Tokyo Aliens – Recensione del primo volume

La recensione di Tokyo Aliens, il manga fantascientifico-scolastico di NAOE, pubblicato in Italia da Star Comics

Tokyo Aliens - Recensione del primo volume

Gunji Akira è un timido liceale che sogna di seguire le orme del padre defunto, uno stimato poliziotto che perse la vita quando lui era molto piccolo. Un giorno, il ragazzo si trova coinvolto in uno scontro tra un’aliena con le sembianze di una vecchia donna e Sho, suo misterioso compagno di classe, nonché agente della A.M.O. (Alien Management Organization). Il mondo di Akira verrà completamente stravolto… Chi gestisce questa organizzazione? Perché danno la caccia agli alieni? Quanti altri alieni ci sono là fuori?

Tokyo Aliens è un affascinante manga action sci-fi a target shonen, creato dalla talentuosissima NAOE, già conosciuta per il manga comedy gender-bender Aoharu × Kikanjū. L’apparato emotivo, quasi da shojo, e il ritmo action creano un’armonica lettura piena di interessanti risvolti e colpi di scena. Una storia fresca, non originale, ma dall’aspetto insolito, un design pulito e un paneling di alto respiro.

Tokyo Aliens - Recensione del primo volume

  • Titolo originale: 東京エイリアンズ Tōkyō Eirianzu
  • Titolo italiano: Tokyo Aliens
  • Uscita giapponese: 26 settembre 2020
  • Uscita italiana: 25 gennaio 2023
  • Numero di volumi: 6 (in corso)
  • Casa editrice: Star Comics
  • Genere: fantascienza, scolastico
  • Disegni: NAOE
  • Storia: NAOE
  • Formato: 12.8 x 18, colori, b/n, sovraccoperta
  • Numero di pagine: 192

Abbiamo recensito Tokyo Aliens tramite volume stampa fornitoci gratuitamente da Star Comics.

Sono in mezzo a noi

Gunji Akira è un ragazzo timido, riservato, ma con un grande sogno. Il suo costrutto, cioè i suoi obiettivi e motivazioni, è modellato sulle aspirazioni e sull’eredità lasciatagli dal padre, un ex-poliziotto morto eroicamente durante un’operazione. Emerge così un ragazzo risoluto, ma ancora sprovvisto della sicurezza e della solidità tipica di una persona piena di esperienza. Il passato del padre costituirà per lui un’occasione per conoscere un mondo nascosto agli occhi degli umani, ovvero quello degli gli alieni, fortemente presenti e ben nascosti tra la popolazione mondiale, e delle associazioni che, in segreto, controllano questo fenomeno.

Sho invece, pur essendo il primissimo personaggio che compare nel fumetto, ha una presentazione più misteriosa e un’aura molto incompleta a fine del primo volume. La sua figura sollecita molto il lettore ad andare avanti, a scoprire cose sul suo conto, anche perché un ragazzo così giovane (stiamo pur sempre parlando di un liceale), facente parte di un’organizzazione segretissima a caccia di alieni clandestini e dotato di una capacità combattiva fuori dal comune, deve nascondere per forza un passato interessante. Proprio per questo, non vedo l’ora di scoprire dove l’autrice vorrà andare a parare!

Per una serie di vicissitudini, Sho dovrà introdurre ad Akira il meraviglioso mondo nascosto degli abitanti dello spazio, in visita sulla terra spesso come turisti, ma anche come clandestini o criminali intergalattici. Verrà quindi a conoscenza di un mondo che cerca di gestire il caos proveniente dallo spazio profondo, tentando in tutti i modi di mantenerlo segreto. Vi ricorda Men in Black? Sì, ma senza Will Smith e con dei liceali dai capelli vaporosi.

Uno storia di inclusioni

Abbiamo già spiegato come uno dei temi fondamentali del fumetto sia rappresentato dal fatto che la Terra è un pianeta ospitante innumerevoli migranti dallo spazio profondo, sia legalmente sia illegalmente. Questa impostazione narrativa permette all’autrice di parlare di temi estremamente sensibili, come l’inclusione, il razzismo e la condizione precaria di alcuni migranti che non hanno luogo in cui tornare o sentirsi sicuri. Gli alieni sono infatti una grande metafora per riflettere sui nostri comportamenti sociali, una riflessione a tema sci-fi che permette al lettore di ragionare sulle proprie scelte quotidiane di inclusione e su come le istituzioni siano spesso costrette a fare scelte difficili per tutelare sia i propri concittadini sia i propri visitatori. Tema, a mio avviso, di estrema importanza nel mondo in cui viviamo.

Un altro elemento molto importante sono le difficoltà che Gunji ha nel relazionarsi con i suoi sentimenti e, di conseguenza, con le altre persone. Gunji è timido e molto confuso, i suoi pensieri, in particolar modo quelli che lo attraggono a Sho, sono narrati con quella difficoltà adolescenziale e quella tempesta emotiva tipica dei ragazzi di quell’età. Un protagonista insicuro e pieno di dubbi è un ottimo veicolo per spiegare la difficoltà di fare pace coi propri sentimenti, di sapersi ascoltare e imparare sempre di più da se stessi. Questo tema, dell’imparare a conoscersi, avrà in seguito risvolti molto interessanti sulla trama: il passato di Gunji nasconde infatti un segreto interessantissimo…Non vi dico altro, sta a voi leggerlo!

La penna di NAOE

NAOE è senz’altro una disegnatrice di grande talento, e lo si può facilmente capire sfogliando qualche pagina. La pulizia del tratto è sicuramente uno dei suoi punti forti. Disegni semplici, dal design estremamente accattivante e pulito, delle linee di contorno che variano di spessore ma sempre molto nette. Le scene dinamiche sono disegnate con grande accortezza, non hanno grandi soluzioni di continuità narrativa, ma funzionano e sono gestite in maniera, per quanto riguarda il ritmo, molto scolastica. In esse emerge inoltre un’ottima consapevolezza delle prospettive e delle pose dinamiche dei personaggi, molto naturali ed energiche.

Il comparto dinamico, con una costruzione delle tavole che ricalca perfettamente manga shonen di successo, è intervallato dall’uso di un paneling decisamente più a tinte shojo per i momenti di dialogo e di introspezione, oltre che per le scene più statiche. Un paneling dunque ad ampio respiro, con una grossa incidenza di primi piani emotivi e un ottima gestione nell’alternanza dei momenti dialogici con quelli introspettivi.

Tokyo Aliens è dunque un manga molto bello esteticamente, senza grandi pretese di concept, ma estremamente efficace. Un’ennesima prova di quanto si possa fare un buon prodotto anche senza un’idea originale, senza creare una buona narrazione senza troppi colpi di scena o situazioni forzatamente inaspettate. Insomma rendere le cose semplici per renderle davvero.

Il tankobon firmato Star Comics

L’edizione tankobon della Star Comics si presenta molto bene. Il tankobon ha infatti una sovraccoperta con doppia copertina molto curata. In primissima pagina si nota anche un’illustrazione a colori dei due personaggi principali. Il volume è maneggevole, leggero, grazie alla carta sottile tipica dei tankobon di Star Comics che, nonostante tutto, fa emergere in maniera molto pulita le tavole e i disegni di NAOE. L’impaginazione molto classica permette ai momenti di tensione di eliminare completamente i bordi, dando spazio all’occhio per uscire dal riquadro e trovare contorni più netti e definiti nelle scene meno cariche di tensione.

L’adattamento è ottimo, come ci si dovrebbe aspettare da una casa editrice storica come quella perugina. Gli stessi lettering nei baloon sono molto chiari e ben evidenziati nelle parti più salienti. Altra nota di merito, anche se si tratta di un fattore di gusto, apprezzo particolarmente la scelta di tenere le onomatopee giapponesi per non rovinare il lavoro dell’autore originale e l’inserimento a fianco della traduzione letterale dell’onomatopea stessa.

A chi consigliamo Tokyo Aliens?

Tokyo Aliens è un’ottima lettura per chiunque ami il genere sci-fi. Le contaminazioni col genere del boy’s love sono molto interessanti e permettono una narrazione emotiva che potenzia l’effetto della narrazione. Una lettura leggera e allo stesso tempo interessante, capace di far riflettere nella sua semplicità.

  • Character design molto bello
  • Storia dai risvolti e dalle tematiche sociali interessanti e attuali

  • Trama non molto originale nel complesso
Tokyo Aliens
3.5

Sono in tanti, e si nascondono!

Una trama avvincente, la rivelazione di un mondo che si nasconde sotto gli occhi di tutti. Alieni, extraterrestri, abitanti del profondo, chiamateli come volete, sono tra noi! E sono a bizzeffe! In una Tokyo odierna, un’associazione misteriosa gestisce i flussi migratori dallo spazio. Tra di loro ci sono molti turisti innocui in visita al nostro pianeta ma anche clandestini e criminali molto pericolosi… Amate la fantascienza? Leggetevi Tokyo Aliens!

Scrittore incallito, impugna la penna come fosse una katana e si allena prendendo a colpi di spada un povero taccuino che si porta sempre appresso. Appassionato di fumetti americani e nipponici, il suo più grande sogno è quello di imparare a lanciare sfere di energia dal palmo della mano. Ogni notte sogna l’uscita del nuovo capitolo di Hunter x Hunter, per poi svegliarsi in lacrime e scontrarsi con la dura realtà.

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