SING “YESTERDAY” FOR ME – Prime impressioni sull’anime

SING “YESTERDAY” FOR ME, grazie ad una storia molto emozionante, è uno degli anime più interessanti della stagione primaverile 2020. Ecco le nostre prime impressioni sull'opera tratta dal manga di Kei Toume!

SING “YESTERDAY” FOR ME - Prime impressioni sull’anime

Era il 15 dicembre del 1997 quando, sulla rivista Business Jump di Shueisha, faceva il suo debutto il primo volume di Yesterday wo Utatte, splendido drama seinen realizzato dalla celebre mangaka Kei Toume e meglio noto nel mondo con il titolo inglese SING “YESTERDAY” FOR ME.  Dopo ben 14 anni dall’inizio della sua serializzazione, quest’ultimo venne trasferito sulla rivista Grand Jump dove arrivò alla sua conclusione il 3 giugno del 2015. Solo in questo periodo, dopo molti anni, è stata finalmente annunciata la realizzazione di una serie animata, curata dallo studio Doga Kobo e prodotta dalla DMM.futureworks, che racconta le vicende descritte in quel manga. Rilasciata sui canali televisivi giapponesi a partire dal 4 aprile 2020, i suoi episodi sono stati sottotitolati in italiano e resi disponibili sulla piattaforma streaming di Crunchyroll.

Aspettando con impazienza l’uscita delle nuove puntate, andiamo a dare uno sguardo più da vicino in merito a quanto visto fin ora. La trama presentata nei primi quattro episodi di SING “YESTERDAY” FOR ME, pur rimanendo legata ai canoni appartenenti al genere drammatico, sta riuscendo ad affrontare in maniera tutt’altro che banale diverse tematiche (come l’amore, le relazioni sociali o la morte), fornendo una serie di spunti di riflessione estremamente interessanti. La serie, riprendendo in toto gli ideali del manga, ci riporta nei pressi del quartiere di Shinjuku, dove osserveremo da vicino la vita di quattro ragazzi (Rikuo Uozumi, un ex-liceale senza ambizioni che si è ritrovato a lavorare part-time in un piccolo conbini, Shinako Morinome, giovanissima insegnante e migliore amica di Rikuo ai tempi del liceo, Haru Nonaka, eccentrica cameriera ed ex-allieva di Shinako, e Rou Hayakawa, amico d’infanzia di Shinako ed aspirante artista) alle prese con le difficoltà della vita e delle loro relazioni interpersonali. In questa storia d’amore e di umanità, i piccoli fraintendimenti e i momenti difficili della quotidianità genereranno tutta una serie di eventi che costringeranno i protagonisti a riflettere sulla propria vita e sul proprio passato per riuscire a guardare al futuro.

SING “YESTERDAY” FOR ME - Prime impressioni sull’anime

Uno degli elementi fondamentali che contraddistingue la trama di Yesterday wo Utatte è la la forte componente emotiva scaturita dai ricordi dei protagonisti. Infatti, spesso e volentieri le azioni passate e i sentimenti nascosti diventano un grosso fardello, al punto tale che il futuro dei personaggi viene condizionato in maniera irrimediabile. L’anime di puntata in puntata ci spinge ad entrare nella psicologia dei vari protagonisti, illustrandoci il loro modo di pensare e di agire e facendoci immedesimare al punto tale da desiderare che quest’ultimi si liberino da quelle catene che li tengono così ancorati al passato. Ma ovviamente cambiare non è così semplice e la storia lo mette in chiaro sin da subito. Infatti i personaggi, pur essendo totalmente consapevoli dei propri difetti e dei propri limiti, sembrano essere quasi impossibilitati al cambiamento, sia per via di quei ricordi così opprimenti che per via di una grande staticità che permea la psiche di ciascuno. Tematiche come la staticità e l’oppressione finiscono quindi per contraddistinguere il clima che aleggia intorno ai personaggi. I primi quattro episodi sono caratterizzati da un’atmosfera quasi soffocante che contribuisce a rimarcare quelle che sono le emozioni e le sensazioni provate dai protagonisti. La vera potenza di questa serie è rappresentata dalla capacità che essa ha di far immedesimare lo spettatore all’interno di un contesto sociale costruito in maniera quasi impeccabile per il suo scopo: far riflettere su certe tematiche che caratterizzano la vita di tutti i giorni.

SING “YESTERDAY” FOR ME - Prime impressioni sull’anime

È importante sottolineare come la struttura stessa di un’opera, spesso e volentieri, influenzi parecchio il risultato finale di quest’ultima. A mio avviso, un fattore che potrebbe contribuire in maniera non indifferente al successo di questa serie risiede proprio nella scelta da parte degli addetti ai lavori di non adattare il manga di Kei Toume nei consueti 12/13 episodi. Infatti, la decisione di realizzare una serie di 18 episodi fornisce sicuramente una maggiore libertà espressiva agli sceneggiatori, che possono utilizzare gli episodi extra per curare al meglio ogni dettaglio ed arricchire non poco la trama stessa della storia con l’aggiunta di background assolutamente fondamentali per lo sviluppo dei personaggi. Del resto, l’intento principale del manga è sempre stato quello di trattare tematiche delicate e profonde con estrema cura e realismo. Inoltre, su AbemaTV, noto sito di streaming video giapponese, è stata rilasciata Yesterday wo Utatte Haishin-ban Episode, serie ONA che comprende ben 6 episodi extra dalla durata complessiva di 2 minuti ciascuno. Questi ultimi sono da considerarsi a tutti gli effetti come complementari alla serie principale, in quanto introducono delle scene che per motivi tempistici non sono state incluse all’interno delle puntate che costituiscono l’adattamento animato.

SING “YESTERDAY” FOR ME - Prime impressioni sull’anime

Visivamente Yesterday wo Utatte, rimanendo molto fedele all’opera di Kei Toume, presenta uno stile grafico vagamente nostalgico e che si rifà molto agli anime di fine anni 90’. Infatti, all’interno di ciascun episodio si respira l’atmosfera, fatta di malinconia e pessimismo, tipica di quel periodo storico. Dal punto di vista tecnico la serie è sicuramente di buonissima fattura e le animazioni realizzate dallo studio Doga Kobo sono assolutamente morbide e piacevoli. Parlando di questo titolo, è impossibile non sottolineare l’estrema peculiarità di alcune scelte fatte per la creazione della colonna sonora. Realizzata sotto la supervisione del sound director Masaki Tsuchiya, la soundtrack di Yesterday wo Utatte risulta contenere pochissime tracce al suo interno. Infatti, sono moltissime le scene in cui la colonna sonora viene sostituita dalla presenza di rumori ambientali. Tale scelta tuttavia non costituisce un difetto, in quanto contribuisce in maniera estremamente efficace all’amplificare quei sentimenti di oppressione precedentemente citati. Tra i pochi brani che compongono la soundtrack non posso non citare l’ending “Kago no Naka ni Tori (籠の中に鳥)”, realizzata dal gruppo yourness, che veste a tutti gli effetti il ruolo di theme song dell’opera, vista anche l’assenza di una vera e propria opening.

Canta ancora una volta “YESTERDAY” per me

SING “YESTERDAY” FOR ME - Prime impressioni sull’animeL’anime di Yesterday wo Utattefino ad ora si è rivelato un ottimo adattamento di quello che, probabilmente, è uno dei migliori manga mai realizzati da Kei Toume. La sua storia dalle tonalità realistiche riesce, sin dal primo episodio, a far immergere lo spettatore all’interno della vita di quattro giovani ragazzi, che sembrano non aver quasi nulla in comune, ma che in realtà sono estremamente legati da una visione del mondo carica di malinconica e pessimismo. Questa serie animata, a mio avviso, è una di quelle da tenere più sott’occhio in questa stagione primaverile, dato che possiede tutte le carte in regola per diventare una delle serie più belle del 2020. Del resto, i primi 4 episodi di Yesterday wo Utatte sembrano essere di buon auspicio per il futuro di un adattamento animato che, per chissà quale ragione, ha raggiunto solamente ora il piccolo schermo.

Una serie che ti spinge a riflettere

Da sempre amante di cinema, sceneggiatura e psicologia, la sua passione per il paese del Sol Levante deve tutto alle celebri opere di Gosho Aoyama e Go Nagai, oltre che a quell’amico d’infanzia che senza chiedere nulla in cambio gli prestò il suo primo The Legend of Zelda. Leggende narrano che persino i dipendenti Nintendo abbiano sentito il suo urlo di gioia durante il Direct dell’E3 2019.

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