteristica unita a una difficoltà mediamente più bassa (ma comunque modificabile in qualunque momento dal menu opzioni) e alla modalità storia che non lascia mai al giocatore quel senso di isolamento e straniamento che a volte si provava nei primi capitoli, rendono The Millenium Girl il titolo più accessibile della saga, adatto sia a chi non ha mai toccato un dungeon crawler in prima persona, sia a chi è cresciuto a pane e RPG. L’accessibilità del gioco è però largamente mitigata dalla localizzazione: l’inglese è l’unica lingua disponibile e addirittura le sequenze video, per quanti brevi, sono del tutto prive di sottotitoli. Altro difetto di non poco conto Untold lo eredita direttamente da Etrian Odyssey IV, ed è la presenza di un solo slot di salvataggio, ma stavolta la mancanza è ancora più grave, essendo condiviso tra le due modalità di gioco: il risultato è che non solo avrete esclusivamente uno spazio dove salvare la vostra avventura, con tutti i rischi che questo comporta, ma non potrete giocare Story Mode e Classic Mode contemporaneamente.

Collezionista e retrogamer compulsivo, circola con un Game Boy Advance in tasca e non ha paura di usarlo. Probabilmente è il più polemico del gruppo.