One Piece: Unlimited World RED – Recensione

Spinta dal grande successo dell'anime e del fumetto di Eiichido Oda, BANDAI NAMCO apre le frontiere europee all'arrivo di One Piece: Unlimited World RED!

one piece unlimited world red recensione cover

one-piece-unlimited-world-red-recensione-boxartGrazie all’attacco e alla liberazione dei prigionieri da parte di Barbanera ai danni della Marina, il misterioso pirata Patrick Redfield, conosciuto anche come il conte Red o Red l’isolato, il cui nome, un tempo, veniva paragonato a quello di Barbabianca e Roger, è riuscito a evadere dal sesto livello di Impel Down, seminando a sua volta scompiglio sotto gli occhi quasi indifferenti di Sengoku e Garp.

Nel frattempo, la ciurma di Cappello di Paglia, intenta come al solito a viaggiare in lungo e in largo per i mari, trarrà in salvo e farà la conoscenza di Pato, un piccolo quanto speciale procione che li guiderà verso quella che viene definita l’isola delle promesse. Sbarcati nel piccolo villaggio di Trans Town, il nostro giovane Rufy farà la conoscenza di Yadoya, una giovane locandiera tanto apprezzata dai cittadini dell’isola, che offrirà al giovane pirata di gomma la possibilità di poter pernottare e mangiare alla locanda in cambio di un piccolo aiuto: ricostruire il villaggio. Sfortunatamente però, durante tutto questo, i membri della ciurma verranno misteriosamente catturati, lasciando a Rufy e il piccolo Pato l’arduo compito di trarli in salvo. Inizierà così una nuova avventura per i Mugiwara, che tra mille insidie ed enfatizzanti battaglie contro pericolosissimi avversari, si ritroveranno ben presto ad incrociare il loro cammino con quello del misterioso Redfield.

  • Titolo: One Piece: Unlimited World RED
  • Piattaforma: PlayStation 3, PlayStation Vita, Wii U, Nintendo 3DS
  • Genere: Azione, Avventura
  • Giocatori: 1-3
  • Software house: BANDAI NAMCO Games
  • Sviluppatore: Ganbarion
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 27 giugno 2014
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: costumi alternativi
  • Note: disponibili le edizioni limitate Straw Hat Edition, contenente costumi in DLC, e Chopper Edition contenente costumi in DLC, artbook, poster, portachiavi e altri gadget

one-piece-unlimited-world-red-recensione-schermata-01Spinta dal grandissimo successo della serie animata e del fumetto di Eiichido Oda, BANDAI NAMCO Games apre le frontiere europee all’arrivo di One Piece: Unlimited World RED, il nuovo titolo appartenente alla saga Unlimited, uscito originariamente in Giappone lo scorso anno in esclusiva su Nintendo 3DS. Stavolta però si è capito che l’unione fa la forza e il gioco, tanto atteso dai fan, è riuscito a sfondare le spesso impenetrabili barriere del Sol Levante con l’aiuto di più edizioni, arrivando sui nostri scaffali non solo sul già citato 3DS, ma anche su Wii U, PlayStation 3 e PlayStation Vita.

Tuttavia, nonostante il panorama videoludico sia abbastanza saturo di titoli dedicati alla serie, che spesso e volentieri si rivelano identici uni agli altri, la saga degli Unlimited ha sempre offerto ai giocatori quella manciata di novità e di intriganti caratteristiche che da sole bastano a renderla, a mio avviso, la miglior trasposizione videoludica in circolazione dedicata a One Piece.

Let’s Begin a New Adventure!

one-piece-unlimited-world-red-recensione-schermata-10Nonostante il gioco non offra ai suoi giocatori questa miriade di modalità a cui spesso e volentieri siamo abituati, troveremo al suo interno tutto il necessario per iniziare la nostra avventura: la modalità Storia, che ovviamente sarà la modalità principale del gioco, e la modalità Arena, in cui sarà possibile scontrarsi in mozzafiatanti scontri dalle varie tipologie: scontri singoli, in gruppo, combattimenti speciali e così via.

Anche in One Piece: Unlimited World RED, la formula di base è la stessa dei precedenti capitoli; abbiamo l’esplorazione, i combattimenti, la raccolta di materiali, la pesca, la caccia agli insetti, insomma: tutto pare esser stato riproposto come la serie comanda, fatta eccezione per i controlli, che apportano alcuni cambi rispetto ai precedenti titoli, nulla di veramente improponibile e che supereremo alla svelta dopo i primi istanti di gioco.

Al di là della storia e dei nuovi personaggi, che ricordiamo sono stati creati da Oda in persona appositamente per il gioco, al suo interno ritroveremo volti noti, avversari già affrontati e scenari già visti, se non per alcune eccezioni riguardo alcuni, anche se pochissimi, cattivi di turno dei relativamente ultimi capitoli della serie. Tutto questo, ovviamente, non è nulla che non possa piacere ai fan di One Piece.

Bon Voyage!

one-piece-unlimited-world-red-recensione-patoTutto quello che dovremo fare all’interno di questo titolo è esplorare le numerose zone che ci verranno affidate in successione ogni volta che ne completeremo una. Ciascuna delle nuove areeda esplorare rappresenterà un capitolo della storia, con tanto di consueto boss a termine di ogni livello. Inizialmente, dato che la storia vedrà la cattura dei nostri compagni, avremo a disposizione solo Rufy, ovviamente, e Pato, il piccolo procione creato appositamente per il gioco, incapace di lottare, ma abilissimo nel frantumare le gonadi ogni cinque secondi, urlandoci contro cose come “Ti curo io!” oppure “Lascia fare a me!”. Ok, fallo. Ma per favore taci, altrimenti ti arriva una Gom Gom Carcagnata ignorante sulle gengive. Scusate lo sfogo. Nonostante all’inizio del primo capitolo ci sia un piccolo tutorial, dove viene espressamente detto di usare con parsimonia il comando di cura perché, se usato frequentemente, a volte potrà non essere disponibile per un breve lasso di tempo, saremo quasi costretti, come avrete già capito dalle imprecazioni di poc’anzi, a utilizzare il comando di cura ogni volta per zittire la fastidiosissima bestia. Tranquilli, però: per nostra fortuna sarà possibile sbloccare gli altri membri della ciurma quasi da subito e approfittare così della possibilità di togliere Pato dalla squadra per inserirvi altri due personaggi, rendendo tutto molto più tranquillo. Dopo aver reso disponibili i restanti membri della ciurma ci verrà chiesto, all’inizio di ogni capitolo, quali saranno i compagni di cui vorremmo affiancarci in quella determinata missione; sarà possibile utilizzarli assieme a Rufy sul campo, cambiando personaggio semplicemente con la pressione di un tasto.

one-piece-unlimited-world-red-recensione-schermata-05Sfortunatamente, anche se il gameplay del titolo si rivelerà davvero molto valido, a volte avremo come l’impressione, sia in fase di esplorazione che durante i numerosi combattimenti, di essere un tantino lenti. A mio modesto parere avrebbero potuto velocizzare un minimo il tutto, quanto sarebbe bastato per ricreare al meglio la particolare atmosfera e gli scontri frenetici a cui la serie ci ha abituato. Non che sia nulla di tremendo, ma un pizzico di velocità in più non avrebbe di certo guastato.

Sarà ovviamente presente anche una funzione multiplayer, ma solo in locale. Sia nella modalità Storia che nell’Arena, attivando un secondo controller (o una console portatile, nel caso di Nintendo 3DS e PS Vita) sarà possibile prendere il comando di uno dei nostri compagni, o perché no, anche di tutti e due, in caso avessimo più amici nei paraggi. In questo modo, non solo essi ci potranno offrire aiuto durante le sfide offerte dal gioco in entrambe le modalità presenti, ma anche durante le fasi di pesca e di caccia agli insetti.

one-piece-unlimited-world-red-recensione-schermata-07Al termine di ogni sessione di gioco sui numerosi campi di battaglia, vale a dire dopo aver portato a termine ciascun capitolo della storia, faremo ritorno al villaggio (potrei chiamarlo Trans Town, ma il nome mi inquieta non poco. ndR) e alla locanda di Yadoya, dove sarà possibile, grazie ai materiali raccolti di livello in livello, aprire e sviluppare alcune delle nuove attività che verranno avviate all’interno dell’isola. La cosa più divertente è che faremo tutto questo come promessa a Yadoya, che ricordiamo, ci offrirà vitto e alloggio nella sua locanda senza chiederci un centesimo, a patto che aiutiamo il villaggio a stabilizzarsi e a migliorarsi. Tuttavia, durante lo sviluppo dei vari negozi, ci renderemo conto che, oltre ai materiali necessari per la costruzione, le svariate attività commerciali necessiteranno di soldi. E qui parte la domanda di rito: ma se tanto siamo costretti versare soldi a tutti i negozi, non sarebbe meglio se vi pagassimo il conto della locanda e tanti saluti? Non tanto per te Yadoya, credimi. Ma Pato mi ha già frantumato la min

Per favore, smettetela di fissarmi

one-piece-unlimited-world-red-recensione-schermata-09Durante il nostro soggiorno a Trans Town sarà possibile interagire con gli NPC che popolano le strade del villaggio. Alcuni di questi vorranno solo scambiare una parola al volo mentre passiamo a corsa, mentre altri, di tanto in tanto, ci lanceranno contro dei soldi quasi come se fossimo dei barboni; c’è inoltre chi ci chiederà di partecipare ad alcuni mini-giochi, chi ci chiederà di portare a termine alcune side-quest: tutti però avranno unico punto in comune, che vi spiegherò di seguito.

Ideati molto probabilmente dal grande maestro Stephen King (o molto più probabilmente da un suo emulo nipponico), noto ai più per averci turbato l’infanzia con capolavori del calibro di IT, questi NPC saranno una delle cose più inquietanti che si possano trovare all’interno di un videogame. Forse i personaggi femminili un po’ più adulti un riescono nell’intento di risultare meno opprimenti, ma alcuni uomini e soprattutto bambini saranno tra le cose più angoscianti mai viste fin’ora, ma la cosa ancora più preoccupante è che, quando ci passeranno di fianco, si volteranno lentamente a guardarci, fissando il nostro avatar con uno sguardo tale che, in confronto, la Overly Attached Girlfriend sembrerà una dilettante.

One Piece: Unlimited World Tenkaichi

one-piece-unlimited-world-red-recensione-schermata-04Al di là della modalità Storia, che non offrirà solo combattimenti, ma molte altre cose da potertare a termine, la modalità Arena, come già detto a inizio recensione, rappresenterà in tutto e per tutto un torneo, dove l’unica cosa essenziale da fare è prendere a schiaffoni l’avversario e portare la vittoria sul campo. Organizzato da quel personaggio di dubbio gusto qual’è Doflamingo, inizieremo le nostre battaglie all’interno di quest’area con due personaggi: Rufy, ovviamente, e Pato. Paura eh? Tranquilli, scherzavo: il partner del capitano sarà Trafalgar Law.

Inizialmente, le modalità di battaglia all’interno di queste modalità saranno due: Duello e Mischia in cui, nella prima, ingaggeremo scontri uno contro uno affrontando alcuni degli storici cattivi della serie, mentre la seconda ci immergerà in combattimenti contro orde di nemici, ma in cui avremo la possibilità di essere aiutati da un’altro personaggio controllato dal computer, o da un amico in multiplayer locale. Il torneo sarà costituito da tre leghe: A, B e C, dove quest’ultima sarà la categoria in cui inizieremo e, via via che riporteremo una vittoria, saliremo di grado sbloccando nuove modalità di scontri da effettuare, alcune temporanee, e altre permanenti. Ovviamente, anche in questa modalità non sarà possibile usare tutti i personaggi fin da subito, sia per quanto concerne i Mugiwara, sia per gli altri, che riusciremo a sbloccare soddisfacendo determinate condizioni.

Brand New World

one-piece-unlimited-world-red-recensione-schermata-02Il comparto grafico di One Piece: Unlimited World RED, a mio avviso, è davvero ben realizzato e rispecchia molto la serie animata in oggetto. Per quanto possano essere belle le caratterizzazioni 3D dei due Pirate Warriors e degli altri videogiochi della saga, pare che stavolta Gambarion abbia trovato il giusto connubio tra gameplay e grafica. Una cosa che può far dispiacere, anche se in minima parte, è il fatto che in questo titolo i nostri personaggi indosseranno i costumi classici della serie attuale, perdendo così quel tocco di inedito che caratterizzava la saga di Unlimited, cioè quella di offrire ai pirati di Cappello di Paglia un abbigliamento originale e davvero accattivante creato appositamente per l’occasione. L’edizione Day One del gioco offrirà sì dei costumi alternativi da poter utilizzare, ma non saranno altro che un set di costumi speciali dedicati all’anniversario della serie e il costume di Strong World per Rufy: niente di nuovo e originale creato appositamente per questo gioco. Anche per quanto riguarda l’audio il discorso è molto simile: i brani presenti sono belli, azzeccati e richiamano molto il tema piratesco dell’anime di TOEI. Non è presente, tuttavia, alcun brano celebre della serie animata, ma non credo che questo possa costituire un problema, chiunque cerchi familiarità con la serie di appartenenza, potrà ritrovarla nell’intero cast di doppiatori originali in lingua giapponese.

A chi consigliamo One Piece: Unlimited World RED?

Come al solito, mi rivolgo a tutti i fan di One Piece e a tutti coloro che, magari, comprando un titolo della serie Unlimited per caso, lo hanno apprezzato e si sono divertiti. Se la risposta è positiva, allora questo titolo fa assolutamente al caso vostro. Se invece non amate la serie originale da cui il gioco è tratto, o non avete apprezzato i precedenti episodi della saga Unlimited, fareste meglio a evitarlo.

  • Uno dei migliori titoli di One Piece in circolazione
  • Presenta una buona trama originale
  • Primo titolo della serie Unlimited ad avere i nomi originali
  • Buona caratterizzazione per Redfield, il nuovo antagonista principale

  • Un po’ di velocità in più non avrebbe guastato
  • Alcune traduzioni discutibili
  • Poco longevo
One Piece: Unlimited World RED
3.8

Una nuova e splendida avventura per i pirati di Cappello di Paglia

Nonostante qualche piccola pecca e qualche dettaglio veramente discutibile, che comunque, bene o male, affligge tutti i giochi di ultima generazione, One Piece: Unlimited World RED si rivela essere uno dei titoli tratti dalla serie di One Piece più validi in circolazione. Grazie ovviamente alla bella trama da esso offerta e alle classiche caratteristiche presenti nei titoli della serie Unlimited, riproposte fedelmente anche in questo nuovo capitolo, che rendono e hanno sempre reso la saga molto gradevole e in grado di spaziare e attirare i giocatori con tante simpatiche e piacevoli novità, invece che essere il classico e consueto titolo dove si picchia e basta. Tanto di Cappello (di Paglia… dio che battuta orribile. ndR) anche per l’idea di renderlo multipiattaforma: per quanto la versione originale per Nintendo 3DS possa essere bella, ho apprezzato maggiormente il gioco sul grande schermo della TV di casa su PlayStation 3. Ben fatto!

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.